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Dragons´ Lair

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The Stroy

Circolo degli Antichi
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  1. Oh, se proprio ci tenete potete anche farlo, però poi non lamentatevi se gli altri PG si sentono messi in secondo piano, se i mostri destinati a te si rivelano troppo forti per il resto del gruppo, o viceversa, se il master non sa più come fare per preparare i combattimenti, perché valutare la tua forza è impossibile, eccetera. Per capirci: immagina che un gruppo di 7° livello sconfigga il Gran Mago e rubi il suo libro degli incantesimi, che contiene una magia per fare 40d6 di danno. Secondo la tua logica sarebbe assurdo non ricompensare il Mago del gruppo per la vittoria facendogli imparare l'incantesimo. Peccato che, dopo averlo fatto, il Mago può shottare nemici che al resto del party serve qualche turno per eliminare, quindi il resto del gruppo si sente inutile, qualsiasi nemico abbastanza forte da resistere al Mago richiede un'eternità per essere sconfitto senza di lui, e probabilmente è troppo forte per gli altri, per il Master è impossibile preparare gli scontri perché non sa più a che livello considerare il Mago e perché la difficoltà è del tutto sballata a seconda se l'incantesimo entra o meno... In alternativa, il master avrebbe semplicemente potuto gestire la cosa a livello narrativo, senza piegare le regole. Esempio: avete trovato il libro ma sei ancora troppo debole per comprenderlo. Prendi qualche incantesimo extra di basso livello e, se continuò a studiarlo, ne imparerai di nuovo man mano che sali. O, nel tuo caso, ad esempio: hai sconfitto il Gran Licantropo ma rimani comunque il licantropo più piccolo del branco (e allora come hai fatto a sconfiggerne il membro più forte? Mah) quindi la tua autorità non è indiscussa. L'ex vice del Gran Licantropo forma una sua fazione che ti è ostile, e potrebbe sfidarti, rubarti seguaci o allontanarsi e formare un nuovo branco nemico del tuo. Come ricompensa, oltre agli XP e al controllo del branco, potresti ottenere un oggetto magico, magari reskinnato. Oppure scatenate i fenomenali poteri cosmici della licantropia, buffate a casaccio uno dei PG, rendetevi conto che non funziona, buffate altrettanto a caso tutti gli altri per compensare, realizzate che il gioco non funziona più e fate una retcon allucinante oppure terminate la campagna di colpo o a gran fatica. Perché no? È una cosa che prima o poi abbiamo fatto tutti, probabilmente sarà educativo per voi come lo è stato per noi.
  2. Ok, ma certe capacità (quelle con un TS) ne sono influenzate per non so, un 20-30%, altre, come Cutting Words, per un 95%. Anche se matematicamente influenza il tiro, rimane una scelta sostanzialmente a casaccio, che non avrò nemmeno la soddisfazione di sapere se ha funzionato o no (perché che senso ha non dichiarare i numeri per non spezzare l'immersione, se poi si spezza 3 secondi dopo dicendo: "Ehi, Cutting Words gli ha fatto abbassare il tiro abbastanza da mancare, bravo"?). Metodo che però spezza l'immersione praticamente quanto dichiarare i numeri e basta. Anzi, di più, perché la decisione così richiede più tempo. Per il resto sono d'accordo con quello che dici.
  3. Piano: se vedo un avversario in armatura completa, anche senza conoscerne la CA, la Forza e la Costituzione posso immaginare che quei valori saranno particolarmente alti, e di conseguena attaccare gli altri; lo stesso per un elementale dell'aria (se attacco contro Des mi merito di mancare), un sacerdote del culto (Sag e probabilmente Car alti), eccetera. Cutting Words invece si usa quasi sempre contro il tiro d'attacco nemico, che bene o male è uguale per tutti gli avversari: ok, il boss avrà un paio di punti in più del minion di turno, ma da un combattente in armatura, a un elementale dell'aria a un sacerdote non cambierà virtualmente nulla, a parità di livello. Se lancio un incantesimo o uso una capacità posso scegliere il TS su cui penso il nemico sia più debole, o il nemico che penso abbia la difesa peggiore, in base al senso comune, alla descrizione e ad attacchi usati in precedenza. Una componente di fortuna rimane, ma ce ne è una altrettanto importante di abilità e scelta mia. Se uno cutting words alla cieca non ho alcuna agency, una volta capito qual è il nemico più forte (se ce ne è uno). Una volta fatta questa "scelta" (lo metto tra virgolette perché potrebbe farla anche un bot) devo sperare di avere culo per quattro volte - che il nemico non tiri troppo basso o troppo alto, e che il mio dado non tiri troppo basso o troppo alto. Insomma, si riduce una capacità potenzialmente interessante e con la possibilità di creare momenti memorabili a una non-decisione e incrociare le dita.
  4. Sì, reskinna i tuoi poteri da Barbaro (es: quando entri in Ira ti trasformi in forma ibrida invece di arrabbiarti e basta, ma prendi i normali bonus dell'ira) e diventa più forte salendo di livello come tutti gli altri. O magari il GM potrebbe reskinnare degli oggetti magici, per un effetto simile. Mi sembra che tu voglia dei poteri extra sostanzialmente gratis, che però sarebbe del tutto ingiusto verso i tuoi compagni, oltre che un problema per il GM quando deve bilanciare gli scontri.
  5. Copincollo da sopra. Per questo uso un semplice accorgimento: non do mai informazioni false. Se il PG riesce nella prova, gli dico cosa vede, sente o scopre, e questa informazione è sempre vera. Ad esempio: "Non c'è nessuno in agguato / C'è una porta segreta / Il tipo mente". Se fallisce, non gli do nessuna informazione, ad esempio potrei dirgli: "Non riesci a capire se ci sono o meno nemici in agguato / se c'è o non c'è una porta nascosta / se il tipo mente o dice la verità". Ai giocatori dico che faccio così, in modo che ogni volta che tirano una di queste prove ottengono informazioni che sanno essere vere, oppure nessuna informazione.
  6. Col mio metodo, un giocatore tira 1 ha esattamente le stesse informazioni che se non avesse tirato, quindi si comporterà come se non avesse tirato. Ovvio poi che non si comporterà come se avesse tirato 20 (o 10, o 4, o qualsiasi numero gli servisse per il successo normale) ma mi sembra normale. Anni fa si usavano il THAC0, Rock Falls Everyone Dies, regole per """l'interpretazione""" come quelle di Vampiri... certa roba si faceva "anni fa" e non si fa oggi perché nel frattempo si è scoperto che è meglio non farla. Il Bardo dovrebbe dichiarare l'utilizzo alla cieca, sperando di non sprecarlo su un 3 naturale del GM. Sì, fa abbastanza schifo, ma del resto il gioco è pensato per funzionare coi tiri scoperti: è chiaro che andando a modificare questo fatto certa roba peggiora.
  7. Non è paradossale, è proprio quello che sembrerebbe intuitivo. Ma fidati, l'immersione è una delle cose a cui tengo di più quando si gioca, e sapere che tiri un +3 contro 15 non cambia nulla a sapere che tiri un +3 contro un numero che non conosci, da questo punto di vista, se non che ci vuole di più a prendere la decisione di tirare o meno, e quindi che stai più a lungo off character. Sono d'accordissimo che l'impressione intuitiva sia proprio l'opposto, per questo dicevo di fare qualche prova con le CD aperte (o senza, se si è abituati con) e verificare con mano che il l'immersione non viene danneggiata dal conoscere il numero bersaglio.
  8. Se vedo che un nemico è in armatura completa o un burrone ampio 6 m, farò gli stessi ragionamenti che se so che la CA è 18 o la CD 15, ma ci metterò più tempo perché ragiono con un margine di incertezza invece che con numeri precisi. È vero, spezza un po' l'immersione, ma fa parte del gioco ed è divertente: sapendo i numeri, però, la scelta è più informata (dunque più divertente) e più veloce (quindi l'immersione è spezzata per meno tempo). Un modo di rimediare c'è, basta inserire una HR che eviti la morte dovuta alla pura sfortuna. Barare sui dadi è una soluzione intuitiva, ma pigra e arbitraria: si può fare di meglio. Se ti interessa ho qualche proposta. Per questo uso un semplice accorgimento: non do mai informazioni false. Se il PG riesce nella prova, gli dico cosa vede, sente o scopre, e questa informazione è sempre vera. Ad esempio: "Non c'è nessuno in agguato / C'è una porta segreta / Il tipo mente". Se fallisce, non gli do nessuna informazione, ad esempio potrei dirgli: "Non riesci a capire se ci sono o meno nemici in agguato / Se c'è o non c'è una porta nascosta / Se il tipo mente o dice la verità". Ai giocatori dico che faccio così, in modo che ogni volta che tirano una di queste prove sanno che quello che dico è vero, e non fanno metagame, o non ottengono nuove informazioni (e di nuovo non possono fare più metagame che se non avessero tirato e basta). E perché questo è un problema? Se vedo uno per strada io di solito a occhio riesco a capire se potrebbe picchiarmi o no, perché per i PG dovrebbe essere diverso? Se proprio vuoi evitarlo comunque basta usare le CD standard (10-15-20-25) anche per i PNG, invece dei loro valori, che è anche più rapido.
  9. Sì, non tirare i dadi dietro lo schermo. Anzi, dichiara direttamente le CD dei tiri, compresi attacchi e CA dei nemici. Nascondere i dadi spezza l'immersione e il GdR, dato che i giocatori stanno sempre a chiedersi se davvero hai davvero tirato il numero che dichiari (o non dichiari) e lo schermo crea una barriera fisica fra master e giocatori, dando la sensazione che ogni tanto tu master giochi al solitario, e dunque incentivando la sensazione di stare giocando. Al contrario, sapere chiaramente i numeri aiuta l'immersione: se tu hai davanti a te un fosso, hai un'idea precisa di quanto è facile saltarlo, se ce la farai sicuramente, forse o mai. I numeri replicano questa consapevolezza per quanto riguarda i personaggi, cosa che altrimenti sarebbe impossibile. In più il gioco si velocizza, le decisioni sono più informate, si riduce la tentazione / il timore delle barate sul tiro di dado e si è tutti sullo stesso piano. Lo so, è controintuitivo, ma prova due o tre sessioni dichiarando le CD e vedrai che l'immersione aumenta.
  10. Ovviamente devi dichiararlo. - Se non dici che fai qualcosa, quella cosa non succede. Non puoi metterti a tirare i dadi da solo e aspettarti che il DM si segni i danni del tuo attacco, devi dire cosa stai facendo! - Potrebbero esserci delle condizioni che rendono impossibile la tua reazione, ad esempio ci sono creature che si muovono senza provocare attacchi. - Hai una sola reazione per round, quindi potresti volerla conservare per dopo. Ad esempio potresti rinunciare a un attacco di opportunità contro un goblin per lanciare Scudo quando ti attacca l'ogre. Ad ogni modo letteralmente qualsiasi cosa tu faccia va detta al DM (al gruppo), perché in 'sto gioco è l'unico modo di fare le cose, quindi forse ho capito male la tua domanda.
  11. Se ho capito bene, comunque, l'avventura di questo Starter Set non è Stranger Things, ma l'avventura che i ragazzi di Stranger Things giocano quando giocano a D&D, quindi (dai pochi momenti che si vedono nella serie) una normalissima avventura fantasy di D&D, anche se probabilmente un po' weird e/o oldschool. Questo a prescindere dal fatto che tutti i manuali sono operazioni commerciali (tranne quelli di Extra Life).
  12. È nell'elenco delle azioni, quindi è una delle azioni disponibili al mostro. L'azione standard non esiste da 5 anni. Se non specifica che è bonus, è un'azione e basta.
  13. A 1043 MM p.10
  14. Quello è illusionismo da manuale, e l'illusionismo è una forma di railroad.
  15. Allora era illusionismo bello e buono (ti faccio credere di avere due scelte e invece ne hai una sola). Ma il problema erano gli orchi invincibili, non i consigli dati in precedenza. Per la cronaca, il railroad, come molte altre cose, non è sbagliato di per sé, ma solo se lo si impone senza accordarsi. Con dei ragazzi mi è capitato di fare una campagna completamente railroadata per questioni di tempo (avevo 9 mesi prima di trasferirmi) e ci siamo tutti divertiti molto, anche se col loro precedente master avevano avuto un'esperienza orrenda proprio a causa del railroad. La differenza: io gli avevo detto che l'avrei fatto, quell'altro no.
  16. Guarda, per esperienza Senza poter morire si perdono epicità e senso del pericolo è una cosa che si pensa solamente fino a che non si prova a giocare senza poter morire. Pensaci: in quante delle storie che vedi o leggi sai che di fatto il protagonista non può morire, ma ti preoccupi comunque per lui? Quasi tutte. E se funziona per libri, film, videogiochi e serie TV, perché non dovrebbe funzionare per il GdR?
  17. Quando avrei detto il contrario? Anche con l'HR della morte si bilanciano, solo che decidono i giocatori quando farlo e quando no (mania del controllo). Con l'HR è il giocatore a decidere se la sfortuna causa la morte o solo un inconveniente, truccando lo decide il GM. La prima cosa giusta che dici in questo thread.
  18. Quella parte non viene eliminata: viene utilizzata, ma solo quando interessa. La differenza rispetto a ignorare i critici o schiavizzare il PG è che a prendere la decisione è il diretto interessato (il giocatore) e non il GM. Si può fare anche senza un'HR apposita, ma con un'HR funziona meglio, perché si comunica chiaramente cosa si vuole e ci si accorda su un piano di parità. Non ho detto che tu come persona sei pigro o un maniaco del controllo, ho detto che ignorare i dadi può derivare solo da una di quelle due motivazioni. È un'affermazione sull'origine di una scelta, non un giudizio su una persona. Affermazione che, devo dire, nel tuo post non smentisci in alcun modo. Per chiarire, quello che intendo per pigrizia è: trucco i dadi perché è la soluzione più semplice e intuitiva, anche se non la migliore. Con mania del controllo intendo: trucco i dadi (o la storia) perché così sono io a prendere le decisioni, e non i giocatori. Nel tuo post non porti nessuna ragione per truccare i dadi che non sia riconducibile esattamente a una di queste due motivazioni.
  19. In modo sincero, non ho assolutamente capito cosa intendi.
  20. Perché non puoi batterlo, e se ti sconfigge ci sono - da regola - conseguenze. Magari perdi un braccio, magari vieni costretto a lavorare per il drago, magari questo se la prende col tuo villaggio. Le uniche ragioni per non scartarlo sono riconducibili a pigrizia e mania di controllo.
  21. Nessuno di loro però muore perché ha tirato tre 1 di fila contro una maglia rossa qualunque, e non credo ci sia bisogno di elencare tutti gli eroi che non muoiono, o che lo fanno solo alla conclusione della storia (due li hai nominati tu: Luke e Leonida). L'eroismo consiste nel superare le difficoltà, e il rischio di morire è solo una di innumerevoli possibilità: non fissiamoci.
  22. La versione più aggiornata delle regole la trovi qui. La variante per sostituire le caratteristiche puoi scaricarla gratis da quella stessa pagina (è l'anteprima gratuita) e, se ti interessa, nella descrizione del prodotto trovi il link a un manualetto gratuito che dà un'idea di come sia il resto di quello a pagamento.
  23. Non è che ci sia una risposta giusta o sbagliata, dipende tutto dai gusti del gruppo e dalla campagna che state giocando. Per cui, per farla breve: l'unica è mettersi tutti insieme e parlarne con anche il master per decidere come volete che d'ora in poi funzioni la morte dei personaggi. Noi l'abbiamo risolta così: quando crei un PG, puoi scegliere se ha "il Fato" oppure no. Se non ce l'ha, quando muore muore. Se invece ce l'ha, quando dovrebbe morire il giocatore può scegliere che invece rimanga in vita, ma con delle conseguenze narrative (non malus meccanici!). Per farti qualche esempio, invece di morire un PG è diventato parzialmente matto, un altro è stato posseduto da uno spirito, una terza ha perso il volto per sempre. Si può cambiare questa decisione solo fra una sessione e l'altra, in modo che chi sceglie di non avere "il Fato" sia effettivamente a rischio, sapendo di non poter cambiare idea e salvarsi all'ultimo, e la decisione è individuale, quindi ognuno sceglie per sé (dalle reazioni opposte dei tuoi amici è intuitivo perché questo sia un vantaggio). Una cosa del genere (che, ti assicuro, non riduce per niente la sensazione di pericolo) è molto utile nel caso in cui ci sia un PG fondamentale per la storia: se vi piace che la testa della vostra fazione possa morire, nulla di sbagliato, anzi, è adatto all'ambientazione; ma sarebbe potuto essere altrettanto interessante avere un failsafe di questo tipo: invece di chiamare più tiri del necessario e offrire molti appigli, giochi come di norma, con la garanzia che il PG-chiave non morirà ma che magari si troverà senza drago o sul lastrico perché è stato catturato e ha dovuto pagare un riscatto enorme. +1 fortissimo. Se non si vuole che fortuna e sfortuna siano troppo influenti, si inseriscono delle regole per limitarle. Barare sui dadi è pura pigrizia.
  24. A quel concorso hanno partecipato più di 11 000 concorrenti. Tolto Keith Baker, significa più di 10 999 persone che non hanno visto un soldo, e sono pronto a scommettere che almeno 9 999 di loro fossero più preparati di me e di te. Te lo dico senza mezzi termini, e scusa se suonerò str*nzo, ma mi sembrerebbe ancora più da str*nzi farti sprecare magari 6 mesi o un anno di vita in un progetto che non ti porterà a nulla: la tua proposta migliore, per adesso, è di usare un sistema vecchio di 20 anni e sostanzialmente morto da 10 (l'ultimo gioco d20, Pathfinder, è di 10 anni fa) di cui non conosci nemmeno il nome, che è d20 system e non system d20, per scrivere un'ambientazione in una lingua che non padroneggi (ci sono decine di errori grammaticali nei tuoi post) e fare qualche soldo in un mercato che, è evidente dalla tua scelta del gioco e dalle domande che fai, non conosci minimamente. Questo perché Keith Baker ci ha fatto qualche soldo, quindi puoi farceli anche tu. È come dire: ho fatto qualche partita a basket al campetto con gli amici e sono pure scarso, ma voglio provare a farlo a livello professionale perché LeBron ce l'ha fatta e ora è ricco. Per capirci, io gioco tutte le settimane da 11 anni e mezzo, frequento questa community e mi interesso di game design da 8 e faccio regole varianti per D&D 5e letteralmente dal day one, molte delle quali pubblicate e apprezzate anche qua. Questo autunno ho scritto un manualetto di regole per D&D (impiegandoci 3 settimane da 60 ore) e l'ho pubblicato su DMs Guild, ricavando la bellezza di 30€. E ne sono stato contento, perché era meglio delle aspettative. Ora, so che io sono solo uno sconosciuto su internet e che la mia opinione per te avrà il peso che ha, ma davvero, se non ti fidi di me, fidati di te stesso e chiediti: hai le competenze e le conoscenze per farlo a livello semi-professionale? Qualche domanda di controllo: sai cos'è un PbtA? FATE? Cani nella Vigna? L'OSR? Il Big Model? The Forge? Il sistema vanciano? La task/conflict resolution? Il reskin? L'autorità narrativa? L'NWoD? Sul serio, e scusami ancora se suono cattivo: prima di iniziare un progetto lungo mesi, chiediti sinceramente se ce la puoi fare, o se invece rischi di buttare un sacco di tempo e di sforzo in una impresa che potresti aver sottovalutato.
  25. +1 di quelli grossi. Di questa roba è difficile viverci per chi ha giocato per anni, conosce un sacco di sistemi, ha studiato la teoria del game design e si è fatto un nome nella community. Nella tua posizione provare a farne un lavoro, anche solo di ripiego, rischia di essere (anzi, sarebbe, senza se e senza ma) una perdita di tempo e fatica, e una grossa delusione. Scusa se suono cattivo, ti giuro che l'intento è esattamente l'opposto.

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