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Dragons´ Lair

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The Stroy

Circolo degli Antichi
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  1. Arglist, quello che dici ha perfettamente senso, ma non è vietare classi (meccanica) è vietare concetti (storia). Sono due cose ben diverse, e solo la prima è problematica. Detto questo, Un caso del genere è un esempio di cattivi giocatori e/o cattivo GM: non ci si mette a fare il PG senza sapere di cosa parlerà la campagna, a meno di non essere disposti a cestinarlo; non si prepara un'intera trama senza prima sentire se ai giocatori interessa il concetto, di nuovo a meno di non essere disposti a cestinarlo. Se i giocatori rovinano le scene: 1. magari gli si parla e 2. magari la si smette di fare micromanaging. Ma proprio no. Il GM deve scendere a compromessi perché far divertire tutti è il suo compito principale, mica "perché sì". Se per un giocatore avere un certo PG è importante per divertirsi, il GM dovrebbe provare ad accontentarlo perché far divertire tutti è il suo dovere fondamentale. Altrimenti non giocava a un gioco (fatto per divertirsi) di gruppo (per divertirsi tutti), ma si scriveva il suo romanzo proprio come voleva lui - pratica che infatti consiglio a qualsiasi GM voglia bannare le classi per motivi diversi da quelli meccanici o logistici.
  2. Un giocatore vuole giocare a un gioco basato sulle classi perché gli piace una determinata classe: inaccettabile. Che poi non capisco perché se a uno piace l'hexblade (o qualsiasi altra classe) non debba fregargli nulla dell'ambientazione alla Mad Max (o di qualsiasi altro setting), ma vabbe, si vede che la Stormwind Fallacy è ancora viva e vegeta. "Sto usando le stat dell'elfo, perché dovrebbe essere un segreto?" "Vedo bene al buio." "Vedo bene al buio perché il mio clan è abituato a spostarsi di notte per evitare i predoni." Oppure ci si accorda a inizio campagna e il giocatore rinunciare a visione crepuscolare, non è una parte così integrale dell'elfo e magari al giocatore non scoccia rinunciare: il potere del dialogo e del compromesso.
  3. Mi sembra molto strano. Anche se ovviamente il bilanciamento di 5e non è perfetto, non ho mai sentito di PG eccessivamente più forti degli altri, soprattutto a livello numerico. Certo, esiste roba particolarmente abusabile (ad esempio il Paladino che ha un potenziale di danni più alto di quello di altre classi) ma in genere la stessa roba ha anche delle limitazioni piuttosto facili da sfruttare (ad esempio il Paladino non può andare in nova se ci sono diversi scontri consecutivi). Mi sorge il sospetto che questi elementi siano più dannosi proprio in AL, perché al GM è concesso meno spazio di manovra, rispetto che a una campagna media, dove ad esempio può aggiungere qualche arciere a uno scontro per rispondere a un Guerriero con Sentinel + Polearm Mastery. Tu però vedi la cosa da un punto di vista molto particolare, e cioè quello del creatore di ambientazioni. Personalmente non sono d'accordo con il ban delle classi neanche in quel contesto (credo sarebbe più produttivo elencare delle classi tipiche invece di obbligate e fornire ricompense meccaniche come motivazione. Non so, feat, oggetti, ispirazione, ...) ma è comunque un ambito in cui è perlomeno giustificabile, visto l'ampio numero di persone a cui ti rivolgi. L'autore però parla al DM medio, che non dovrebbe certo essere incoraggiato a imporre la propria volontà alle 3-5 persone con cui condivide la campagna, e che invece dovrebbe imparare a comunicare e accettare compromessi (cosa che, credo, dovrebbe fare anche un buon manuale d'ambientazione, se non impostandocisi almeno con un'appendice o sidebar di qualche tipo che spieghi come gestire le eccezioni al canon).
  4. The Stroy ha risposto a Likias a un discussione D&D 5e regole
    Direi proprio di sì. Come dici tu stesso, un moscerino è invisibile a occhio nudo e in più, a differenza ad esempio di un personaggio invisibile, non fa alcun rumore, quindi è difficilissimo da individuare. Non solo, se anche venisse scoperto a nessuno importerebbe nulla di lui, senza contare che può infilarsi in aperture minuscole come una serratura. È una forma perfetta per le azioni furtive, praticamente impossibile da fermare o individuare. Tu puoi trasformare il bersaglio in qualsiasi creatura con un GS inferiore a tot, ma il moscerino un GS non ce l'ha proprio, che è ben diverso dall'avere un GS 0. E non può averlo, fra le altre cose perché per avere un GS bisogna avere determinate statistiche, fra cui i pf e una taglia con cui determinarli, e la taglia più piccola del gioco (Tiny) è comunque molto più grossa di qualsiasi moscerino. Ancora: se il moscerino davvero avesse GS 0, da regole dovresti dare PE al party ogni volta che un PG ne ammazza uno, o schiaccia una mosca, spiaccica una zanzara, calpesta una formica, eccetera. Se avesse dei pf basterebbe portarsi dietro una lanterna piena di lucciole per essere immuni a sonno e incantesimi simili. Eccetera. Se poi tu vuoi comunque concedere la trasformazione, noi non possiamo certo impedirtelo, ma almeno fallo sapendo che da regole non si può, e per buone ragioni.
  5. L'articolo parla di 5e, in cui questo non può succedere, che è una delle ragioni per cui definivo questo approccio anacronistico. Soprattutto, molte delle motivazioni per il ban nell'articolo non sono relative al livello meccanico, come quella del PHB+1 applicata nell'AL, ma a quello di flavour, che non ha alcun senso perché non aiuta a caratterizzare nulla, anzi, fa l'esatto opposto. Esempio: l'autore suggerisce di vietare il Paladino con Giuramento degli Antichi (che di default è legato alle piante) in una campagna desertica o artica. Ora, le soluzioni possibili grossomodo sono tre: Ban: il giocatore gioca un Paladino di un altro giuramento. Compromesso: il giocatore fa il Paladino degli Antichi nel deserto. Ha poteri vegetali perché la sua missione sacra è di trasformare il deserto in una lussureggiante foresta. Reskin: il giocatore fa il Paladino degli Antichi all'artico. Invece di intralciare con radici e piante, usa il ghiaccio per congelare i nemici e rallentarli, o per corazzare se stesso e i suoi alleati. Letteralmente cinque secondi di lavoro per dare al giocatore quello che vuole, caratterizzare il personaggio e legarlo all'ambientazione.
  6. The Stroy ha risposto a Likias a un discussione D&D 5e regole
    Da regole non lo può fare. Come dice checco, può trasformare solo in creature di un certo CR, al moscerino non è stato assegnato un CR, quindi non si può trasformare in moscerino. Su questo non c'è da discutere, a meno che non si tirino fuori errata o regole contrarie. Detto ciò, se per te e il tuo gruppo va bene che il Mago trasformi il suo compagno in un moscerino, nessun problema: tieni però conto che si tratta di una china potenzialmente pericolosa e abusabile, come nell'esempio del lich. Ti conviene far ben presente ai giocatori che state agendo al di fuori delle regole del gioco, e che se questo si dovesse rivelare problematico potrebbe essere necessario rinegoziare. Aggiungo anche che, se la cosa si dovesse rivelare eccessiva, non potrai lamentarti che polymorph è rotto: sei tu che hai deciso di usarlo in un modo in cui non avresti dovuto. Detto anche questo, non credo ti servano stat per il moscerino, tanto al 99% si giocherà come scena narrativa (che senso ha avere un punteggio di Furtività? Se anche i nemici scoprissero un moscerino, cosa farebbero?) e al limite puoi usare le solite vecchie tre CD: +0 o 10 per un valore basso, +5 o 15 per uno medio, +10 o 20 per uno alto. (Nota che invece probabilmente i nemici prenderebbero interesse in un ragno o scorpione abbastanza grosso da avere un CR, il che già è un piccolo ma sostanziale abuso della possibilità che hai concesso).
  7. Più sopra parli, ad esempio, di dare svantaggio alle prove di Carisma, cosa che non è bilanciata da vantaggi di qualche tipo. Oppure, per fare un altro esempio, il Paladino di una divinità insolita che nomini nello stesso post. Questo, per quanto sensato, è punitivo. Ci sarebbero due soluzioni: si potrebbero usare le stat dell'elfo senza fare un elfo (sembra brutto, ma in gioco ti assicuro che non se ne accorgerà mai nessuno) oppure ricompensare in modo meccanico il giocatore per gli svantaggi che subisce (ad esempio il Paladino potrebbe avere ispirazione all'inizio di ogni sessione). Allo stesso modo, è punitivo legare certe classi a certe culture, cosa che fra l'altro caratterizza molto meno di quanto si pensi, perché potenzialmente obbligano i giocatori a una scelta scomoda e non necessaria (gioco la classe che mi piace anche se la cultura non è la muta preferita?). Questo problema si può risolvere col reskin.
  8. L'Adventurer's League non è gioco competitivo, è gioco organizzato. All'atto pratico, più o meno: la WotC fornisce oneshot e altro materiale; i negozi organizzano sessioni di AL, mettono a disposizione gli spazi e gestiscono i master e le presenze; i giocatori si presentano nel giorno in cui si gioca e chi c'è gioca. Per consentire ai designer delle avventure e ai master di trovarsi davanti situazioni grossomodo prevedibili vengono adottate alcune restrizioni, fra cui quella del PHB+1. Ad ogni modo, non si tratta di gioco competitivo. Ho comprato e letto Alfeimur qualche anno fa e, per quanto come sai mi sia piaciuta molto, ho sempre trovato che la limitazione delle classi fosse del tutto arbitraria (le classi pià rotte e più deboli in 3.5 sono già nel PHB) e anacronistica: se non ci fosse, credo fermamente che sarebbe un manuale migliore. Anche depotenziare senza un motivo di bilanciamento alcune razze e classi (dragonide, paladino, ecc) è abbastanza iniquo, secondo me. Posso vedere il perché delle tue soluzioni, ma questo non mi impedisce di trovarle pigre e punitive... il che mi sembra doppiamente strano, perché è evidente che di voglia di lavorare ne hai un sacco, e perché ti ho sempre visto disponibile come persona anche qua sul forum. Escluse cose davvero rotte o concept molto particolari (tipo: una campagna senza la regola X, come ad esempio la magia), io di base concedo sempre tutto il materiale del gioco a cui stiamo giocando. Questo non crea alcun problema a livello di coerenza di ambientazione, perché se un PG ottiene 50 pf temporanei e 2 attacchi da 1d6 ciascuno per un minuto, non cambia nulla se lo fa perché è un Druido che si trasforma in animale, un Alchimista che beve una pozione o un Mago che usa un esoscheletro meccanico. Le soluzioni sensate le andiamo a cercare quando ce ne fosse la necessità (e non a priori, che significa sprecare un sacco di tempo) e sempre con l'idea del compromesso in mente. Cioè, la mia posizione di partenza non è "No", è "Questa cosa non so se ci sta nell'ambientazione, facciamola quadrare". Poi chiaro che non è concesso letteralmente tutto, ma non avendo dei giocatori che sono lì solo per infastidirmi con idee fuori luogo, non ho quasi mai avuto bisogno di vietare nulla. @MadLuke Non voglio metterti le parole in bocca, per cui prenderò in prestito le tue. - GM: "Ho preparato una campagna con soli combattenti, chi vuole giocare non ha che da dirmelo." - Player: "Ok vengo... Voglio giocare un combattente: uno Swordsage." - GM: "Non puoi." - P: "Ma prendo solamente poteri che non sono magici, o al limite modifico quelli magici perché non lo siano, in modo da essere un combattente senza magia come dicevi tu." - GM: "Non puoi e basta." Poi ci credo che uno molla.
  9. Non sono giocatore in nessuna campagna, quindi no. Le mie ambientazioni sono coerenti e hanno una lore profonda e importante per il gioco, quindi no. Una delle due campagne è composta da un gruppo che cerca spesso di evitare gli scontri, l'altra è molto incentrata sui personaggi e in entrambe il focus è sull'esplorazione e la storia, quindi no. Casomai, secondo me, è la fissazione sul bandire unilateralmente le classi a essere sintomo di scarsa flessibilità mentale, mania di controllo e disinteresse per il divertimento di tutti. Se un giocatore vuole fare lo Swordsage ma il potere che aggiunge danni da fuoco alla spada è fuori luogo per la campagna (e ci sta) intanto gli chiedi se vuole usare quel potere (magari preferisce le manovre di Setting Sun, che meno magiche non si può) e, se sì, gli chiedi se gli va bene passare i danni a taglienti o se ha altre proposte (che tanto 3.5 bilanciata non la è e non la sarà mai). Se poi tu preferisci perdere il giocatore perché hai bannato la classe a priori, buon pro ti faccia: per la maggior parte dei master però questo sarebbe un grosso fallimento.
  10. Il reskin non è certo, come sostiene l'autore, "lavoro" in più per il GM: innanzitutto perché richiede si e no un minuto reskinnare un'intera classe, in secondo luogo perché comunque è un compito che si può lasciare tranquillamente al giocatore (certo, non se uno ha manie di controllo, come mi pare il caso dell'autore). Il problema è che l'articolo passa il rimanente 99% delle parole ad affermare l'assoluto controllo del GM sul tavolo e le opzioni. Una piccola chiosa non è certo sufficiente a controbilanciare l'attitudine dispotica presente in tutto il resto del testo. Di solito allontanare i giocatori dalla campagna è considerato un grosso fallimento da parte del GM, se non la cosa peggiore in assoluto. Ad ogni modo, il tuo esempio ci è utile, perché dimostra proprio quello che succede quando il GM si fissa sulle proprie idee e rifiuta di scendere a compromessi (come reskinnare le classi di cui parli, visto che il problema a quanto dici non è la meccanica): la gente si rompe i stolti e se ne va. E aggiungo: buon per loro. Ad ogni modo sono d'accordo con quanto dice Alonewolf: è rassicurante e piacevole vedere che la reazione dell'utente normale a questo articolo è un sonoro "No".
  11. O anche come umani che usano le stat dello gnomo. Trovo vergognosa anche la limitazione del Cavaliere Mistico parzialmente basata sul nome della classe: mi ricorda tutti quei casi di PG Ladri che si sentono in dovere di rubare, o di Paladini che non possono essere malvagi perché non lo era Orlando.
  12. Questo articolo ignora 10 anni di contratto sociale, reskin e separazione flavour/meccaniche. Contenuto tossico come questo dovrebbe stare su Sesso, Droga e D&D, non Dragons' Lair.
  13. A me sembra la parte peggiore.
  14. Spero vivamente di no, è la più imbarazzante fra le ambientazioni di D&D.
  15. Sempre imho, 4e non è certo andata male per colpa della spellplague o di piccoli fastidi alla fanbase: è andata male perché l'intero gioco era qualcosa che nessuno ha mai chiesto. Se si parla di un manuale o di una linea, secondo me non ci saranno problemi. A me, per dire, non interessa delle avventure prefatte, e ogni volta che pubblicano una campagna invece di un nuovo bestiario per quel che mi riguarda è uno spreco. Però non è che il franchise va in malora per questo.
  16. Ma avrebbero perso la coincidenza con l'uscita del nuovo blocco Ravnica per M:tG. Imho (e apparentemente anche itho) il gioco vale la candela. E comunque 4E non fa schifo, è solo qualcosa di diverso da D&D.
  17. Aspe, quella è un'iniziativa di terza parte in cui WotC non c'entra nulla e da cui anzi apparentemente sta prendendo le distanze. Quanto alla "succursale" di MtG mi sembra a dir poco catastrofista.
  18. A Lucca la stanno venendo. È una versione nata obsoleta a cui mancano tutti gli aggiornamenti usciti, che da quel che so riscrivono metà delle regole, e costa 10€ in più del prezzo (in dollari) dell'originale: un vero affare.
  19. Discussione sbagliata
  20. Zaorn, come sai mi spiace quando ti senti attaccato, e infatti ne abbiamo parlato diverse volte. Però, tralasciando il punto 1 di cui sinceramente non ricordo: Qua nessuno se la sta prendendo con te, ma con Giochi Uniti che se ne è uscita con un'iniziativa perlomeno disonesta, se non direttamente truffaldina. Come si dice, ambasciator non porta pena, e infatti nessuno ce l'ha con te, proprio come nessuno ce l'ha, non so, con SilentWolf perché comunica che la WotC rilascerà Ravnica invece di Spelljammer. Quando hai deciso di dare una notizia del genere, però, un po' di spernacchiamenti rivolti a GU sinceramente potevi aspettarteli. Le tue famigerate analisi in anteprima sono andate in caciara perché in caciara sono nate, essendo basate unicamente su illazioni e buone speranze, e infatti si sono dimostrate in gran parte infondate - come d'altra parte ho avuto torto io su certa roba, eh, ad esempio sulla matematica controllata ci hai preso tu e non io. Fa parte del gioco quando si prova a ipotizzare, e meno fondate sono le ipotesi, più facile è che siano accolte male.
  21. Sì, questa è una lamentela che mi sento di condividere. Fare tease di PS / SJ per tutta estate e poi uscirsene così è stata una pessima mossa che in tutta onestà non mi spiego. Se avessero parlato fin da subito di Ravnica sarei stato carichissimo per quella, così mi ci è voluto qualche giorno per "assorbire il colpo" - e Ravnica è la mia ambientazione di M:tG preferita. Continuo a sentire puzza della Hasbro in questa decisione, più che della WotC e più ancora che del D&D team.
  22. Questa è una critica ben diversa da una generica lamentela contro "l'emulare i videogiochi" del post precedente, e una con cui sono perfettamente d'accordo. Però, appunto, il discorso è sul come prendere spunto, non sul farlo in generale. Cioè, D&D 5E come MOBA fa schifo perché le regole non sono pensate per quello. Però ad esempio D&D 5E con personaggi prefatti fra cui scegliere, con vari ruoli e sinergie (una meccanica da MOBA) per affrontare un dungeon in modo competitivo contro altre squadre mi sembra divertente.
  23. In realtà sono perfettamente d'accordo con te: le ambientazioni di Magic sono iper-power e stupide, esattamente come i fumetti di supereroi, e le storie dei personaggi e dei mondi di Magic sono raccapriccianti per quanto duro provano a essere fighe a tutti i costi: se chiedi a me, sembrano scritte da un sedicenne. Tralasciando però le mega-creature e i planeswalker, i concetti dei mondi sono fighi e caratterizzati, molto più giocabili del classico minestrone che è l'ambientazione media di D&D (Forgotten Realms) e i personaggi sono comunque meno imbarazzanti di qualsiasi PG di DragonLance. Quindi non è che ci vada matto, ma non è nemmeno che i mondi di D&D siano chissà che capolavoro, almeno quelli più vendibili. Anche qua sono perfettamente d'accordo: Magic è probabilmente il primo pay-to-win, e proprio per questa ragione non mi sono mai approcciato seriamente al gioco competitivo. A 15 anni prendevo le bustine per giocare con gli amici, a 20 ho giocato un po' stampando le carte in copisteria e adesso gioco su Arena, dove pagare in sostanza non serve a una mazza. Trovo anche che l'ingerenza di Magic nei GdR ci abbia dato il D&D col design peggiore fino a oggi (3.x) e l'atteggiamento che da giocatore di Magic stereotipato (competitivo, paranoico e iper-tattico) è una delle cose che meno vorrei al tavolo. Questo però non c'entra nulla con le ambientazioni, che invece, in mezzo alle sbragonate da uccello piccolo, contengono tante buone idee. Crossover che molti fan, non solo di D&D ma anche di Magic, chiedono da anni: ricordo che ne parlavamo con i miei amici con cui ho iniziato a giocare a D&D, e con cui giocavo anche a Magic, qualcosa come 11 anni fa, e non credo fossimo i soli. Poi capisco la seccatura di non vedere pubblicate le cose che si desiderano (a me sono sempre interessate nuove sottoclassi, ma Xanathar ci ha messo così tanto a uscire che nel frattempo avevo finito tre campagne e cambiato gioco) ma non mi sembra il caso di rodersi il fegato e farne una crociata personale: la WotC ha deciso, e secondo me lo ha fatto su buone basi. Non ci piace il risultato? Amen, ce la si mette in tasca e si continua a giocare come si vuole. Oltretutto le ambientazioni sono una delle cose più semplici da adattare da manuali vecchi, e per la roba più essenziale e complessa (cioè i mostri) c'è Mordekainen, che di materiale per Spelljammer e Planescape non è certo avaro.
  24. L'ho detto altrove e lo ripeto anche qua: non capisco perché questo disprezzo, come se il 99% dei giocatori di ruolo non giocasse anche ai videogame. Invece di insistere con un ormai francamente insopportabile tono di sprezzante superiorità generalizzata verso un mercato che al nostro hobby gli mangia in testa, forse sarebbe il caso di imparare qualche lezione. Io ai videogiochi gioco poco, questa iniziativa non mi piace e la 4E ha effettivamente fallito perché ha voluto emulare il feeling di WoW a costo di perdere quello di D&D, ma seriamente, "andate a giocare ai videogame" è un atteggiamento che nel 2018 dovrebbe provocare solamente grasse risate.

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