Bjorn-gufo Con telepatia Il sole cala, tingendo le mie piume di gufo di sfumature arancio e viola. Sotto di me, la valle si distende, un mosaico di cespugli scuri, rocce che proiettano la loro ombra e prati dorati. Plano calmo, sento il vento fresco sotto le ali, il richiamo lontano di qualche preda notturna. Ho abbandonato Bjorn lo skaldo, sono solo un gufo, che si libra in aria. La Montagna al mio fianco si erge, imponente, un gigante di pietra che scruto con i miei occhi acuti. Il senso di libertà del volo, di questa vista sontuosa, invio ai miei compagni queste emozioni positive per condividere il ritorno placido verso il bosco. Là, in una grande fenditura nella montagna sento, là c'è qualcosa. Un'eco di magia antica, un sussurro di segreti dimenticati. Volo leggero, un'ombra silenziosa che scivola tra le correnti d'aria, il mio unico pensiero fisso su quella parete rocciosa, su quell'anfratto che la mia intuizione animale mi dice che cela un predatore. E poi... il terrore. Puro, viscerale. Un'ombra immensa si stacca dalla montagna. Scaglie rosse come braci ardenti, occhi che bruciano come forni. Un ruggito riecheggia nella mia mente, me lo immagino, ma penetra nelle ossa, un'onda di pura potenza che mi blocca le ali. Pericolo! Morte! Fuggire! Il mio istinto primordiale urla. Lo vedo sollevarsi, una montagna alata che si staglia contro il cielo crepuscolare. La sua ombra mi inghiotte, un presagio di distruzione. Il mio cuore di gufo batte frenetico, ogni fibra del mio essere desidera solo allontanarsi, nascondersi, sopravvivere. Compagni! Pericolo! Il pensiero, grezzo e urgente, li raggiunge nella loro mente. Paura, solo paura, in questo istante. Poi, mentre le mie ali lottano per guadagnare velocità, una seconda voce si fa strada nel caos del terrore primordiale. Bjorn, il bardo, lo skaldo, si risveglia. Un drago antico... un vero drago! La razionalità, seppur scossa, inizia a farsi sentire. Bisogna avvertirli. Subito. Le immagini che invio telepaticamente si fanno più nitide, cariche di dettagli: la forma delle scaglie, il bagliore degli occhi, la direzione del suo volo. La paura non svanisce, ma si mescola a una strana eccitazione. Questa è... questa è la storia che ho sempre sognato di raccontare. Un brivido mi percorre, non solo di terrore, ma anche di incredibile stupore. La mia priorità rimane la loro salvezza. Nascondetevi! Dentro la foresta! trasmetto con urgenza. Sembra antico, millenario forse troppo potente per uno scontro diretto, dobbiamo nasconderci e pensare ad una strategia. Osservo la maestosità del drago, la sua potenza primordiale, e so che questo incontro cambierà tutto. La tomba del re è ancora lì, nascosta, un mistero da svelare, ma ora un nuovo, imponente ostacolo si erge tra noi e il nostro obiettivo. Dovremo essere astuti, coraggiosi... e forse, solo forse, questa valle ci regalerà una ballata che le generazioni future canteranno. La paura per la nostra vita è ancora vivida, ma la scintilla dell'avventura, la sete di conoscenza e di storie, non si è spenta. Volo verso l'ombra rassicurante degli alberi, sperando di non attirare la sua attenzione. Il cuore ancora martellante, ma con una nuova determinazione che inizia a farsi strada nel terrore iniziale. Non mi dirigo verso il punto da cui sono partito, ma trovo un altro punto del bosco dove atterrare.