Bjorn Bene, proseguiamo allora! Lo skaldo era felice di poter godere ancora della compagnia della natura boschiva, piccoli animali del sotto bosco, cinguettii spensierati che allietavano il percorso ed i giochi di luce ed ombre delle fronde degli alberi. Ispirato da questo contesto decise di allietare i compagni con una poesia accompagnata dalla sua piccola arpa Nel verde incanto andiam, leggeri, tra rami amici e cieli sinceri, la brezza danza, il sole gioca, sul muschio canta la voce roca. Due cuori noti, fratelli armati, con cui ho mille fuochi passati, e tre compagni, da poco incontrati, ma con comun intenti, seppur mai giurati. C'è chi ha lo sguardo un po' diffidente, chi ride piano, ma ascolta attento, chi nel silenzio cela un lamento, ma insieme andremo, nonostante l'avverso vento. Gli alberi sussurran storie antiche, il tempo qui cammina in rime ritmiche , e il pericolo, là, col fiato infuocato, noi lo eviteremo, il drago in agguato. Seguiam le divinazioni, i segni, le stelle, fra foglie d'ambra e gocce novelle, che la tomba dell’Hobgoblin Re ci riveli il suo volto, che sia ciò che è. E se il cammino ci sarà avverso, canterò più forte, scriverò un verso, perché la notte non pare mai scura quando l’amicizia è la vera armatura.