Tutto risolto... esclama il sommo chierico di Aurilla ...e ho anche delle buone notizie: su di voi non c'è alcuna maledizione. All'inizio, quando vi eravate presentati in questa città, temevamo che foste afflitti da chissà quale male! E' invece si è solo trattato di una traccia residua di una maledizione! Pensate un pò: era così potente che tale traccia mi aveva fatto credere che la maledizione era ancora attiva dentro di voi. E' passato un giorno da quando avete varcato le porte orientali di Dorwal.
Prima di raggiungere la città avevate camminato per ben cinque giorni, sfidando il freddo e la fame. Avete riscosso la taglia del collezionista (Herlan ha consegnato la testa) presso una "specie di Nicchia" all'esterno delle mura di Dorwal.
Sempre in quel luogo avete comprato i lasciapassare per tutti voi.
Una volta entrati nella provincia, alcuni chierici della Dea Aurilla sono riusciti ad individuare in voi quello che (almeno all'inizio) sembrava una terribile maledizione. Tali chierici vi hanno condotto nella zona occidentale della città, dove risiede il grande tempo di Aurilla.
Lì avete conosciuto il "capo" di questa chiesa di Dorwal. Il suo nome è Lmartik e ha il titolo di "sommo", onore che spetta ai signori dei credi di Dorwal: c'è quindi il sommo chierico di Cosm, il sommo chierico di Roil, ecc... Lmartik vi ha offerto un posto per passare la notte, cure e cibo, tutto all'interno del grande monastero di Aurilla.
Il sommo era seriamente preoccupato per le vostre condizioni. La maledizione che aveva avvertito in voi aveva spaventato sia lui sia i suoi discepoli. Per questo motivo Lmartik aveva usato una magia su di voi per esorcizzare il male dal vostro corpo.
Vi aveva detto, inoltre, che bisognava aspettare almeno un giorno per vedere se la sua magia aveva fatto effetto sulla maledizione.
Oggi il sommo chierico vi ha detto che la maledizione su di voi era già svanita alcuni giorni fa... ma si trattava di un incanto talmente potente da aver lasciato una traccia magica molto intensa... così intensa da "ingannare" anche i chierici più esperti, portandoli a credere che la maledizione era ancora attiva.
Non siete riusciti ad accorgervi di questo male poichè le "comuni" magie non riescono a individuarlo, inoltre voi (essendo le vittime della maledizione) non potevate in nessun modo avvertirla.
Attualmente vi trovate in una grande stanza di legno all'interno del tempio di Aurilla. E' una camera fatta quasi interamente di legno, molto accogliente e graziosa.
Avete dormito al caldo e in soffici letti. Questa mattina, Lmartik vi ha dato la buona notizia.
Il chierico è un umano di circa sessant'anni ma ne dimostra cinquanta. E' alto e magro, ha occhi blu e i pochi capelli che gli sono rimasti in testa sono tutti bianchi. Veste abiti semplici, prevalentemente bianchi, un mantello nero e una grande collana con il simbolo di Aurilla.
Il sommo vi chiede: cos'è vi accaduto sei giorni fa?
Ricordate bene quei momenti. I soldati del piccolo battaglione sembravano impazziti: si uccidevano tra di loro e, se incrociavano lo sguardo con voi, vi caricavano senza neanche pensarci due volte. Durante quella baraonda, Sole si era avventato un'ultima volta contro il capitano... ma fu una freccia di Miltor a togliergli la vita.
Il vostro compagno poi uscì dalla tenda per recuperare la boccetta d'inchiostro per infilarla nella tasca (come aveva visto nel suo precedente """sogno"""). Jorunn e Hinox, nel frattempo, continuavano a lottare con i due soldati nella tenda. Oloth, vedendone uno particolarmente ferito, lo colpì con una magia: un raggio dorato che scaturì dalla sua mano. Quella scheggia magica aprì un buco nella testa del guerriero, uccidendolo sul colpo.
Anche Herlan e Zantes continuavano a lottare contro i soldati.
Lo scontro si fece sempre più violento e il senzanome riportò anche una seria ferita al braccio sinistro.
@tutti
Raccontate le vostre disavventure al sommo chierico. Siete ancora seduti o sdraiati nei vostri letti. Lmartik ascolta le vostre parole, per poi dire: non vedo menzogne nei vostri cuori. Io credo alla vostra innocenza. Posso parlare a nome di tutta la comunità di Dorwal e dico che voi tutti siete i benvenuti in questa città.
Un'ultima cosa... cos'è accaduto poi alla boccetta di inchiostro?
Ricordate anche quella vicenda...
...tutti voi, ad un certo punto, vi eravate ritrovati al centro dell'accampamento.
I soldati del plotone si erano massacrati a vicenda. L'ultimo di loro ancora in vita, vedendovi, vi caricò con la sua spada. Hinox lo colpì al volto, facendolo cadere e Herlan gli diede il colpo di grazia con la sua spada.
La lama entrò nel ventre e molto sangue zampillò da quello squarcio...
...vi era qualcuno nascosto nell'ombra, di fronte a voi. Zantes sa vedere benissimo nel buio più totale, così come Hinox, Herlan e Miltor... eppure nessuno di loro si accorse di una presenza a pochi passi da voi. Calò in silenzio nell'accampamento devastato. Tutti i soldati erano morti.
Solo il crepitio dei falò e il vento nella notte erano gli unici suoni che potevate udire.
Colui che si trovava con voi (la sua presenza era rivelata solo da quelle gocce di sangue "sospese" a mezz'aria) sembrò scrutarvi per alcuni secondi.
Di colpo sparì.
Siete riusciti però ad avvertirlo mentre sfrecciava tra di voi, raggiungere Hinox e colpirlo alla testa.
Il nano riportò due fori sul capo, iniziò a sanguinare copiosamente. Quelle ferite però si rimarginarono rapidamente. Colui che lo aveva attaccato si era dissolto nel nulla (questa volta in maniera definitiva). Hinox non senti mai alcun dolore. Miltor intanto infilò una mano nella tasca per controllare la boccetta... ma al suo posto trovò solo una piuma nera di un corvo. Lmartik, sentendo questa parte del discorso, commenta: non ho idea di cosa sia successo a Hinox... però ho capito che tipo di maledizione fu lanciata su di voi in quell'accampamento. Si tratta di un qualcosa simile ad un'illusione, mischiata con un controllo mentale e altri spaventosi effetti.
Non siete stati incantati solo voi ma anche tutti i soldati del plotone. Lmartik si siede e cerca di spiegarvi il funzionamento della maledizione che vi ha colpito. @tutti
Lmartik muove la mano e recita una breve forumla, poi torna a parlare: ho usato una benedizione su di voi, serve per schiarire la vostra mente e per farvi ricordare cosa vi è successo veramente in quell'accampamento. Gli effetti della mia magia dovrebbero iniziare tra qualche istante o magari tra qualche minuto, nessuno può saperlo.
In realtà, i suoi effetti sono già iniziati: ricordare (veramente) quello che è accaduto nell'accampamento: nessun soldato ha mai avuto gli occhi neri. Il capitano non ha mai avuto cattive intenzioni contro di voi. Per colpa della maledizione però, i soldati hanno iniziato a combattere tra loro e contro di voi.
Loro erano solo degli innocenti che sono stati costretti a trucidarsi a vicenda.
Voi avete risposto alla (finta) minaccia estraendo le vostre armi e combattendo contro di loro.
Una volta uccisi tutti quanti, avete recuperato la vostra roba e avete ripreso il viaggio verso Dorwal. Lmartik sospira: purtroppo... per saper vedere i destini di una persona (prerequisito fondamentale per lanciare la maledizione) occorre un potere oculare! Attualmente, esiste una sola persona la mondo dotata di questi occhi.
Vedete ora qualcos'altro nel suo passato... ...quando Miltor si chinò per riprendere la boccetta di inchiostro (e infilarla nella tasca), l'oggetto era già scomparso ma al suo posto qualcuno aveva messo una piuma di corvo gufo.