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Dragons´ Lair

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Visualizzazione dei contenuti con la reputazione più alta il 06/09/2016 in Messaggi

  1. Segnalo queste due App per Android ed Apple gratuite* con acquisti in App (per la versione PRO). Parlerò della App per Android, perchè possiedo un LG Nexus 5x (ma i miei giocatori usano regolarmente l'App su Apple): la prima dedicata ai giocatori ed ai Dungeon Master, la seconda unicamente per Dungeon Master. Fifth Edition Character Sheet gestisce la scheda del giocatore, tramite menù semplici e veloci, con tutte le opzioni fino ad ora disponibili. A mio avviso un must have per noi amanti di questa edizione di Dungeons & Dragons. Fifth Edition DM Tools gestisce invece il lavoro del Dungeon Master, in maniera anche molto approfondita, soprattutto per le difficoltà da inserire nelle vostre campagne di gioco (e tenerne eventualmente traccia). Lo sviluppatore Walter Kammerer, l'ho trovato molto disponibile al dialogo ed anche il prezzo per le due App in versione PRO (3€ circa per Fifth Edition Character Sheet e 6€ circa per Fifth Edition DM Tools) l'ho trovato corretto. Apro il thread non solo per sponsorizzare il lavoro e l'eventuale acquisto, ma anche per stilare una lista di eventuali errori o sviste da far notare allo sviluppatore stesso. Non credo di essere infatti l'unico ad utilizzare questi comodi tools. Ad ogni modo potete provarli in maniera totalmente gratuita, quindi... Perchè non provare? Spero di aver fatto cosa gradita!
  2. Sì, tutti gli attacchi che compi tramite assaltare contano come attacchi in carica, e ricevono quindi i benefici di attacco in salto.
  3. Leoric il modo di masterare è ok, nessun problema . Unica cosa, per evitare le citazioni e i reply all'interno del TdG, che potrebbero essere fastidiosi per la lettura e per la narrazione, puoi semplicemente postare senza quotarci , di solito si fa così Per il resto nessun problema, vediamo come si evolve questa situazione
  4. Ho guardato su un elenco di varianti e me lo dava NE. Ora che guardo sul magazine ecco che scopro che doveva essere un errore di stampa, effettivamente non mi tornava proprio che fosse NE.
  5. A te l'Enforcer lo mette come NE?Perché a me (sul magazine in inglese, magari tu ce l'hai in italiano) lo segna come Lawful Neutral.
  6. Lo conosco di nome, ma non ho mai avuto modo di provarlo al tavolo; mi fa comunque molto piacere sapere che esista una versione in italiano del suo SRD. Sebbene non ci abbia mai giocato, conosco anche White Hack (e un po' più approfonditamente di Black Hack) ; ne apprezzo molto lo stile minimalista e trovo abbia un layout davvero elegante.
  7. Il bonus alla CA non cambia in base alla taglia, quindi sarà sempre +4 e avrai sempre -2 al TPC
  8. Se si poteva evitare era meglio, io avrei aspettato qualche altra occasione...ma se lui ci attacca e non possiamo scappare, la sua testa me la prendo! Domani sera forse si compierà l'atto, ti farò sapere!
  9. E allora dillo che vuoi il combattimento Se devi riportare la testa devi ucciderlo, la strategia può funzionare, il mago combattente ha anche le sfere che fanno danni elementali e non danno tiro salvezza che sono molto buone, fanno pochi danni ma di certo solo sicuri Imbocca al lupo e facci sapere come è andata
  10. 1 punto
    Allora ecco i miei due cent: - Personalmente, trovo piuttosto intrigante duna dip dei primi due livelli nel barbaro, così da avere ira, movimento veloce, un potere d'ira e schivare prodigioso. Anche i due d12 non sono da buttare. - È vero che facendo i primi due livelli da barbaro ritardi l'arrivo dei talenti bonus del ranger, ma fidati: prima del 3°-4° livello tanto non combatterai mai con due armi, in quanti il tuo attacco non è ancora così alto da permetterti di colpire in maniera quasi certa ignorando il malus di -2. - Non prendere Combattere con Due Armi Superiore. I tuoi ultimi attacchi non colpiranno quasi mai, e sprecare un talento per avere un altro attacco che quasi certamente fallirà non serve a molto. Il tuo punto di forza sono i primi 4 attacchi che compi (5 se hai velocità), gli altri puoi anche ignorarli. - Se puoi, prendi due armi gemelle. In questo modo talenti come Arma Focalizzata o Critico Migliorato valgono doppio! - In caso volessi provare una classe al di fuori di quelle che hai proposto, il sicario è ottimo! Puoi prendere i talenti di stile da ranger senza i prerequisiti, hai più punti abilità e la capacità vittima prescelta, anche se fa meno male del nemico prescelto, ha il vantaggio di non dipendere dal tipo di creatura. - Con 20 punti io farei così: For 14, Des 14, Cos 14, Int 13, Sag 12, Car 10. Il +2 bonus lo si mette alla Forza. Non sono uno a cui piace abbassare le statistiche per avere più punti, ma se per te non è un problema, si può dumpare il Carisma. - Abilità: Sopravvivenza è utile, così come le conoscenze legate ai tipi di creatura. Percezione sempre a palla. SEMPRE.
  11. eh beh ci vuole Ditemi se ho dimenticato qualcuno/qualcosa
  12. Un giorno domineremo il mondo!!!
  13. Giusto per la cronaca questa è una delle più sbagliate interpretazioni del caotico neutrale.
  14. Tutto è secondario rispetto al fine della cosa che cercate. E cioè il DIVERTIMENTO. Se cerchi quello, qualsiasi edizione imho è giusta e sbagliata. Perfino le regole non sono fondamentali, ma basta che siano "accettate" da tutti e non fonte di discussione. anche se sono parziali e semplificate rispetto a quello che potrebbe esserci scritto su uno o più manuali. Se c'è la volontà di divertirsi e si trova divertimento in quello che fate, potete sempre migliorarvi con il tempo e trovare nuovi equilibri e edizioni o addirittura diversi giochi. In primo luogo basta (imho) essere chiari chiarendo di interpretare personaggi in un'ambientazione che ha un suo equilibrio (dettato dal master). Poi con il tempo, vai avanti con la conoscenza pratica e mnemonica del GdR, qualsiasi esso sia. Manuale del Giocatore e Manuale del Master sono basilari. Manuale dei Mostri arriva dopo, quando il master (chiunque esso sia) abbia stabilito che il gruppo ne incontrerà.
  15. [1.5] Dungeons & Dragons 4E (2008-2013) La quarta edizione di D&D è stata particolarmente controversa tra i giocatori di D&D, ed è stata accolta negativamente da alcuni giocatori delle precedenti edizioni. Anche questa edizione segna una brusca rottura con l’edizione precedente; il gioco cambia quasi completamente. La principale filosofia che guidò lo sviluppo di questa edizione fu il bilanciamento tra le varie classi. Per rimediare alla maggiore versatilità dei personaggi in grado di lanciare incantesimi, che era un grosso problema nella 3E, nella 4E si tentò di introdurre una meccanica unificata in grado di fornire opzioni e versatilità a tutte le classi, i “poteri” (powers). Fu rimossa profondità fuori dal combattimento, ed il sistema di guarigione fu completamente cambiato. Inoltre si tentò di definire le regole in maniera meno ambigua e soggetta all’interpretazione. Alcuni giocatori apprezzano il perfetto bilanciamento tra le varie classi ed il regolamento più semplice e chiaro; altri giocatori hanno criticato l’edizione per l’eccessiva enfasi data al combattimento e al bilanciamento ad ogni costo, arrivando a paragonarla ad un videogame su carta. Nel 2011 fu lanciata una linea di prodotti parallela a D&D 4E, chiamata D&D Essentials. Si trattava di una versione semplificata del gioco, ma con meno opzioni. Pro: Regolamento più semplice rispetto alla 3.5; più accessibile per i nuovi giocatori; Grande bilanciamento tra le varie classi; Tutte le classi sono interessanti e hanno molte opzioni a loro disposizione in combattimento; un guerriero può fare qualcosa di diverso da una serie di attacchi ; Pochi “dead levels”: i personaggi prendono qualcosa di interessante ad ogni livello Creare personaggi efficaci non richiede una conoscenza dettagliata delle regole; ci sono poche pessime scelte. Combattimento molto dettagliato e strategico; Le regole sono formulate in modo preciso, standardizzato, e senza ambiguità; Contro: Il “ciclo vitale” dell’edizione è terminato (fuori stampa) è praticamente impossibile giocare senza griglia o miniature data la natura altamente tattica del gioco; I combattimenti possono essere molto lunghi e richiedere ore; Alcuni giocatori trovano che le classi siano troppo simili l'una all'altra (credit: @The Stroy); Alcuni giocatori ritengono che il focus sul combattimento sia eccessivo, e non hanno apprezzato il sistema dei powers; Altro: I personaggi sono forti fin dal primo livello; questo combinato con il sistema di guarigione fa sì che sia abbastanza difficile morire; alcuni giocatori non apprezzano queste caratteristiche.
  16. [1.7] Dungeons & Dragons 5E (2014 - presente) D&D 5E è l’edizione più recente, essendo uscita da pochi mesi (al momento in cui sto scrivendo). Questa edizione fa un passo indietro rispetto alla 4E, effettivamente annullando molte delle innovazioni apportate da quest’ultima. D&D 5E segna un deciso ritorno alle origini di D&D, e c’è chi considera l’edizione un successore spirituale di AD&D 2E. L’edizione è stata accolta positivamente da molti giocatori, che ne lodano il regolamento semplice ed elegante ed il maggior focus su elementi diversi dal combattimento. Alcuni giocatori tuttavia vorrebbero un maggior numero di opzioni per costruire il proprio personaggio e un regolamento più dettagliato o più preciso. Pro: Attualmente in stampa e attivamente supportata dalla Wizard; Regole relativamente semplici ed eleganti; Facile creare regole o contenuti personalizzati; le regole e i contenuti creati dai giocatori sono raccolti da molte comunità online, e si trovano liberamente nell'internet (credit: @The Stroy); Modulare: molte regole ed elementi del gioco possono essere aggiunti, tolti o modificati come unità indipendenti, senza timore di alterare il gioco in modo irreparabile; I personaggi possono essere creati rapidamente e senza una conoscenza dettagliata delle regole; ci sono poche pessime scelte. Pochi dead levels; Alcuni meccanismi impediscono ai personaggi che lanciano incantesimi di essere eccessivamente potenti rispetto agli altri personaggi; Se si desidera, è possibile giocare senza miniature o una griglia Contro (nota: l'edizione è ancora giovane, e può essere presto per valutarne adeguatamente i difetti) Alcune regole sono formulate in modo ambiguo e aperto all’interpretazione del DM; Alcuni vorrebbero più opzioni o flessibilità per personalizzare il proprio personaggio (nb: l’edizione è appena uscita, e molto materiale deve essere ancora pubblicato); Alcuni ritengono che il sistema sia eccessivamente semplice, o che non abbia sufficiente profondità e complessità; Nessuna traduzione italiana in vista; Altro: “Bounded Accuracy”: una delle caratteristiche distintive di D&D 5E; è un importante principio di design che ha guidato lo sviluppo della nuova edizione. È difficile spiegare il concetto in poche parole, ma ci provo. Bounded Accuracy significa che i personaggi, salendo di livello, ottengono più punti ferita e più opzioni, ma i loro bonus numerici (che si applicano ai tiri di dado), pur aumentando, non aumentano molto. Nelle precedenti edizioni, i bonus ai tiri di dado che i personaggi ottenevano salendo di livello incrementavano molto rapidamente. Qualche livello poteva fare la differenza tra, es. colpire un mostro il 50% delle volte, e colpirlo il 95% delle volte pochi livelli dopo. Allo stesso tempo, dopo pochi livelli i mostri avevano ben poche speranze di colpire i personaggi, che per loro erano pressoché invulnerabili. Nella 5E, i bonus ai tiri salgono molto più lentamente. Un certo compito risulterà più facile rispetto a quando il personaggio era al primo livello, ma non sarà enormemente più facile. Una conseguenza è che ad alti livelli, nemici deboli in grandi numeri possono continuare a rappresentare una sfida per i personaggi di alto livello. I personaggi di alto livello in generale non diventano assurdamente potenti come nelle precedenti edizioni. Alcuni giocatori sono molto favorevoli a questo principio di design, mentre altri lo hanno criticato per varii motivi che non sto ad approfondire. È possibile scaricare gratuitamente dal sito della Wizard le Basic Rules [4], che contengono una selezione ridotta di classi e razze rispetto al manuale del giocatore; tuttavia è possibile usarle tranquillamente per giocare.
  17. Oltre ad essere una citazione di "Alien scontro finale", è un modo per dire che gli elfi (maschi) sono così effemminati che non c'è differenza con le elfe (femmine).
  18. Ora basta con le barzellette sui nani, e passiamo a quelle sugli elfi: Due nerboruti soldati umani parlano di vecchie avventure, quando uno dei due dice all'altro: "Ehi, ti ricordi quando mi sono portato a letto quell'elfa?" Al che il secondo gli dice: "Guarda che quello era un maschio!" E il primo: "Quando sono elfi, che differenza c'è?"
  19. Prendiamocela un po' con i nani (a memoria, sentite dire, e fatti realmente accaduti) Scritta sul muro di un dungeon, in Nanico: "Begnar Nuril è stato qui, e ha ucciso più orchi di quanti ne potesse contare" Scritta subito sotto, in Elfico: "Questo significa undici" Un nano discute con un elfo sulla purezza della propria razza: "Guardati attorno in questa lurida città: mezz'elfi, mezz'orchi... ma non esistono mezzi nani!" "Certo... anche gli umani hanno dovuto fissare un limite." Un gruppo di elfi armati di balestra entra incappucciato nella locanda. "Mani in alto o spariamo!" Un nano risponde "Beh, sparite, che importa a me?" Denar, prode nano, si è offerto di uccidere una terribile talpa per un povero contadino affranto. Torna dopo poche ore, affaticato, assetato, ma orgoglioso. "L'hai uccisa?" chiedono i contadini. "Peggio!" "L'hai decapitata?" "Di più!" "L'hai bruciata?" "Peggio ancora!" "Cos'hai fatto?" "L'ho sepolta viva." Un elfo sta tenendo uno spettacolo come ventriloquo, sulla propria spalla muove con abilità un piccolo pupazzo di drago e grazie a lui racconta innumerevoli barzellette sui nani. Dal pubblico uno di loro si avvicina. "Basta ora! Non se ne può più di questo prenderci continuamente in giro per la nostra intelligenza! Ritira quello che hai detto o te lo farò rimangiare a colpi di ascia!" "Oh cielo io non..." ma l'elfo viene interrotto. "Non parlo a te orecchielunghe, parlo al mostriciattolo che hai sulla spalla." Un giovanissimo nano giocando nei boschi delle montagne trova una piccola ampolla. Curioso e assetato manda giù in un sorso il liquido dorato che contiene e *PUFF* si trasforma in elfo. Corre subito a casa, spaventato ed eccitato allo stesso tempo. "Madre! Madre guardami sono un elfo!" Ma lei non distoglie gli occhi dai lavori domestici e borbotta "Sì certo, va' a dirlo a tuo padre non ho tempo per i tuoi giochi." "Padre, padre! Guarda, sono diventato un elfo!" Il padre è tutto concentrato sul suo lavoro alla forgia e gli risponde con tono canzonatorio "Sì certo figliolo, ora vai fuori che ho cose importanti da finire e non ho tempo per i tuoi stupidi scherzi." Il bambino si allontana di qualche passo e mormora "Oh, sono un elfo da meno di un'ora e già i nani mi stanno antipatici." Un nano sta giocando a dama con una capra. Passa di lì un elfo e si ferma a guardare, fino alla fine della partita. "Complimenti! Hai veramente un animale intelligente!" Esclama quindi. "Mica tanto" risponde però la capra. "È la prima volta che vince." Il ranger elfo che accompagna Turdin il Nano nel suo lungo viaggio si ferma alle pendici della più alta montagna del suo paese e dice con fare solenne "Osserva, Turdin, qui inizia la neve perenne." Il nano ci pensa un momento e poi orgoglioso e fiero risponde "Anche al mio paese Neve inizia per N." Trend porta un giorno all'accampamento una puzzola. "Ho deciso di tenerla con me, come fai tu orecchielunghe con il tuo lupo." "E dove starà quell'esserino?" "Nella mia tenda." "Come pensi di fare per la puzza?" "Beh... si abituerà." Uno gnomo vede un nano passargli accanto su un carro tenendo un cucchiaio d'argento ben teso di fronte a lui, riempiendolo dopo ogni buca con nuova zuppa. "Che sta facendo?" chiede al nano che viaggia vicino a quel tipo strano. "Imbocca questa strada per raggiungere le Montagne... come gli hanno suggerito in città." Due nani fermano dei contadini lungo la strada. "Cosa trasportate?" "Mezzo maiale." "Ooh... vivo o morto?" Quante sono le barzellette sui nani? Una o due, le altre sono storie vere.
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