Vai al contenuto

Buone usanze davanti a Re e nobili


Messaggio consigliato

Credo ci siano due domande.

La prima è quali siano gli usi e costumi attesi nel parlare con i nobili, quali le conseguenze etc. Ovviamente dipende dal mondo di gioco: se oggi dai del tu o parli in modo irrispettoso a Re Carlo al massimo finisci in un video su TikTok. Non ci sono risposte giuste, dipendono dal mondo. Sicuramente in molti luoghi durante tutto il periodo medievale (e quindi ambientazioni fantasy) si paga un costo medio o alto o estremo per non rispettare un nobile.

Però credo che la parte più specifica e interessante sia cosa fare se i personaggi non seguono gli usi e costumi della terra in cui si trovano. Si può ovviamente dire che ne pagano le conseguenze sociali naturali: insulti il Re? Le guardie ti colpiscono e mettono in galera. Però onestamente, specie se la risposta del giocatore è "perché dovrei rispettarlo?", il problema credo sia diverso e cioè che il giocatore non ha ben chiaro quali siano le norme sociali del mondo di gioco, né deve saperle. Ogni ambientazione è un po' diversa: magari il giocatore vuole rendere un personaggio che non rispetta l'autorità e crede che il suo comportamento sia un po' sopra le righe, mentre in quel mondo il comportamento in questione è non solo un crimine ma un tabù culturale che lascia sgomenti gli uomini nella stanza. In un mondo il ribelle sopra le righe sfiora solo la terra con la testa quando si inchina all'arrivo dell'imperatore, in un altro gli dà del tu. Con la stessa reazione di sgomento nella stanza.

È importante quindi essere sicuri che i giocatori abbiano chiare le conseguenze delle loro azioni, perché i personaggi la avrebbero sicuramente chiare. Per chiarire, nel mondo reale se giri senza mutande arriva la polizia e ti porta in questura. Un giocatore non ti chiederebbe perché questo accada, gli è chiarissimo il problema. Se il giocatore non ha chiaro che in quel mondo non inchinarsi al Re sia un crimine, gli va comunicato: il giocatore magari non lo sa, ma sicuramente il personaggio lo sa, come il giocatore sa che nell'Italia del 2023 non può girare per strada senza mutande. Una volta che il master ha chiarito al giocatore cosa probabilmente succederà come conseguenza delle sue azioni - o quantomeno cosa il suo personaggio crede che succederà - poi il giocatore può prendere le sue scelte informate e pagarne eventualmente il prezzo.

  • Mi piace 4
Link al commento
Condividi su altri siti


In breve, io credo che la questione più importante sia capire perché i giocatori si comportano così. Nel senso che mi sembra di capire che il comprtamento strafottente sia anche dei giocatori e non dei soli personaggi; cioè che sia un comportamento strafottente al tavolo, del tipo: mi metti davanti qualcuno più figo di me? e allora io gli piscio in testa per rimarcare il fatto che la storia è centrata su di noi pg e non sui png del master. (nel migliore dei casi, se ti va male gli piscia in testa perché la storia è centrata su di lui 🙂 )

A grandi linee, tutti al tavolo (quantomeno se giochiamo a d&d o simili, come nel caso in esame) siamo un po' dei bambinoni e, come tali, vogliamo anche soddisfare un nostro bisogno egoistico di autoaffermazione; il problema è che nel gioco in cui 4-5 giocatori dialogano con 1 master, i giocatori come persone spesse volte hanno, presi singolarmente, meno tempo sotto i riflettori del master e quindi, se non si è attenti come dm, è molto facile ingenerare naturali meccanismi di rivalsa.

Nella mia esperienza, questi erano problemi che si avevano soprattutto da ragazzini (cioè master inetti che stimolano i peggiori istinti dei giocatori; io ne ho avuto esperienza da entrambi i lati dello schermo); purtroppo i tavoli sono frequentati anche da persone poco cresciute, che riversano le proprie frustarazioni nel gioco; con questo tipo di persone non credo sia facile.

Quindi, secondo me, la soluzione migliore è quella fuori dalla finzione: ossia parlarsi tra le persone sedute al tavolo e capire perché e come evitare situazioni di questo tipo.

Eviterei in prima battuta una lezioncina su quale sia la corretta etichetta nella finzione, perché, nella mia esperienza, quando una cosa interessa a un giocatore è lui a chiedertela. Se gli fai la lezioncina, se ti va bene sbadiglia; se ti va male, stimoli ancora di più il suo animo di monello spaccatutto.

Teniamo a mente che, spesso, la responsabilità è anche di noi master, che usiamo questo tipo di png per scaricare le nostre frustrazioni sui giocatori; quindi prima di parlarne con i giocatori, guardiamoci un attimo allo specchio.

Ho trovato interessante la formalizzazione del murky mirror di angry riproposta da @Bille Boo; grazie per la segnalazione. Questa del murky mirror è una tecnica che, credo, inconsciamente usavamo già in molti, quando hai davanti un gruppo "sano", con cui sei in sintonia e in cui è chiaro che ci sono delle battute e delle gergalità al tavolo che non si ripropongono nella finzione. Trovo interessante la formalizzazione, che mi suona come un invito a usare questa tecnica con i giocatori o gruppi problematici, in modo da disinnescare i problemi, semplicemente tagliando tutte le micce.

Quindi, per finire e tirando le somme di quello che ho imparato leggendo i vari post. Stenderei un velo pietoso (il murky mirror). Eviterei quindi di punire il pg in gioco. Finita la sessione, mi guarderei allo specchio e poi ne parlerei con i giocatori al tavolo, in modo paritetico, per trovare un linguaggio condiviso.

La morale è sempre quella: conosci i tuoi giocatori.

-toni

  • Mi piace 3
Link al commento
Condividi su altri siti

Grazie mille tutti per i consigli! Attualmente non ho di questi problemi, capita magari il classico pg barbaro o che arriva dalla strada che massimo massimo da del tu al nobile, ma sanno regolarsi e io evito se capisco il tipo di pg di mettergli davanti png che esigono una etichetta particolare. Tutto questo era nato per una giocatrice che sembrava odiasse i png come Re o nobili, ma proprio a livello di giocatrice hhahah quindi ogni volta rispondeva male o in maniera nn consona, questa persona è stata solo un paio di mesi al mio tavolo, dopodichè se ne andata, però mi era sorto il dubbio, quindi per gestire situazioni simile (non per forza esagerate come la ragazza) ho voluto chiedere a voi, e penso che le idee di tutti mi aiuteranno molto ^.^

  • Mi piace 2
  • Grazie 1
Link al commento
Condividi su altri siti

  • 1 mese dopo...

Scusa la risposta data ora, ma comunque ti porto la mia esperienza:

Tanto tempo fa, un una oneshot come giocatore di D&D 3.5 mi trovai a vivere una scena simile. Il mio barbaro, guardia del corpo di un necromante del terrore, si trovò a dover interagire con un sindaco. Quando il necromante del terrore sputò qualche insulto al sindaco fummo pestati dalle guardie e buttati in strada. Oltretutto, il mio barbaro (oltre ad aver difeso solo sé stesso) ha ficcato la testa del suo protetto nella fontana per farlo riprendere e poi gli ha dato il resto delle botte.

 

Questo racconto per dire che oltre alle sanzioni che possono arrivare dall'esterno del gruppo (tipo paga decurtata, notti al fresco, guardie che pestano, teste tagliate -che mi pare eccessivo, finché si tratta di brutte risposte e non effettivamente di attacchi all'incolumità del re-, multe, ecc.) ci possono essere anche sanzioni dall'interno del party di personaggi che vedendosi coinvolti nella punizione per colpa del comportamento di altri, potrebbero non apprezzare. Magari ad opera di png che affiancano il gruppo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Crea un account o accedi per commentare

Devi essere un utente registrato per poter lasciare un commento

Crea un account

Crea un nuovo account e registrati nella nostra comunità. È facile!

Registra un nuovo account

Accedi

Hai già un account? Accedi qui.
 

Accedi ora
×
×
  • Crea nuovo...