Vai al contenuto

Capitolo 7. Inseguendo le Ombre


Messaggio consigliato

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

I compagni lasciarono la via e tornarono nell'affollata Dreike Platz. Era pomeriggio e un bel sole di mezza primavera scaldava l'aria

L'unico appuntamento che restava loro per la serata era quello fra Lulù e Felix Botleg. 

Salvo volessero usare l'informazione avuta dal foglio della tasca dello Steinhager e sull'appuntamento serale. 

Il giorno dopo invece sarebbero dovuti tornare al municipio, per parlare con lo stesso Botleg e al tempio di Verena

@Octo

Spoiler

Ad un tratto Octo si sentì osservato: non capiva da chi ma aveva una strana sensazione.

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti


Octo

l'opprimente sensazione di essere osservati ormai mi seguiva da un pò di tempo, inizialmente pensavo fossero le mie ansie poi però mi convinco che non è solo ansia ma più un sesto senso. 

Con circospezione mi guardo intorno cercando di capire chi delle persone intorno mi stia guardando, fino a richiamare il terzo occhio cercando di sentire se i venti sono stati richiamati intorno me per spiarmi.

Link al commento
Condividi su altri siti

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

@Octo

Spoiler

Il giovane continuò a guardarsi intorno senza trovare nulla. Provò a percepire i venti del Caos che fluivano nell'aria attorno a lui. C'era qualcosa di strano, ma non capiva cosa.
Ad un tratto gli parve vedere nel cielo che le volute di Hysh, la luce, si intrecciassero con quelle di Ulgu, l'ombra per formare un occhio: ma fu questione di un istante poi tutto sparì

 

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

Lulù Lamour 

Visto che ho un pò di tempo prima del mio appuntamento,  che ne dite se andiamo alla dimora Teugen a vedere se hanno bisogno di personale per stasera? Se stanno preparando un rinfresco dovrebbe esserci via vai alla porta di servizio.

Forse non caveremo un ragno dal buco sul versante investigazione ma abbiamo comunque bisogno di lavorare.

Link al commento
Condividi su altri siti

Andimus, servo in ritiro

Il servo vide Octo comportarsi in maniera un po' strana, ma non disse nulla: il giovane era un apprendista stregone, ed erano quindi affari suoi...

"Sì... Lavorare..."

Rispose a Lulù, sperando di guadagnare sì qualcosa, ma anche di cavare qualche ragno dal buco.

Link al commento
Condividi su altri siti

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

Non fu un problema per Lulù venire a sapere dove abitasse il consigliere Teugen.

Tutte le famiglie principali della città abitavano intorno all'Adel Ring una piazza dove sorgenvano i Giardini Saponhataim, dedicati al barone della città che, come ormai i compagni avevano capito, non aveva potere qui in quanto a comandare era il Consiglio cittadino e la gilda dei mercanti.

Li abitavano i Teugen, gli Haagen, i Kleinwald, i Magirius, i Ruggbroder, gli Steinhager e vi era anche la residenza cittadina del barone chiamata il castello von Saponhateim

Adel Ring era alle spalle di Gottenplatz e così gli amici la raggiunsero velocemente 

Situato intorno ai lussureggianti giardini Saponatheim, l'Adel Ring era certamente il quartiere più esclusivo di Bögenhafen. 
Le dimore delle principali famiglie della città, ognuna con il proprio terreno privato, formavano tre lati dell'anello. 
Il quarto era composto da lussuose case a schiera, dove risiedevano i mercanti, gli artigiani e la piccola nobiltà relativamente meno ricca. I cancelli e le porte erano chiaramente contrassegnate con i simboli delle famiglie proprietarie


Subito gli amici si resero conto che data la natura delle case nel distretto, qui vi era una presenza di guardie quasi costante e le pattuglie si affrettano ad avvicinarsi a chiunque agisse in modo sospetto o che chiaramente non avesse motivo di trovarsi lì

Fortunatamente essendo il primo giorno feriale dopo la festa anche servi, messi e artigiani si aggiravano per il quartieri ed ai compagni per il momento pareva essere stato concesso il dubbio sulla loro presenza.

@all

 

Link al commento
Condividi su altri siti

Lulù Lamour 

Lulù sapeva che il suo atteggiamento non sarebbe passato inosservato ma si sentiva come una bambina davanti alla vetrina dei balocchi: le case erano enormi , i giardini ben curati, non una carta per terra e persino gli alberi del viale avevano una gabbietta intorno ai tronchi. Nella sua vita sul carrozzone dei teatranti le era già capitato di vedere posti lussuosi, ma nonostante ciò con riusciva a smettete di sgranare gli occhi per lo stupore. 

Il simbolo dei Teugen  era certamente su uno di quei cancelli ma la ragazza, oltre a non conoscere le lettere, trovava tutte quelle volute e tutti quei ricami in ferro battuto,  più simili a pizzi che ad una forma di scrittura: qualcuno riesce a riconoscere  la casa giusta? Sennò mi sa che ci toccherà chiedere. Vi ricordate poi in cosa commerciavano i Teugen? Magari se sono specializzati in un certo lavoro ci sarà il simbolo di quello di cui si occupano.

Link al commento
Condividi su altri siti

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

Lulù iniziò ad osservare le sette ville ed i loro blasoni

B8Yf4G2.jpg

La prima, con il blasone della testa di grifone e tre monete, era maestosa e riservata. I suoi giardini recintati erano caratterizzati da edera delicatamente intricata e numerose lampade: la stessa casa di pietra scura era alta due piani, con un atrio colonnato a un piano che sporgeva dal centro. 

La seconda, con il blasone di un covone di grano in un pugno di armatura di maglia, pareva antica: la vernice della casa era un po' sbiadita e i giardini tutt'altro che alla moda, anche se ben tenuti, riportavano in molti punti il blasone ricostruito con piante.

La terza, con il blasone della botte con la S sovraincisa, si trovava sul lato occidentale dell'Adel Ring. L'edificio era un insolito miscuglio di diversi stili architettonici, segno di essere stato ampliato ripetutamente nel corso di molti decenni. Anche adesso dei costruttori stavano lavorando a un ampliamento, una nuova ala, quasi ad indicare il continuo accrescere di ricchezza della famiglia

La quarta, con il blasone di un fiore stilizzato, era protetta dietro mura alte 4,5 metri, sormontate da punte di ferro: un alto cancello in ferro battuto posto sul fronte era aperto ma presidiato da due guardie private.

La quinta, con il blasone di uno scudo un albero morto ed un teschio,  aveva un'aria di signorile abbandono e non recava alcun blasone: i suoi giardini erano lussureggianti, anche se un po' trasandati, e mentre la sua facciata è punteggiata da grandi e costose finestre di vetro importate da Marienburg, queste non venivano probabilmente pulite da tempo. La casa non era tuttavia vuota, in quanto dal retro si vedevano entrare ed uscire servi

gQDbU4E.jpg

Infine vi era il Castello Saponatheim, la residenza in città del Graf

Questa era tutt'altro che un castello. Il palazzo doveva essere stato modificato nel passato con un rivestimento artificiale sotto forma di merlature e feritoie aggiunte con scarso riguardo per quanto oscurasse le stanze e quanto restringesse la vista. Gli architetti aggiunsero anche una saracinesca e un ponte levatoio che stonavano chiaramente con l'aspetto del quartiere

Le ville erano costruite intorno al parco centrale dell'Adel Ring, i giardini di Sapnatheim
Il parco era protetto da un'alta recinzione in ferro battuto, con quattro cancelli chiusi (uno per ogni punto cardinale). Oltre il recinto e le alte siepi che correvano parallele alla barriera, si trovava al centro una grande fontana, completa di una statua in bronzo di Bögenauer, da cui si ramificava una rete di serpeggianti passerelle di ghiaia tra l'erba rigogliosa e molti alberi grandi e larghi.

oTTq3Fc.jpg

La presenza dei compagni che si guardavano intorno pareva aver attirato l'attenzione di alcune guardie cittadine che li stavano osservando

Link al commento
Condividi su altri siti

Gruttag

Il nano non ci teneva affatto a finire fra le grinfie delle Guardie, per quanto non avesse nulla che gli potesse essere imputato se non di portare un lungo bastone e il puzzo del porto. Reagì prontamente alla sollecitazione di Andimus per allungare il passo.

Link al commento
Condividi su altri siti

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

Senza perdere tempo i compagni si allontanarono e per loro fortuna le guardie non li seguirono

Velocemente raggiunsero la vicina Kaufmann strasse: erano proprio alle spalle del tempio di Heindrich, dio dei Mercanti dell'oro e della filantropia, quando furono avvicinati da un giovane che pareva spaesato. 

"Scusate signori" disse con un forte accento del sud "sapete dove sia l'Adel Ring? Sto cercando la residenza Teugen"

Link al commento
Condividi su altri siti

  • 2 settimane dopo...

Augentag 1 Pflugzeit 2512 i.c. - Pomeriggio [sole - metà primavera]

"Ah che fortuna" disse "incontrare in un luogo straniero qualcuno che possa aiutarmi"

"Permettetemi che mi presenti: mi chiamo Lukas Edgarsen di Nuln, scriba e studioso all'Università della Città Stato. Beh in realtà faccio lo scriba per mantenermi e poi studio. "

"No, non ho un appuntamento. Johannes era un mio amico alcuni anni fa quando frequentava l'università. Passavo per Bogenhafen per lavoro e così ho pensato di passare a trovarlo"

"E voi? lo conoscete bene?"

  • Mi piace 1
Link al commento
Condividi su altri siti

×
×
  • Crea nuovo...