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-La Tomba degli Orrori- Capitolo I La Locanda del Diavolo Verde


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CAPITOLO I

LA LOCANDA DEL DIAVOLO VERDE

 

@Minsc @aykman @Dmitrij @Voignar @MattoMatteo

Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.

Chi in cerca di ricchezze, chi di saperi e chi dei piaceri che l'avventura riserva, vi siete ritrovati tutti assieme ad un tranquillo e misterioso villaggio nel mezzo delle pinete del Nord. Partiti ognuno dalla vostra terra in autunno, siete giunti qui in inverno, dopo un lungo e stremante cammino. Da semplici avventurieri quali eravate, oramai siete noti per la vostra fame di avventura e mistero, e non potevate ignorare l'aura di mistero che circonda l'antica Tomba. 
Ma per voi, fino ad ora, è stata solo una leggenda, utilizzata per spaventare i cercatori di tesori incauti e per far sì che i bambini non si allontanassero troppo dal villaggio. Niente vi ha fermato fino ad ora, non la neve, non la pioggia, non la mancanza di cibo o di acqua, non la solitudine delle Terre Selvagge, non il timore di fare ogni singolo passo, non le belve e le fiere che avete affrontato. Nulla. E ora siete qui, desiderosi di scoprire se l'attesa, la pazienza e il pericolo siano davvero stati un costo equo. 
Ognuno di voi sa che nella Tomba potrebbe trovare solo due cose: ciò che cerca da quando è venuto al mondo, che esso sia oro, gioielli, esplorazione, avventura, oppure morte. 
Sperando che troviate ciò che stavate cercando, siete finalmente arrivati, e, davanti ad un boccale di birra, accanto al camino della locanda, pronti ad azzannare una meritata bistecca di cervo, state raccogliendo informazioni riguardanti la vostra meta.

La leggenda della Tomba è una vecchia storia composta da varie parti, alcune delle quali potrebbero essere andate perdute, nascoste, o modificate nel tempo. 
Nel mezzo di una remota foresta del Nord sotto un solitario e spettrale tumulo, circondato da rovi e da piante velenose, presidiato da bestie selvagge e mostruose fiere alate, sorge l'inquietante Tomba degli Orrori. Questo intrico di strade, cunicoli, scorciatoie, trappole mortali, creature assetate di morte e sangue protegge un unico, spettrale, posto. La Cripta del potente Acererak, un antico mago che, assetato di conoscenza, ha vagato in lungo e in largo nei mondi, e ha trovato, o almeno così si dice, la strada per l'immortalità e la saggezza. 

Siete tutti seduti attorno ad un tavolo, in una taverna gremita da viaggiatori e figure curiose. Avete scelto il tavolo più ambito in questa stagione. Quello accanto al camino. Avete scongelato le mani, scaldato i piedi, e asciugato stivali e vestiti che, per la copiosa neve che calava dal cielo, erano divenuti più bagnati di un Quo-Toa dopo un rito di Purificazione, e più freddi della tana di uno Yeti...
Il cameriere, un giovane Gnomo avviluppato in vari strati di mantelline, vi ha servito un boccale di birra per ciascuno e cinque bistecche di cervo e cinghiale. 
Davanti a voi siede un misterioso figuro. E' uno Gnomo, a quanto sembra, o un Nano particolarmente basso. Indossa diverse pellicce, uno sciarpone che assomiglia molto alla coda di una volpe, e un berretto rosso foderato di pelo. 
Una folta e aggrovigliata barba bianca gli circonda il volto, e le cespugliose sopracciglia gli oscurano gli occhi. Ha il volto scavato dalle rughe, accentuate dal freddo. Sulla sua spalla è appollaiato un fastidioso corvo, che gracchia divertito ogni qual volta che un cameriere inciampa, o che a qualcuno cade il borsello. 
In bocca tiene una pipa, spenta, il cui bocchino è rosicchiato fino al midollo. 
A quanto avete sentito è un'eremita, che vive in una capanna sui picchi, poco distanti. Da lì ha una perfetta visuale del tumulo sotto cui sorge la Tomba di Acererak, e sembra saperne qualcosa. 

Spoiler

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Modificato da Azog il Profanatore
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Hawk

"BRRRR... che tempo da schifo!" esclamo stringendomi nel mantello, e contemporaneamente cercando di scaldarmi al fuoco del camino.
'Freddo e acqua, le due cose che odio di più! Oltre che essere sporco, non mangiare, eccetera eccetera...'
Taglio un pezzo di bistecca e me la metto in bocca, masticando e assaporandone il gusto pieno e il calore.
"Oh, ora si che và meglio..." sospiro rilassandomi.
Dopo aver bevuto un sorso di birra, mi rivolgo allo gnomo/nano in tono basso e confidenziale.
"Allora, amico mio, mi si dice che tu conosca il luogo dove si trova la tomba di Acerak; io e i miei amici siamo interessati a esplorarne l'interno, quindi mi chiedevo se tu fossi così gentile da dirci dov'è; se poi vuoi qualcosa in cambio... beh, ci si può sempre mettere d'accordo sul prezzo"

 

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@Azog il Profanatore dò per scontato che ci siamo già presentati, se il tizio siede al nostro tavolo; in caso contrario edito il post.

 

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Otan Meledos

Il gelo è penetrato fin dentro le ossa ma fortunatamente le monete d'oro elargite in anticipo all'oste ci hanno garantito un posto in prima fila per il tepore del focolare. Libero la barba degli ultimi ghiaccioli che la infestavano come tarli in un armadio e strofino le mani tra di loro davanti al fuoco per riacquistare la sensibilità dei polpastrelli: Se non altro non avete problemi per servire birra ghiacciata in questo posto, eh? - dico al nano per... Bè per rompere il ghiaccio! 

So quello che sembra... Sembra che siamo l'ennesimo gruppo di avventurieri alla ricerca della ricchezza e del potere di Acerak che faranno una fine ingloriosa uccisi da qualche trappola mortale mentre cercano di risolvere l'ennesimo enigma. Ma in realtà se c'è un enigma più indecifrabile di quelli sotto il tumulo, quello sei tu! 

Perché vivere in una capanna in mezzo al nulla di fianco ad una tomba maledetta dove non puoi neanche tirarlo fuori per andare in bagno senza ritrovarti un ghiacciolo in mano e la morte sulla spalla? 

Senza offesa, si intende - aggiungo rivolto al corvo che dopo una marcia del genere già mi immagino dentro una pentola con tuberi e verdure

Sei forse un raccoglitore di spade di avventurieri morti? Si guadagna bene? 

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Xaxhi

accuso il freddo molto più degli altri, temo, visto che dalle mie parti inverno vuol dire solo grandi piogge. Me ne sto quindi imbacuccato al massimo, rannicchiato il più vicino possibile al camino, le ginocchia al petto sulla sedia e la mani sotto le ascelle. Xalla, il mio famiglio, mi è letteralmente attorcigliato in vita

mi domando come diamine facciano delle persone a vivere qui, o meglio, che diamine di follia le spinga a non andarsene Come hanno detto i miei compagni, le domande interessanti le hanno fatte loro dico tremante all' "eremita" anzi, se può rispondere ad una curiosità: che cos'è un eremita?

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Nastya

Finalmente un po' di umanità. Belli le montagne, la neve, la natura, i cieli stellati e il volto della Dea che ci protegge da lassù, che sia visibile e luminoso, o nascosto dietro le nuvole. Ma porcaputtana meglio la civiltà... esclamo esausta dalla camminata. Le gambe e la schiena indolenzite dalla fatica e dal freddo mi mettono di cattivo umore e non esito ad accaparrarmi a forza il posto più vicino al focolare.
Lascio volentieri le chiacchiere con il nano, se di nano si tratta, ai miei volenterosi compagni: io voglio solo scaldarmi e mangiare. Affondo il coltello nel mio pezzo di carne e comincio a masticare rumorosamente. Mi guardo attorno per scovare altri volti interessanti tra gli avventori di questa taverna in mezzo al nulla eppure inspiegabilmente colma di gente.

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Lady Eileen

Arrivo con un attimo di ritardo al tavolo, se per attimo si possono considerare venti minuti buoni rispetto agli altri; nemmeno per un secondo penso che la cosa possa rappresentare un problema, vista la necessità di cambiarmi di abito, il corsetto zuppo di neve e la gonna inzaccherata di fango. E poi, diamine, sarà anche una locanda, ma è pur sempre un uscita pubblica, mica ci si può presentare spettinati! Mentre a salti mortali i miei tre servitori si prodigavano per sistemarmi dandosi nel contempo una ripulita anch'essi, non ho potuto fare a meno di pensare al paesaggio innevato così simile a quello di casa, blaterando della serra dove l'orto estivo dei miei soffriva tutto l'inverno nonostante i fuochi sempre accesi all'interno, la neve che si scioglieva sulle vetrate. Quando infine Ayla si ritiene soddisfatta della pulizia degli abiti di Boswell e Sophie mi sistema un'ultima forcina a trattenere una ciocca ribelle, facciamo finalmente il nostro ingresso in sala che già gli altri si vedono recapitati al tavolo birra e bistecche.. e, a quanto pare, anche lo scroccone di turno. Sbuffo rimproverandomi per essere così prevenuta solo per guadagnare un secco rimbrotto da parte di Ayla: il suo essere una subordinata non le ha mai impedito di essere schietta e franca, oltre che inflessibile riguardo all'etichetta - forse, il centinaio di anni in più e il fatto che mi abbia cambiato persino il primo pannolino pesano in suo favore - Non si fanno simili smorfie, milady! Non è educato! Sorrida! Intima con quella voce roca che è l'unico dettaglio che possa rivelare la sua vera età. Non mi scompongo, mi limito ad alzare gli occhi al cielo sospirando, mentre Sophie soffoca una risata e Boswell si agita nervoso mezzo passo davanti a me: non gli piace quella folla, né essere al centro dell'attenzione. Sfilo un borsellino ricamato da una manica e lo porgo ad Ayla, accennando col capo ad un tavolino isolato vicino alla porta d'ingresso Andate a mangiare, io raggiungo gli altri mormoro muovendo impercettibilmente le labbra, prima di incedere a lunghi passi nella sala fendendo la folla. Appena giunta al tavolo, Boswell scosta la sedia e mi accomodo, sussurrando un grazie e sorridendo ai miei ospiti il servizio non regge il confronto con quello di palazzo, ma sicuramente è rapido commento a mò di saluto, avvicinandomi un piatto e odorando la carne arrosto con voluttà Ah.. sospiro estatica, sorridendo in pace col mondo intero .. una delizia.. una vera opera d'arte commento soddisfatta dell'aroma. Non riesco però a cominciare a mangiare che già sono costretta ad interrompermi Acererak, Hawk, si chiama Acererak. Il commento cade nel vuoto, visto che un secondo dopo anche Otan inciampa sullo stesso nome. Alzo gli occhi al cielo, costretta a tacere visto che ho la bocca piena, ma prendo una nota mentale per stuzzicare più tardi il bardo. Invece esplodo quando Nastya espone un pò troppo sfacciatamente le sue idee nel bel mezzo della cena Insomma! Che razza di modi! Siamo a tavola, Anastasya! E abbiamo ospiti. Cosa penseranno di noi? Mi volto con una traccia di lieve imbarazzo verso l'incappucciato dall'altro lato della tavola Vi domando scusa. Il disagio del viaggio e il tempo inclemente hanno provato i miei compagni. Vi prego di non dar troppo peso alle loro mancanze, non volevano certo offenderla. Rivolgo uno sguardo scandalizzato alla donna e per poco non mi tradisco facendole una linguaccia - decisamente il viaggio ci ha provato, e anche io agogno a quel poco di civiltà che la locanda offre, sia esso cibo, un vero letto o un bagno caldo - quindi riporto la mia attenzione sul nostro basso ospite Dovrete perdonarmi, temo di non aver afferrato il vostro nome chiedo, tentando di riportare la conversazione sui giusti binari anzi, già che ci penso, temo non ci abbiano affatto presentato dico alzandomi nuovamente - e maledicendo mentalmente le mie buone maniere che imperterrite continuano ad allontanare la succulenta bistecca dal mio stomaco affamato -  e facendo una bella riverenza, allargando la gonna quel tanto che mi consente lo spazio tra le sedie dei miei vicini Lady Eileen Daer, incantata esclamo rivolta al barbuto ospite. Come accenno ad accomodarmi nuovamente, sento la sedia grattare leggermente e spingere le mie gambe, e con la coda dell'occhio noto Boswell che la guida sotto di me: l'uomo deve aver attraversato la sala come un turbine per arrivare in tempo, ma non mi piace l'occhiata di sfida e rimprovero che gli vedo rivolgere agli altri commensali per non essere stati solerti come lui stesso Grazie mormoro nuovamente, accantonando la cosa per dopo. 

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Otan Meledos 

Ma cosa diav... Boswell per l'amor del cielo! - esclamo quando il servitore della lady si precipita per sistemarle la sedia sotto il regale deretano - Certo che i tuoi talenti sono sprecati a sistemare le sedie di Eileen. Potresti essere il primo sicario delle Lame Insanguinate con quel passo felpato, eppure eccoti qua nelle terre innevate a sgusciare come uno spettro. 

Ascolta un consiglio - gli dico facendogli segno di accostarsi per ascoltare una verità assoluta - Prendi la bistecca di cervo perché il cinghiale è duro come il cuoio ed avrebbero fatto meglio a metterlo in pentola. - Gli dico indicando il piatto oramai vuoto tranne che per un osso di costata ben pulito. 

Anzi... - dico mentre cerco con lo sguardo il giovane gnomo che gira tra i tavoli - Vediamo se riusciamo a mettere qualcos'altro sotto i denti. 

Con un rapido gesto dei polpastrelli appena riscaldati concovo la mano spettrale che stringe tra le dita qualche moneta d'oro facendole volare fin dinnanzi agli occhi dello gnomo per farlo girare nella nostra direzione: UN ALTRO GIRO PER FAVORE, PERÒ SOLO CERVO MI RACCOMANDO! 

Veloci a finire o fate raffreddare il secondo giro - dico agli altri notando che anche questa volta sono stato il primo a finire la carne mentre Eileen ha appena assaggiato il primo boccone. - Chissà quando ci ritoccherà della carne cucinata. Meglio fare le scorte adesso che possiamo - commento passando entrambe le mani sul ventre. Detto ciò prendo il coltello tra le mani spostanso l'osso della bistecca di cervo avanti e indietro nel piatto mentre attendo impazientemente le risposte del nostro commensale e - sopratutto - la seconda bistecca

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Dungeon Master

Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.

State mangiando voracemente, mentre i voluminosi e bianchi fiocchi si adagiano sui davanzali delle finestre,facendovi rabbrividire anche solo al pensiero delle temperature che ci saranno lì fuori. 
Notate uno strano uomo (o almeno così sembra) che, incappucciato e ammantato in alcuni stracci, rimane a testa bassa. Sembra un contadino, o un barbone. 
Il secondo giro di birra, vino e carne di cervo arriva rapido, portato da un Hobbit grasso, ammantato in una pelliccia rosicchiata dai topi. Indossa dei pesanti guanti di pelle, e in testa porta un ridicolo berretto peloso, quasi un gatto morto. Ecco qui! E, se volete, abbiamo anche lepre di montagna e capriolo! annuncia, correndo via rapido, per prendere altri vassoi.
Prima di parlare, lo Gnomo attende pazientemente (anche se vedete con quanto disgusto guarda il servilismo di Boswell) che l'Hobbit abbia concluso il suo andirivieni. 
Io sono Brozif, delle montagne! annuncia, scorbutico. Sono un boscaiolo, un allevatore e sì, raccolgo anche i tesori di coloro che trovo morti per strada o là sotto! ride maligno. Alcuni mi chiamano l'avvoltoio, ma sono tutti stupidi zoticoni... ride di nuovo. Là in fondo, lo straccione (e ride nuovamente) potrebbe dirvi qualcosina al riguardo della Tomba, così mi dice lui... tossisce rumorosamente, e tira su con il naso, pulendoselo poi con la manica. Il corvo gracchia, infastidito, e addocchia la bistecca di Otan, dopodiché guarda di traverso Hawk. Vivo sulla montagna, sul picco, perché vivere in mezzo a questi sciocchi ubriachi quando ho la mia casa di pietra? Il freddo non mi infastidisce, anzi, tiene lontana la gente, tranne voi avventurieri rimbambiti! 
Non conosco un granché la Tomba, ma conosco chi ne sa di più! vi indica di nuovo lo straccione. Quello là... il coccodrillo. Lo chiama con quel nome dispregiativo, quasi sputandolo. E' a lui che dovete chiedere, io so questo. si gratta la barba. Anzi, so qualcos'altro. Ma per le mie informazioni, mi dovrete il dieci per cento di ciò che troverete sotto quella collina maledetta! ride, indicando per la terza volta il coccodrilloCi state? domanda, secco. 

C'è qualcosa che non quadra, in questo Gnomo o Nano che sia. Non sembra molto cordiale, e nemmeno buono. Le sue risate sadiche, la sua fame di morte, vi fa capire il motivo per il quale non gli dia fastidio il corvo. 
Sembra quasi che voglia veder morire ogni avventuriero che tenti di profanare la Tomba degli Orrori. 
Fareste bene a stare attenti a ciò che vi dice. Ma, d'altra parte, la somma che vuole sembra che potrebbe fargli cambiare idea su di voi. 
Ma soprattutto siete attratti da quella misteriosa figura. Il coccodrillo, che sembra che non stia facendo altro che attendere voi (non ha toccato nemmeno il cibo che ha davanti). 

 

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Otan Meledos 

Quindi, fammi capire... - chiedo perplesso al nano scorbutico - tu non sai nulla della tomba e depredi i cadaveri di chi cerca fortuna nella tomba di A-CE-RE-RAK - dico scandendo le sillabe mentre guardo la lady al tavolo con noi - E noi dovremmo pagarti per delle informazioni che non ti abbiamo chiesto visto che non sappiamo neanche cosa riguardano e poi ci dici che le informazioni sulla tomba che ci interessano non le hai. 

Mi fermo un momento dandogli tempo di assimilare le mie parole e poi continuo:

Ma sopratutto se vivi da solo sui monti allevando caprette perché odi la gente, cosa ci dovresti fare con l'oro ed i gioielli? Li usi per fermare gli spifferi sotto la porta? 

Se vuoi la decima parte di quello che troviamo, sappi che ti toccherà anche il dieci per cento delle trappole, degli incantesimi mortali e dei mostri che troveremo lí. Sei proprio sicuro di quello che vuoi? 

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Dungeon Master

Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.

Il Nano/Gnomo ghigna. Forse non hai capito, viaggiatore, dice, mentre mette in mostra due file di denti giallastri. Il coccodrillo vi darà indicazioni, o quello che deve darvi... sbuffa, grattandosi la barba, io vi farò da guida per un po'. Ma, in cambio della mia conoscenza di questi luoghi, voglio le mie monete e i tesori. E non temere, saprò come usarle! beve un sorso di birra, poi guarda lo Gnomo e l'Hobbit schifato. 

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Otan Meledos 

Ahhhhh vuoi farci da guida! E dillo prima! - rido sguaiatamente mentre appoggio la schiena sulla sedia - In quel caso mi pare uno scambio onesto: finché farai la tua parte e ci farai superare i pericoli della regione, ti daremo la decima parte di quello che troviamo. Di quello che troviamo mentre ci fai da guida, ovviamente: sei sempre libero di tornare nella sicurezza della casetta di pietra quando riterrai di non aver abbastanza coraggio per proseguire nella ricerca dei tesori, ci mancherebbe

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Hawk

Mi stringo nelle spalle, al rimprovero di Eileen sul nome del mago.
'Tanto abbiamo capito di chi stiamo parlando, no?' considero pigramente.
L'atteggiamento del nano/gnomo non mi piace per niente.
"Dieci per cento? E' una bella cifra, ma te la potresti meritare... sempre che le tue informazioni siano esatte; giusto per chiarire un pò: quanta parte della tomba hai esplorato, e fino a che punto di accompagneresti?" domando sospettoso.

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Dungeon Master

 

Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.

Il Nano guarda male Otan. Attorno alla collina vivono bestie selvagge, così come dentro! Vi accompagnerei fin dove conosco, diciamo che dell'interno... visto che in molti muoiono già all'ingresso... si sfrega le mani. beh, dell'interno conosco poco, i primi corridoi, ma dei boschi attorno... beh, come le mie tasche! O quasi...

Tossisce, e si china verso di voi, con fare cospiratorio. Sentite, ora andate dal coccodrillo, che vi darà le informazioni necessarie. Domattina, prima dell'alba, ci incontreremo giù dalla Scarpata. Scenderemo il breve tratto di montagna e ci inoltreremo nel bosco. riflette per un attimo. Serviranno tre o quattro giorni per arrivare alla Tomba. Cercheremo di evitare i pericoli più grossi del primo tratto di bosco, e ci arriveremo il più facilmente possibile. spinge via la propria birra, facendo una smorfia di disgusto. Prendete le provviste necessarie, mi raccomando, se già non le avete. Io mi farò trovare pronto! sorride. E, per la prima volta, vedete che è un sorriso gentile e contento. Allora! esclama, battendo la mano sul tavolo. Ci state? Vedrete sulla strada cosa succede a chi non conosce i boschi... si guarda attorno, o a chi non ha una buona guida. ride, lugubre.

Ora, si schiarisce la voce, andate dal nostro vecchio coccodrillo! Si alza. Io vado a prepararmi per domani, se siete d'accordo con la mia proposta!

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Xaxhi

Vedendo come Otan e Hawk parlano con il nano/gnomo, inizio quasi a credere che sia la normalità. Solo quando se ne è andato, mi schiarisco un attimo la gola, prima di chiedere Scusate, ma solo a me quel Brofiz pare strano? Cioè… ce lo siamo trovato al tavolo così, e di colpo ci fa da guida? Indico poi il “coccodrillo” con un cenno del capo e pure quell’altro, insomma, voi vi fidereste davvero?

Gran Dormiente, ma davvero? Boh, va a vedere che è normale trovarle così le guide qui…

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Nastya

Sollevo un sopracciglio verso Eileen, con un sorriso mezzo divertito, mezzo mica tanto. Si dice Anastasia tesoro, non Anastasya. Con iato, non dittongo.
Sorvolo sulla faccenda delle "maniere". D'altronde che senso ha provare a dare spiegazioni ad una che si comporta in mezzo alle lande selvagge come se fosse alla corte del re.
Certo che potresti dar loro un po' di tregua... indico con lo sguardo i poveri servitori che, pur a loro volta provati dal viaggio, si affannano a soddisfare gli aristocratici vizi della nostra Lady. Come sempre, provo molta più empatia per gli ultimi, onesti lavoratori o scapestrati di strada che siano.
Senza aspettar risposta, mi alzo dal tavolo e vado a prendere posto al bancone, lasciando metà della bistecca ancora nel piatto, ormai già tiepida.
Bel locale, mi sembra che ti giri molto bene, complimenti! cerco di acchiappare l'attenzione del'oste porgendogli la caraffa della birra ormai quasi vuota e pronta da riempire.
Senti, ma che ti pare di Brozif? I miei compari si sono lasciati convincere a reclutarlo. A me sembra uno strano.
Per parlare col Coccodrillo c'è sempre tempo.

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Otan Meledos 

Ma certo Brozif - dico al nano mentre si allontana col corvo sulla spalla - abbiamo un accordo: se farai la tua parte e ci farai evitare i pericoli nei boschi, ti daremo la decima parte dei tesori che troveremo mentre ci fai da guida. Dormi bene. 

 

Fidarsi? - dico a Xaxhi quando restiamo tra di noi a tavola - Di uno spostato che vuole ad ogni costo farci da guida nei boschi? Ma ovvio che no! 

Ma se ci farà evitare dei pericoli nel bosco, significa che difficilmente troveremo tesori da dividere in una buca sotto un abete. Se anche dovessimo incontrare qualcosa di pericoloso, basterà dagli un decimo delle pelli dei lupi e degli orsi che ci potrebbero aggredire. Non mi pare una gran richiesta... - Commento ridendo - Magari è solo un disperato che cerca compagnia per non dover tornare a casa da solo e cerca qualche moneta per pagarsi il vizietto. Poverino... 

 

Quello invece? - dico indicando apertamente l'uomo vestito di stracci - Ci volete parlare? O gli lasciamo un paio di monete per comprarsi dei vestiti nuovi e lo lasciamo nella sua apatia? 

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Hawk

"Concordo con Otan" replico a Nastya, dopo che il nano/gnomo è andato via.
"Prima di decidere cosa pensare di Brozif è meglio ascoltare quello che ha da dire... anche se ammetto che il mio istinto mi dice di non fidarmi!" concludo con una smorfia.
Poi mi volto verso Eileen "Eily, tu cosa ne pensi? Se questo "coccodrillo" può indicarci dove si trova la tomba, posso pensarci io a guidare il gruppo attraverso i boschi... non li conosco come Brozif, ma il peggio che può capitarci è metterci un paio di giorni in più"

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Xaxhi

Va bene, proviamo a parlare col “coccodrillo” dico, avviandomi già verso l’uomo 

Salve signore dico sedendomi al tavolo dell’uomo coperto di stracci ci dicono che lei è molto ben informato sui dintorni. Ho sentito storie su colline pericolose e boschi infestati, magari lei me li può indicare? 

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Persuasione +8, Insight +6 e Percezione +6

 

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Dungeon Master

Locanda del Diavolo Verde, Villaggio situato sui monti, Sera, Terre del Nord, Inverno inoltrato.

Bozif si allontana soddisfatto, ed esce dalla locanda sbattendo la porta, mentre canticchia tra sé. 
Nel frattempo, Xaxhi si siede al tavolo del coccodrillo. Alle sue parole, questi si rivela, ridendo malignamente, levandosi il cappuccio. Ha i capelli lunghi e spettinati, pelle grigiastra e squamata, e non indossa più gli stracci, ma un vestito di pelle pregiato. Ma certo, caro! esclama, ridendo maligno, e gesticolando. Conosco molto bene quell'ammasso di cunicoli! scoppia in una risata. 
Notate come, appena è stato riconosciuto, in molti nella locanda si sono ritirati indietro. Chi nell'ombra, chi dietro un cappuccio o una colonna di legno. Ma non mi sono ancora presentato, mio caro! lo strano figuro si alza, e, ridendo, fa un profondo inchino, il mio nome è Tremotino! dice, ghignando. Al sentire il nome, in molti fanno un passo indietro, e qualcuno lascia la locanda. Si risiede, ridendo. A cosa devo il piacere? domanda, mentre si agita e il sorriso si amplia sempre di più sul suo volto. 
Nel frattempo, Nastya va dall'oste, che pare restio a farsi avanti, ora che il coccodrillo si è mostrato. B-brozif? domanda, tremante. Quel vecchio rimbambito? E' un solitario, vive sui monti. Non mi piace, è un tipo che proprio non mi piace! trema ancora di più, quando il coccodrillo rivela il suo nome. 

Immagine:

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Xaxhi

Mi fa molto piacere dico, sempre sorridendo, notando con la coda dell‘occhio la reazione della clientela sei entrato nella Tomba, quindi? Sembri uno dei pochi che ne è anche uscito, o almeno così dicono. Quindi, quanto vuoi per dirci cosa ci attende?

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Stessi tiri di prima 

 

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