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Atto IX [Lakeshrine] Sussurri di una ninfa


Zellos

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Koen

Guardo ad occhi sgranati la donna quando riconosco la creatura nata dalla rosa: non credevo che esistessero fuori dai libri di storia. Annuisco al comportamento di Gadriel: è la condotta migliore da seguire. Pronuncio quindi un incantesimo, contattando i miei compagni per trasmettergli i miei sussurri. 

Messaggio

Spoiler

L'Eptarca della Fede si sta comportando nella maniera migliore possibile: questa creatura è uno spirito naturale legato alla giustizia, diffuso soprattutto nell'impero Azlanti e dopo la sua caduta. Credo sia una prova, per comprendere se abbia veramente superato il suo passato. Spiego ai miei compagni, aggiungendo Proporrei di prepararci al peggio, ma di non intervenire, per ora. Se l'Eptarca dovesse superare la prova senza il nostro intervento potrebbe sfruttare questo fatto contro eventuali accuse future: è pur sempre un giudizio divino.

 

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Principali partecipanti

La seguace di Ragathiel sembra essere immune a tutto ciò che le viene detto, rapita da un evento che probabilmente attendeva da tempo. L’orco verde apre la bocca in un nuovo urlo muto e per un lunghissimo istante notate una espressione di pura rabbia e dolore sul volto di Gadriel. Il paladino suda un attimo, mentre il cavaliere fa fare un giro alla sua arma, offrendogliene il manico.

Dopo interminabili sei secondi…il paladino risponde di no. La mezzorca di Ragathiel assume una espressione sgomenta ed in men che non si dica il cavaliere ritorna ad essere un fiore. Non sapete che sia successo, ma sicuramente il “divin giudizio” non c’è stato: la seguace dell’angelo prende il piccolo fiore, osserva con puro odio Gadriel e con un gelido <<Con permesso…>> fa per andarsene esattamente come è venuta. Le guardie chiamate dall’eptarca Demetrios non sembrano così intenzionate a farglielo fare però.

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Gadriel

Così com'è arrivata, la visione sparisce, ma non quella sensazione Quanti altri arriveranno in cerca di vendetta e di giustizia? mi porto una mano alla fronte cercando di riprendermi quanto basta per affrontare la mezz'orca Rispondi alle domande "Mercy" faccio un passo avanti Cosa speravi di ottenere? Se anche fossi morto avresti vendicato quel villaggio?  una smorfia mi attraversa il viso perchè credimi, è inutile, ti porterà solo in una spirale di violenza, ma queste ti sembreranno parole ipocrite dette da me

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Koen

Sorrido soddisfatto quando vedo l'esito della prova: il mio istinto non si sbagliava, per una volta. La mezzorca prova ad andarsene, evidentemente insoddisfatta: non si aspettava questo esito, chiaramente. I miei compagni la bloccano, rivolgendole varie domande, mentre io raccolgo il fiore con estrema attenzione, toccando solamente il gambo. Vorremmo anche delle spiegazioni sull'artefatto che ha usato: è un oggetto potente e prezioso, non penso che il suo culto ne conceda l'uso ad ogni sacerdote. 

Master

Spoiler

Solo una nota: Koen porta sempre dei guanti di cuoio, in caso non bastasse fare attenzione mentre si raccoglie il fiore. 

 

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La mezzorca digrigna i denti in un verso più simile a quello di un animale che un essere “umano”, prima che le “cadano” le spalle e si metta a parlare.

<<Che cosa c’è da spiegare? Vi tenete un mostro assassino e vigliacco per compagno e questa sarebbe dovuto essere il modo in cui tutti sapessero cos’è per davvero…ma si è rifiutato, il vile. Persino questa magia non ha funzionato…>> dice osservando la rosa con un che di tristezza <<Cosa speravo di ottenere? Di rivelare ciò che sei davvero, così anche la politica del clero di Iomedae non avrebbe potuto nasconderti, questa volta. Ma ho fallito.>> la mezzorca osserva Gadriel con un disgusto infinito a sentirlo parlare <<Guardalo, come persino si azzarda a parlare… questa rosa?>>  sghignazza leggermente <<Non è un dono del clero di Raghatiel. Uno dei vostri me la ha donata. L’eptarca con la maschera da corvaccio del malaugurio.>>

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Valena Aurica

Mi alzo e mi avvicino alla mezz'orca, lieta che il fiore sia ora nelle attente mani di Koen "Quell'uomo non è più un eptarca, e non è una persona dalla quale accettare dei doni. Egli serve entità oscure e crudeli, ed ha inflitto molto dolore ai nostri sudditi. Quell'uomo è un mostro, e se ti ha donato quel fiore puoi star certa che lo ha fatto per ferire noi e anche per far del male a te, Mercy. Se hai delle rimostranze nei confronti di un eptarca puoi sollevare la questione apertamente e civilmente. Questa è la nostra legge" 
Il volto severo si addolcisce un po' verso la fine del discorso "Se lo desideri, in quanto membro del clero di Iomedae posso discutere con te e con l'eptarca di questa situazione. Ma non possiamo tollerare aggressioni di alcun tipo"

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Gadriel

Non ho mai nascosto quello che ho fatto, non al clero ne ai miei compagni ribatto non chiedo di essere perdonato, non da te o da altri che ho ferito, ma spero di poter rimediare almeno in parte scuoto lievemente il capo quando vengo a scoprire da chi arriva quella rosa Non c'è da discutere rispondo a Valena sono già stato processato a Magnimar, ho perso tutto quello che un uomo può perdere, non sono stato nascosto, sono stato mandato in esilio sospiro guardando con un misto di rassegnazione e di rammarico 

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Jasmine Al-Alrae

"E ciò pone fine a qualsiasi ulteriore tentativo di arrecare danno o giudizio...", intervengo, sottolineando l'ultima parola con un tono tra ľironico e ľinfastidito, " alľEptarca Gadriel o noi. Da questo momento in poi atti simili verranno considerati aggressioni e trattati come tali; sono certa che ľEptarca Juliano sia d'accordo con me".

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Koen

La donna rivela le ragioni delle sue azioni, legate profondamente al passato di Gadriel: ci aveva parlato dei problemi che lo avevano condotto nelle Terre Rubate. Non posso però fare a meno di sussultare quando la donna parla di Colin come colui che le ha dato la rosa. Quando è successo? È un dettaglio importante, madama Mercy: come già i miei compagni le hanno spiegato, quell'uomo è un essere corrotto e malevolo. Il manufatto che le ha donato potrebbe essere stato corrotto dalla follia dei suoi padroni, anche se a prima vista non sembrerebbe. Dico alla mezzorca, aggiungendo Le sarei grato se mi desse il permesso di studiarlo. Ovviamente potrà assistere durante tutta l'analisi: non è mia intenzione sottrarle questo manufatto, vorrei solo assicurarmi che non debba correre dei rischi inutili. 

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La donna rimane in silenzio, attorniata dalle vostre voci. Se sulle prime le parole di Gadriel la trovano ancor più piccata nelle sue scelte, quelle degli altri iniziano a far un poco breccia. Rimane più che altro colpita dalle vostre parole sull’ “Eptarca dalla maschera a becco”.

<<Davvero? Ma uno dei miei ha scrutato nella sua anima e non ha visto il male. Non ha visto nulla, come nella maggior parte delle persone…>> si ritrova a mormorare un attimo, anche se non troppo convinta ( evidentemente non aveva fatto una gran impressione nemmeno a lei). A quel punto senza dir granché da a Koen il fiore, ma a malincuore. <<E quindi tutto finisce così. Con un esilio trasformato in potere in una cittadina dove in molti ti amano perché non sanno chi sei davvero? Gli dei stanno proprio immobili sui loro troni…>> termina lei scorata, mentre farebbe per andarsene. Sembra discretamente abbattuta.

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Jasmine Al-Alrae

"Seconde possibilità", intervengo, con un tono più morbido. 

"Questo è il luogo delle seconde possibilità. Noi tutti le meritiamo. E meritiamo di essere giudicati in base ad esse. Niente "termina" così, ma, semplicemente, muta forma o appassisce definitivamente. 

ĽEptarca Gadriel ha scelto di non appassire: e tu? Tu cosa deciderai di fare, ora che ti pare di avere fallito? Non sarebbe il caso di evitare di scoraggiarsi e di cogliere la tua seconda possibilità? Non sarebbe ora di provare pietà nella maniera più compassionevole, propositiva e personale?".

Modificato da Ghal Maraz
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Gadriel

E tu lo sai? domando ora leggermente adirato non nascondo il mio passato, non lo dimentico, non cerco di nascondermi da esso, ma non posso tornare indietro e modificare gli eventi. Posso solo andare avanti e sperare che quello che faccio qui possa portare un po' di bene nel mondo faccio un passo avanti mi unisco alle parole dell'eptarca faccio un gesto verso Jasmine Che cosa farai ora? Continuerai a cercare vendetta?

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Koen

Nessuno andrebbe giudicato solamente in virtù del suo passato. Dico dopo le parole dei miei compagni: le parole e i discorsi non sono il mio forte, ma questo è un insegnamento che non intendo dimenticare facilmente. E non dubito che non abbiate trovato prove della corruzione di quell'uomo: sapeva come nascondersi fin troppo bene. Concludo prima di prendere il fiore con cautela, controllandolo con maggiore attenzione ora che posso stringerlo tra le mie mani. Potrebbe farmi sapere il suo alloggio? Non intendo appropriarmi di questo artefatto, in caso le nostre paure dovessero rivelarsi eccessive. 

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Juliano Demetrios

Lascio che siano gli altri Eptarchi a parlare: tutto quello che mi viene in mente, ora come ora, sono infamanti accuse nei confronti dell'orchessa per aver tentato di ammazzare a tradimento un Eptarca, approfittando tra l'altro della nostra generosità ed accoglienza.

Sono veramente stufo di tutto questo, non è possibile che un tentativo del genere possa passare impunito, non si può risolvere tutto con una chiaccherata!

Me ne sto quindi in silenzio, aspettando che finiscano o che l'orchessa tenti nuovamente qualcosa di azzardato... Nel frattempo, non intendo richiamare le guardie.

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Valena Aurica

"Credo che la cosa, comunque, non si possa risolvere così facilmente" continuo, ricordando situazioni simili occorse a me "Mercy, se prometti di non usare alcun tipo di violenza, accetteresti di parlare da sola con Gadriel? Forse potresti convincerti che è cambiato... E che merita una seconda possibilità. Hai fatto un lungo viaggio, varrebbe la pena..."

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Mercy sembra essere preda di un vortice di emozioni. Alla proposta di Valena scuote la testa con decisione, ma non tanto quanto vi aspettereste. Sembra comunque incapace di dargli una seconda chance “sulla parola”.
Alla fine comunque, lei vorrebbe andarsene ed a voi la decisione di…che fare? O meglio, che fargli.

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