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Quelli che comandano


Albedo

Messaggio consigliato

Eileen -Ginger- Maelafaes

Medico di bordo

Classe bardo Lev 5

Ginger (chiunque osasse chiamarla Eileen, o peggio Maelafaes non vedrebbe l'alba successiva) è un elfa che che ricopre il ruolo di emdico di bordo dell'Indomable. Vedendola spesso i nuovi membri si inventano scuse per farsi curare da lei, ma quando scoprono che la sua "cura" preferita è l'amputazione stanno bene attenti anche solo ad avere un raffreddore.

Non si sa molto di lei. Le voci che corrono per Port Perill dicono che sia la figlia illeggittima di qualche importante personalità di Absolom. Si moromora anche -ma mai in sua presenza- che sia stata l'amante di quasi tutti i capitani importanti di Shackles, incluso il re degli uragani il capitano Kerdak Bonefist (ma c'è anche chi dice che sia la sua sorellastra, o figlia, o cugina alla lontana....).

E assieme al capitano Barkley sin da quando trovarono L'indomable in mezzo al mare.

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Barkley Akral

Capitano

Classe ladro-archetipo pirata. Lev 16

Mezz'orco più orco che umano, ma dal'istinto acuto e dalla spiccata intelligenza. E' partito come mozzo sulla "Granchio rosa" guadangnando rapidamenti i favori del capitano (la hobgoblin Sheara). Quando Sheara morì durante un arrembaggio ad opera della Impervious Barkley ne divenne il capitano.

Anni fa la sua nave venne colta da una tempesta durò tre giorni.  Questa distrusse gli alberi e fece a pezzi le vele della nave, parte dell'equipaggio finì in pasto ai pesci.Al termien della tempesta il capitano vide una nave all'orizzonte. Una nave verso cui el correnti stavano portando lui e ciò che rimaneva della Granchio Rosa. Erronamente scambiò quelal anve per l'Impervious e si preparò al peggio, ma quiando vide prima, che ne era la nave gemella e poi che era deserta sisentì rinascere. Prese così possesso della Indomable e rientrato a Port Perill si mise al lavoro per reclutare nuovi marinai.

Seguirono anni di scorrerie e razzie lungo la costa.

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Rosalee 'Devil's Smile' Fiske

Ufficiale

Gunsliger pistolero 1 / Cleric Crashing Wave 4
Il padre è un mercante di spezie, mentre la madre è una chierica di Pharasma.
Nasce a bordo di una nave, durante uno dei molti viaggi del padre
Vive una vita piuttosto agiata, passando la maggior parte del tempo al porto di Azir ,ma all'età di 15 anni, quando i suoi genitori iniziano a pensare ad organizzarle un matriomonio scappa di casa.
Si taglia i capelli e raggiunge il porto dove si imbarca in una nave diretta a Eleder.
La nave però affonda, ma Rosalee riesce miracolosamente a salvarsi e approdare sulle coste di Ceppi e ancor più miracolosamente riesce a raggiungere Port peril senza troppi intoppi.
Qui capisce subito che la sua vita sarà difficile, riesce a trovare lavoro come cameriera, in una delle tante locande della città. Ben presto però i clienti iniziano a rivolgere le loro attenzioni anche alla fisicità della ragazza.
Un giorno stanca di tutto questo, si rivolta contro uno die pirati che aveva osato allungare le mani su di lei. Gli ruba la pistola e gli pianta una pallottola in pieno peto. L'uomo era imbarcato sulla "Principessa ingannatrice" e il capitano della nave, incoraggiato dalla chierica di bordo decide di prendere la ragazza come membro della ciurma. "un uomo per un uomo"  Disse per poi scoppiare a ridere.
Sulla nave impara i rudimenti di combattimento e come sparare con le pistole, ma si dimostra molto più capace nella magia. Istruita dalla chierica, diventa una fervente adepta di Besmara e il capitano le spiega i rudimenti di come si porta una nave
Purtroppo il capitano è tanto aperto di mente quanto sfortunato e durante una delle tante soste a Port Peril perde la nave a dadi. Il nuovo capitano, decisamente meno propenso ad accettare donne a bordo, lascia lei e la sua mentore a terra.
Rosalee è disperata, passa le sue giornate a bere e giocare a dadi fino a che non perde quasi tutto.
Le settimane successive sono parecchio offuscate, ha solo vaghi ricordi di quando ha firmato con Barkle, ma un giorno si è risvegliata su una nave.
Viste le sue capacità si guadagna i favori di Barkley e diventa uno degli ufficiali.

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Kuruul Mezzagamba, Il Vispo, Il Guercio

Ufficiale

https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2042499

-...eravamo in mezzo alla peggior tempesta mai vista, fulmini e saette circondavano la Granchio Rosa mentre le onde minacciavano ogni volta di ribaltarci.- Kuruul guardò tutti con il suo unico occhio buono. -Avevo due gambe all'epoca, viaggiavo da poco con il capitano Barkley. Nemmeno ricordo come finii nel suo equipaggio, ma ai tempi non ero niente di più che un semplice mozzo. Comunque quei giorni furono tremendi: avevo questa...- con un dito rinsecchito si indicò la vistosa cicatrice sulla testa. -...avevo questa bella fresca e l'acqua del mare mi faceva pisciar sangue per il dolore, ogni volta che la bagnava. Non avete idea di cosa si provi nell'affrontare la furia del mare in burrasca, né quella degli elementi: eravamo in balia ormai delle raffiche di vento.- dopo aver bevuto un lungo sorso di un liquame alcolico non meglio identificato, Kuruul riprese il discorso. -Il capitano era al timone, quel giorno: il timoniere era volato giù dal ponte della nave e ci volle tutta la forza di Akral per riprendere il controllo. Poi sentimmo tutti quel crack: alzammo gli occhi e vedemmo l'albero maestro spezzarsi a metà, per poi cadere con una violenza inaudita sul ponte della nave. Schegge impazzite volarono ovunque mentre la Granchio Rosa si apriva ed iniziava ad imbarcare acqua. Una di quelle schegge si prese pure il mio occhio!- si sporse in avanti, mostrando a tutti la piccola palla bianca che spiccava funesta tra le pieghe rugose del suo viso. -Cademmo in acqua uno dopo l'altro e quelle bestiacce erano lì, pronte a divorarci. E lo fecero, maledette! Una di quelle si portò via la mia gamba preferita!- sbraitò. -Non so come riuscimmo a salvarci, io ed il capitano, ma quando vedemmo la nave, in lontananza, e quando ci accorgemmo che era vuota e alla deriva, pensammo fosse un segno. Ci tirammo su a stento, ma fummo in grado di risorgere. E' da allora che lui mi vede con occhi diversi, credo. Non sono mica un pappamolla, io! Avrò pure una gamba di legno, un occhio in meno, ma sono il più resistente dei sette mari!- si alzò in piedi su di un tavolo, mulinando a mezz'aria il boccale ormai vuoto.
-Hey Vispo!- il vocione del capitano lo fece trasalire. Si voltò verso di lui, ne vedeva tre per il troppo bere.
-Quanto hai bevuto?-
-Il giusto capitano. Sempre più di abbastanza.-
-Sarà. Perché quelle a cui stai parlando sono solo sedie.-
Kuruul si voltò di scatto e si stropicciò l'occhio buono. Gli ci volle molto più di un attimo per mettere a fuoco le sagome lignee di quelli che non erano altro che monili. Si grattò la testa prima di barcollare e finire con il muso spiaccicato sul suolo.
-Sempre più di abbastanza...- mormorò con un rivolo di bava alla bocca.
-Sempre più di abbastanza.- ripeté prima di svenire.

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E' molto più piccolo di quelli della sua razza, di sicuro uno dei più brutti. Il volto è smunto, pieno di rughe, con una vistosa cicatrice che ha da tempo profanato parte del cranio, una ferita mai chiusa completamente. Pezzi di metallo cercano a stento di tenere appiccicati i bordi di carne, ma lo sforzo appare del tutto vano. Non ha l'occhio destro, perso chissà dove: al suo posto una piccola palla biancastra che quasi scompare tra le pieghe della sua pelle rugosa. Il sinistro, invece, è sempre spalancato a dismisura, forse per compensare quello mancante: il risultato è un'espressione buffa ed inquietante al tempo stesso, a farlo rassomigliare ad uno schizzato senza controllo. Dalla testa pelata, su cui campeggia un'unica cresta di capelli nero pece, partono due grosse orecchie membranose, bucherellate ed appuntite, sulle quali sono appesi numerosi ninnoli e gingilli metallici dallo scarso valore.
Si dice che abbia perso la gamba sinistra in seguito ad un morso di squalo, motivo per cui porta una protesi di legno costruita con una scheggia del vecchio albero maestro.  Nonostante ciò, è riuscito ad abituarsi al nuovo arto, motivo per cui non sembra risentirne quando combatte o quando semplicemente si muove sul ponte di una nave. Quando beve, invece...bhè, quella è un'altra storia.
Le menomazioni del suo corpo gli sono valse diversi soprannomi: qualcuno lo chiama il Vispo o Il Guercio a causa dell'occhio mancante, altri Mezzagamba, perché la protesi che sostituisce l'arto di carne è decisamente più corta dell'originale.

 

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Sedor "Typhon" di Azlant

Ufficiale

“PRESIII! PRESIII!!” udirono mentre con rabbia Sedor tentava di strappare le maglie della rete con la sola forza bruta. Quando iniziò a usare il suo coltello erano ormai stati issati sul ponte.
“ARGH ARGH ARGH ARGH! Vediamo cosa abbiamo pescato oggi!” brutto, tarchiato, dal fiato puzzolente e denti putridi. Una viscida creatura si avvicinò ai due giovani. Lo sguardo era voluttuoso e fisso su Morea e Sedor non ci pensò due volte: allungò fulmineamente il braccio armato e con una netta coltellata gli strappò via l’occhio.
“Non osare posare i tuoi luridi occhi su di lei!”

Urla di dolore si diffusero tutto intorno a loro, urla di dolore che presto divennero quelle di Sedor. Una gragnuola di calci e pugni lo ridussero in fin di vita e privo di sensi.
Quando riprese conoscenza era chiuso in una gabbia sottocoperta, della sorella non vi era traccia. La eco delle ultime parole del padre rimbombarono nella testa del giovane tritone per e ore, impedendogli di dormire, anche solo di risposare. Era distrutto, affranto, debole e affamato ma Morea era l’unico pensiero che riempiva la sua testa. “Prenditi cura di tua sorella.” e ancora “Prenditi cura di tua sorella.” non smettevano “...tua sorella.”

[...]

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Gli anni che seguirono lo costrinsero a una vita di schiavitù al servizio di un importante membro della famiglia di un Vernai. Ridotto dapprima a fenomeno da baraccone a Ilizmagorti e in seguito, scoperte le sue doti combattive, a combattente nelle arene sotterranee della città. Affrontò goblin, uomini-lucertola e coboldi. Prendendo in breve il soprannome di Typhon. Nome col quale ora lo ricordano tutti.
Qualunque volto nuovo incontrasse faceva domande sulla sorella e a queste domande anziché risposte seguivano insulti e frustate.

[...]

---------

Per una volta la fortuna gli arrise. Uccise l’altro guardiano, scoperchiò le casse e ne trasse il più grande dei tesori, la Libertà. Approfittando di un momento di baldoria a bordo fece fuori  l’intero equipaggio avvelenando il loro cibo. Sedor… o meglio Typhon fuggì nel modo a lui più naturale, nuotando. L’ultimo ricordo sul vascello prima di vederlo sbattuto da una parte all’altra a causa della tempesta fu una piccola ombra veloce tra le casse del carico.
Giunse presto a destinazione: Porto Periglio. Liberi Capitani e schiavi liberi. Forse se non per il suo aspetto nessuno si sarebbe preoccupato di lui. Luogo adatto per un fuggitivo e soprattutto per raccogliere informazioni sulla sorella. Non aveva ancora perso le speranze.

[...]

Giunse presto a destinazione: Porto Periglio. Liberi Capitani e schiavi liberi. Forse se non per il suo aspetto nessuno si sarebbe preoccupato di lui. Luogo adatto per un fuggitivo e soprattutto per raccogliere informazioni sulla sorella. Non aveva ancora perso le speranze.

[...]

La sua volontà, il desiderio di vendetta, l'obiettivo di ritrovare sua sorella o semplicemente il sangue che scorreva nelle sue vene gli aprirono la strada a una fulgida carriera da... pirata. Prima mozzo, poi redazzatore, attrezzatore e infine timoniere. Barkley Akral aveva visto in lui, nonostante avesse un solo occhio buono, molto più di qualche cosa di buono. D'altronde erano in pochi che potevano vantare un uomo pesce nell'equipaggio.

 

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Nonostante sia dotato di una coda piuttosto robusta che gli permette di muoversi sulla terra ferma più velocemente dei suoi simili, il corpo è snello, atletico e muscoloso. Nell'insieme la figura è decisamente imponente. Completamente disteso raggiunge quasi i 3 m. Il colore della sua pelle tende al verde smeraldo delle acque tropicali mentre le squame o scaglie che ricoprono per intero la coda e alcune parti del busto sono di colore più scuro, quello delle profondità marine. Il suo volto è umano nonostante il colore, piccole pinne laterali che proteggono anche i condotti uditivi. Le branchie sui fianchi sono protette da scaglie coriacee.

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Rio Vasquez - Umana brawler  / guerriero cad

Ufficiale di cambusa

 

Rio Vasquez è attraente quanto un barile di rum vuoto e aggraziata quanto un cinghiale che si appresta ad essere messo su uno spiedo; in compenso picchia come il peggior grog nanico e beve quanto un terrasque assetato.

Ha passato la maggior parte della sua vita nelle peggiori osterie, scommettendo su chi picchiasse più forte o chi bevesse più boccali, o tutti e due insieme; il resto del tempo, lo passava per lo più svenuta da qualche parte, abbracciata all'ultimo barilotto svuotato la sera prima.

Probabilmente è finita a bordo dell'Indomable proprio a causa di una scommessa persa... probabilmente, perchè in realtà non ne ha memoria. Sa solo che si è ritrovata improvvisamente come responsabile della cambusa della nave, che per lei è una occupazione eccellente, dato che si tratta per lo più di dormire tutto il giorno e ogni tanto tirare qualche ceffone ai mozzi che ci impiegano troppo a pelare le patate.

Al capitano Akral va bene così, perchè quando si tratta di comprare il rum e la birra migliori, strappando il prezzo più basso, Rio è imbattibile. Ma soprattutto perchè non si tira mai indietro quando c'è da usare le mani.

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  • 6 mesi dopo...

Grazgor Zangriz, Il Pallido

-S-Signor Zangriz, signore... Mi scusi ma... disse il vecchio balbettando un poco per la paura prima di venire interrotto dal grosso mezzorco "Cosa?" 
-Nella foga del racconto ha rovesciato il boccale sui miei appunti... "No... La biografia?" Mi dispiace, signore... 
l'orco si portò la mano alla fronte, sospirando rumorosamente "Raimondo cosa devo fare con te... Perché mi costringi a picchiarti? A me non piace picchiarti..." 
-Ma no! Ma no! Mi racconti nuovamente la storia! Per me non è un problema! Ho tutta la notte! "E vorrei anche vedere... Allora, ricominciamo..." 
l'orco dalla pelle chiara si mise comodo sulla sedia e si schiarì la voce.

Il Clan di Zanna di Squalo, è il clan di orchi migliore al mondo. Adesso tu dirai, "Perché è il miglior clan di orchi al mondo?" disse in falsetto per poi starsene in silenzio, fissando minaccioso il vecchio scrittore, come si aspettasse qualcosa di particolare da lui.
-Ehm... Come mai è il miglior clan di orchi al mondo?
PERCHE' L'HO DETTO IO! batté un pugno sul tavolo, quando l'inquietante pappagallo sulla sua spalla prese parola *CRA* L'HO DETTO IO! *CRA* Esatto, come ha detto lui! indicò il grosso pennuto, brutto quanto il padrone.
Come stavo dicendo... E' il miglior clan di orchi al mondo proprio perché a differenza di quei ramarri terricoli cavalca-cinghiali, noi, siamo nobili... Nobili... Metti un bel paragone su un'animale di mare qui... Verde, possibilmente. (Il vecchio scrisse "Nobili cetrioli di mare"Insomma, ti rendi conto di cosa significa per un'orco separarsi dalle tradizioni della propria razza, abbandonare il sottosuolo e darsi al mare?! Il nostro clan è stato il primo in assoluto! Gli altri sono solo degli imitatori!
-E cosa avrebbe portato il suo Clan ad abbandonare la terraferma e le caverne?
Aaah, questa è una bella domanda... Il mio bisnonno era un grande uomo... Grak Zangriz "Il Pane e Volpe"... Un grande capoguerra che viveva in una vecchia fortezza degli umani che si ergeva proprio su uno strapiombo... All'epoca ci chiamavamo il Clan Zanna di Cinghiale! Quando eravamo ancora terricoli! Poi, un giorno, gli umani avevano deciso che la Fortezza non poteva essere più nostra... Radunarono un'esercito... E va detto che era un'esercito bello numeroso!
 disse massaggiandosi il mento per poi sogghignare battendosi la tempia con l'indice, come ad indicare l'incredibile contenuto di quella testa dura Ma Grak aveva un piano, eh eh... 
-Curioso, mi ripete come tuo nonno riuscì a salvarsi?
Si dà il caso che Grak non solo era grosso e forte, ma era anche astuto! Molto astuto! Ti spiego: prese un tronco...
-Sì...
Una catena...
-Ah-a...
Si legò al tronco con questa e si buttò dallo strapiombo!
-Non mi stuferò mai di ascoltare quanto stolto sia questa storia...
Ah sì? Ti sembra una storia stolto? Quindi 160 orchi, per te, sarebbero degli stolti? Perché fu l'intero Clan Zanna di Cinghiale a seguire il proprio capoguerra nel suo astuto piano di fuga! 160 orchi ed i loro tronchi, guidati solamente dalla salvezza che gli venne offerta dalle onde e dalle correnti!
-Mi vuole far credere che 160 orchi sopravvissero incatenati a dei tronchi per un periodo di tempo totalmente inverosimile?
Beh... Tutti tutti no... Una trentina, al massimo... Però devi capire che eravamo dei luminari! Avevamo gettato le basi della navigazione orchesca moderna! I futuri clan di orchi, da noi, avrebbero potuto solamente imparare!
-Signor Zangriz, le ricordo che quella che stiamo scrivendo è una sua biografia, i miei lettori non desiderano certo un trattato sulla storia della navigazione demenziale...
disse il vecchio alquanto annoiato. 
Sì, sì, ora arrivo al punto... Come sei noioso... In poche parole, dopo i primi cento morti, Grak capì che non potevano continuare così... Quindi ebbe l'ispirazione quando vide, in lontananza... Una nave! Di quelle belle e grosse, con i cannoni e le vele sugli alberi... Una nave di tutto rispetto! 
Grak capì presto che non potevano continuare così, quindi riunirono i tronchi, li legarono insieme e, man mano che passò il tempo, costruirono la prima nave orchesca della storia, solo con catene, vestiti, cadaveri e tanto sudore!
-Sa, sono abbastanza sicuro che il primo avvistamento di orchi marittimi risalga all'anno 3000 dal Computo di Absalom...
Silenzio! Un'altra interruzione simile e col c*zzo che ti salvi il culo con una semplice biografia!
gridò alzandosi in piedi, puntando il dito verso il volto del vecchio Raimondo, il quale, intimidito, riprese a scrivere in tutta fretta.
Quindi, finalmente, la nave dell'appena rinominato Clan Zanna di Squalo divenne la casa di tutta la mia famiglia! Man mano che le generazioni passavano, il mio clan si dedicò sempre più alle razzie, agli arrembaggi, ai furti e, soprattutto, all'espansione della nave in modo da renderla la nave più grossa di tutti i mari! Usavano di tutto, scialuppe di salvataggio, relitti, altre navi legate fra loro... 
-Il fiore all'occhiello dell'ingegneria orchesca...
Esatto! Finalmente qualcuno che riconosce il duro lavoro della mia famiglia! La nostra vita, ormai, era diventata la pirateria! E lo è stata per tre generazioni, fino alla nascita di mio padre! Zark Zangriz, lo stregato!
disse esaltato dal sarcasmo del professore, mostrando un'evidente ingenuità.
-Perché "Lo stregato"? 
Eh, eh, perché mio padre aveva un debole per le umane... Venne sedotto da una bella strega, che trovò prigioniera di alcuni tizi che stava abbordando, e la donna, pur di scappare, aveva preferito farsi rapire! Ma ti rendi conto? Ha preferito degli orchi a... Qualunque cosa volessero farle! Doveva essere orribile! Ehm, sto perdendo il filo del discorso... Fatto sta che mio padre non era tipo da dare passaggi gratis e richiedette un pagamento molto specifico dalla bella strega... 
disse il mezzorco cominciando a far vibrare le sopracciglia con fare ammiccante.
-Ti prego, dimmi che voleva solo del denaro da lei...
No! Un bel figlio maschio! E ne ricevette uno tutto d'un pezzo! 
disse il pirata cominciando a flettere i muscoli, spavaldo Per la cronaca, sarei io. 
-Già, l'avevo capito... Ma... Questo non me l'aveva detto alla prima stesura, quindi lei è un mezzorco? 
NO! 
gridò il pirata battendo il pugno sul tavolo, facendo scuotere il boccale che vi si trovava sopra Non sono un mezzorco, sono un'orco un pò umano... C'è differenza e voglio che te lo fissi in quella bella testolina che ti ritrovi, hai capito? ringhiò minaccioso A papà non piacque molto che fossi un pò umano... Ma a mamma non importava, era una strega ma era gentile, bella ed intelligente... disse con fare sognante, calmandosi istantaneamente Purtroppo non rimase molto a lungo con me, ad un certo punto cominciò ad avere troppa paura di papà per qualche motivo... Bah, era il capitano di una nave di orchi, che si aspettava, una vita tutta rosa e fiori? Non la capisco quella donna... Fatto sta che scappò via prima ancora che potessi ricordare il suo nome... sbuffò irritato al solo pensiero, per poi sorridere quando il terribile pappagallo cominciò a strusciare la propria testa sulla sua guancia in un tentativo di consolarlo Ma non prima di regalarmi questo buffo pennuto... Il mio migliore amico... Ma è meglio così! Quella pazza voleva insegnarmi cose noiose come l'algebra, ma ti rendi conto? Papà invece mi insegnò a diventare un pirata! Un vero duro! Certo, non gli andava ancora giù il fatto che fossi un pò umano... Quindi fece mio fratello con un'altra orchessa... L'unica differenza tra me e lui? Lui era verde, piagnucoloso e più grasso! Eppure continuava a preferirlo a me... Chissà che ci vedeva in lui... disse arricciando il naso dal disgusto per poi sollevare gli occhi al cielo E Grimgor (si chiama così mio fratello) ci gongolava pure su questa cosa dell'essere il preferito di papà... Diceva che sarebbe diventato il capitano ed io il mozzo... Insomma, era assurdo! Ero io il fratello maggiore! Io sarei diventato il capitano! Quindi, a 15 anni, feci l'unica cosa più sensata da fare... Lo picchiai davanti a tutto il Clan e gli strappai un'occhio con questa mano... Ahr ahr ahr... rise tra se e se, mostrando la mano destra all'ormai terribilmente nauseato Raimondo Dovevi vedere come frignava! Esilarante! Gli avevo insegnato come comportarsi con il futuro capitano e quel buco glielo avrebbe ricordato per sempre... 
-Signor Zangriz... Scusi, ma allora come mai si ritrova qui al Lucky Seven?
...Diciamo che papà non fu molto contento della cosa... Abbiamo avuto delle... "Divergenze" e mi sono messo in proprio, anche se adesso avrei proprio bisogno di una ciurma... distolse lo sguardo grattandosi dietro alla nuca Ma gliela farò vedere io a quello! Se nemmeno mio padre capisce che sono io il pirata più cattivo della nave, vuol dire che dovrò dare una lezione anche a lui! E fidati che non se lo dimenticherà facilmente... disse in un'ultima orgogliosa filippica.
Bene, direi che con questa frase potrà concludere la mia biografia... Beh, direi che abbiamo fatto un buon lavoro, no? ...Aspetta un secondo... disse l'orco prendendo i fogli su cui stava scrivendo lo scrittore Professor Raimondo, ma qui non si capisce niente! E' scritto in modo incomprensibile!
-Sa com'è signor Zangriz... Non sono solito a scrivere da legato tenendo pennini in bocca... A proposito, quando arriveranno i miei studenti per pagarle il riscatto?
Uhm... Oh, sì, sono arrivati da un pezzo, mi hanno già pagato le 110 monete (certo che vali poco, eh!) ed adesso ti stanno aspettando qua fuori da almeno... 3 ore, più o meno.
-C-cosa?
Non prenderla a male professore! Rallegrati! Hai potuto scrivere la biografia che ti renderà ricco! Ah, un consiglio, la prossima volta cerca di viaggiare via terra... Ahr Ahr Ahr! 
disse il mezzorco ridendo, mentre slegava l'uomo, per poi guardarlo uscire dalla locanda sorseggiando da un boccale di birra.
-Signor Zangrig? Un'ultima cosa... Sappi che le risparmierò l'umiliazione di pubblicare una sciocchezza come la storia che mi ha costretto a trascrivere, prego. avrebbe detto l'ometto prima di allontanarsi per sempre.

Siamo di nuovo soli Bakr'ack... Secondo te la troviamo una nuova ciurma? Mica possiamo fare solo questi lavoretti per sempre...
m Half Orc Ranger Med Armor portrait | Concept art characters ...

 

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  • 3 settimane dopo...

Prakyss

https://www.myth-weavers.com/sheet.html#id=2042660

Vedendo Mediogalti molti stranieri immaginano un’ isola primitiva e senza leggi, dove ogni uomo è libero di forgiare il suo destino contando solo sulle proprie capacità, senza essere trattenuto dalle circostanze della sua nascita. Quegli stranieri sbagliano. Per quanto l’ isola dei Pirati sia effettivamente libera dal peso della piramide sociale che grava su gran parte dell’ Avistan, il nome della propria famiglia puo’ gravare anche qui sulle spalle dei suoi più giovani membri, fino a schiacciarli. E se il nome in questione è quello di Sheila Althusa, la famosa Tigre di Mediogalti, una delle piratesse più feroci ad aver mai solcato i mari di Golarion. Un’ autentica mangiauomini, in più di un senso, questa crudele tigre mannara era al culmine della sua carriera quando la sua nave, la Draghessa, scomparve misteriosamente nell’ oceano, sorprendendo tutti i pirati di Ilizmagorti.

 Il primo a riprendersi dalla sorpresa e a trarre vantaggio da quella scomparsa pero’ fu Argon Alios, l’ ultimo della sua lunga schiera di amanti, il quale utilizzo’ le vaste ricchezze che Sheila gli aveva lasciato in gestione per avviare un fiorente commercio di Rum. Quest’ uomo era il nonno di Prakyss e, nonostante la sua veneranda età, la causa di buona parte dei suoi problemi. Prakyss infatti è sempre stato molto più interessato ai racconti delle gesta della sua antenata e degli altri pirati come lei che a imparare a mandare avanti l’ attività di famiglia. Non solo la sua passione per le  epiche storie di mare cozzavano fortemente con il carattere più pratico del patriarca della sua famiglia, a cui i miti genitori di Prakyss  non osavano opporsi,  ma il suo carattere fiero e arrogante rendeva ogni loro incontro teso e, a volte,  esplosivo. Questi problemi andarono solo a peggiorare con la crescita del ragazzo, che preferiva di gran lunga passare le sue giornate in taverna ascoltando le storie dei capitani, imparando a memoria canti marinareschi  e immischiandosi nelle frequenti risse piuttosto che imparare la sottile arte della contabilità, verso cui mostrava ben poca attitudine. Il conflitto tra questo giovane ribelle e il vecchio Argon  divenne ogni giorno più forte, con sempre più frequenti e serie minacce di essere diseredato e privato dell’ eredità di famiglia se non si fosse rimesso in riga in fretta. Per quanto fosse disinteressato agli affari,  Prakyss avrebbe trovato difficile rinunciare alla posizione di relativo prestigio che la sua famiglia gli offriva, e mal sopportava l’ idea di essere rimpiazzato da qualcun’ altro, persino in un’ attività che odiava.

Ovviamente il giovane e inconsapevole Skinwalker non trovava altro rimedio al suo impasse che distrarsi in taverna con abbondante Alcool e fugaci incontri notturni, tutto pur di rimandare il problema al giorno dopo. E fu proprio uno di questi incontri notturni, con un bel corsaro appena sbarcato, che avrebbe rimandato il problema a tempo indefinito. Quella notte infatti Prakyss, preso nel vortice della passione (e di un’ abbondante quantità di rum)  ebbe il suo  primo vero Cambiamento.  Confuso e spaventato, ebbe a malapena in tempo di rendersi conto di quello che stava succedendo prima che la vista gli si offuscasse e tutto diventasse nero.

Quando Prakyss si risveglio’ era già in alto mare,  involontariamente reclutato come mozzo di una nave pirata. La maggior parte delle persone l’ avrebbe considerata una tragedia, ma non Prakyss. Ricordava abbastanza della sera prima da capire che non era del tutto umano, non lo era mai stato. In lui scorreva il sangue della Tigre di Mediogalti, e se lei gli aveva donato parte della sua forza ci doveva essere un motivo. L’ essere stato preso dai pirati, costretto a una vita sul mare altro non era che una chiamata all’ azione, un segno dalla sua antenata di reclamare quello che era suo per diritto di sangue. Non una semplice e sicura attività sulla terraferma, ma tesori e gloria sul ponte di una nave.  Da quel giorno Prakyss non ha mai assunto  forma umana, troppo fiero del suo retaggio per anche solo pensare a nascondersi. Scalo’ velocemente i ranghi, fino ad arrivare alla posizione di attrezzatore, ed è la sua voce tonante a spronare gli uomini nel bel mezzo degli assalti, manovrando il sartiame per garantire la vittoria con perizia e coraggio.

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Scabb'rak Budeka Kukumak III 

ufficiale di vedetta Skill-Monkey

 Detto Scabb è salito (o meglio è stato pescato) sull'Indomabile ormai da qualche anno,   infatti vi salì raggiungendola mentre vagava a bordo di un barile vuoto.

Partendo dall'inizio: Scabb, nasce in un'isola non segnata dalle mappe, abitata da una "società" di goblin scimmia, lì la vita scorre serena, c'è cibo c'è acqua e pochi pericoli naturali.
I suoi abitanti però rendono la vita più frizzante, dedicando le giornate a tormentare gli altri, tradirli, pregare e lodare con sacrifici umani la divinità dell'isola Lady Nanbyo (dea delle calamità naturali).

Passati i primi anni di vita adulta, Scabb venne tradito dai suoi stessi amici, lo fecero ubriacare e lo abbandonarono alle onde all'interno di un barile vuoto.

Scabb ha vagato per non si sa quanti mesi nel suo piccolo barile, accompagnato solo dal suo gabbiano LeChuck, ha stretto i denti ed è sopravvissuto diventando più forte di prima:  LeChuck fu posseduto dallo spirito di un'antica divinità dei mari (Forse Besmara? O qualche divinità ancora più antica) concedendo poteri alla disperata scimmia.

In una giornata afosa e senza vento, l'indomabile si trovava bloccata in mare aperto, quando un grido dalla vedetta ruppe il silenzio C'È QUALCOSA A VABORDO! PREPARATE GLI UNCINI, È UN BARILE! Speranzosi di trovare del rum, i mozzi pescarono qualcosa di inaspettato perché era proprio il "vascello" di Scabb che era  sospinto dalla corrente verso la nave pirata. 


Issato il barile, Scabb uscì fuori come un lampo e saltando di testa in testa raggiunse l'albero più vicino e vi si arrampicò.


Credendolo un animale selvatico mai visto, alcuni mozzi iniziarono i tentativi di cattura ma l'agilità di Scabb era senza eguali e la caccia fini quando un mozzo cadde dal pennone fracassandosi la testa.

Il silenzio tornò sull'Indomabile fino a quando il capitano Barkley non fece la sua comparsa e, capendo le capacità di Scabb, lo prese al suo servizio come avanguardia.

Del suo vagare in mare da solo ha ottenuto degli strani poteri mistici ma anche una grandissima claustrofobia, non riesce a stare troppo tempo in spazi ristretti e predilige, ogni volta che sia possibile, lo  stare all'esterno anche nei climi peggiori.

Spoiler

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Modificato da zinco
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