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Capitolo Ventuno - Alla luce di una luna color sangue


Bomba

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Celeste(Ispirata Elocatrice) Eroe(Quori Du'ulora Furia Nera) 

Festeggiamenti

Fissò il barbaro con aria completamente confusa... Non pensava bastasse così poco a farlo sconsolare... Ma per quanto fosse triste l'uomo Celeste continuò a mantenere quella stessa aria di freddezza nei suoi confronti. Dopodiché si rivolse alla compagna. Ehy dove... Vai... Uh... Guardandola però allontanarsi da lei e da tutti. Non era un comportamento insolito da parte della stregona, tuttavia in quel frangente... L'elocatrice avrebbe preferito altrimenti. Celeste dopo essersi fatta medicare si guardò il corpo un po' sconsolata. Nei punti in cui le zanne del drago avevano morso più profondamente vi erano cicatrici violacee, oltre a quella subita da Alexandra nella zona del ventre. Oltretutto i suoi vestiti erano ridotti ad uno schifo. Accolse molto volentieri la compagnia di Sharifa, soffermandosi più volte durante i festeggiamenti a guardare il cielo notturno... Questo è il motivo per cui continuo a viaggiare... È bellissimo. 

Il giorno dopo la Borealis gettò tutto il vestiario del giorno prima, almeno quello che ne era rimasto, per indossare il paio di stivaletti neri e rossi ed un ulteriore capo di vestiario dei suoi soliti. Buongiorno. Mi senti cara? Ah! Sì... La testa martella ancora, però dovrei essere quasi al massimo. Bene, è una buona notizia... Senti... Mi hai fatto preoccupare ieri sera... Sta più attenta la prossima volta, okay? Difficile stare attenti contro dei draghi... E poi un eroe mette sempre in gioco la propria vita per gli altri. O sbaglio? Cerca solo di essere più cauta. Tutto qui. Dai ora andiamo dagli altri. Certo. 

Dopodiché il gruppo si ritrovò a partire alla volta di Firedrakes grazie alla capacità di teletrasporto dei due psionici. 

 

Firedrakes

Il ritorno a casa fu... Per i Divini... Cosa sta combinando questa qui? Perché manda via Bereger? Ma quello che frastornò la Borealis fu la rabbia con cui Maria Antoniette si dichiarò la Regina. Per i Divini... Celeste che cosa abbiamo fatto... Celeste si sentì a disagio, molto a disagio per il principe, per se stessa e gli altri. Noi... Noi non potevamo rischiare un doppiogioco... Non siamo al sicuro... Nemmeno i bambini. Non possiamo restare qui. Calma... Calma... Non... Le dichiarazioni che seguirono però aizzarono l'attenzione di Celeste, la quale rispose alla Ivarstill. Ehy! Questa è una guerra mirata a liberare le popolazioni del Katai dai draghi cromatici! Non è un gioco al massacro, soprattutto di persone innocenti! Non saremmo migliori dei nostri nemici altrimenti... 

Celeste osservò i suoi compagni infervorarsi, giustamente nei confronti della neo-principessa, tuttavia alcuni attaccandola personalmente. Li osservò con un lieve timore... Derbel aveva completamente perso il controllo della sua compagna... Della SUA corona. Poi osservò Seline che in tutt'altra maniera si era mostrata più accomodante e servile. Alla sua ultima affermazione le rivolse uno sguardo confuso, alzando sopracciglia ed il labbro superiore come volesse una spiegazione. 

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Trull 'Cavaliere' Tanner

Passando accanto a Beregar, bloccato su una sedia a rotelle, il guerriero che era stato un nano ma si era mostrato al ciambellano in ben tre corpi diversi si fermò, attese che il nano alzasse gli occhi verso di lui, poi strinse un pugno sul proprio petto e rimase così alcuni istanti, in segno di silenzioso omaggio. Avrebbe voluto dirgli molto, ma non era il momento. Disse solo “L'ascia di Forgrim... egli stesso sarebbe fiero che sia nelle vostre mani.”. Ritenne che il nano avrebbe capito e non aggiunse altro, né attese risposta.

Si diresse verso i tre nobili, e si inchinò a turno a tutti e tre, alla maniera dei cortigiani e non alla maniera dei nani, spezzando quindi la schiena al livello delle anche e non il collo a livello della cervicale.

Ascoltò i suoi compagni, i suoi amici, avere parole eufemisticamente 'aspre' nei confronti della Consorte. Ascoltò e attese che arrivasse il suo turno di parlare. Come Cavaliere di Firedrakes, aveva vincoli che non poteva superare. Ma, a suo parere, non era il solo ad averli. Perciò esordì ripetendo le parole del suo giuramento.

“Giuro di essere fedele alla Corona di Firedrakes e alla famiglia Von Gebsatell. In pace e in guerra. In salute e in malattia. Rispettando i valori di giustizia e onestà. Obbedendo al Mio Signore finchè egli non mi congederà o fino alla morte, in difesa del mio regno!”

Nessuno aveva mai fatto così tante volte questo stesso giuramento, probabilmente. Tranne una persona... colui che quelle parole gli aveva insegnato, poiché le ripeteva ad ogni investitura. Guardò quell'uomo negli occhi, ma con le parole si rivolse ai tre nobili.

“Principe, consorte, contessa. questo è il mio giuramento. Il giorno in cui l'ho pronunciato per la prima volta, ho sentito nella voce, e ho visto negli occhi di chi mi stava di fronte che quello era il suo stesso giuramento. Che io sia nano, elfo o mezzelfo, ho sempre sperato di rendermi degno di colui che era il mio Principe, il Primo dei Cavalieri, perché egli avrebbe agito secondo i princìpi che chiedeva, ed ispirava. Non avevo dubbi su questo, perché dove un uomo da solo avrebbe potuto vacillare, egli aveva avuto la saggezza di accompagnarsi a Beregar, e la fortuna di essere consanguineo di Lady Sophia.”

Lo sguardo non si spostò dal volto del Principe nemmeno quando citò gli altri due.

“Oggi che avete accanto una consorte che vi ama e vi... completa, e lasciate partire un valido ciambellano, io rinnovo il mio giuramento, per la terza volta. Vorrei che mi aiutaste a ripeterlo. Così com'è sempre stato.”

Allora chinò la testa, si inginocchiò, e si mise nella stessa posa che gli era stata chiesta il giorno della sua investitura.

Per fare rapporto sugli avvenimenti di guerra ci sarebbe stato modo e tempo, e sarebbe stato suo dovere essere esaustivo ed esaltare il ruolo da eroi tenuto da ciascuno dei suoi compagni, incluso chi era stato con loro solo per una parte dell'impresa.

Modificato da PietroD
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Golban Brown Drowdson

I festeggiamenti di quella sera furono molti, e giustamente guadagnati. Questa notte è per tutti noi! disse il paladino proponendo un brindisi, per poi rispondere alle parole di Sharifa non è merito nostro ma merito di tutti voi, abbiamo vinto perchè nel momento del bisogno i popoli della savana non si sono tirati indietro ad hanno lottato assieme per dare un futuro alla savana e a tutta Arth, avete dimostrato di quanto sia forte il popolo della savana!. Quella luna color rosso sangue la quale aveva accompagnato momenti di terrore adesso splendeva meravigliosamente agli occhi del paladino. Solo il mattino seguente dopo i dovuti saluti e ringraziamenti il gruppo riparti per Firedrakes tramite i consueti teletrasporti.

A Corte

Appena entrati a corte il gruppo assistette al congedo del ciambellano in malo modo da parte di Marie Antoinette. Il paladino non conosceva approfonditamente Beregar ma noto un certo disappunto da parte dei suo compagni questa donna si comporta come se fosse una divinità.... Come sua consuetudine il paladino prima di prendere la parola fece la dovuta riverenza Come è stato detto il Flagello Blu e il Vento di Sangue sono stati abbattuti durante la battaglia. Il popolo della savana si è dimostrato forte e capace ed è stato un elemento fondamentale per la vittoria della battaglia. Adesso finalmente il popolo del sud è libero dalla minaccia di questa guerra. Non diede troppo peso alle parole della consorte del principe Derebel, la sua lealta era verso la causa e verso la sua chiesa, e non verso un titolo nobiliare. Si stupi solamente quando vennero usate parole forti da parte della principessa Antoinette verso la guerra nel Katai, ...forse non ha capito che non è un gioco...i nobili parlano di guerra ma non hanno la minima idea di cosa sia... Riflette il paladino approvando le parole di Celeste e di Bjorn. Se ci sara da prendere parte alla liberazione del Katai ogni alleato sara essenziale. E' stato dimostrato nell'ultima battaglia nella savana che solo tramite l'unione possiamo uscirne vittoriosi da questo scontro. Comunque penso di parlare a nome di tutti dicendo che faremo il possibile per porre definitivamente fine alla guerra e rendere libero ogni uomo, donna e bambino di quelle terre. Concluse facendo nuovamente un inchino di riverenza.

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Thorlum SenzaCasta - (Rovina di Huruk-Rast)

 

[SAVANA - Festeggiamenti]

Iniziarono i meritati festeggiamenti e tutti gli eroi vennero portati in trionfo. Thorlum decise di starsene da una parte. Non voleva mischiarsi con gli Gnoll e con orchi. Sapeva che non appena i pericoli sarebbero finiti questi avrebbero dimentica la riconoscenza verso coloro che erano accorsi a salvarli. Chissà se avrebbero proseguito la battaglia contro i draghi cromatici o si sarebbero fermati qua, al sicuro delle loro terre. Il nano provava questi dubbi nel mentre che guardava il fuoco che si era acceso in disparte. Si era posizionato sotto un albero da cui spirava una piacevole brezza. Si era tolto l'armatura restando a petto nudo con solo le bende a coprire la sua imponente fisicità.

Insieme ad altra carne stava cucinando la carne di Drago.  Ah....il Drago è pronto... esclamò osservando gli spiedi che aveva fatto in legno. Ne prese uno e ne diede un bel morso, gustandone il sapore per poi sputarlo subito dopo. Sei penoso anche da morto..... Buttò via tutto il Drago cotto e mangiò il resto, bevendo da un otre di birra scura che aveva preso dalla dispensa, sperando di raggiungere quello stato di ebrezza che l'aiutava a non avere pensieri troppo seri. Guardando il cielo, di cui ne riconobbe l'indubbia bellezza si addormentò.

 

[FIREDRAKES - Udienza]

Nessuno tratta così un nano... Disse rivolgendosi a Beregar. Visto che non vuole nani con se, fai modo che Huruk-Rast interrompa l'allenaza con FireDrakes. Così farei se fossi Jarl. Si avvicino al volto del nano. Sei un MuroDiPietra fedele alleato dei Tagliarocce, mio cugino ti ascolterà. Tutti ti ascolteranno e l'alleanza sarà infranta. Così capirà che contro di te non ci si deve mettere. Thorlum sentiva il suo animo che si stava scaldando per il trattamento subito da un suo alleato, da colui che per primo gli aveva dato la possibilità di combattere gli SchiacciGoblin. 

Una volta dentro la sala, attese che altri parlino prima di lui. Vide che Trull si inginocchiò. Ma che accidenti sta facendo, perché si inginocchia? Non sei un suddito, non sei uno schiavo...sei un nano....un orgoglioso figlio della montagna! Quel gesto fu la classica pepita che rompe il carrello. Fece un respiro per cercare di mantenersi calmo. Dunque fece un passo avanti per intervenire, stanco di attendere. Non mi sono inginocchiato prima e non l'ho farò ora. Sono qua come tutti per vincere una guerra. Il Principe Derbel non ha mai preteso nulla di ciò, sapendo che le alleanze e le amicizie si basano sulla parità. Così ha creato una grande alleanza senza alcun tipo di dissapore. Così come ha fatto Beregor, nano di grande saggezza. La calma iniziava ad abbandonare le sue parole.  Allontanarlo è solo un grande errore. Una follia è minacciarlo di farlo strisciare. Thorlum si stava lasciando andare all'ira. Lui è un MuroDiPietra, alleato dei TagliaRocce  facenti parte del consiglio del Re della montagna. I nani sono alleati, continuò con forte orgoglio, NON SUDDITI!  Urlò. Rimase qualche secondo in silenzio guardando Trull, comunicandogli tutta la sua disapprovazione per essersi inginocchiato dopo aver visto il trattamento riservato al Ciambellano. Fece un altro passo avanti. Quindi bada a come usi le tue parole! Strinse un pugno cercando di ritrovare la sua calma. Se vuoi vincere la guerra hai bisogno di Beregar. Lui può creare le condizioni per arrivare a vincere. Tu no! Thorlum guardò Marie Antoinette con durezza. 

 

Spoiler

In tutto il discorso le abilità sociali che posso mettere sono:

- Intimidire (+11)

- Diplomazia ( -4)

 

Modificato da SassoMuschioso
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DM

Beregar ascoltò commosso le parole generose dei suoi compagni, cercando di placare l'animosità di Thorlum Non sempre la vita è giusta, Thorlum disse il Murodipietra Potrei parlare a Dervagar? Certo. Potrei rompere l'alleanza? Difficile, ma non impossibile. Ma non lo farò. Non posso condannare delle vite per l'arroganza di una principessa il nano si aggiustò sulla sua sedia a rotelle Conosco Derbel e Sophia da quando erano bambini e per me sono come dei figli. Gli voglio troppo bene per mettere in difficoltà loro e questo bel regno il nano quindi lasciò spazio agli avventurieri per dirigersi dai reali.

Il sollievo fu evidente nei visi dei nobili presenti, che sembrarono poter finalmente riprendere respiro dopo una lunga apnea In questo caso non credo potremo fare di più per il Continente Occidentale se non prepararci. Dovremo mobilitare la più grande armata di sempre, ma il Katai sarà il nostro prossimo obiettivo dichiarò Derbel, la voce rotta dall'emozione Possano gli dèi assisterci Sophia lo confortò Non è domani il giorno della battaglia, ci vorrà almeno un altro anno prima di poter essere pronti la contessa guardò gli avventurieri Avrete tempo di rifiatare e prepararvi

Ma pure l'iniziale compiacimento della consorte reale fu di breve durata, laddove diversi degli avventurieri parvero indispettirla non poco. Quando Chandra e Bjorn chiesero lumi sui motivi del pensionamento del nano, fu di nuovo la principessa a rispondere Per voi che siete sempre fuori non deve essere così evidente la arcoriana sembrò punta sul vivo quando Chandra ribadì il suo ruolo e la sua posizione E io sono Marie Antoinette Ivarstill, seconda in linea di successione al trono di Arcoria e terza al trono di Garnia la giovane principessa battè uno stivale a terra dalla stizza Non accetto questo tono da parte di una stracciona scagli--

Il principe Derbel, leggermente sudato, cercò di interporsi timidamente tra le due donne Unvarkerentilarhys in questo momento dovrebbe essere al tempio di Boccob, chiacchierando con sacerdoti e adepti spiegò Le sue ferite meno gravi sono state medicate e a parte le ali e la vista, egli è in buona forma. Quanto alla decisione su Beregar essa è stata valutata su una proposta di Marie il sovrano tenne lo sguardo basso Penso che si--

Beregar è vecchio e il suo modo di pensare è antiquato sentenziò Marie, sovrastandolo, gonfiando il petto mentre si rivolgeva orgogliosa alla cognata Non pensiate che mi rimangerò le parole sui draghi metallici, è per causa loro se siamo coinvolti tutti in questa situazione, invece di vivere le vite che ci meriteremmo disse. La principessa consorte si fece più vicina al marito, squadrando con ostilità Sharifa Io me lo voglio prendere il futuro, io voglio vincere disse la arcoriana puntandosi un dito al petto E non si vince rimanendo dei buoni e lagnosi babbei. Nella guerra non c'è posto per gente così: è cane contro cane, ratto contro ratto... se il mio avversario sta affogando, io mi avvicino e gli verso l'acqua direttamente in bocca. Beregar non ne sarebbe in grado, quanto a voi? Se non lo capite non ne uscirete vivi da questo pandemonio!

Sophia si alzò in piedi Gli eroi hanno il diritto di portare avanti la guerra come meglio ritengono e con i rapporti che intendono stabilire. Essi ci hanno già dato più di quanto saremmo mai stati capaci di ottenere da soli. E questo anche perchè hanno saputo ricordare il valore della misericordia e della giustizia la contessa si rivolse agli eroi, bianca come un cadavere Mi appello al vostro onore, alla vostra forza e a ciò a cui ritenete più caro. Avete la mia parola che, finchè avrò fiato in corpo, farò tutto il possibile per non diventare come i nostri nemici.

Marie fece un gesto vago con la mano Grazie, Sophia. I tuoi interventi sono sempre toccanti... disse con voce atona.

Stretto nella morsa di quelle tre donne, Derbel Von Gebsatell parve trarre sollievo unicamente dalla semplice onestà e fedeltà di Trull, l'unico capace di strappargli un sincero sorriso. Il sovrano si alzò e raggiunse il mezzelfo, inginocchiandosi alla stesso modo del suo cavaliere (Derbie, non è da protocollo! lamentò Marie) Trull, dovessi anche tu tornare in mille corpi diversi, tu sarai sempre il benvenuto come un fratello il sovrano appoggiò una mano sulla spalla del Forgiacciaio, per poi rialzarsi in piedi Sono sicuro che tu saresti un ottimo ciambellano disse il re, facendo un cenno ad una delle sue guardie del corpo affinchè gli passasse la spada. Quindi, come già aveva fatto anni prima, egli pose la spada sulle spalle e sulla testa del mezzelfo E io non lo dimenticherò, né mancherò di ricompensare ciò che mi sarà dato disse tramite la formula rituale. Non vi era burocrazia che poteva tenere sul ruolo di Trull Forgiacciaio, Cavaliere di Firedrakes.

I modi del nano e Seline parvero ottenere l'approvazione anche della consorte del principe Vedo che almeno i tuoi cavalieri conoscono le buone maniere commentò la principessa, leggermente compiaciuta, ascoltando la richiesta di Seline Non so quando ella dovrebbe tornare. Ad ogni modo, permesso accordato, dame Seline. Attendo l'occ--

A-aspettate! La voce telepatica di Nicolette interruppe le parole della Ivarstill, che si guardò confusa attorno. La spada di Liang sembrò quasi tremare leggermente mentre la sua voce era rotta dall'emozione Seline! Hai... hai detto Lucrecia Decanti? La stessa che... la voce da sempre calda e suadente della spada sussulto T-tu... SEI TU SUA FIGLIA?!?!?

Gli astanti osservarono confusi prima la spada, poi la tiefling. Sarebbero passati quattordici mesi prima che essi avrebbero dovuto fare i conti con le conseguenze di quelle rivelazioni, quando avrebbero impugnato le armi per l'ultima volta.

Spoiler

Fine del Capitolo Ventuno

 

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