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Alba dei Re - T3 [gioco]


Hobbes

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Denitor

Per un po vengo assorbito dalle chiacchiere del leprecauno sulla linfa nera ma lo scricchiolio delle fronde ed il nervosismo dei cavalli mi riportano alla realtà. Il banco di nebbia ondeggia, innaturale e maligno precludendoci lo sguardo.
Sento appena le ultime parole di Silfer, lo sguardo inutilmente fisso sul bianco muro mentre formulo una risposta a tutti.
"Sta arrivando qualcosa, occhi aperti."
Arretro di un passo portandomi  a protezione degli incantatori, i muscoli tesi e pronti a scattare mentre fisso tutto attorno.

DM

Spoiler

Percezione +10, cerco rumori di qualcosa che si avvicina per non farmi trovare impreparato (casomai).

 

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Karl Orlovsky

Delle divinità? Questo problema è decisamente più grande di quanto pensassimo. Il folletto ci spiega il motivo del suo timore nei confronti di questi alberi, che mi permette finalmente di comprendere pienamente i racconti dei miei compagni. La creatura svanisce poi nel nulla, probabilmente spaventata da ciò che potrebbe accadere, e Denitor ci avvisa che qualcosa si sta avvicinando. Estraggo la mia pistola e la armo, pronunciando poi un rapido incanto per aumentare i miei sensi, cercando di percepire cosa si stia avvicinando.

Master

Spoiler

Casto Guida, poi provo a fare una prova di Percezione. Ho +15 grazie all'incanto.

 

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Nessuna risposta. Sembra che ogni rumore sia inghiottito dall'imponente muro di fumo grigio.

Percezione

Spoiler

Denitor : 19 = 13 +10 -4(nebbia) ; Successo
Karl : 16 = 5 +14 +1(guida)-4(nebbia) ; fallita
Saphutos : 14 = 15 +3 -4(nebbia) ; fallita
Wyatt : 13 = 10 +7 -4(nebbia) ; fallita

A sorpresa si verifica la caduta di un nodoso tronco dall'aspetto morente che precipita proprio verso di voi. L'impatto con la terra è talmente intenso da scuotere pietre e ossa.

Attenti!

Pronto a reagire, Denitor evita che veniate travolti, spingendovi via con incredibile forza. Prima che la polvere torni ad adagiarsi nel sottobosco, l'albero vi sorprende ritirandosi su dritto come se nulla fosse mai successo.

L'irato ceppo ondeggia, si scuote e infine abbatte le sue fronde puntando Karl e Wyatt, proprio come se fosse armato di una rozza e secca clava.

Spoiler

Albero >> Karl : Colpisce ; subisci 14 danni
Albero >> Wyatt : manca

Con. Natura (solo chi ha gradi)

Spoiler

Karl : 27 = 16 +11 ;  Successo
Saphutos : 23 = 13 +10 ;  Successo

La manifestazione sembra essere un treant ma non è capace  di sradicarsi, costretto dunque a rimanere sul posto. Immaginate che si tratti di una conseguenza della nebbia magica e tale indizio...

Con Arcane

Karl : 24 = 16 +8 ; Successo
Saphutos : 34 =18 +16 ; Successo

...permette a entrambi di comprendere che state affrontando gli effetti di uno spietato sortilegio, una conoscenza giudicata proibita dalla comunica druidiche più famose, dato che richiede il pesante scotto di un sacrificio. Chiunque sia stato l'artefice di un simile incantesimo ha avuto la freddezza di spogliare del proprio cuore un abitante di queste foreste in modo da poter maledire la terra a protezione di essa. Sin'ora avete avuto a che fare con solamente due dei quattro pericoli (gli alberi che prendono vita e la fitta nebbia) e dubitate che il resto sia meno peggio di ciò che avete appena visto. Anche se la durata di un simile incantesimo è limitata al ciclo di un giorno e di una notte, permette all'incantatore di poter ripetere il rito in tutta tranquillità. Chi o cosa venga sacrificato in questo processo è una domanda che non potete fare a meno di porvi.

Questo non è dunque un reale combattimento. Portandovi ad una distanza di sicurezza sotto consiglio dei due incantatori, l'albero, non più in grado di raggiungervi con i rami, torna immobile come è sempre stato, riacquistando un aspetto più rigoglioso.

Modificato da Hobbes
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Denitor

I miei riflessi sono abbastanza buoni, per fortuna e riesco a schivare l'improvviso colpo senza realmente accorgermene.
Sollevo lo sguardo verso l'alto impugnando la berdica saldamente pronto a combattere, ma l'albero che un attimo prima ha cercato di ucciderci sembra tornare in posizione normale, come se niente più lo disturbasse.
"Che diavolo è?"
Dico irato e ancora indeciso se attaccare il vegetale o rimanermene lontano...
"...come mai gli alberi ci stanno attaccando?"

Modificato da DedeLord
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Saphutos 

Analizzo la magia finché non mi rendo conto di che cosa ho davanti.

Che brutta fregatura! Una magia che dura un giorno ed ha un raggio così vasto... Per andare dall'altra parte dovremmo... Allora...
Sono 1,5 chilometri di raggio, questo vuol dire che si estende per 3 chilometri! È una pazzia! Non si può nemmeno passarci intorno, perderemmo troppo tempo ed escluderemmo una zona vastissima!

Così espongo agli altri il mio pensiero tramite la magia messaggio:

Signori, questa magia è davvero insidiosa. Tralasciando il fastidio di sapere che cosa è stato usato come componente materiale, questa magia si estende in un raggio di un chilometro e mezzo. Quindi, se non volessimo attraversarla direttamente, dovremmo aggirarla sperando che ciò che vogliamo trovare sia oltre e non dentro. Aggirarla vorrebbe dire escludere dalla nostra ricerca una zona troppo ampia in cui chiunque potrebbe nascondersi. Siccome questa magia dura una giornata, beh, io propongo di aspettare ad entrare. Trovo inutile mettersi inutilmente in pericolo al momento. Cerchiamo un posto che ci permetta di difenderci in caso di attacco e attendiamo che questa magia finisca. Nel frattempo prepareremo al meglio le nostre magie e vedremo anche con chi avremo a che fare. 

Se domani troveremo nuovamente una situazione del genere le cose saranno due: o i nostri nemici hanno una miniera di cui non conosciamo l'esistenza, oltre a dei cuori da strappare, oppure abbiamo a che fare con un druido che di un livello troppo più forte di noi che la ha resa permanente e in quel caso, non so voi, ma io eviterei di andare incontro a morte certa.

Modificato da brunno
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Karl Orlovsky

Improvvisamente uno degli alberi cade davanti a noi, come se fosse dotato di volontà propria. Denitor ci permette di evitare l'attacco, ma non la successiva mossa dell'albero, che si rialza e mi colpisce con uno dei suoi rami. Io e Saphutos identifichiamo la motivazione di questo comportamento e facciamo allontanare il resto del gruppo a distanza di sicurezza. È una potente maledizione lanciata dei druidi più corrotti e crudeli, visto il prezzo che richiede. Bisogna corrompere l'energia della natura attorno a sé usando il cuore di un abitante della zona. Non è un processo semplice, concordo con quanto detto da Saphutos. Dico confermando le parole dell'elfo, estraendo intanto la mia bacchetta dallo zaino per chiudere la ferita subita. Ho un modo per esplorare la zona in sicurezza, se volete. Dovrebbe permetterci di essere pronti a reagire contro eventuali pericoli.

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Denitor

Non capisco gran che della spiegazione di Saphutos, ma quando Karl parla di maledizione che corrompe la natura provo un certo disgusto.
Alla fine sono sempre pur stato educato al rispetto della foresta di Gronzi e degli esseri che la popolano, nella tradizione di Erastil.
"Aspettare! No, non se ne parla, andremo li dentro e apriremo le chiappe di questo bastardo che pensa di poter fare giochetti con noi."
Rigetto la proposta dell'elfo e mi rivolgo direttamente a Karl.
"Se hai un modo per proteggerci, ben venga altrimenti al diavolo la sicurezza. Non siamo venuti fin qui per sottostare ai giochi crudeli di spiritelli, gremlin o druidi folli. La loro magia sarà potente, ma anche il filo della mia lama è ben affilato!"

Modificato da DedeLord
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Karl Orlovsky

Denitor, mosso dal furore che ormai abbiamo imparato a conoscere, ci propone di entrare nella zona per affrontare i suoi pericoli. Nonostante sia concorde con lui nel trovare tutto questo rivoltante, non ritengo che muoverci nella tana del lupo sia la scelta più sensata. L'unico modo che avrei per proteggervi da ciò che c'è all'interno di questo luogo sarebbe annullare l'incanto, azione che al momento non posso compiere. Il mio incanto ci permetterebbe di avere un esploratore che ci preceda senza farsi toccare dai pericoli che ci attendono all'interno, ma non ci assicurerebbe nessun genere di difesa. La nebbia e gli alberi semoventi sono solo la metà dei pericoli che potremmo incontrare.

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Saphutos 

Ascolto con riluttanza le parole di Denitor Farmi ammazzare per boria e stupido orgoglio? Non ne ho assolutamente voglia. 

Poi prende la parola Karl. Provare ad annullare l'incanto? Ma certo! Sei un genio! Posso farlo attingendo da un mio potere. Proviamoci! Dico a lui.

Alzo allora la mia mano in cui stringo il mio anello e, concentrandomi, richiamo a me la magia arcana che mi lega ad esso per ottenere ancora una volta la mia magia per poi puntarla sulla magia che attornia l'area del maleficio.

Nel nome della magia arcana! Io ti distruggerò!

Spoiler

Uso il potere dell'oggetto legato per lanciare l'incantesimo dissolvi magie tramite il mio anello. Non so se Diviners fortune si può applicare, nel caso lo uso.

 

Modificato da brunno
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Wyatt

Impreco ripetutamente dopo essere scampato all'attacco dell'albero. "È una maledizione molto potente, se è in grado di colpire un'area così grande. Se siete sicuri che domani a quest'ora la maledizione sarà sparita, non ho problemi ad aspettare, anche se temo che le persone che stiamo cercando possano dileguarsi nel frattempo. Non è facile capire se stanno cercando di proteggere questo luogo, o semplicemente di coprire la propria fuga. Se riusciste a eliminare la maledizione del tutto, sarebbe anche meglio."

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Di fronte al grigiore della nebbia, Saphutos allarga le braccia riempiendo l'aria con il potere della sua magia. Se da prima nulla sembra succedere, quando l'arcanista raggiunge l'apice della sua concentrazione, ecco che la foschia reagisce diradandosi pigramente, scacciata da una forza invisibile e intangibile. Con un ultimo sforzo, l'elfo si sbilancia in avanti come se stesse spingendo un gigantesco masso spezzando definitivamente il sortilegio che inquinava la foresta.

Ora tutto sembra esser tornato alla normalità. Anche l'irato albero che vi aveva attaccato non reca alcun segno di lotta, instillando il dubbio che ciò che vi è capitato sia stato un evento reale.

Sprecare questo vantaggio, col rischio di ritrovarsi da punto a capo, è qualcosa che Denitor non accetta e, una volta messo in testa al gruppo, sprona il suo cavallo affinché tutti lo seguiate.

Silfer rimane indietro, dedicandosi alla caccia del folletto, così come il suo servitore, conscio di essere solamente un peso in questa cerca.

Percezione

Spoiler

Denitor : 24 = 14 +10 ; Successo
Karl : 24 = 10 +14 ; Successo
Saphutos : 10 = 7 +3 ; fallita
Wyatt : 24 = 17 +7 ; Successo

Guardinghi più del solito, vi muovete a passo d'uomo in modo che nessun dettaglio del luogo vi sfugga e non a caso riuscite a trovare una probabile pista da poter seguire. Tracce di grossi predatori che non corrispondono ad alcun animale noto in questa parte di foresta si rivela un buon punto di partenza...

Sopravvivenza

Spoiler

Denitor : 8 = 3 +5 ; fallita
Karl : 16 = 9 +7 ; fornisci Aiuto

Wyatt : 31 =18 +11 +2(Aiuto) ; Successo

Girovagando per la zona delle sorgenti termali, immersi con gli stivali nel fango argilloso, riuscite a scovare ciò che pare un piccolo e spoglio bivacco, abbastanza celato da far supporre che i suoi proprietari abbiano molto a cuore la propria intimità.

L'onnipresente gracidio di rane e rospi spinati vi assicura di non esser sentiti anche se vi trovate a trecento metri di distanza, nascosti dall'irriducibile vegetazione di questi boschi. Contate cinque possenti bestie dalla muscolatura tozza e vagamente canina. Sono liberi di ringhiarsi l'uno contro l'altro ma intuite esser addestrati a rispondere ad un alfa o un padrone. Padrone che potrebbe essere proprio uno dei due troll arroccati sul piccolo montagnolo erboso che emerge dalle argillose acque che serpeggiano in tutto il panorama.
Entrambi grugniscono e si scuotono, stando in guardia ad ogni rumore sospetto. Entrambi equipaggiati con armi rozzamente forgiate, spicca subito che non si tratta di troll primitivi e selvaggi.

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Denitor

Un cenno di approvazione alla magia di Saphutos, l'elfo si dimostra all'altezza del compito e disperde la nebbia con la magia che tanto ama studiare.
"Ben fatto."
Ringhio all'elfo, issandomi in groppa ed iniziando ad avanzare con decisione, almeno per la prima parte del tragitto senza mia però abbandonare la cautela.

Quando giungiamo in prossimità della zona termale Wyatt trova delle tracce che ci conducono ad una inaspettata scoperta.
Chino tra i cespugli, osservo gli stranio animali che si sfidano a vicenda, addestrandosi giocando alla battaglia, poi le due più possenti creature che sorvegliano la zona.
"Troll? Sembrano di guardia."
Bisbiglio agli altri dubbioso accarezzando già l'elsa della spada.
"Forse abbiamo un altro problema da risolvere, oltre ai folletti. Una colonia di troll così vicino ai nostri confini..."
Non credo ci sia bisogno di terminare la frase ma una seconda carezza all'elsa chiarisce ulteriormente il mio pensiero.

DM

Spoiler

Le cinque bestie canine...ne so qualcosa?"

 

Modificato da DedeLord
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Wyatt

Il fatto che i due troll non sembrino badare alla sparizione della foresta maledetta non promette bene, ma per il momento devo capire se uno dei due bestioni è il troll incontrato da Behvann. "Datemi un momento per osservare quei due sacchi di lardo." mormoro.

@GM:

Spoiler

Riconosco uno dei due troll come quello che mi ha donato il simbolo sacro da Behvann?

 

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Saphutos

La mia magia, richiamata dall'anello, ha funzionato e sono riuscito a fare quello che pensavo fosse quasi impossibile. Grazie per la dritta Karl, ora possiamo andare! Dico mentre sprono la mia cavalcatura arcana.

Proseguiamo nella radura e vediamo le bestie e i troll ma un pensiero mi attanaglia la mente La druida dove sarà?  Penso

Così, usando l'incantesimo messaggio per non farmi sentire da altri, dico ai miei compagni: Io non so voi ma non vedo la druida. È vero che quelle persone non lasciano tracce nelle radure e quindi non potevamo inseguirla, ma qui non c'è. Facciamo attenzione. Mi impensierisce più lei di tutte queste creature, anche perché... Credo che ora sia parecchio irritata.

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I tarchiati canidi hanno squame al posto della pelliccia e ispidi ciuffi di setole che chiazzano la loro schiena facendoli rassomigliare più a degli ibridi mostruosi che a dei semplici animali, impedendo Denitor di capire effettivamente la natura di simili bestie.

Una di queste, colto da un irrefrenabile sbadiglio, spalanca le fauci disarticolando la spropositata mascella scatenando le ire dell'esemplare più aggressivo del branco. Inizia e finisce una fulminea zuffa, col risultato che uno dei due si fa da parte zoppicando. I troll non prestano molta attenzione a questo genere di cose, rimanendo concentrati sul resto dell'ambiente. Il canide sconfitto, avvilito, si lecca la brutta ferita mentre i suoi tessuti rigenerano in pochi attimi...

Con. Arcane (solo chi ha gradi)

Spoiler

Karl : 14 = 6 +8 ; fallita
Saphutos : 39 = 20 +16 +3(D.F.) ; Successo

La loro rigenerazione può essere fermata con il fuoco o l'acido e sono immuni alle malattie. Per il resto non hanno particolari resistenze.

...Per Saphutos diventa palese un collegamento tra la caratteristica guarigione dei troll e questi mostri. Dunque, una volta morti, sarete costretti ad affidare i loro corpi al fuoco (o all'acido) per disfarvi definitamente di loro, pena vederli tornare in piedi anche a seguito di una decapitazione, esattamente come succede per i loro padroni.

Wyatt

Spoiler

Nessuno dei due troll assomiglia a quello visto da Behvann Shee, ne indossa un'armatura simile.

@tutti gli incantatori

Spoiler

Considerata la situazione, se intendete utilizzare magie/capacità di classe che comprendono la componente Vocale, il descrittore Suono o siano dipendenti dal linguaggio, correte il rischio di essere individuati.

 

Modificato da Hobbes
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Silfer


Seppur con leggero ritardo mi muovo per chiudere la coda del gruppo, i miei compagni si stanno rivelando estremamente validi e non voglio essere da meno, inoltre questo tipo di luogo sembra perfetto per muoversi senza essere visti.
Può essere uno problema visto che siamo in territorio nemico, ma ho tutte le intenzioni di poter sfruttare a mia volta questo vantaggio.

Seguendo le tracce ed addentrandoci nel fitto della foresta, l'onnipresente gracidio e l'odore delle sorgenti termali copre la nostra avanzata, permettendoci di individuare cinque strane bestie, somiglianti a dei cani e due troll appostati su una collina poco più su.
Denitor come suo solito è pronto ad agire, con un attacco frontale.
Gli poggio una mano sul polso facendogli poi segno di aspettare.

Non mi è ancora molto chiara la natura di questa druida di cui parlano, annuisco quindi alle parole di Wyatt. Mentre si prende un momento per analizzare le bestie ed i troll faccio altrettanto, cercando di ottenere quante più informazioni possibili su di loro, prima di decidere insieme agli altri il da farsi.

Spoiler

Uso bersaglio studiato sui troll e sui canidi (posso mantenere due bersagli)
Conoscenze (tutte) +8 con bersaglio studiato, + 6 senza

 

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Wyatt

"Nessuno dei due è il troll che ho visto da Behvann. Potrebbero comunque essere ai suoi ordini, ma sono probabilmente degli avversari meno pericolosi. E la druida potrebbe essere uno dei due troll, per quel che ne sappiamo. Io sono pronto a colpire in qualsiasi momento, se non ci sono obiezioni." Pregusto già la battaglia e l'inevitabile vittoria.

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Denitor

Dal niente vedo ricomparire Silfer solo quando mi sfiora il polso e scuota la testa pensando a dove diavolo si fosse cacciato, poi torno ad osservare i due troll e le creature canidi.
"Non lo so Wyatt, anche se Behavan non fosse coinvolta non conta molto....siamo a poche miglia dal sacrario dell'Alce e la cosa non mi piace, dico di occuparcene.
Magari sfruttiamo la sorpresa di non essere stati ancora visti."

Concludo guardando Saputhos e Karl, in attesa di capire se la mia richiesta è attuabile.

 

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Saphutos 

Osservo i nemici e i miei compagni, certo di cosa vogliono fare. 

Annuisco loro di rimando pronto a lanciare un incantesimo nel momento in cui scatteranno in azione.

Spoiler

Azione preparata durante il round di sorpresa:

Lancio Haste sui miei compagni.

 

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