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Cyberpunk 2020 - Syndicate wars: i cacciatori


Stregonazzo

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La voce di Guadalupe risuona: «La sicurezza del The Milton ammonta ufficialmente, ripeto ufficialmente, a centosedici uomini armati con le migliori armi sul mercato. Gli uomini sono tutti solos esperti e dotati di diversi impianti cibernetici, pronti a sacrificare la vita per la sicurezza del cliente.» compare l'ologramma della torre del Milton «Questo dice la brouchure sulla rete, e non ho citato i diversi sistemi di sicurezza interni ed esterni; la dotazione di mezzi; gli accordi con la Militech per l'addestramento della sicurezza e la fornitura di armi, la forte collaborazione e stretta amicizia con la Guardia Monarchica.»

Guadalupe rimane silente per alcuni secondi per poi domandare: «Avete bisogno di qualcos'altro?»

Jonathan/Daniel - Note Flashback - Bashir

Ho usato la storia dei tre giorni per esigenze "narrative", ma in teoria dovreste avere nei prossimi minuti di gioco un messaggino dal Bashir

Jonathan/Daniel - Flashback - Rowahn

Rowahn controlla l'orologio e lo osserva attentamente, dopo alcuni minuti te lo consegna:

«Johnny Boy, notizia cattiva: questo orologio è paccattoglia dell'Est ricoperta d'oro, una zozzeria di marca semisconosciuta che piace per l'oro. Buona notizia: l'orologio è dotato di una microtrasmittente e di un registratore e forse, ma non sono sicuro anche di un disturbatore di frequenza. Basta regolare in modo particolare l'ora e accendi le diverse funzioni; mi sembra spento e io non ho il manuale in cirillico per farlo funzionare.» sorride guardandoti «Ora vorrai sapere il prezzo, giusto? Ottocento, ma è difficile da piazzare. Se qualcuno vuole orologi di lusso punta ad altre marche non a questa roba sovietica dell'antiguerra da spia segreta!» 

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T.N.T.

Chiudo gli occhi e scrollo ripetutamente il capo a simulare l'essere colpito da una raffica di informazioni quando parla delle misure di sicurezza dell'Hotel che a questo punto sembra più una fortezza...

Per me è tutto. Oltre che gran piezzo di gnocca sei anche muolto brava in tuo lavuoro. Complimienti.

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Jonathan Hekmatyar

«Ci credo che puoi farlo! In fondo gli Hekmatyar rimasti si ergono in piedi in tutto il loro splendore davanti a te!» dico allargando le braccia come se fossi un attore teatrale che fa un inchino al termine dell'opera.

Quando Guadalupe gli elenca tutte le informazioni mi limito a lanciargli un'occhiata eloquente come a dirgli: Vedi?!

«Ovvio che è molto brava. Lauren assume solo personale capace e non ci avrebbe affidato a lei se non fosse tra le migliori!»

Quando ci chiede se abbiamo altre domande mi faccio pensieroso per un po' prendendomi il mento tra indice e pollice «No, non credo di avere altre dom- AH! Si. Quasi dimenticavo: C'è modo di scoprire da qui i turni di questo Hafez? Che magari riusciamo ad evitarci uno scomodo appostamento in un ben poco anonimo furgone!»

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Uno dei faretti si accende proiettando uno smile felice azzurro sulla parete di vetro mentre negli stessi istanti suona un allegro jingle. Alla domanda di Jonathan Guadalupe risponde: «Non posso entrare negli archivi della Aerotaxi .Inc, ma posso dare un'occhiata alle informazioni disponibili al pubblico. Ecco! Il nostro tassista è disponibile dalle dieci del mattino alle quindici; e dalle venti alle due della notte. Per contattarlo si può chiamare solo la sede centrale, quindi niente contatto privato.»

 

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T.N.T

Grazie mille Guad !!! Come priemio ti pruopporrei di usare mio joystick di carne ma vedo che mio collega vuole priecedenza. Dando una vigorosa pacca sulla schiena a Jonathan. A priesto !

Ed esco dalla stanza della Runner guardando l'orologio per saper che ore sono adesso.

Modificato da Fiore di Loto
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Jonathan Hekmatyar

«Hei!» esclamo spostandomi in avanti per la forte pacca «Non è uno sportello che dici prendo il numeretto e faccio la fila!» gli dico scuotendo il capo provando ad usare un tono serio ma fallendo miseramente, mi volto verso la donna allargando le braccia come a dire: Che posso farci?!

Sorrido «Ci si sente allora!» portandomi sempre la mano destra alla fronte a mo' di saluto, poi lascio anche io la stanza.

«Allora, vuoi incontrare il resto del team di supporto? È ancora presto per Hafez se è quello il punto da cui vogliamo iniziare...» dico rivolgendomi al russo visto che è l'unico a non conoscerli.

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Jonathan Hekmatyar

«A me piace condividere! Soprattutto l'alcol ed il piombo!» dico divertito «Ma fino ad un certo punto! Eh, ogni uomo hai suoi limiti!» gli dico prima di condurlo da Sam.

- Master

Spoiler

Ovviamente dopo aver comprato l'arma la smonto e la rimonto per assicurarmi che sia a posto e la testo anche in qualche poligono. Se serve una prova per smontarla (ma penso di noi) ho comunque un onesto +12 tra TEC e Riparare armi.

 

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Vi dirigete verso il piano superiore e precisamente all'armeria e al poligono di tiro. Vi dirigete verso la prima e incontrate il vecchio Sam dietro al bianco e lucido bancone protetto da un rete metallica, da un vetro antiproiettile e addirittura da una porta blindata: la sicurezza non è mai troppa, quando devi conservare le armi delle Red Foxes!

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Il buon Sam vi accoglie con un allegro: «Ecco. I nostri nuovi cattivi ragazzi!» e con la mano robotica sinistra afferra una piccola scatola di latta. «Mamma Lauren ha detto che i cattivi ragazzi hanno bisogno di nuovi giocattoli!». Dalla scatola compaiono un mezza dozzina di manette che sono successivamente riposte nel ripiano sottostante «Manette di alta qualità. Niente spazzatura in polimerie, qui c'è ancora il buon vecchio metallo pronto a immobilizzare anche un honduregno in overdose di stimolanti.» Successivamente Sam prende dalla scatola tre pistole taser. A prima vista non vi sembrano niente di che il solito e comunissimo taser della Militech: «Un po' di elettricità non guasta mai, vero?» commenta con un sorriso beffardo Sam. L'ultima sorpresa dalla scatola sono tre granate che non riuscite immediatamente a identificare: «Qui abbiamo il plus-plus dell'ultra dell'industria degli Stati Uniti d'America: la vedova nera. Granata che rilascia in un raggio di tre metri una sostanza appiccicosa che blocca il malcapitato a terra, pronto a essere ammanettato, bastonato e impacchettato per un bell'interrogatorio old-school.»

Sam ripone la scatola e spinge il ripiano inferiore verso di voi permettendovi di prendere le diverse armi. «Ora voi cattivi ragazzi mi domanderete: Sam per cortesia possiamo avere in prestito quella rail-gun usata da te in Nicaragua per abbattere quella squadra di cyberpsicotici mandati da Mosca? Senza offesa ragazzo.» occhiolino verso TNT. «Il buon vecchio Sam vi può dire solo no. Questi sono i regali di mamma Lauren e quindi non posso darvi niente. Scommetto che dei figli di ****** come voi avrete nei vostri armadietti armi da far impallidire mezza Militech e mezza Arasaka. Io, nelle giungle dell'Amazzonia, venti anni fa dovevo accontentarmi di un M-16 vecchio di sedici anni!» 

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Jonathan Hekmatyar

«Ma noi siamo sempre alla ricerca di nuovi giocattoli! Altrimenti è noioso!» raccolgo per prima una di quelle strane granate «Simpatica questa!» esclamo lanciandola in aria per poi riafferrarla al volo con fare noncurante, dopo prendo anche io un taser e due manette e distribuisco temporaneamente il tutto tra le tasche del pantalone e della giacca. 

Sorrido al commento di Sam sulle armi e sulla giungla dell'amazzonia «Su questo posso capirti! Ai bei tempi dove ho iniziato, nel deserto a sud di Mossul, avevamo solamente dei vecchi AK-47 e... c@zzo se dovevi impegnarti per distinguere le parti in metallo da quelle in legno tanto che erano messi male! Tra ragazzini si scommetteva sul prossimo a cui ne sarebbe scoppiato uno in faccia!» commento sghignazzando come se fossero ricordi allegri o felici.

Modificato da Latarius
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Dopo un paio di minuti di chiacchiere abbandonate il buon Sam per dirigervi all'infermeria. Entrate in un ambiente pulito e silenzioso: un paio di scrivanie, alcune poltroncine, un paio di barelle e un gigantesco armadietto aperto con dentro flaconi, flaconcini e materiale medico di ogni genere. Dovrebbe esserci il dottor Vogel o uno dei suoi due assistenti, ma non c'è nessuno e perdipiù le porte che conducono alla "saletta per i ritoppi" e alla sala dei serbatoi criogenici sono chiuse.

Passa un minuto e sentite provenire dalla stanza alla vostra destra un paio di imprecazioni, urli e addirittura qualche bestemmia; la porta della sala dei serbatoi si apre e compare un giovane ragazzo di colore snello e dai capelli rasati che indossa un camice bianco. Jonathan e Daniel possono identificare il ragazzo come Matubo, uno dei due assistenti del dottor Vogel. Il tempo per voi di notare che il camice di Matubo è pieno di macchie d'olio e di grasso, che sentite una nuova imprecazione dalla sala «Il benedetto chip di raffreddamento. Trovami quel *****tuto chip o meglio che nessuno abbia bisogno di un serbatoio», accento tedesco e tono scontroso è il buon dottor Vogel.

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Matubo si ferma appena vi vede, fa un cenno con il capo per poi voltarsi per la sala e dire: «Dottore ci sono i signori Hekmatyar e Bryce!» Sentite una lamentala intraducibile per poi vedere uscire dalla sala il dottor Vogel, un uomo robusto dai capelli neri e dalla carnagione chiara, anche lui indossa un camice bianco pieno di macchie di grasso e di inchiostro, stringe nella mano sinistra quella che sembra una chiave inglese.

Vogel vi osserva soffermandosi su TNT per poi dire piuttosto scocciato: «Ah, siete voi! Ho qualcosa da darvi» si avvicina all'armadietto per prendere una "nuova" scatola di metallo e appoggiarla sulla scrivania vicino. Il dottore poi si volta verso Matubo per urlare: «Allora? Cosa ci fai lì impalato? Vai a trovarmi il chip! Correre! HOP! HOP!»

Matubo esce dalla sala e rimanete soli con il dottor Vogel: «Il figlio di pu****** ama una particolare neurotossina che è un miscuglio di tetradossina e saxitossina, quindi la brutta notizia è che non esiste il classico antidoto da somministrare.» Vogel prende dalla scatola una piccolo tubetto di plastica color bianco «La buona notizia è che l'Interpol e la Biotechnica hanno stretto un particolare accordo, quindi noi ci becchiamo a prezzo di mercato queste pasticche sperimentali. Avete cinque minuti di tempo per mettere sotto la lingua del malcapitato la pasticca, che si scioglierà in bocca e che libererà nel corpo dell'uomo tante piccole nanomacchine, che elimineranno la neurotossina.»

Vogel vi osserva per poi prendere dalla scatola una classica pistola sparaghi e un piccola scatola contenente degli aghi: «Per l'offesa vi ho preparato i classici sonniferi. Un colpo al collo o alle mani e il vostro avversario si farà una bella dormita. Avete venti aghi a disposizione, usateli bene.» Il dottore chiude la scatola e caccia un sorriso malefico scrutandovi: «Ovviamente dei ragazzi come voi non hanno bisogno di pasticche e siringhe magiche, quindi non vi ho preparato niente. Poi Lauren ha detto di non volere trasformare la mia infermeria in un centro per tossicodipendenti.»

Modificato da Stregonazzo
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Jonathan Hekmatyar

«Prima o poi lo farai scappare a quel povero ragazzo...» commento con ironia quando Matubo esce.

«Ah-Ha! La tetrodotossina la conosco! Quella del pesce palla! Giusto?!» 

Sorrido divertito all'espressione perfida del medico «Lauren però non ha detto nulla riguardo al non dover taserare il dottore o sbaglio?» domando agli altri due voltandomi verso di loro «Dite che si arrabbia? io dico di no... o forse giusto un poco. Non causa neanche danni permanenti, di solito...»

«E poi, poco ci manca che sia un centro di accoglienza per alcolisti questo posto, quindi il passo sarebbe breve!»

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Daniel Bryce

In silenzio seguo i miei due compagni per i corridoi della Red Foxes fino all'armeria del vecchio Sam, che ci consegna delle manette di ottima fattura e delle granate molto interessanti

Ripongo il tutto nelle tasche dei miei tattici prima di lasciare l'armeria

Quel dannato filibustiere ha tantissimi bei giocattoli a sua disposizione, quasi quasi lo invidio.. Se facesse una vita più attiva potrei cercare di soffiargli il posto!

Poi è la volta del laboratorio di Doc Vogel, il nostro segaossa di fiducia e anche qui altri giocattoli seppur meno "interessanti"

Grazie dico al Doc con un cenno della testa; poi strizzo l'occhio verso Jonathan Secondo me si inca**a peso.. Però potrebbe essere divertente lo stesso

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T.N.T

Mi gratto la schiena travolto dall'irruente tecnomedico tedesco. Suppuongo che il figlio di puttanoska a cui tu rifierisci sia Arsen. Lascio prendere agli altri questi aggeggi, soprattutto la pistola spara aghi che sicuramente i miei compagni sapranno utilizzare meglio di me.

Per caso tu sa dove, qui a Nuova Derna Arsen puotrebbe reperire la sua suostanza d'offesa prieferita? Inuoltre, tu sa se è nuormale che affermato scienziato di Biotiecnica lavuori per altra Corporaziuone come Sovoil?

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Alle parole di Jonathan il dottor Vogel annuisce soddisfatto: «Sì, pesce palla, quindi abbastanza facile da trovare.» allo scambio di parole tra Jonathan e Daniel alza leggermente le mani più intimorito che infastidito: «Vi piace sempre scherzare a voi, sempre, giusto?»

Vogel fa un sorriso di circostanza per poi tornare serio alle parole di TNT: «Partiamo dal secondo punto: potrebbe essere che la Biotechnica e la SovOil abbiano degli accordi che prevedono collaborazioni o semplice scambio di personale, ma non ci metto la mano sul fuoco o sul taser» Vogel si volta verso Daniel e Jonathan facendo una piccola risatina. «Potrebbe essere di tutto e di più, ma sicuramente la Biotechnica non sarà felice di sapere che uno dei suoi principali scienziati nel tempo libero lavori con un'altra corporazione.»

Il dottore continua: «Come dicevo a Hekmatyar tanto la tetrodossina quanto la saxtossina sono abbastanza facili da trovare se ovviamente hai i contatti giusti. Per contatti giusti non intendo lo spacciatore di fiducia o il vostro chirurgo abusivo preferito nello sprawl; intendo pezzi grossi che trafficano veleni e armi chimiche, gente pericolosa che non voglio conoscere assolutamente.» Vogel fa una leggera smorfia di disgusto rimarcando le ultime parole «Però sono abbastanza sicuro che Arsen possieda un'abbondante scontra della sua neurotossina e che non abbia bisogno di fabbricarla e di acquistare i diversi componenti.»

Daniel:

Spoiler

Hai leggermente infastidito il dottore con la storia del taser

Daniel - Tiri di dado:

Spoiler

(Percepire intenzioni - Dottore?) = 5 (Empatia) + 3 (Dado) = 8

Jonathan:

Spoiler

Okay, hai irritato Vogel con questa storia del taser, ma negli spogliatoi c'è un giro di scommesse su chi fa urlare Vogel prima di mezzogiorno. Tu sei quotato a 4.50.

Ti sembra che Vogel abbia rimarcato "leggermente" troppo la sua estraneità con "quella gente pericolosa che traffica veleni e armi chimiche"; shai un leggero sospetto che il dottore vi abbia nascosto qualcosa. 

Jonathan - Tiri di dado:

Spoiler

(Percepire intenzioni - Dottore?) = 7 (Empatia) + 10 (Critico) + 7 (Dado) = 24!

TNT:

Spoiler

I tuoi due compagni hanno leggermente irritato e spaventato il dottore, però hai notato un cambiamento di espressione sul volto del dottore quando ti ha risposto. Forse l'hai semplicemente intimorito.

TNT - Tiri di dado:

Spoiler

(Percepire intenzioni - Dottore?) = 10 (Empatia) + 9 (Dado) = 15!

 

Modificato da Stregonazzo
Modificato caratteristiche tiri
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Jonathan Hekmatyar

«Ovviamente! Quando i proiettili ti ronzano intorno come mosche su una carcassa al sole impari presto a prendere la vita con leggerezza!» esclamo divertito «O almeno io la vedo così...» termino scrollando le spalle.

«Sicuro di non conoscere alcun nome?» chiedo con fare innocente, come se volessi chiedergli solamente una conferma. Poi appena finisco di parlare mi volto verso Daniel senza dare al dottore il tempo di rispondere, faccio come se mi fossi appena ricordato di riprendere il discorso ma invece è intenzionale la scelta della tempistica «Secondo me se usiamo la scusa che dovevamo testare i taser in qualche modo ce la caviamo! Magari solo con una lavata di capo...» poi torno a guardare il dottore con fare sornione.

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