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Grimmdark - Un D&D "fatato"


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Si, immagino ci siano innumerevoli persone che hanno avuto lo stesso stimolo...ovviamente ci saranno numerosi adattamenti.
Si potrebbe fare benissimo anche con D&D, ma ci vorrebbe un pesante refluff, in parte per via degli alti livelli di potere raggiungibili dai caster umani, che bene o male potrebbero giungere alla pari di quelli di molti esseri fatati più potenti.

 

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Setting di altri giochi possono essere facilmente riadattati per una Campagna di D&D, soprattutto per D&D 5e (il cui sistema semplice rende molto facile creare HR ad hoc, se serve). Una ambientazione che consiglio di tenere d'occhio per tirare fuori qualche idea interessante riguardo a Mondi fatati è Changeling: The Lost (esiste anche il precedente Changeling: the Dreaming, ma quello lo conosco meno).

Non solo presenta un'ottima caratterizzazione dei Changeling (i quali possono essere facilmente ricreati tramite la Razza dei Fey Born descritta proprio in GrimmDark), ma descrive un mondo fatato d'intermezzo, la Siepe, posto tra quello reale e Arcadia (la terra delle fate), davvero intrigante, quanto sinistro.
Un Simile mondo trasposto in D&D potrebbe avere regole speciali che:

  • fanno in modo che i visitatori subiscano Svantaggio alle prove di Saggezza (Sopravvivenza) necessarie per orientarsi, in quanto il paesaggio in costante mutamento rende difficile trovare punti di riferimento fissi. Il che  è particolarmente problematico se si cerca di tornare indietro....
  • consentano ai visitatori di ottenere un minimo di potere riguardo al plasmare la natura della Siepe secondo i loro desideri (nulla, ovviamente, a confronto di ciò che sono in grado di fare le vere fate).
  • facciano in modo che, più tempo la creatura rimane all'interno della Siepe, maggiore è la probabilità che perda parte della sua identità originaria, della sua natura e/o della sua memoria di ciò che era prima di entrare nella Siepe.

Insomma, un luogo molto pericoloso in cui spingersi. La Siepe Costituirebbe, a questo punto, la periferia del vero e proprio mondo delle Fate, Arcadia, che corrisponderebbe all'incirca al Feywild di D&D e in cui dimorano le vere fate (anche se la stessa Siepe è abitata da creature fatate di ogni tipo, tra cui gli stessi ibridi un tempo provenienti dal mondo terreno e poi mutati).

Insomma, ecco qui un'idea veloce su come ottenere un Setting fatato di D&D.  ^ ^

Modificato da SilentWolf
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Concordo con Silent. Come giocatore mi interesserebbe, ma sono troppo preso ora come ora per fare il master in un altro PbF.

Cmq dopo approfondita lettura, torno dell'idea che ambientare simili storie nell'Alfeimur non sarebbe difficile o tematicamente sbagliato.

Magari non nell'anno corrente, ma nel 1589 sì - in quell'epoca l'Impero era in mano a una dittatura militare che aveva imposto un unico Dio, le terre dell'est erano ancora selvagge e prive di legge, i centauri dominavano le colline, la Foresta era dominata dalle Fate e gli umani avevano fondato da pochi anni un forte sul confine, Elda, cosa che aveva portato ai primi rapimenti di bambini umani.

Quindi solo Umani, Fate e Centauri, senza altre razze (se non qualche notizia di nani tra le montagne) e un tono di frontiera e scontro tra civiltà e culture.

Uhm...

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