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[Discussione] Allineamenti: belli e impossibili.


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Quando una classe/kit ha delle norme ETICHE e restrizioni a allineamenti ben precisi, secondo me si deve attenere a quelle.

Il problema (imho) è: quel gdr regolamenta bene la gestione di queste restrizioni?

Per quanto riguarda D&D (dal BECMI all'AD&D, dalla 3/3.5/PF alla 4°) la risposta (sempre imho) è un sonoro "NO"... e il fatto che almeno 20 volte l'anno sorgano discussioni come questa ne è la prova.

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Il problema (imho) è: quel gdr regolamenta bene la gestione di queste restrizioni?

Per quanto riguarda D&D (dal BECMI all'AD&D, dalla 3/3.5/PF alla 4°) la risposta (sempre imho) è un sonoro "NO"... e il fatto che almeno 20 volte l'anno sorgano discussioni come questa ne è la prova.

Per confermare quanto dice MattoMatteo copio e incollo un commento del 2 ago 2009.

Ciao,

In D&D, il primo, Gary Gigax ha messo gli allineamenti unicamente per il fatto che c'erano in Chainmail, un wargame tattico. Infatti il primo pensiero era quello delle warband, dove l'allineamento non era un distinguo caratterizzante non il personaggio, ma il gruppo.

Con il tempo invece gli allineamenti hanno preso sempre di più un carattere di tipo "interpretativo", nel senso che, vari gruppi hanno iniziato a vederli come indicazioni di comportamento del personaggio, pur rimanendo, fino alla 3 edizione, inseriti nel sistema di gioco relativamente ad alcune regole.

[...]

Aggiungo questa del 30 ago 2012

In merito agli allineamenti.

Sinceramente a me gli allineamenti sono sempre parsi una regola appiccicata li senza troppo senso, probabilmente per tradizione, c'è gente un sacco affezionata a sta cosa degli allineamenti la fuori :D

Così ad occhio viene spesso citato nei giochi che fanno riferimento a D&D.

Però, almeno nella terza edizione, nella migliore delle ipotesi sono qualcosa di molto posticcio e lo si nota dalle innumerevoli discussioni che hanno causato negli anni, alcune delle quali aperte dagli stessi giocatori che in gioco hanno avuto dei diverbi (per giocatori intendo compreso il gm).

provare una semplice ricerca sul forum per vedere:

allineamento+problema site:www.dragonslair.it/forum

La regola non è chiara e quando lo è, in D&D 3.x almeno, non da benefici in termini di gioco, nella migliore delle ipotesi dei malus (perdere poteri di classe e bla bla bla).

Ci sono giochi, come Burning Wheel, Shadow of Yesterday, che hanno inserito meccaniche di reward se il personaggio mantiene un certo tipo di comportamento, li ho sempre trovati molto migliori e con un senso logico decisamente più compiuto.

Potrebbe essere un ottima tecnica di dissuasione per la proliferazione delle discussioni sul regolamento, inoltre si risparmia un sacco di tempo, :D

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Un mio contributo sugli allineamenti.

Secondo me le regole devono venire incontro a quelli che giocano. Per dire ci sono dei miei conoscenti che giocano ad AD&D e senza allineamenti sarebbero persi, secondo me sbagliano ma chissenefrega.

Ad esperienza mia, con la gente che gioca oggi, gli allineamenti andrebbero aboliti, non solo in AD&D ma pure in tutti gli altri giochi dove viene adottata una politica similare, ovvero se il master decide che aderisci a un codice ti premia sennò ti punisce.

Ad esempio vado a parlare di Marco B.

Marco B. aveva un personaggio Filippo Neri che prendeva punti di pietas, che sono punti di fatica temporanea spendibili per lanciare incantesimi se le azioni che compiva erano a favore della città, li avrebbe dovuti perdere (ma poi il DM non glieli faceva perdere quasi mai o gliene faceva perdere pochissimi), praticamente Marco B., se dovessi elencare tutte le azioni che ha fatto a sfavore della città faremmo note, prima ha rotto la cancellata del Parco, che era una zona di città dove aveva il sanctum il mio personaggio...

Il master non gli ha penalizzato il personaggio, la mia locazione è stata danneggiata, faccio per riparare la mia locazione, Marco B. mi scatena un fuoco di sbarramento incredibile, partono proprio delle accuse ridicole "di tirare l'acqua al mio mulino", "di ripararla perché fa comodo a me" e via tutto un rosario. Mentre siamo tra noi e il GM gli dà pure ragione. Passo alcune sessioni e cerco di mettere a posto le cose così: ovvero, metto il mio personaggio di guardia alla parte danneggiata, però capite bene che stare fermo mentre tutti giocano non è divertente. Provo a chiedere agli altri giocatori, mentre non c'è Marco B., se posso riparare, apriti o cielo! Marco B. inizia a dire "Non so perché vai a dire cose super infamanti su di me!" See, l'ho infamato così tanto che alcuni giocatori manco sanno che lui giocava all'epoca quel personaggio lì :lol:, il GM gli dà ragione.

Morale della favola, passano tre anni, Marco prende lui il controllo di quella locazione, ripara e piglia la pietas.

Ora questo è un caso estremo perché, grazie al cielo, come Marco B. ho incontrato solo un'altra persona, Corrado P., in 25 anni.

Ma a quel punto lì il GM poteva dargli subito la pietas e levarmi Marco B. di torno. :D

Ma comunque ho sempre visto misfunzionare i giochi quando si va di "decide il master"

Fin che sono le tabelle a decidere al massimo salta fuori qualche porcheriola, tipo una vecchissima edizione di Runequest dove puoi autodecapitarti un personaggio facendo fallimento critico mentre prendi a pugni un'altro personaggio in una rissa.

Insomma l'equivoco di fondo è che si fanno passare per oggettivi concetti e fatti e che sono in realtà interpretabili o misinterpretabili :D

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La meccanica è la stessa degli allineamenti, è stata scopiazzata da lì in effetti perché l'autore di quella regola, quella della pietas sono io, hoi me, ma misfunziona esattamente dove misfunziona il modello gli allineamenti, cioé il Master decide se punirti, bloccando la progressione o rallentandola, o premiarti, l'interpretazione in AD&D è già premiata in core in base a criteri che non sono oggettivi. Alla fine c'è da interpretare una performance. Per il GM può stare benissimo che il giocatore crei disastri via metaplay che il personaggio risolverà intascando PE, o punti di pietas.

Insomma la meccanica misfunziona quando chi gioca non ha chiara la differenza tra giocatore e personaggio, caratteristica che ho visto vieppù aumentare dopo il 2004.

Nei WG o ti allei o non ti allei, o puoi mettere questi pupazzini o non lo puoi fare. ...Penso a WH40K, se i Tyr non possono avere alleati non possono avere alleati, non è se il giocatore interpreta il caotico neutrale. Anche lì c'è tutto il problema ma il giocatore, il personaggio... Alla fine se uno vuole mettersi a cavillare, tipo Marco B., e gli danno corda puoi tirare avanti all'infinito. :D

Scene del genere non le ho viste nei WG, devo ammettere, anche se nei WG una volta mi hanno rovesciato il tavolo e mi volevano menare perché avevo un esercito Khornesco e non facevo altro che attaccare e consolidare :D, era il 1998 e all'epoca col codexino di Khorne potevi consolidare un po' quello che volevi :D

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Penso che il problema sia più dovuto al fatto di come il personaggio vede gli altri più che a come il personaggio vede sé stesso. Senza parlare di entità esterne, che sono vincolate dal male più puro e ne sono ghiotte, andando sul lato umano penso sia abbastanza impossibile dare una concezione oggettiva di bene e male perché, come ben sappiamo, il bene e il male sono meccaniche e moralità che ci vengono innestate.

Lavorare su di una serie di pregi/difetti, esattamente simili a quelli presenti nel paragrafo "arricchire i PnG", forse è la chiave per sostituire gli allineamenti. Creare quindi un carattere completamente soggettivo, lasciando perdere il bene e il male come assoluti ben definiti.

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Secondo me l'allineamento e derivati applicato al gdr è sbagliato a livello teorico e ad esperienza mia non può funzionare a livello pratico. ...Tuttavia alcuni che non lo usano perché poi polarizzano sempre il gruppo su qualcosa e quindi l'allineamento perde la funzione caratezzante dicono che funziona. Oppure quelli che non lo usano perché il gruppo è monoallineamento dicono che funziona. Perciò giungo alla conclusione che l'allineamento a discrezione del giocatore non può funzionare.

Poi per come sono, o dovrebbero essere tagliate, le scene in D&D in effetti l'allineamento di gruppo è, e non sarebbe, la soluzione più sensata.

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La questione si divide su realismo e giocabilità.

In D&D il realismo si fotte.

Il paladino è il guerriero senza macchia ne paura che smasha i lanciatori di bambini e poi corca di mazzare un chierico perchè li resusciti tutti.

Ci sono varie sfumature di LB, ma poche seghe mentali, sei un eroe fiabesco come ha detto non ricordo chi.

Tutto deve esser trasposto nella definizione di Fantasy, non di Isis è malvagio, ma secondo l'Isis i malvagi siamo noi.

Niente realismo, è un gioco fantasy.

Se sostenessimo il realismo che cacchio ci fanno dei draghi che non hanno la deportanza o la struttura ossea per poter volare...?

E poi la magia...

E poi quel tizio ha le orecchie a punta e si comporta in maniera spocchiosa a livelli epici...

9 allineamenti, ognuno con varie sfumature.

Non è detto che il personaggio evolva a tal punto da cambiare allineamento in gioco...

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