Quest'inconveniente non ci voleva, chissà se c'è un'altra entrata...

Che ne pensi Saryl di mandare il corvo a fare il giro del vulcano? Quegli gnoll da qualche parte dovranno pure uscire prima o poi.

Una volta fuori dalla valanga che ci ha sepolto, mi guardo intorno ma non vedo Gnoll o altre creature ostili

Grazie Heironeus

Julian ha ragione: se Huginn potesse sorvolare la zona ci potrebbe fornire informazioni preziose

Al vulcano ci potete sempre arrivare facendo il famoso giro largo, semplicemente non potete più proseguire lungo il sentiero di prima.

Gli gnoll ora si sono ritirati nel vulcano, nelle miniere dei nani.

Mmm, non so se ci conviene ora fare questo giro largo, potremmo perdere troppo tempo. Torniamo al villaggio e seguiamo la pista dello spacciatore, per decidere meglio il dà farsi.

Saryl

Con molta fatica, soprattutto da parte dei miei muscolosi compagni, riusciamo a tornare alla luce del sole.

Non ci sono pericoli in vista, ma la via breve ora è bloccata.

Huginn arriva a posarsi sulla mia spalla, gracchiando lieto di vedermi uscire tutta intera, anche se impolverata.

«Sono d'accordo con Julian... eviterei la strada lunga... sistemiamo la faccenda in paese a questo punto, poi andremo a questo benedetto vulcano...

Anche perché se davvero sono stati gli gnoll a causare questa frana come suggerisce Caelern, non so ora come ora quanto potremo fare da soli contro poteri del genere...»

Io ero più che propenso ad evitare lo scontro.. Siamo in netta inferiorità numerica..

Mi sta bene dico dopo aver sentito i pareri di Saryl e Julian Caelern, tu che dici?

Da una parte contenti di aver salvato la pellaccia, dall'altra tristi e mesti rientrate a Rastor sul calar della sera.

Un buco nell'acqua, ma forse siamo sulla strada giusta...

Tornati in paese, l'unica cosa che può rifocillare corpo e anima è una buona zuppa calda e una dormita in un letto comodo.

Se siete d'accordo, andiamo in locanda, riposiamo, e domani becchiamo quello spacciatore sul fatto. - dico rivolto ai miei compagni.

Frustrato per non essere riuscito a fermare gli Gnoll, avendo anche rischiato di morire per mano loro, cerco di rilassarmi durante il viaggio di ritorno a Rastor anche se so che non ci riuscirò.

Credo sia l'unica cosa che possiamo fare al momento dico in risposta alle parole di Julian

Saryl

«Per forza...» commento, stanca «C'è poco altro da fare... vediamo di riposarci stanotte, che è stata decisamente una giornataccia...»

Tornati alla locanda venite raggiunti dal capovillaggio che si informa su quello che vi è successo e vi conferma i piani per la sera seguente.

Andate a dormire dopo aver mangiato in abbondanza e vi risvegliate l'indomani mattina freschi e riposati.

@Julian

Spoiler:  

Durante la notte sei stato disturbato da strani sogni, ma per quanto ti sforzi non riesci a ricordare nulla, solo buio e un grande freddo.

Mi sveglio per nulla rinfrancato dalla dormita. Ho sognato qualcosa di strano, ma purtroppo non riesco a ricordare cosa. Il ricordo scivola via dalla mia mente, come sabbia tra le mani, e resta solo il ricordo di un grande freddo.

Con le occhiaie viola per il poco sonno, scendo nella sala comune a fare colazione, silenzioso e di pessimo umore.

Il giorno seguente alla disavventura con la valanga che per poco non ci è costata la vita, mi alzo un'ora prima dell'alba, come è mio solito fare, per esercitarmi nelle mie arti marziali. Una volta concluso l'allenamento, recupero il mio equipaggiamento e scendo di sotto per fare colazione, dove trovo ad attendermi Julian di pessimo umore

Buongiorno esordisco sedendomi Qualcosa non va?

A parte l'orgoglio ammaccato di avere di fronte a noi dei nemici che praticamente ci hanno battuto, tutto ok dico di malumore svegliato e sedutomi a fare colazione. Noto comunque Julian conciato come me. Pero sembra che te sia stato pestato nei tuoi incubi da un branco di orchi. Sicuro sia tutto ok?

Poco propenso ad aprir bocca, mi limito a scrollare le spalle e a dire: "dormito male". Riprendo ad addentare la colazione, rimuginando sul grande freddo che ancora sento addosso, ma purtroppo senza alcun ricordo dell'incubo.

State finendo di consumare la colazione quando una campana inizia a suonare con insistenza, richiamando l'attenzione di tutti.

L'oste sparisce per un attimo, ritornando poco dopo armato di una giusarma é l'allarme del villaggio, qualcosa ci sta attaccando.

Seguite l'oste e il resto degli abitanti ed arrivate ben presto sulla palizzata ad est del villaggio dove si stanno radunando gli uomini. Salite anche voi sul parapetto e vedete che una grossa banda di umanoidi, orchi da quello che sentite dire dagli abitanti del villaggio, si sta dirigendo verso di voi. Ne contate almeno un centinaio e vedete persino una paio di catapulte.

Quando l'allarme suona ho appena addentato l'ultimo boccone della mia colazione; in fretta cerco di mandarlo giù mentre corro dietro all'oste. Saliti sul parapetto della palizzata che circonda il paese, la vista delle numerose creature lanciate all'assalto mi lascia per un attimo a bocca aperta; tuttavia, la mia disciplina militare prende in fretta il sopravvento.

Sbarrate l'accesso al paese come meglio potete! grido ai paesani accorsi in loco Non riusciremo ad arginare una forza d'attacco così soverchiante ma, se devo morire, lo farò nel nome dell'Invincibile!

Accorso sulle palizzate, il mio umore non cambia certo in meglio.

E ti pareva, giornata di mer** oggi...

Ascolto Tiberius prendere in mano l'iniziativa.

Ce la facciamo a sostenere un assedio? - chiedo guardandomi in giro, cercando di capire quante guardie abbiamo a disposizione.

Io non sono granché come arciere, ma posso dare una mano. Certo, meglio se in corpo a corpo...

Saryl

L'allarme improvviso quasi mi fa soffocare con la colazione, e quando ci avvisano che il paese sta per essere attaccato strabuzzo gli occhi per la sorpresa.

Davvero: ieri finiamo quasi sepolti vivi! Oggi attaccano la città! Ma in che storia siamo finiti?!

Seguo gli altri e vedo il contingente nemico, imprecando per il loro numero.

«Maledizione... questa cosa non mi piace per niente...» borbotto tra me e me preoccupata.

Quindi guardo Huginn, sulla mia spalla, e lo invito a salire in volo e tenersi lontano dal pericolo

per ora, per evitare che venga colpito da qualche freccia vagante.

«Se avrò bisogno di te lo saprai... ora va...» lo saluto, arruffandogli le penne.

«Male... male assai...» dico agli altri mentre come loro mi guardo attorno per capire come è messa questa cittadina a difese, sia attive che passive.

La situazione appare tesa e la battaglia si prospetta difficile, ma i difensori del villaggio sembrano ben addestrati. Nel giro di pochi minuti l'intero villaggio è bloccato, gli arcieri hanno riempito le mura e il capovillaggio sta organizzando con un paio di gnomi una serie di strane armi.

Intanto gli orchi si sono posizionati intorno al villaggio e hanno approntate le catapulte mentre iniziano una serie di canti e danze sciamaniche.