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Elezioni politiche 2013


DL Staff

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Intanto ti ringrazio Bobon, per aver esplicitato la retorica presente nella mia domanda.

Poi segnalo che il movimento 7 stelle di hokuto 5 stelle ha anticipato i tempi: ha già chiesto che si voti un suo governo. Tralasciando ora il punto di vista istituzionale, mi pare di poter affermare che Grillo si sia già perfettamente ambientato nei meccanismi dell'alta politica. Invece che badare all'attuazione del proprio programma ha capito che, tirando il più possibile la corda, ha solo da guadagnarci: infatti anche se il PD dovesse rifiutare le condizioni dell'alleanza, sia che si finisca a fare un governissimo, sia che si replichi un governo tecnico, i voti per il M5S finirebbero per aumentare.

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Secondo me Bersani e il M5S sono entrambi partiti con il piede sbagliato.

Il primo a chiedere a Grillo di dire loro cosa vuole. Che diamine, il programma del M5S è online, ci si mette 5 minuti a trovarlo e leggendolo, sorpresa sorpresa, si scopre che è pieno di cose "di sinistra". Inoltre è Bersani ad avere vinto le elezioni, seppur di poco; è lui che deve proporre qualcosa, l’iniziativa è del PD.

Grillo invece sbaglia a chiedere un appoggio ad un governo targato M5S. Capisco che si voglia scuotere le istituzioni, ma questo è formalmente fuori luogo.

Spero che Bersani la smetta di piangersi addosso per la non vittoria, si metta d’accordo per un programma di governo condiviso sia dal PD che dal M5S (non ci metto il PDL perché ritengo che siano pochi i punti in comune) e comincino a lavorare su quello. Ripeto, nel programma del M5S ci sono molte cose "di sinistra". Poi un governo così potrà pure durare poco.

Se così non fosse e andasse come previsto da bobon123, ovvero che non si appoggino leggi presenti nel proprio programma per non farle passare come altrui, si avrebbe la dimostrazione che anche il M5S è un partito come gli altri, più orientato agli interessi propri che a quelli del paese.

Sarò populista io…

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Se così non fosse e andasse come previsto da bobon123, ovvero che non si appoggino leggi presenti nel proprio programma per non farle passare come altrui, si avrebbe la dimostrazione che anche il M5S è un partito come gli altri, più orientato agli interessi propri che a quelli del paese.

Leggere il programma non basta per sapere quello che si vuole, perché la stessa cosa può essere intesa in cento modi diversi, in cento gradazioni diverse. La politica non è una cosa semplice, non nel senso che sia difficile ma nel senso che è complessa.

Mettiamo caso che il PD voglia una riduzione del 25% del finanziamento pubblico ai partiti e una trasparenza sulle spese tramite agenzie di certificazione. Un punto genericamente apprezzato dalla base, ma non il punto di Grillo che vorrebbe l'abolizione. Il PD fa la proposta. Grillo dice qualcosa sulla traccia di "Ci prendono in giro, si vogliono mangiare tre quarti della torta e una volta fatto non si toccherà per cento anni, ci voglio fottere!" e non lo votano. Si capisce che il M5S è un partito come gli altri? No, la base non lo capisce.

Mettiamo caso che il PD voglia un cambiamento della legge elettorale, introduzione delle preferenze, seggi uninominali. Se fatta in modo ragionevole una simile proposta svantaggia Grillo. E' nel programma una riforma in quest'ottica, ma QUESTA riforma? Grillo porta uno studio sul Blog in cui si fa vedere che con la legge proposta dal PD avrebbe perso 40 parlamentari nella scorsa elezione. O che li perderebbe nella prossima con i numeri presi da un sondaggio. O da un altro sondaggio. Scrive un post sul blog "Ci prendono in giro, la proposta è fatta per ammazzare il M5S! Perché dovremmo accettarla?" e non la votano. Si capisce che il M5S è un partito come gli altri? No, la base non lo capisce.

E si può dire la stessa cosa su tutti i punti del programma.

Reddito di cittadinanza? Possibile. Permanente? Ridicolo. Per tre anni? Impossibile da finanziare.

Ridurre le pensioni dei dirigenti statali? Possibile. Retroattiva? Impossibile (e incostituzionale).

Internet gratuito? Bell'Idea. Ma finanziato come? Gestito da chi? Abbandoniamo il pluralismo nelle telecomunicazioni e nazionalizziamo società straniere?

Il programma di Grillo è volutamente estremo. Non c'è niente di male, ma le alleanze sono ovviamente possibili solo al compromesso. La cosa assurda è che, se andasse al compromesso, la base di Grillo lo lascerebbe. Se cedesse su un punto per ottenerne tre, lo considererebbero un inciucio e non normale contrattazione, la base della società civile. Molto difficile un accordo, se una delle parti si è legata le mani a non accettare compromessi.

Qualcosa alla fine si dovrà fare, dall'impasse si deve uscire. Ma non vedo soluzioni semplici.

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estremo? Loro al finanziamento pubblico ai partiti (che forse i più giovani fra voi non ricordano come sia stato abolito da un referendum e ripristinato dai partiti...cambiandogli nome :banghead: ) ci hanno già rinunciato. In sicilia hanno rinunciato al 75% dello stipendio e lo utilizzano come aiuti e finanziamenti alle imprese. Vogliono la stessa cosa a livello nazionale. Semplice e lapalissiano...e non certo estremo.

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estremo? Loro al finanziamento pubblico ai partiti (che forse i più giovani fra voi non ricordano come sia stato abolito da un referendum e ripristinato dai partiti...cambiandogli nome :banghead: ) ci hanno già rinunciato. In sicilia hanno rinunciato al 75% dello stipendio e lo utilizzano come aiuti e finanziamenti alle imprese. Vogliono la stessa cosa a livello nazionale. Semplice e lapalissiano...e non certo estremo.

Lo ricordo bene. Ed ero contrario allora (anche se non potevo ancora votare) come lo sono oggi: un referendum fatto sull'onda di tangentopoli non è sintomo di particolare razionalità, come i due referendum sul nucleare (a cui sono contrario) fatti dopo i disastri di Chernobyl e Fukushima.

Non voglio entrare comunque nel merito della correttezza del finanziamento pubblico ai partiti, se gli elettori preferiscono il sistema USA di lobby è assolutamente lecito. Non è importante chi abbia ragione.

Voglio invece confermare quello che ho detto, che sia estremo. Ovviamente lo è. Sull'argomento si può discutere di tenerlo uguale a ora (100%), dimezzarlo (50%), ridurlo ad un quarto (25%), o cancellarlo (0%). Non si può andare oltre, a meno di chiedere soldi ai partiti per poter fare politica. E' la posizione più estrema che si possa avere sull'argomento. Questo non vuol dire sia sbagliata, o assurda. E' semplicemente una posizione non scavalcabile. Estrema appunto.

Nell'ottica di raggiungere un compromesso, questo è quello che importa. Poi se sia ragionevole o meno come posizione sarebbe un discorso decisamente ortogonale. Se su tutti i punti del discorso si ha una posizione estrema e non si accettano compromessi, è difficile dire "Si votano solo le proposte che ricalcano esattamente il programma." Stai dicendo: non potete fare un governo con me, ve lo rendo impossibile.

Che è ragionevolissimo, la gente lo vota per questo ed è un suo diritto impedire la formazione di un governo in Italia, ma non vorrei ci fosse confusione su cosa voglia dire cercare punti comuni.

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Concordo con l'analisi di bobon, molto lucida.

Mi permetto di aggiungere una cosa sui finanziamenti pubblici: in assenza di finanziamenti pubblici, chi vuole dedicarsi a certe attività deve ricorrere a finanziamenti di altro tipo, pena l'impossibilità ad operare. Che cosa vuol dire questo? Vuol dire che saranno i privati a finanziare e di fatto controllare i partiti, in assenza di finanziamenti pubblici. Con tutte le conseguenze del caso... voglio dire, o si cambia radicalmente il sistema economico mondiale, oppure per certe attività servono ingenti somme di denaro, che da qualche parte dovranno pure provenire, e presumibilmente verranno da dove ce ne sono molti.

Il che non vuol dire di lasciar le cose come sono: semmai, andrebbe controllata ogni singola voce di spesa dei partiti, e certi sprechi andrebbero proprio eliminati tout court. Ma tremo al pensiero di un paese dove i partiti politici siano letteralmente al soldo di forti interessi privati.

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Ma tremo al pensiero di un paese dove i partiti politici siano letteralmente al soldo di forti interessi privati.

Tra l'altro non serve una forte immaginazione, è come funziona negli USA. Se dovessi dire cosa invidio di questa nazione, non penso che tra le voci ci sarebbe "il fatto che i partiti politici siano in mano alle lobby private". E' ovvia la contraddizione nel volere contemporaneamente politici slegati dalle multinazionali e privi di finanziamenti pubblici.

Ma appunto, non vorrei deragliare la conversazione (che in realtà sembra morta) entrando nel merito delle singole questioni. A prescindere da chi abbia ragione (anche assumendo che qualcuno abbia ragione), il tema principale è che se non si vogliono accettare compromessi con l'altra parte, si fa la lotta armata e non si entra in parlamento (scelta nobile). Il parlamento è il luogo dove si cerca di giungere ad un compromesso tra le diverse anime della nazione.

Se si entra in parlamento ma poi non si fanno compromessi si cristallizza la situazione attuale. Personalmente voglio delle riforme, la situazione in Italia non mi soddisfa.

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Personalmente voglio delle riforme, la situazione in Italia non mi soddisfa.

Perfavore indica quali siano i partiti e le coalizioni di governo che hanno portato l'Italia alla situazione che non ti soddisfa. Se hai più di 35 anni elenca anche i partiti e le coalizioni che hanno dato il via a "mani pulite" e che hanno ridotto il paese a questo livello. Inoltre indica tutti coloro che prima dell'avvento del movimento 5 stelle hanno cercato di risolvere o almeno seriamente proposto dei cambiamenti delle riforme che tanto aneli siano cambiate e quali siano state le forze politiche che fino a un anno fa hanno proposto ciò di cui adesso TUTTI si riempiono la bocca...

Perfavore...se non riconoscete quali siano i ladri, i corrotti e i disonesti che ci hanno preso per i fondelli per 35 anni...

Partiti che si alleano, poi si mandano a quel paese e poi...alleati come prima, come se nulla fosse successo. Ma siamo seri...

Ma davvero ancora date retta a questa gente?

Io no...e ho vissuto di persona l'era Forlani, Andreotti, De Mita, De Michelis, Craxi...ecc ecc e poi Occhetto, D'Alema, Fini e poi la Lega che ce l'aveva duro e han dimostrato di essere ESATTAMENTE come tutti gli altri...fino agli ultimi anni ancora di Mr. B, di Maroni, di Bersani....la lista dei disonesti che si è occupata in primis di se stessa e mai dei cittadini o del paese è così lunga che dimenticherei sicuramente ennemila persone. Penso che solo questi pochi nomi bastino ed avanzino....

Adesso tutte le responsabilità e le colpe sono di chi al governo non c'è mai stato? Di chi è diventato il primo partito in Italia e di tutti quei cittadini che li hanno votati? La colpa cari miei e di coloro che ancora hanno deciso di farsi infinocchiare dalle promesse di gente come Berlusconi (cosa deve fare quell'uomo per perdere la fiducia della gente...stuprare e fare a pezzi un bambino, divorarlo crudo davanti alle telecamere in diretta?), Bersani che adesso chiede senso di responsabilità e quando era al governo non ha fatto una cippa per eliminare i privilegi e fare quelle riforme che adesso, poverino, non può fare per colpa del movimento 5 stelle? AHAHAHA....

Ultima cosa poi chiudo lo sfogo; accusano quelli del mov5s di non essere "competenti". Lo erano e lo sono di certo i vari Gerry Scotti, Rivera, Carlucci, Minetti, Carfagna, Barbareschi, Pedersoli (Bud Spencer) e le centinaia di altri personaggi di spettacolo che sono stati eletti nelle file dei partiti in questi anni.

PS: non sono ancora riuscito a trovare uno che ammettesse di aver votato Berlusconi o Lega in queste ultime elezioni...mi ricorda i tempi di mani pulite quando trovare uno che avesse votato DC o PSI era praticamente come trovare una vergine ad Arcore. Io diffidavo di queste persone e continuo a farlo. Chi si vergogna del proprio voto...cos'ha da nascondere?

Ciao dal nonno

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Perfavore indica quali siano i partiti e le coalizioni di governo che hanno portato l'Italia alla situazione che non ti soddisfa.

Sarebbe un elenco troppo lungo, nessuno è stato perfetto e tutti possono prendersi delle colpe tranne chi non ha provato. Il livello dei partiti in Italia è davvero basso, e capisco la voglia di dargli uno schiaffo votando M5S, anche per indurli al cambiamento. Come capirei la voglia di rigargli la macchina, o di dargli uno schiaffo: un desiderio di pancia. Decidere quindi che "Sono degli schifosi, quindi faccio un partito alternativo!", è ragionevole, ed è come la democrazia difende se stessa. Decidere che "Sono degli schifosi, quindi faccio un partito alternativo che non cede a compromessi con chi non la pensa come me" è un non sequitur, anche se ne capisco il vantaggio elettorale. Io voglio i compromessi, sono la chiave della democrazia e del rispetto della minoranza. Non fa compromessi chi vuole solo raggiungere il 51% per poter decidere incurante dell'altro 49%: visto che siamo il 51% decidiamo noi e voi accettate o ve ne andate. Non è democrazia ma la dittatura della maggioranza.

Non siamo in campagna elettorale, si può parlare con cognizione. Il tuo lungo post dice sostanzialmente "i politici attuali non mi piacciono", ma non è una risposta logica perché nessuno sta dicendo il contrario. Si sta discutendo di quale sia il bene dell'Italia. Bloccare il parlamento, impedire di fare la legge finanziaria e rinnovare i contratti dei precari dello stato pur di punire la classe politica è l'equivalente del marito tradito che si taglia il batacchio per punire la moglie infedele. Non ci tengo. Non mi interessa discutere di quanto infedele sia stata la moglie, di quanti uomini siano stati trovati nel suo letto, dei video che metteva online per vantarsene con le amiche. Non mi interessa sentir dire "Ma ancora ti fidi di tua moglie? Sono vent'anni che ti è infedele!" Mi interessa discutere del fatto che, a prescindere da tutto questo, ci tengo al mio batacchio. Se il M5S (Grillo?) dicesse che votavano la fiducia a patto di dimezzare il numero dei parlamentari, di cambiare la legge elettorale e fare qualcosa per il rimborso pubblico ai partiti nei primi cento giorni (dopo si regge sin quando ci si trova d'accordo) in che modo sarebbe stato peggio per i cittadini? Se avesse detto, prima delle elezioni, che questo era il suo piano li avrei votati pure io. E' nei modi il problema, non (solo) nei fatti.

Ci sarebbe poi un ultimo punto: non tutti i governi nel recente passato sono stati uguali, molte riforme sono state decisamente apprezzabili, nessun paese del mondo ha leggi perfette né tali leggi esistono. Le società sono fluide, non ci sono ricette facili in cinquanta punti per la perfezione. Determinati governi degli ultimi vent'anni hanno nella mia memoria un saldo decisamente positivo, anche se nessuno è stato (ovviamente) il mio governo ideale: mi sarei preoccupato (molto!) del contrario. Si criticano i governi per le riforme non fatte ma non vedo come lo stallo istituzionale sia una soluzione a questo.

PS: sul merito, se fosse accettato per intero tutto il programma del M5S una volta raggiunto il 51%, ne sarei spaventato: vi sono follie. Ma appunto non vorrei entrare nei singoli punti ma rimanere sul generico valore istituzionale di fare un partito che non fa nulla sino a quando raggiunge il 51%, perché non vuole sporcarsi elettoralmente, per poi poter decidere senza ascoltare gli altri. Gli esempi nella storia sono molti, e nessuno positivo.

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Di nuovo, mi dispiace che non ci sia in off topic la possibilità di dare fama a bobon.

Veramente, Merin: non è che il marciume del vecchio (un marciume che comunque non accomuna tutti allo stesso modo, per quanto ad alcuni faccia comodo e per alcuni sia strumentale fare un unicm di quelli che sono venuti prima) autorizzi ad accettare e invogliare le boiate del nuovo. Le scelte di pancia e la rabbia non portano mai troppo lontano: portano, al più, a sostituire un feticcio vecchio con uno nuovo, ma non riescono a dar vita a un reale cambiamento duraturo.

Nel nostro caso, poi, siamo alle comiche: si vorrebbe, in regime di democrazia, non la dittatura della maggioranza (rischio concreto nel sistema democratico), ma addirittura la dittatura di una minoranza.

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Per usare una tua metafora...la moglie (tutti i partiti) hanno reiteratamente tradito (il paese e i cittadini), quindi no, non mi taglio il batacchio, semplicemente divorzio, chiedo e ottengo gli alimenti visto che è stato il coniuge più forte e divorzio per colpe SUE e ci mantengo i figli (i cittadini traditi). Mi spiace nessun compromesso con delinquenti manifesti.

Ciao dal nonno.

PS: sono veramente curioso di sapere se fra voi ci sia un elettore di Berlusconi e quali siano state (e siano) le motivazioni per averlo fatto e per sostenerlo. Io VOGLIO conoscere questi 20 italiani su 100 che vogliono lui alla guida del paese.

@Feanpi: E' la cosa che fa arrabbiare di più e che ha portato Mov5s oltre il 25% dei voti....sottovalutate le cose e pensate che siano follie. Follie che poi sono certo che si riferisce a una o due cose...dimenticando tutte le altre che se non sono condivisibili vuol dire che si è per il furto e la delinquenza legalizzata della politica. Avete la memoria corta signori e non ricordate le schifezze che hanno fatto di continuo. Mi spiace non ha nemmeno senso discutere con chi non ammetta la totale disfatta e delinquenza di questi partiti...non ci si può nemmeno mettere ad elencarle tutte.

Se non si vogliono le prime cose che ha chiesto il Mov5s significa che si è collusi con il sistema attuale. E non è ammissibile non volere che le cose cambino radicalmente. Ditemi che cosa va bene in quelle persone che - evidentemente - avete votato.

Io mi sto prendendo la responsabilità di dire chi ho votato e perché...qui invece non fate altro che attaccare un movimento che non sarà perfetto ma cerca di cambiare il marciume di TUTTI i partiti che hanno governato negli utlimi anni. Perché dovrei credere che Bersani faccia una legge elettorale degna di tale nome ed elimini il conflitto di interessi nel momento in cui era al governo e non l'ha fatto? Perché dovrebbero ridursi stipendi e privilegi quando finora son sempre stati tutti compatti per non toglierseli?

Le chiacchiere stanno a zero...ditemi i motivi per cui avete dato fiducia a quella gente. Io la sto dando a persone che fino a prova contraria sono oneste e cercano di cambiare lo stato delle cose mentre le precedenti hanno dimostrato abbondantemente la loro disonestà. Ora....voi, quali motivazioni avete per dare le chiavi del governo ad un Berlusconi, Bersani, Maroni, ecc ecc? Sono sinceramente curioso perché a casa mia se una persona viene a casa e scopro che ruba, viene una seconda volta dicendomi che non lo farà più...e ruba, la terza se si azzarda ad avvicinarsi a casa mia lo impallino. Voi invece..."prego si accomodi e rubi pure senza farsi problemi". MAh....

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Guarda Merin, io ti posso rispondere per me, e se vuoi ti rispondo in privato inviandoti una foto di quello che c'è in camera mia sopra la scatola dei coltelli.

Comunque, ci sono anche altri "elettori fantasma": per dire, i sondaggi davano percentuali molto più basse anche a Grillo. Che qualcuno si vergogni di dire quel che vota è solo una delle tante vergogne dell'italianità, quell'italianità che, a mio parere, è tanto ben rappresentata da una classe politica veramente (purtroppo!) espressione del popolo che l'ha eletta.

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Non ho capito la metafora dove sia andata, non saprei cosa risponderti perché non ho capito cosa proponi, uscendo dalla metafora. Cosa sarebbe il divorzio? A chi chiedi gli alimenti? Quale sarebbe il tribunale? In questo piano ottengo dei soldi? Temo di aver perso qualche passaggio. Mi ripeto forse, scusa. Fondare un nuovo partito è giustissimo. "Mandare a *******" i precedenti, strepitare, gridare che i privilegi dei parlamentari non siano mai stati toccati, è giustissimo. Quindi non capisco la tua risposta: nessuno sta dicendo il contrario.

Quello che si sta dicendo è: Grillo in questo momento è forte e potrebbe chiedere al PD, che è altrimenti in trappola, enormi miglioramenti in questa direzione in cambio del voto di fiducia. Facciamo una proposta di compromesso:

-Reintroduzione del falso in bilancio e leggi contro la corruzione;

-Legge sul conflitto d'interessi;

-Riduzione del numero dei parlamentari, loro stipendi, razionalizzazione del finanziamento pubblico legato al bilancio dei partiti e certificato da un'agenzia esterna (come per una società quotata in borsa);

-Taglio delle province;

-Interventi immediati su urgenza sociale e economia;

-Diritti di cittadinanza e delle coppie omosessuali;

-Legge sulla scuola e il diritto allo studio;

-Legge elettorale;

-Piano internet per la liberalizzazione delle frequenze del WiMax.

Dovrebbe il PD accettare qualche compromesso? Sì. Dovrebbe Grillo accettare qualche compromesso? Sì. Vivrei io meglio se lo facessero? Sì.

Delle tre domande, mi interessa solo la terza (e relativa risposta). Perché non accetta? Ovviamente il motivo per il no di Grillo al compromesso, è politico: se governasse, potrebbe sbagliare. Qualcosa non si farebbe, e i giornali glielo rinfaccerebbero. Il PD prenderebbe parte del merito. Se i problemi non si risolvono, prenderebbe la colpa. Se i problemi si risolvono e la politica si moralizzasse, la sua necessità diminuirebbe.

L'assurdo è che non c'è una motivazione alternativa. Viene semplicemente detto "Non voglio compromessi", senza spiegare perché. Cosa c'è di male nel compromesso, se il compromesso fa vivere meglio i cittadini? Posso disprezzare il 20% (o il 50%, o il 99%) degli Italiani che votano in un certo modo, ma non per questo non andrei con loro a compromessi se questo significasse vivere meglio. Non posso ammazzare o esiliare chi non la pensa come me, né vorrei poterlo fare. Se si deve vivere insieme, si fanno compromessi. Io rinuncio su quello che interessa meno a me e più a loro, loro su quello che interessa meno a loro e più a me, e viviamo tutti meglio. La democrazia pesa queste necessità sul numero di persone, di modo che le necessità dei tanti pesano più di quelle dei pochi, ma non è fatta per ignorare le necessità dei pochi. Anche con la maggioranza assoluta, si devono fare compromessi. Altrimenti stai opprimendo la minoranza. Mi ripeto: gli esempi storici dei risultati sono tanti, anche senza andare ai grandi classici di inizio novecento.

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-Reintroduzione del falso in bilancio e leggi contro la corruzione;

-Legge sul conflitto d'interessi;

-Riduzione del numero dei parlamentari, loro stipendi, razionalizzazione del finanziamento pubblico legato al bilancio dei partiti e certificato da un'agenzia esterna (come per una società quotata in borsa);

-Taglio delle province;

-Interventi immediati su urgenza sociale e economia;

-Diritti di cittadinanza e delle coppie omosessuali;

-Legge sulla scuola e il diritto allo studio;

-Legge elettorale;

-Piano internet per la liberalizzazione delle frequenze del WiMax.

E chi tra PD e PDL vuole queste cose? L'hanno voluto finora? Non mi pare....

Lo vogliono adesso forse perché alrimenti se ne vanno a casa? Nemmeno questo mi pare...sto guardando Ballarò e ho appena ascoltato l'esponente del PDL e quello del PD, nessuno dei due ha minimamente accennato a questi punti (condivisibili) che hai elencato ;)

Ciao dal nonno

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Vedremo che succede. Mi piace quello che stanno dicendo la De Gregorio e Pallante e se 10 milioni di "italiani" non avessero dato il voto al nano, si sarebbe potuto provare quello che adesso chiamano il "modello Sicilia" che Crocetta ha parzialmente esposto. Io sono uno dei delusi dal PD....chi credi che sostenessi prima che esistesse il Mov5s? ;)

E' che l'hanno fatta troppo grossa pure loro....non possono pensare di non pagare per ciò che hanno fatto e soprattutto per quello che non hanno fatto. Il futuro ci dirà come si svolgeranno le cose...

Ciao dal nonno

EDIT: @Sub: appunto...ammesso che sia vero che abbiano intenzione di percorrere questa strada, perché hanno dovuto aspettare di essere quasi fatti fuori? Questa è una loro reazione di paura non di responsabilità ed interesse per il paese ed i suoi cittadini.

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E' che l'hanno fatta troppo grossa pure loro....non possono pensare di non pagare per ciò che hanno fatto e soprattutto per quello che non hanno fatto. Il futuro ci dirà come si svolgeranno le cose...

Mi ripeto. Che "loro" la paghino mi piace. Avrei apprezzato, ad esempio, se l'avessero pagata alle primarie per chi l'ha fatte. Avrei apprezzato se a destra ci si fosse impuntati per avere qualcosa di diverso. Nessuno discute questo.

Quello che non mi piace è che debba pagarla io, con un blocco delle riforme, mentre non la pagano loro: se ci si impunta sul "No compromesso", si rivà a elezioni con la stessa legge elettorale, con gli stessi stipendi, con gli stessi rimborsi. Che senso ha farla pagare NON riducendogli gli stipendi, NON riducendone il numero? Non riducendo niente se non le possibilità di crescita della nazione? Ci sono aziende che sono in credito dallo stato per miliardi e aspettano un pagamento, pena il fallimento, che non può avvenire senza un governo. Facciamo pagare i politici, non lavoratori e imprenditori.

Purtroppo il modello Sicilia è sostanzialmente irrealizzabile in Parlamento con questa legge elettorale, ed è per questo che trovo il punto di Grillo (nessun compromesso) demagogico e dannoso. E' chiaro perché lo faccia, e non mi stupisce che lo faccia.

Quello che mi stupisce è il fatto che questo oltranzismo lo premierà alle urne, che una persona che dice "No ai compromessi" senza motivarlo ne esca premiato. Regalandoci altri soldi buttati in elezioni bloccate, continuando nel frattempo a pagare vagonate di soldi un parlamento che non può neanche legiferare ma dandoci nel frattempo Tafazziane bottigliate sui maroni per punire la moglie infedele. Senza punirla o darle fastidio: Bottigliate sui maroni e sguardo severo, ma continuandole a dare 17000 euro al mese. Se ci porta in casa altri amanti, aumentiamo le bottigliate sui nostri maroni. E facciamo lo sguardo più severo.

Non siamo in disaccordo sul fatto che "debbano pagare" o che "si debba cambiare". Siamo in disaccordo sul fatto che non fare nulla equivalga a fargliela pagare o a perseguire il cambiamento. Hai ottenuto di aver bloccato il parlamento? Inchiodali alle loro responsabilità e costringili a pagare e a migliorare l'Italia. E' più rischioso, perché si deve governare e governando si può fallire. Ma almeno non paghiamo noi la mancanza di coraggio di chi vorrebbe spacciarsi per rivoluzionario.

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