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Peggior film di sempre


Aerys II

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E come non citare "Donne in topless che parlano della loro vita", pellicola Neo-Zelandese di rara insensatezza? Se volete ve lo presto in VHS...

Lo prenoto!

Aggiungo alla lista (e so gia' che qualcuno mi dara' ragione) anche "The Hole". E non aggiungo altro...

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Io vorrei esprimere un pensiero...

Darei 2 film da citare... 1 peggior film italiano, e 1 peggior film straniero

...per l'oscar come peggior film italiano le nomination sono...

1) Fantozzi ---> insignificante film in contenuti e affaticante senso di impotenza :banghead:

...And the nominations, for the worst film are...

1) Il mistero di Sleepy Hollow ---> ...ma non doveva essere un film d'orrore?? :think:

3) Mars Attack ---> ... :stupefatt: ...

...MARS ATTACK!!!!!!... ke offesa alle nostre capacità intellettive!

Mi hai toccato due film di Tim Burton (che io personalmente adoro!!!) e il mitico Fantozzi... :naughty:

Comunuqe posso capire: Tim Burton non piace a tutti (ha uno stile tutto suo), e Fantozzi comuqnue va contestualizzato al periodo in cui è uscito.

Io lo visto in TV un sacco di volte, e non nego che ogni tanto - quando lo rifanno - lo rivedo (anche se conosco le batute a memoria ;-) e ormai rido di riflesso)

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Quoto in toto DTL sulla spinosità di Tim Burton e sulla necessità di contestualizzazione di Fantozzi.

Su Burton, in particolare, direi che è come quei profumi esotici che si sentono raramente: possono piacere e lasciare una scia inebriante oppure nauseare.

A me piacciono! ;-)

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Rifacendomi a qualche pagina prima, dove Joram citava 'Alone in the dark' e io 'House of the Dead', ho recentemente scoperto che sono stati girati dallo stesso regista.

Io ho lasciato il cuore sui videogames da cui sono stati tratti, e mi rattrista parecchio sapere che qualcuno ne abbia acquistato le licenze per ottenerne dei film estremamente scadenti. :-(

Spero caldamente che non mi rovinino pure Devil may cry e Silent Hill. :pray1:

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I fratelli Vanzina andrebbero toruturati. Però bisogna riconoscer loro un merito: sono quanti anni, 10?, che con lo stesso film, stesso copione, stesso cast guadagnano sempre una vagonata di soldi. Ogni anno cambiano solo due cose: le bellone da inserire nel film e il luogo dove girano dato che hanno l'esigenza di cambiare nome al film (Natale sul nilo, in india, a canicattì...), e già si è un pò persa quell'abitudine di mettere i numeri vicino al film... potevano fare vacanza di natale 1, 2, 3, 4, 5, n...ecc. Oppure tipo: vacanze di natale la riscossa, vacanze di natale la vendetta della tettona, vacanze di natale la compagnia del bordello, vacanze di natale le due tette, vacanze di natale la prigioniera delle maldive, ecc...

Mi spiace smorzare la vostra sete di sangue cinefilo, ma i Vanzina non fanno più film con Boldi e De Sica dal 1999. Nel frattempo hanno tentato di elevare il livello della loro produzione girando commedie un po' più raffinate, tipo Il Pranzo della Domenica, che però non hanno incassato mezzo Euro; a questo punto ditemi, di chi è la colpa se il cinema italiano è ridotto com'è ridotto? Di quei cattivoni dei Vanzina o del pubblico?

Comunque, se proprio volete sparare su un bersaglio facile, il regista dei vari Natali sul Nilo e Natali in India usciti nelle nostre sale negli ultimi anni non è il sempre troppo bistrattato Carlo Vanzina, bensì Neri Parenti, quello della saga di Fantozzi.

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Sulla scia del successone del "Cartone che odiate", beccatevi questa: quali sono state per voi le peggiori visioni filmiche della vita?

Non barate: voglio film che abbiate visto! Lo so anch'io che "Troppo Belli" è indubbiamente il peggior utilizzo di pellicola cinematografica di sempre, però non l'ha visto nessuno e quindi non vale...

Insomma, voglio che mi raccontiate le volte in cui avete pensato "Era meglio se guardavo l'interno della cisterna del camion dell'Idrospurghi."

Il più brutto non lo so, ma il film più insopportabile che abbia mai visto è Santa Maradona. Gronda vuota supponenza da ogni fotogramma.

In quanto a noia, invece, spero che questa congrega di tolkienofili non mi linci se nomino La Compagnia dell'Anello come campione assoluto. Ricordo che nell'intervallo tra primo e secondo tempo ero stato colto da due terribili pensieri:

"Oddio, devo sorbirmi ancora novanta minuti di questa roba pallosissima"

e

"ho insistito io perché venissimo a vedere questo film, quando usciamo di qui i miei amici mi ammazzano."

Per la cronaca, Le Due Torri e Il Ritorno del Re mi sono sembrati decisamente più godibili.

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Su Burton, in particolare, direi che è come quei profumi esotici che si sentono raramente: possono piacere e lasciare una scia inebriante oppure nauseare.

Tim Burton è un grandissimo pittore ma, purtroppo, un narratore piuttosto scalcinato. E' per questo che molti suoi film finiscono col somigliare a collage di belle scene senza grande coesione interna.

Poste queste premesse, ritengo che girare un capolavoro assoluto come Big Fish sia un requisito sufficiente per entrare in Paradiso.

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il peggior film di sempre?? ce ne sono tanti, ma uno mi è rimasto particolarmente impresso in mente .. una mattina su itaglia1 c'era uno di quei film squallidi, piu o meno per bambini .. dove si vedeva come scena d'apertura un ragazzino in una stanza buia arredata tipo sala computer della nasa con luci e led rossi che sfavillavano da punti imprecisati di queste "apparecchiature" .. poi scatta l'ainquadratura di spalle del ragazzo al computer che è intento a battere in modo puramente casuale dei tasti sulla tastiera .. altra inquadratura, il pc .. parte un .. un .. non so definire quella cosa .. probabilemente voleva sembrare un programma con una interfaccia da gioco (con una grafica leggermente superiore a quella di doom 1) .. beh insomma .. in questa fantastica grafica cubettosa di poteva vedere che il player era dentro un tunnel (una specie di dungeon) .. dopodichè .. c'è quella che io chiamerei la scena madre del film .. si capisce che quel gioco, piu rassomigliante ad un salvaschermo che ad altro, in cui è impegnato a dei livelli allucinati il ragazzetto, non è un gioco .. bensì è il ragazzo che sta entrando in un server, beh, si, insomma si capisce che lui ha crackato un server per .. mettersi a scaricare un gioco ..

secondo me questo film è stato commissionato da alcune tra le piu grandi ditte che producono televisori .. perchè appena vedi questa sequenza iniziale il primo impulso è quello di scagliare il telecomando verso lo schermo, per centrare in pieno la faccia del ragazzino ..

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  • 2 settimane dopo...

...ritengo che girare un capolavoro assoluto come Big Fish sia un requisito sufficiente per entrare in Paradiso.

Quoto.

E' difficile risponderti, i tuoi post sono tanti e ugualmente interessanti...

Dunque, su "La Compagnia dell'Anello" trovo che chi non è un tolkieniano (o tolkienofilo) e non appartiene alla fitta schiera degli spettatori da moda del momento possa (dico "possa", non "debba"...) trovarlo ostico: è la parte della trilogia più introduttiva, più lenta, e chi non è passato per il libro potrebbe in effetti stancarsi. Ne ho conosciuti almeno tre (e non li ho fatti linciare).

Su Neri Parenti che fa oramai film ributtanti, c'è da dire che di Fantozzi non si ricorda la regia, bensì l'essenza, la morale, e quella derivava da Paolo Villaggio (che è almeno sei spanne sopra Boldi e Christian De Sica (doverosissimo specificare di quale De Sica parlo). I "film dei Vanzina" sono un simbolo di un certo tipo di decadentismo cinematografico, un colpo di coda sgraziato dell'ondata di thrash e "romanismo" esagerato degli anni '70... Insomma, per molti "film dei Vanzina" è quasi un genere.

Che la colpa del decadimento in questione sia del pubblico, è sacrosanto: non dimentichiamoci che in Italia la gente guarda Maria De Filippi (ed è pure contenta)...

Mordendomi la coda, torno all'inizio del post: quoto l'ultima affermazione su Big Fish, un film di cui posso sinceramente dire "Stupendo". Riguardo al resto, sono d'accordo sul fatto che Burton sia un ottimo pittore: l'uso che fa (ad esempio) dei colori, o dei non-colori, è secondo me geniale. Infonde nelle sue opere un'atmosfera unica, di cui si potrebbe parlare credo molto a lungo, tra il simbolismo e il surrealismo, con nulla di lasciato al caso.

Sulla poca coesione delle scene, ti dirò che a me non ha mai dato molto fastidio nei suoi film. In fondo la vivo più come un tassello dell'impianto onirico che intesse, il fatto che certe scene possano apparire "slegate" avvicina ancora di più il film al sogno (dove il rigore cronologico e logico non è contemplato).

Poi, gusti son gusti.

Santa Maradona non l'ho visto, ma mi fido.

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Scusa se te lo chiedo (ti prego di non insultarmi)... perchè???

perche` non c'e` niente di credibile, perche` la storia ed il mito sono stati stravolti, perche` non ci sono le divinita` (fondamentali), perche` Paride alla fine fa Legolas...

potrei andare avanti per molto, ma mi farebbe tornare alla mente i 5 euro peggio spesi degli ultimi 2/3 anni

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Dunque, su "La Compagnia dell'Anello" trovo che chi non è un tolkieniano (o tolkienofilo) e non appartiene alla fitta schiera degli spettatori da moda del momento possa (dico "possa", non "debba"...) trovarlo ostico: è la parte della trilogia più introduttiva, più lenta, e chi non è passato per il libro potrebbe in effetti stancarsi. Ne ho conosciuti almeno tre (e non li ho fatti linciare).

In genere, nei film normali, c'è una prima parte dalla durata variabile tra i quindici e i trenta minuti nella quale vengono presentati i personaggi, l'ambientazione e le premesse; è la cosiddetta fase di setup. Questo, però, vale per i film che non vanno oltre le canoniche due ore di lunghezza. Ma la trilogia di Jackson è stata intesa fin dall'inizio come un unico film di nove ore e passa; ne consegue che La Compagnia dell'Anello è in realtà una fase di setup che dura tre ore! E può risultare sfiancante, per uno spettatore impreparato come me. Tuttavia capisco che i tolkienofili accaniti, che sono molti, si siano divertiti a riconoscere luoghi e personaggi, e a cogliere le numerose strizzatine d'occhio che, ahimé, erano fuori dalla portata di chi non ha letto Tolkien.

Paolo Villaggio (che è almeno sei spanne sopra Boldi e Christian De Sica (doverosissimo specificare di quale De Sica parlo).

Sicuro?

Intendiamoci, io venero Villaggio a livello quasi religioso; ho visto tutti i suoi film (anche se sono sicuro che verrà ricordato, e giustamente, solo per la serie di Fantozzi) e ho perfino letto tutti i suoi libri, inclusa l'autobiografia. Però non credo che Christian De Sica sia un cattivo attore. Anzi, sono sicuro che avrebbe potuto fare cose degnissime, se solo gli fossero capitate le occasioni giuste; ma in Italia, purtroppo, siamo specializzati nello sprecare i talenti. Facendo un salto indietro di una generazione, vedansi i casi di Lino Banfi (che secondo me avrebbe avuto i numeri per fare qualcosa di buono, e invece ha interpretato solo brutti film) e Renzo Montagnani (un grande attore, che tolta la serie di Amici Miei è stato costretto a fare soltanto cagate).

Anche Boldi si poteva sfruttare meglio, benché io lo giudichi comunque inferiore a De Sica.

A proposito di De Sica: lui stesso ha provato a girare film con un minimo di spessore, tipo la commedia in costume Tre. C'è riuscito? Non si sa, nessuno è andato a vederli, 'sti film. E allora è inutile che ci lamentiamo dei vari Natali Sul Nilo: è quello che ci meritiamo.

I "film dei Vanzina" sono un simbolo di un certo tipo di decadentismo cinematografico, un colpo di coda sgraziato dell'ondata di thrash e "romanismo" esagerato degli anni '70... Insomma, per molti "film dei Vanzina" è quasi un genere.

Per tutti, direi; tanto che ormai vengono attribuiti ai Vanzina soprattutto film girati da altri. E dire che i primissimi film vanziniani non erano neanche così brutti; il primo Vacanze di Natale, ad esempio, è di gran lunga più passabile dei suoi diecimila seguiti.

Mordendomi la coda, torno all'inizio del post: quoto l'ultima affermazione su Big Fish, un film di cui posso sinceramente dire "Stupendo". Riguardo al resto, sono d'accordo sul fatto che Burton sia un ottimo pittore: l'uso che fa (ad esempio) dei colori, o dei non-colori, è secondo me geniale. Infonde nelle sue opere un'atmosfera unica, di cui si potrebbe parlare credo molto a lungo, tra il simbolismo e il surrealismo, con nulla di lasciato al caso.

Sulla poca coesione delle scene, ti dirò che a me non ha mai dato molto fastidio nei suoi film. In fondo la vivo più come un tassello dell'impianto onirico che intesse, il fatto che certe scene possano apparire "slegate" avvicina ancora di più il film al sogno (dove il rigore cronologico e logico non è contemplato).

Secondo me Big Fish è riuscito così bene proprio perché parte da presupposti perfettamente burtoniani; non è un film che racconta una storia, ma un insieme di brevi storielline che acquistano un senso unitario solo alla luce del finale.

Il finale, il finale! Io mi sono messo a piangere, davanti a quel finale. Ero al cinema con una ragazza e non volevo fare la figura del frignone davanti a lei, ma non c'era verso di fermare il fiume in piena che mi sgorgava dai dotti lacrimali. Così ho raccontato alla mia accompagnatrice che ero stato operato agli occhi poco tempo prima e soffrivo ancora di irritanti lacrimazioni.

(Che fossi stato operato agli occhi poco tempo prima era vero, ma che le lacrime dipendessero da quello era falsissimo; piangevo, appunto, perché Big Fish è commovente da morire. D'altronde, resti tra noi, io piango spesso al cinema; l'ultima volta mi è successo domenica scorsa, di fronte a Cinderella Man che, a proposito, vi consiglio)

Poi, quando sono uscito dalla sala, sono scappato in bagno e mi sono sfogato, frignando come un bambino per un quarto d'ora.

Santa Maradona non l'ho visto, ma mi fido.

Per onestà devo aggiungere che alcuni lo considerano un cult.

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