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Perchè un paladino ed un imp non dovrebbero massacrarsi ?


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Già, non dimenticamoci che il paladino è LEGALE buono.

Deve seguire delle regole ed in generale spero non basti avere un allineamento malvagio per poter essere impalato dal primo tizio che riesce a leggere le auree senza che questi subisca a sua volta delle conseguenze. Ci sono regole e leggi da seguire.

Certo il caso dell'IMP è un caso limite in quanto un esterno malvagio, ma rimanendo in questo esempio cosa farebbe un paladino standard in questa situazione?

L'Imp si maschera adeguatamente e sotto le mentite spoglie di essere umano va dal paladino a chiedergli aiuto. Mettiamo che riesca, facendogli promettere sul suo onore che qualunque cosa accada dopo o sia successa prima del sugello del patto, il paladino debba aiutarlo in questa missione X fino in fondo.

Se durante la missione X il paladino si accorge della vera natura dell'Imp, cosa fa?

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Principali partecipanti

Principali partecipanti

Già, non dimenticamoci che il paladino è LEGALE buono.

Deve seguire delle regole ed in generale spero non basti avere un allineamento malvagio per poter essere impalato dal primo tizio che riesce a leggere le auree senza che questi subisca a sua volta delle conseguenze. Ci sono regole e leggi da seguire.

Certo il caso dell'IMP è un caso limite in quanto un esterno malvagio, ma rimanendo in questo esempio cosa farebbe un paladino standard in questa situazione?

L'Imp si maschera adeguatamente e sotto le mentite spoglie di essere umano va dal paladino a chiedergli aiuto. Mettiamo che riesca, facendogli promettere sul suo onore che qualunque cosa accada dopo o sia successa prima del sugello del patto, il paladino debba aiutarlo in questa missione X fino in fondo.

Se durante la missione X il paladino si accorge della vera natura dell'Imp, cosa fa?

altra domanda:

nella situazione di cui sopra.... mettiamo il caso che il paladino se ne accorge maq in effetti lìunico modo per salvare magari un'intero villaggio da morte e distruzione sia aiutare l'imp.... il paladino dice di no solo perchè l'imp è malvagio facendo morire tutti?

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OT, ma comunque si tratta di una discussione interessante.

Eventualmente poi sposto in un topic a parte. ^^

Intanto una domanda: mettiamo di avere un paladino che, per una ragione o per l'altra, si trova di fronte a un baelnorn, un elfo lich solitamente legale buono che ha scelto la non morte per portare a termine un compito importante o per proteggere un luogo sacro o per vegliare sulla propria comunità.

Come si comporta il paladino?

Che fosse buono lo sapevo anche io, sul legale ho dei dubbi...

Ma non è questo il punto...

Sarebbe da specificare la ragione per cui il paladino si è trovato davanti al baelnorn...

Un baelnorn è, come hai detto tu, un guardiano e non crea eserciti di non morti o tenta di dominare villaggi, quindi vedo difficile che un paladino si interessi a lui...

Come guardiano agirà e interverrà solo se l'oggetto o il luogo da proteggere venisse minacciato.

Se un paladino sentisse parlare di questa entità che protegge le antiche rovine elfiche e i loro pericolosi misteri non vedo perché dovrebbe andare a violarne il territorio...

Assumiamo comunque che siano state sparse false voci e che il paladino sia stato attratto con l'inganno nel territorio del baelnorn da una qualunque fonte esterna...

Il non morto, essendo buono, cercherà di capire cosa porta il paladino nei luoghi da lui protetti prima di prendere le contromisure appropriate...

Inizierà quindi un dialogo, forse preceduto da un'individuazione del male da parte del paladino, dove entrambi spiegheranno le loro ragioni.

Fino a qui mi pare tutto plausibile e concorde con qualunque visione del paladino...

A questo punto potrebbe proporsi come sostituto del baelnorn così da concedere al non morto la possibilità di morire...

Potrebbe anche non sentirsi all'altezza del gravoso compito di fare da guardiano e proporre di distruggere l'oggetto che lega la sua non vita a questo mondo...

Ma guardiamo la cosa più nello specifico...

Un paladino di Helm mostrerebbe addirittura ammirazione verso un atto tanto generoso, sacrificare la propria esistenza diventando un non morto per protegge pericolosi artefatti del passato, e si accomiaterebbe con riverenza dal baelnorn.

Un paladino di Kelemvor anche comprendendo le ragioni del non morto non potrebbe comunque tollerarne l'esistenza e se il baelnorn non si lasciasse epurare lo scontro sarebbe inevitabile.

Un paladino di Lathander si comporterebbe come quello di Kelemvor probabilmente.

Nel clero di Jergal alcuni chierici diventano archilich (umano lich buono) per poter continuare la loro mansione di archivisti e redigere l'elenco dei morti. Quindi un paladino di Jergal capirebbe e non eliminerebbe il baelnorn.

Questi sono alcuni esempi, secondo la mia interpretazione dei manuali, soprattutto Fedi e Pantheon...

Io non sto dicendo che un paladino debba caricare a testa bassa qualunque cosa risulti malvagia ad un lancio di individuazione del male.

Un umanoide malvagio, che non venga colto in flagrante nel compiere atti malvagi, non è perseguibile senza prove sicure e affidabili, ma verrà costantemente tenuto d'occhio...

Per quanto riguarda esterni malvagi (con il sottotipo male) e non morti malvagi (che si nutrono di umanoidi e diffondono la non morte) non ci sono attenuanti e vanno eliminati senza remore.

Associarsi con un essere malvagio non è ammissibile.

Anche se avessero fini comuni, un paladino dovrebbe cercare un'altra strada che non implichi l'associarsi a questo malvagio.

Se non ci sono alternative e l'unica soluzione è associarsi al malvagio, il paladino deve essere pronto ad affrontare l'avventura da semplice combattente, avendo perso le capacità di classe, e in un secondo momento effettuare una cerca per espiare la sua colpa.

Un imp con la capacità metamorfosi e un anello scudo mentale potrebbe comunque infiltrarsi senza problemi in un gruppo con un paladino...

Certo che un bambino è molto sospetto...

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Un imp con la capacità metamorfosi e un anello scudo mentale potrebbe comunque infiltrarsi senza problemi in un gruppo con un paladino...

Certo che un bambino è molto sospetto...

Perchè un bambino? con metamorfosi non si hanno mica limitazioni di taglia.

La domanda che mi viene da fare, nel mio esempio è questa:

Il paladino perde i poteri quando si associa involontariamente con un malvagio o solo quando ne è consapevole?

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Perchè un bambino? con metamorfosi non si hanno mica limitazioni di taglia.

La domanda che mi viene da fare, nel mio esempio è questa:

Il paladino perde i poteri quando si associa involontariamente con un malvagio o solo quando ne è consapevole?

Se ne è consapevole: se non se ne accorge chiaramente non ne ha colpa, perchè dovrebbe esserne punito?

Facendo riferimento al post di DTM: i poteri del paladino hanno origine divina, non li perde automaticamente nel momento in cui tocca un malvagio. Con questo voglio dire che il dio di turno, osservando le azioni del suo paladino e decidendo secondo i suoi parametri, più o meno rigidi, deciderà se il comportamento del paladino fosse giustificato o meno, e quindi se privarlo della sua benedizione o no.

^^

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Li perde solo se si associa consapevolmente e volontariamente...

Parlavo di un bambino perché l'autore del topic ha detto che il suo imp ha la capacità di metamorfizzarsi in un bambino umano...

Ora trovo il brano e lo cito...

eccomi ragazzi.. scusate tanto per l attesa

beh io comunque posso ancora dirvi poco, visto che riguarda un avventura che deve ancora iniziare..

il DM non mi ha detto nulla del Bg del paladino.. sia chiaro, nulla riguardante il suo carattere o avventure precedenti...

ma comunque io avrei escluso la pacifica convivenza fra i due, o perlomeno da parte del paladino visto che l imp potrebbe sempre essere sotto le direttive di un diavolo più potente e quindi obbligato a seguire e a proteggere il pg per voleri maggiori..

L idea del patto condotto sotto mentite spoglie di Hungryghoul mi piace.. anche perchè l imp in questione può usare metamorfosi per diventare un bambino umano..

però un semplice patto a parole secondo me non basta, servirebbe un qualcosa con un riscontro magico.. un incantesimo che li costringe a collaborare ma senza renderli dipendenti l uno dall altro (effettivamente la condivisione dei danni lega un po troppo i due PG)

oggi mi era pure venuta in mente una trama "biblica", la divinità buona scommette con quella cattiva che il coraggioso paladino può convivere con il diavoletto senza esserne corrotto, ed entrambe i PG in questo caso ne sono a conoscenza...

ma il problema è : perchè una divinità buona vorrebbe fare una cosa del genere ?

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@ Mago Jin

Ma allora in questo caso la divinità essendo senza dubbio a conoscenza della reale natura dell'imp potrebbe togliere i poteri al paladino, senza che lui sappia nemmeno il perchè.

Ehm...io mi riferivo a questo:

Mettiamo il caso che il paladino se ne accorge ma in effetti l'unico modo per salvare magari un'intero villaggio da morte e distruzione sia aiutare l'imp.... il paladino dice di no solo perchè l'imp è malvagio facendo morire tutti?

Certo la divinità, se particolarmente intransigente, potrebbe togliere i poteri al paladino...ma perchè a sua insaputa?:confused:

In questo caso lui sa di stare correndo dei rischi rispetto alla carica che ricopre associandosi all'imp, anche se per un bene maggiore.

^^

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A me pare confondiate realtà con fantasia.

D&D non è il mondo reale. In D&D le regole sono semplici, la vita è semplice.

Nel mondo reale un malvagio può tramutarsi in buono. Potrà o meno aver pagato per i suoi crimini precedenti, ma...nessuno può "leggere" il suo allineamento.

In D&D la vita è semplice. Anche in D&D un malvagio può diventare buono ma succede una cosa che nella realtà non esiste: cambia allineamento.

Tralasciando trucchi e magie che alterano, nascondono tale lettura, in D&D se un buono scopre un malvagio nella migliore delle ipotesi non ci si associa, nella peggiore lo accoppa, e il sentimento è reciproco.

Inutile stare quei a filosofeggiare sul "dipende". Nessun dipende. Ill paladino di fronte ad un esterno malvagio come un IMP, parte in quarta e lo accoppa.

Se l'IMP avesse cambiato allineamento perché diventato buono, il paladino (e i buoni in genere) dopo aver scoperto se c'è il trucco o meno, possono ovviamente accettare il fatto e comportarsi di conseguenza. Una volta stabilito che e l'IMP non ha modificato o nascosto il proprio allineamento ma il risultato "buono" è reale, ovviamente ci si potrà relazionere ad esso come ad un qualunque personaggio buono. Se risulta malvagio, fate quello che volete, ma se non lo accoppa subito , io come master, privo dei poteri il paladino.

Raramente nella realtà si può essere certi dell'indole di una persona. In D&D questo è semplice, quindi è semplice anche comportarsi di conseguenza.

Tutti i discorsi da voi fatti sui vai "dipende" sono accettabili se accettaste di giocare ad una versione di D&D priva di alleneamenti.

equenienes

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A me pare confondiate realtà con fantasia.

(...)

snip

Beh, tu, Merin, confondi D&D con un videogioco, allora.

Sarà vero che in D&D esiste un concetto più forte del Bene e del Male (siamo in un Fantasy, poi, quindi ci sta), talmente forte che si può individuare con la magia, e che ci sono, nella 3.5, descrittori come "Bene" e "Male".

Da un altra parte, è anche vero che in D&D ci sono 9 allineamenti.

E che ognuno, sia PG che PNG, ha un allineamento compreso tra questi 9.

Ma da lì a fare un legame tra i due concetti, ce ne passa.

Gli allineamenti hanno molti usi:

- dare un allineamento individuabile alla magia

- sviluppare il concetto di ruolo nei giocatori (far loro pensare al PG non come una sola serie di numeri)

- inglobbare/inquadrare, in un sistema semplice (infatti in 4ed lo hanno ancora più semplificato), i vari comportamenti di ogni persona.

Ma non per questo tutti i LB fanno azioni "da LB" (azioni come TU le definisci).

Per fortuna. Altrimenti sarebbe un videogioco. Anzi, peggio.

Lo stesso vale per gli altri allineamenti.

Gli allineamenti sono semplici lettere usate per inquadrare il comportamento, in una maniera schematica, e leggibile per il sistema. Il sistema LEGGE l'allineamento, però, solo in determinate occasioni.

Quando non lo fa, non c'è bisogno di avere un unica verità per l'interpretazione di un determinato allineamento.

Confondi i strumenti (lettura dell'allineamento) con la complessità del mondo di D&D.

Prima di tutto, il mondo di D&D non è semplice. Se lo è, lo è per te. Per me, è ricco quanto il mondo reale.

In secondo luogo, non è perché esiste uno strumento per definire la malvagità presente in una persona (assente, o, se presente, in quale intensità), che tutt'ad un tratto si può giudicare con questo strumento.

Esistesse questo strumento nella vita reale, cosa faresti, se fossi un LB ?

Picchieresti tutti i malvagi ?

Non credo proprio.

D&D è in gioco di ruolo.

Quando si crea un PG, non si sceglie, dopo, una delle NOVE ed UNICHE personalità dettate dagli allineamenti. Si gioca quella che si vuole.

Questa, dopo, viene associata ad un allineamento, di solito, quello predominante. Non funziona di certo all'incontrario.

Sintesi: non è l'allineamento a determinare come si comporta qualcuno, ma la sua personalità. E la sua personalità è quella che determina l'allineamento.

Se vuoi giocare D&D in maniera diversa, libero di farlo.

Ma da lì a dire "è cosi e altrimenti non state giocando a D&D", beh, ti potrei dire esattamente la stessa cosa.

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A me pare confondiate realtà con fantasia.

D&D non è il mondo reale. In D&D le regole sono semplici, la vita è semplice.

Nel mondo reale un malvagio può tramutarsi in buono. Potrà o meno aver pagato per i suoi crimini precedenti, ma...nessuno può "leggere" il suo allineamento.

In D&D la vita è semplice. Anche in D&D un malvagio può diventare buono ma succede una cosa che nella realtà non esiste: cambia allineamento.

Tralasciando trucchi e magie che alterano, nascondono tale lettura, in D&D se un buono scopre un malvagio nella migliore delle ipotesi non ci si associa, nella peggiore lo accoppa, e il sentimento è reciproco.

Inutile stare quei a filosofeggiare sul "dipende". Nessun dipende. Ill paladino di fronte ad un esterno malvagio come un IMP, parte in quarta e lo accoppa.

Se l'IMP avesse cambiato allineamento perché diventato buono, il paladino (e i buoni in genere) dopo aver scoperto se c'è il trucco o meno, possono ovviamente accettare il fatto e comportarsi di conseguenza. Una volta stabilito che e l'IMP non ha modificato o nascosto il proprio allineamento ma il risultato "buono" è reale, ovviamente ci si potrà relazionere ad esso come ad un qualunque personaggio buono. Se risulta malvagio, fate quello che volete, ma se non lo accoppa subito , io come master, privo dei poteri il paladino.

Raramente nella realtà si può essere certi dell'indole di una persona. In D&D questo è semplice, quindi è semplice anche comportarsi di conseguenza.

Tutti i discorsi da voi fatti sui vai "dipende" sono accettabili se accettaste di giocare ad una versione di D&D priva di alleneamenti.

equenienes

ma scusami.... ovviamente non vogli certo farti cambiare idea.... il mondo è bello perchè è vario e "polemiche" come queste aiutano a crescere....... detto questo:

tradurre un gioco di ruolo in 9 possibili casi di vita secondo me è riduttivo....

gli allineamenti sono "linee guida" non "bibbie"..... del resto se vogliamo fare un rapporto con la vita reale in alcuni termini è possibile "cambiare allineamento". pensa a chi crede in una religione e cambia fede o si pente per le azioni che commette magari ritenute non consone e giuste e cambia modo di vivere.... che muta la sua visione della società e adotta stili di vita differenti.... sono perfettamente equiparabili a quello che si puo' per grandi lineee definire un cambio di allineamento. chiusa questa parentesi in D&D un qualunque personaggio legale buono (pwer dire un'allineamento qualunque) ha delle linee guida e differenti sfumature...... nel caso del paladino c'è anche un codice di condotta.... questo mi sta bene. ma la tua versione è alquanto esagerata perdonami..... se il codice del paladino prevede davvero che il malvagio va sempre attaccato senza ma o pero'..... due possono essere i risultati:

A) il paladino è ingiocabile in qualsiasi gruppo, escluso non siano non solo legali buoni ma anche paladini essi stessi

B) spero che a un paladino non venga mai in mente di fare un'individuazione del male in un mercato cittadino... sarebbe costretto ad accoppare tutte le auree malvage che incontra.

una domanda: questo modo di "caricare a testa bassa" non va contro la spiegazione della parte dell'allineamento morale "good" dove dice che un personaggio buono è convinto che TUTTE le creature viventi hanno diritto alla vita?

elayne maledetta....... mi hai anticipatoooooo :lol:

quoto il tuo discorso ma vorrei aggiungere una cosa...... quello che dico è che non sono "compatibile" con l'idea di paladino di merin non che il paladino non si possa giocare come un "fanatico"..... quello che domando di nuovo è: un paladino con questo comportamento potrà mai convivere con un qualsiasi gruppo che non cveda le cose esclusivamente come Bianco o Nero?

se un paladino così fosse nel mio party io ne sarei uscito dopo un po'.....

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Il caso è estremo (esterno malvagio vs legale buono (paladino)), quindi tutte le tue sfumature di comportamento possibili non ci sono. Libero tu di pensarla in altro modo.

Si, se nella realtà fossi LB attaccherei tutti i CM, NM, LM. Magari fosse così la realtà.

Non puoi considerare gli allineamenti solo come linee guida. Ci sono dei casi, e questo è uno di essi, in cui l'allineamento gioca un ruolo fondamentale. Ripeto, se volete far andare soitto braccio IMP e PALADINO giocate senza allineamenti.

Prova in un torneo a dire al master che il tuo PG paladino vede un IMP , gli offre una tazza di tè e lo aiuta nella sua missione, vedi quanto sarà contento.

Hai visto Constantine? Gli angeli offrivano il tè ai demoni o li distruggevano? ;-)

DTM: ma leggi il mio italiano o no? Ho appena finito di scivere che d&d e la realtà sono due cose diverse e tu mi fai l'esempio che nella realtà uno può "cambiare allineamento"? :banghead:

Ora spiegami come lo leggi l'allineamento nella realtà.

Ho capito che è un muro contro muro. Con la scusa delle linee guida giustificate qualunque cosa.

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Il caso è estremo (esterno malvagio vs legale buono (paladino)), quindi tutte le tue sfumature di comportamento possibili non ci sono. Libero tu di pensarla in altro modo.

Si, se nella realtà fossi LB attaccherei tutti i CM, NM, LM. Magari fosse così la realtà.

Non puoi considerare gli allineamenti solo come linee guida. Ci sono dei casi, e questo è uno di essi, in cui l'allineamento gioca un ruolo fondamentale. Ripeto, se volete far andare soitto braccio IMP e PALADINO giocate senza allineamenti.

Prova in un torneo a dire al master che il tuo PG paladino vede un IMP , gli offre una tazza di tè e lo aiuta nella sua missione, vedi quanto sarà contento.

Hai visto Constantine? Gli angeli offrivano il tè ai demoni o li distruggevano? ;-)

DTM: ma leggi il mio italiano o no? Ho appena finito di scivere che d&d e la realtà sono due cose diverse e tu mi fai l'esempio che nella realtà uno può "cambiare allineamento"? :banghead:

Ora spiegami come lo leggi l'allineamento nella realtà.

Ho capito che è un muro contro muro. Con la scusa delle linee guida giustificate qualunque cosa.

e tu giustifichi tutto con "ipse dixit"

lo leggo l'italiano.... proprio perchè non sono d'accordo sul o tutto Bianco o tutto nero ho fatto quel discorso..... quoto elaine perchè il d&d non è un videogame o un libro gioco. è un'interpretazione...... e un paladino è ovvio che non debba andare a braccetto di un imp o di un'esterno malvagio come lo vede da lontano.... ma tu non mi hai risposto. come la metti con l'attacacre a vista un malvagio e la dicitura sulla descrizione di BUONO?

visto che non sono linee guida ma una bibbia scritta su tavole di pietra, come puo' un paladino essere buono e quindi avere rispetto per la vita di TUTTE le creature e caricare a testa bassa un qualunque malvagio solo perchè esiste?

P.S.

l'allineamento nella realtà? lo leggo come quell'insieme di esperienze di ambiente di vita e sociale nonchè familiare in cui una persona cresce e vive e tramite cui aquisisce i suoi comportamenti nei confronti della vita e degli altri. questi non solo variano da persona a persona ma quello stesso individuo puo' mutare nel corso della sua vita tramite nuove esperienze quel modo di pensare e comportarsi. questo è l'allineamento nella vita reale e nel D&D.... dove nel D&D non è altro qualcosa su un pezzo di carta che puo' mutare giocando di ruolo (un personaggio buono vede la sua famiglia sterminata e decide di diventare malvagio sterminando tutti quelli che gli sono sulle scatole) e nella vita reale (posso andare a messa tutte le domeniche e fare beneficenza e trasformarmi in un serial killer perchè qualcuno ha ucciso un mio caro) solo che ovviamente nella vita reale è ben + triste e grave il mio esempio

poi non è muro contro muro... stiamo solo dando sfogo ai nostri modi di vedere la cosa... e ripeto... non pretendo che il mio sia giusto e il tuo sbagliato a forza.... dico solo che siamo diversi. credo che da queste discussioni se fatte in maniera costruttiva altro non si puo' che crescere

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Per favore, non facciamo degenerare la cosa che non se ne esce più.

Però, in effetti, la situazione è problematica. L'Imp ci gode a fare del male, ed il paladino ha il dovere di combattere il male.

Le uniche soluzioni che ho in mente sono:

  • L'imp viene convertito dal paladino
  • Il paladino viene corrotto dall'imp
  • Il paladino e l'imp vengono messi in una situazione in cui, se uno dei due muore, l'altro si trova nella m***a più totale. Esempio: un re dei demoni ha sacrificato centinaia di immondi per diventare immortale, ma l'imp, destinato come ultima vittima, fugge. Ora, se l'imp muore, PER QUALUNQUE MOTIVO, conta come sacrificio; il demone, ovviamente un po'arrabbiato per aver sacrificato quasi tutti i suoi servitori, manda tutto ciò che gli resta contro l'imp, nella speranza che crepi. Dato che a Pelor e compagnia non gli garba affatto un altro principe dei demoni superpompato, ordinano tassativamente al paladino di proteggere l'Imp, promettendo ricchezze in caso di successo e la scomunica eterna in caso di fallimento. Ma mi sà che è troppo "io sono il Master e tu fai come ti dico"

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Per favore, non facciamo degenerare la cosa che non se ne esce più.

Però, in effetti, la situazione è problematica. L'Imp ci gode a fare del male, ed il paladino ha il dovere di combattere il male.

Le uniche soluzioni che ho in mente sono:

  • L'imp viene convertito dal paladino
  • Il paladino viene corrotto dall'imp
  • Il paladino e l'imp vengono messi in una situazione in cui, se uno dei due muore, l'altro si trova nella m***a più totale. Esempio: un re dei demoni ha sacrificato centinaia di immondi per diventare immortale, ma l'imp, destinato come ultima vittima, fugge. Ora, se l'imp muore, PER QUALUNQUE MOTIVO, conta come sacrificio; il demone, ovviamente un po'arrabbiato per aver sacrificato quasi tutti i suoi servitori, manda tutto ciò che gli resta contro l'imp, nella speranza che crepi. Dato che a Pelor e compagnia non gli garba affatto un altro principe dei demoni superpompato, ordinano tassativamente al paladino di proteggere l'Imp, promettendo ricchezze in caso di successo e la scomunica eterna in caso di fallimento. Ma mi sà che è troppo "io sono il Master e tu fai come ti dico"

non proprio.... è esattamente una delle situazioni che dicevo prima.......

come l'esempio del villaggio

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Può anche non essere solo seek & destroy, ma è comunque obbligato dai suoi stessi voti a non associarsi con un imp, una creatura fatta di pura malvagità...

Anche se decidesse di non spiaccicarlo a mazzate (chissà poi perchè non dovrebbe, visto che è un diavolo maligno assolutamente impossibile da redimere), non potrebbe fare gruppo con lui, per nessun motivo...

Qui si sta deviando dal problema principale, che è appunto la richiesta se un paladino e un imp possano convivere in uno stesso gruppo...

La risposta è "ovviamente no!!!"...

Uno dei due dovrà morire o andarsene per la sua strada, ma certo un paladino, per quanto buono e caritatevole, non avrà nessuna remora o nessun rimpianto a distruggere un diavolo, per quanto insignificante...

Avrei capito si fosse trovato ad affrontare un bieco piantagrane all'osteria, ma qui si parla di un esterno maligno...

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Ma è ovvio che l'esterno maligno non si deve presentare davanti al paladino dicendo qualcosa del genere:

"buongiorno, sono un malvagissimo e potentissimo signore degli inferi chiamato IMP. Mi potrebbe aiutare a tenere questa ciotola mentre io spillo il sangue dalla carotide di questa vergine? Sa con quello che costano le vergini al giorno d'oggi non vorrei sprecare nemmeno una goccia."

L'imp può mascherarsi benissimo e fare in modo che il paladino abbia a collaborare con lui inconsapevolmente. Questa è una cosa rischiosa e difficile, e sopratutto basata sull'abilità dei giocatori. Sopratutto se il giocatore del paladino è a conoscenza del fatto che l'altro giocatore è un Imp.

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L'imp può mascherarsi benissimo e fare in modo che il paladino abbia a collaborare con lui inconsapevolmente. Questa è una cosa rischiosa e difficile, e sopratutto basata sull'abilità dei giocatori. Sopratutto se il giocatore del paladino è a conoscenza del fatto che l'altro giocatore è un Imp.

Giusto, ma non mi pareva si parlasse di come dovrebbe reagire un paladino con un personaggio IMP che non sembra un imp. Nel tuo esempio ( e per tutti quelli che sostengono la possibilità di cooperazione fra i due), una volta che il paladino scopre che il suo "amico" a cui ha salvato magari più di una volta la vita e lo ha aiutato a compiere le sue missioni, cosa farà? Harakiri perché si è fatto prendere per i fondelli da un esterno malvagio? Ci riderà sopra e dirà "uff e io che pensavo che gli esterni malvagi commettessero empi crimini, non è così...continuerò ad essere amico dell'IMP"? O cosa?

Premettiamo anche un fatto. Un IMP che non commette atti malvagi non è un IMP e non è un esterno malvagio. Se un giocatore interpreta un IMP Esterno malvagio senza fargli compiere atti malvagi, io master gli faccio cambiare personaggio ( a meno che il giocatore non voglia interpretare un IMP che si redime...ma deve essere MOOOOLTO convincente sulle motivazioni di tale scelta).

Un IMP non può non commettere atti malvagi, punto. Se una qualunque creatura malvagia non compie atti malvagi, non è malvagia, ma allora cambia allineamento. Non si può giocare una creatura malvagia senza farle commettere atti malvagi così da poter giustificare una impossibile convivenza.

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