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Dragons´ Lair

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firwood

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  1. Concordo. Nel nostro gruppo abbiamo adottato da tempo immemore una nostra modifica. Se usi il metodo a punti spiegato nel manuale player's option, effettivamente il mago diventa troppo potente. Ma convertendo direttamente il numero di incantesimi lanciabili per livello dell'incantesimo in punti magia, funziona tutto bene. Inoltre abbiamo messo alcuni paletti per evitare abusi di questo potere, come ad esempio non puoi rilanciare lo stesso incantesimo per un numero di round pari al suo livello. Se vuoi memorizzare più incantesimi dello stesso tipo, devi dichiararli prima, i punti magia degli incantesimi multipli sono messi in una specie di riserva, e se l'incantesimo non viene utilizzato vanno persi.
  2. Si, ma questo non è il nome della città, ma una derivazione. Se leggi i romanzi, mi pare la trilogia di avatar (ma non sono sicuro), quando "chiamano" la città usano Profondacqua (o acque). La città degli abissi è come la città delle agili mani (per Neverwinter) o la città del sangue (per Baldur's Gate) e via dicendo. Non è il nome, ma un altro appellativo, come la grande mela per New York.
  3. Traduzione decisamente più azzeccata dell'unica pubblicata in italiano: Profondacque (o Profondacqua, non ricordo di preciso).
  4. Ho dato una scorsa veloce. L'impaginazione mi sembra già più che buona. Nel weekend leggo in modo più approfondito.
  5. Aggiungo una lettura lunga (molto lunga) ma decisamente interessante per chi voglia approfondire il discorso storico relativo all'OSR. Non so a quanti effettivamente possa interessare, ma da appassionato della storia del gdr, propongo ugualmente l'argomento. Trovo azzeccata la suddivisione del movimento OSR fatta nell'ultimo articolo della serie. https://osrsimulacrum.blogspot.com/2021/02/a-historical-look-at-osr-part-i.html https://osrsimulacrum.blogspot.com/2021/02/a-historical-look-at-osr-part-ii.html https://osrsimulacrum.blogspot.com/2021/02/a-historical-look-at-osr-part-iii.html https://osrsimulacrum.blogspot.com/2021/03/a-historical-look-at-osr-part-iv.html https://osrsimulacrum.blogspot.com/2021/12/a-historical-look-at-osr-part-v.html
  6. Se la frase sopra riportata si riferisce alla situazione post D&D 2024 è sbagliata. Lo stesso vale per l'edizione 2014, che è stata un successo commerciale e di pubblico senza precedenti. Il movimento OSR "nasce" ben prima della nuova edizione di D&D, nel 2003 da una discussione su Dragonsfoot, da lì la pubblicazione di Castles & Crusades (2004), OSRIC (2006), Labirynth Lord (2007), Swords & Wizardry (2008) e via via tutti gli altri. Dal 2010 in poi è stato un crescendo di pubblicazioni, regolamenti, ambientazioni, avventure dalla qualità molto altalenante. Si tratta quindi di un fenomeno che con la nuova edizione di D&D ha poco a che fare. L'unico "merito", per così dire, delle scellerate decisioni dei capoccioni Hasbro negli ultimi anni, è stato quello di allontanare molti giocatori, ampliando la fetta di mercato per tutte queste realtà minori. Ma nonostante lo stillicidio di praticanti, D&D resta ancora il gioco più usato, molto largamente, e sicuramente il più conosciuto. Sul fatto che nuovi giocatori vadano su altri sistemi OSR invece che su D&D come prima scelta ho grossi dubbi: o trovano un master (o arbitro, o giudice, o narratore che dir si voglia) che li spinge verso quei sistemi (e quindi non è una scelta spontanea dei novellini), oppure si tratta di persone che hanno già esperienza con sistemi diversi da D&D che vogliono provare nuovi giochi. Altrimenti è un fenomeno piuttosto raro vedere giocatori alla loro prima esperienza lanciarsi subito su Shadowdark o Adventures Dark & Deep (giusto per fare due nomi). Molto spesso, questi retrocloni o sistemi OSR si rivolgono proprio a quei giocatori che sono stanchi e disamorati dell'attuale incarnazione di D&D (e questo vale fin dalla 3.x) oppure a quei vecchietti che cercano di ritrovare quelle sensazioni perse nel tempo. Da qui anche la veste grafica molto particolare, spesso molto semplice ma d'impatto, con disegni in bianco e nero, mappe pulite con solo elementi essenziali. Tutte caratteristiche dei prodotti di fine anni 70 e anni 80.
  7. Già visto ;-) Articolo molto interessante che riserva alcune sorprese, specialmente per le valutazioni per collezionisti.
  8. Questo aspetto lo può decidere solo il tempo. Una nuova edizione viene pubblicata solo per un motivo: soldi. Fine. Tutto qui. Sarò cinico, ma della rilevanza culturale, a chi pubblica, non frega nulla. Conta solo quanto denaro fa guadagnare. Sul fatto che l'OSR stia riscrivendo la storia di D&D ho parecchi dubbi. Inteso come STILE o APPROCCIO al gioco di ruolo ha assunto una certa rilevanza (senza riscrivere nulla dato che non fa altro che riproporre stilemi di 50 anni fa, al massimo fa rivivere), ma se parliamo di quote di mercato, si tratta di una nicchia molto molto piccola da risultare quasi insignificante. Tra i più importanti sistemi OSR figurano Dungeon Crawl Classic (che nonostante abbia le sue radici nella 3e ha attinto a piene mani dallo spirito degli albori del gioco di ruolo), Castle & Crusades (che tra quelli citati è il più vicino ai vecchi sistemi), Old School Essential oltre alle "vecchie glorie" Labyrinth Lord, Osric, Basic Fantasy, Lamentation on the Flame Princess, Swords & Wizardry e, di recente, Shadowdark. Resto tuttavia dell'idea che si vuole provare il gioco vecchio stile, niente batte l'utilizzo dei sistemi originali. Sono gli unici a rendere quel feeling particolare che, per ovvie ragioni, i giocatori più giovani non hanno mai sperimentato (per ragioni anagrafiche) e che ritrovano in forma più blanda in questi moderni sistemi che si rifanno ad un certo stile di gioco. Ovviamente questa ultima parte è la mia personalissima e contestabile opinione. Una cosa da non sottovalutare è quanto alcuni di questi sistemi siano in realtà poco diffusi e giocati ma godano di una notevole cassa di risonanza generata dei social media, con community che si fanno sentire in tutti i canali OSR, amplificandone così la percezione rispetto alla diffusione reale (questo vale in particolare per Shadowdark). Non parlo di qualità dei prodotti, sia ben chiaro, ma del reale utilizzo al tavolo di gioco.
  9. Stasera te lo giro.
  10. Se serve posso tranquillamente mettere a disposizione il mio file excel con incantesimi, mostri e oggetti in italiano (traduzione ufficiale 25 ed), oltre ai termini non ufficiali che ho adottato durante la traduzione della grand campaign.
  11. Anche per me vale quanto detto da Lorenzo: a AD&D dedico il tempo che resta dopo lavoro e famiglia. In ogni caso stasera comincio a leggere per farmi un'idea generale. Una domanda al volo perché non ricordo: l'avventura è già per AD&D 2E o ancora per la prima edizione?
  12. Usa un qualsiasi cloud e dai accesso solo a chi desideri o manda il file via mail.
  13. Bhè... come primo post parti col botto 😁 Per quanto riguarda la parte grafica non posso fare nulla, ma per la revisione del testo sono a disposizione.
  14. Tutta la serie FR (e FOR) è eccellente e validissima ancora oggi. Il picco della produzione TSR per i FR resta, a mio avviso, la trilogia di manuali sulle divinità (Faiths & Avatars, Demihuman Deities, Powers & Pantheons) e Cloak & Dagger (le organizzazioni e i gruppi di potere). Con la serie FOR e questi 4 manuali c'è da giocare per una vita intera, oltre ad essere una lettura molto interessante. Sfido chiunque prenda in mano questi manuali e comincia a leggerli a non essere immediatamente posseduto dal demone della creatività e avere mille idee che frullano per la testa, pronte a trasformarsi in spunti per intere campagne.
  15. Ciao Lorenzo. Se riesci a digerire la traduzione orribile fatta da Armenia, la trilogia di Avatara (quello il titolo originale della prima pubblicazione, sigh!) fornisce degli ottimi spunti per calarsi nell'ambientazione e capire il Periodo dei Disordini. Se non sbaglio è stato ripubblicato in tempi non troppo remoti un unico volume con una traduzione più accurata (sebbene sempre scarsa). Per quanto riguarda la saga di Drizz't, a mio avviso solo la prima è davvero meritevole. La seconda si lascia leggere, ma poi è veramente bruttina. Se ti va di leggerli in inglese, a trilogia di FInder's Stone è forse la migliore in assoluto.
  16. Non sono d'accordo. Da amante delle opere di Tolkien, i nomi e come sono resi sono molto importanti. Ho capito perfettamente quello che cerchi di dire, ma dove sia possibile vorrei rimanere il più fedele possibile al significato del termine originale. Raramente traduco in modo letterale; tuttavia ci sono occasioni in cui è la scelta migliore (vedi i giorni del calendario) perché in questo modo si rispetta sia la versione originale che l'intendimento. Per quanto riguarda il termine specifico Burneal, ho cercato nelle varie wiki di Greyhawk, nell'encyclopedia greyhawkiana, sentito esperti, ma da nessuna parte ci sono spiegazioni sulle origini di questo toponimo. Anche la radice "Burn" in questo caso non sembra avere nessuna relazione col fuoco e affini. E', molto banalmente, un nome inventato che per Gygax suonava bene e l'ha usato. Adesso procedo con la traduzione e seguirà una fase di revisione decisamente più impegnativa (e necessaria) rispetto alle avventure. Anche perché, diciamolo francamente, il modo di scrivere di Gygax è a dir poco pessimo. Va a braccio, non ci sono criteri nell'organizzazione (il secondo capitolo si apre con una lista degli alberi delle Flanaess!!!), molti passaggi sono criptici da capire anche per i madrelingua e molti argomenti non sono stati spiegati dall'autore ma semplicemente buttati sul tavolo e usati senza ulteriori chiarimenti. A differenza di Greenwood, a cui piace fornire tutti i dettagli possibili su un argomento, Gygax è sempre stato piuttosto ermetico. Ciao Matteo. Ho cercato ovunque e chiesto, ma pare non esistano correlazioni tra "Burn" e fuoco o bruciare o ardere, nemmeno in altre lingue. Sembra essere un nome proprio.
  17. Non c'entra una cippa con l'argomento del titolo, ma da notare che è passato sotto traccia che il "fantastico" sistema di Daggerheart non verrà utilizzato da Critical Role per i loro live stream, che restano saldamente ancorati a D&D, edizione 2024. La WoTC ha ricoperto di denaro Mercer & Co. per continuare ad usare D&D, e questa è una parte della storia. L'altra parte è che Daggerhearth non è un sistema poi così appetibile come invece tantissimi "content creator" speravano che fosse, e adesso tutti quelli che avevano girato le spalle a D&D convinti di aver trovato la nuova gallina dalle uova d'oro si trovano immersi in una sostanza marrone puzzolente fino al collo. Il fatto che questo starter set, che ha livello personale reputo completamente inutile e parecchio lontano dall'esperienza che offre il gioco di ruolo, è una versione "potenziata" di Heroquest, che rimane tuttavia molto più appetibile di questo ibrido tra gioco da tavolo e gioco di ruolo.
  18. Sto procedendo in parallelo con traduzione del boxed set e mappa di Darlene. C'è un altro esempio della scarsa attenzione riservata alla traduzione dell'atlante: la Burneal Forest in italiano è diventata Foresta Boreale. Ma Burneal non vuol dire boreale in nessuna lingua (ho cercato!). E' una foresta di conifere di tipo boreale, ma chiamarla Foresta Boreale, usando un termine generico usato per definire una tipologia di foresta (chiamata anche taiga) non mi sembra corretto da un punto di vista lessicale. Quindi questo termine non può essere tradotto, e in italiano dovrebbe restare Foresta di Burneal o Foresta Burneal (propendo per la prima versione).
  19. Confermo la tua versione. I primi tre volumi, quelle delle lande, sono stati inseriti come 4, 5 e 6 nella serie. Mentre la prima trilogia di Drizz't, che tecnicamente sono il quarto, quinto e sesto scritti sono i primi tre della saga. Mi riferivo ai primi tre di Drizz't, catalogati come prima trilogia. Nei Reami gli eventi cataclismatici usati per dare uno scossone al setting sono: Periodo dei Disordini, l'arrivo dell'Orda, il ritorno degli Shadovar (e sono stati integrati molto bene nella lore dell'ambientazione). Se vuoi allargare il discorso, c'è la follia di Karsus (nel box arcane age) che rappresenta uno degli eventi che hanno cambiato il corso della storia. Se leggi la Grand History of the Realm o la sua versione gratuita scritta prima della commercializzazione fatta dalla WoTC, che metto online nella sezione Materiale Home-Made ti viene voglia di approfondire l'argomento e fiondarti a leggere i libri. Purtroppo la lettura dei libri non è molto gratificante. Molto meglio andare sulla straordinaria wiki dei FR e cercare l'evento interessato.
  20. Metto a disposizione un file che interesserà molto gli amanti dei Reami. Si tratta della cronologia dei Reami realizzata in modo del tutto amatoriale prima che l'idea venisse presa dalla WoTC (cui piacque parecchio) e ne pubblicasse una versione ufficiale. Mancano ovviamente gli eventi relativi alle ultime pubblicazioni per la 3.5 Grand History of the Realms: https://drive.proton.me/urls/ZRBWCWSGVM#caKUhxG03bSF
  21. Ahhh, capito male, scusa! Si, hai decisamente ragione. Il successo dei romanzi fu del tutto inaspettato. Anche perché, per dirla tutta, sono di qualità mediamente molto bassa. Lo stesso Salvatore, dopo la prima trilogia, ha iniziato ad arrancare, e oggi scrive delle ciofeche inguardabili. Ciò nonostante, continua ad avere uno stuolo di appassionati lettori. Del resto, se vendono parecchio dei "patetici vampiri sberluccicosi con storie da harmony", perchè non dovrebbe vendere il buon Salvatore? Da parte mia sto alla larga dalla produzione di questo autore, così come apprezzo davvero pochissimi romanzi dei FR. Sempre Salvatore 😁 Questo scrittore non è capace di scrivere qualcosa di nuovo. Entreri è già morto e risorto mille volte, Idem Wulfgar. Ha esaurito la vena creativa da tempo, ma solo avere questi personaggi gli fa pagare tutte le bollette, quindi guai a toccarli. Personalmente trovo che hanno scassato u'cazz... questi personaggi, come direbbero nel sud Italia.
  22. Non proprio. I cambiamenti sono stati fatti per due motivi principalmente: far avanzare la timeline per poter inserire nuove avventure integrando alcuni degli elementi che ai clienti piacquero nei romanzi (lanciati "solo" nel 1987 e non hanno nulla a che fare con la seconda edizione del gdr, nel senso che non è stata la necessità di omologare gli eventi per renderli canonici), e soprattutto per purgare il setting da quegli elementi controversi che avrebbero potuto creare problematiche con l'opinione pubblica e adattare il materiale alle regole di AD&D 2E. Il successo dei romanzi fu quasi incidentale, e non ebbe alcuna influenza sulla scelta di aggiornare il setting. Le scelte erano motivate esclusivamente da ragioni di design. L'implementazione e l'adozione di personaggi divenuti celebri nel frattempo, come Drizz't (pubblicato per la prima volta nel 1988 ma arrivato al successo planetario nel 91, al termine della prima trilogia) era la ciliegina sulla torta per un un business che oggi definiremmo cross-mediale. In realtà, all'interno della TSR, era stato stabilito che gli autori dei romanzi si dovessero attenere alla lore del setting, e non viceversa. Se non ricordo male tutto questo viene detto in uno dei libri che trattano della storia della TSR (credo The hystory of TSR). Stasera se ho tempo cerco il titolo esatto. Dark Sun fu un successo alla sua uscita, molto più ampio di quanto preventivato dalla TSR, che temeva molto l'accoglienza di un'ambientazione molto più cruda e bizzarra rispetto ad un "classico" mondo fantasy.
  23. Forse perché quei cambiamenti avevano uno scopo narrativo, e l'intento era quello di far progredire l'ambientazione. La vaccata (con tutto il rispetto per le vacche) fatta con la 4E aveva esclusivamente uno scopo commerciale: "dai, cambiamo tutto così il materiale vecchio non va più bene, e i gonzi corrono a comprare il manuale nuovo a frotte". Risultato? Setting distrutto, clienti furibondi, vendite al minimo.
  24. Il fatto è che l'Atlante del Living Greyhawk è l'unico prodotto mai tradotti in italiano, e come ho detto nel post precedente, la qualità della traduzione lascia piuttosto a desiderare. Da qui la mia idea di usarlo solo come extrema ratio e non come riferimento (cosa che invece ho rigorosamente seguito per la terminologia dei manuali base). La settimana prossima metterò online i primissimi capitoli, così ci sarà la possibilità di avere una visione un po' più ampia che non il singolo termine. Tanto a modificare delle parole si fa sempre in tempo (ed è veloce).

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