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Dragons´ Lair

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Bille Boo

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Tutti i contenuti pubblicati da Bille Boo

  1. @PioloHK, forse sarebbe utile se indicassi un limite di tempo (battere il T. 1v1 in N round). Come hanno detto gli altri, il metodo più semplice è tenersi fuori portata ed eroderlo piano piano. Questo rende il combattimento un po' noioso, ma soprattutto costringe a riflettere sul significato di "battere". Se ci immaginiamo PG e T. rinchiusi in una sorta di arena dimensionale da cui solo uno può uscire vivo, le tecniche proposte sono sicuramente le migliori. Generalmente, però, il problema da risolvere non è tanto il T. in sé quanto i disastri che sta causando: "batterlo" vuol dire soprattutto impedirgli di distruggere un certo luogo, o simili. Allora il fattore tempo diventa determinante (e lo scontro più divertente).
  2. @Masked00, @Casa:
  3. @SamPey @Voignar:
  4. Esatto, questa è la differenza: comprensione dei linguaggi permette di capire le lingue che non conosci, ma non di parlarle, per questo è meno potente. Ma, come hai evidenziato correttamente, da regole scritte linguaggi non permette di capire lo scritto, a differenza di comprensione dei linguaggi. Significa: "l'incantesimo non modifica in alcun modo (né benevolo, né malevolo) l'atteggiamento delle creature a cui il soggetto (= il bersaglio dell'incantesimo) si rivolge". Concordo che il termine "apostrofate" sia una traduzione impropria (contiene una sfumatura di ostilità non necessaria); ma è chiaramente inteso come "a cui [lui] si rivolge". Se il rituale necessita di pronunciare proprio quelle parole proprio in quella lingua, sì, servono entrambi gli incantesimi, uno per leggere e uno per parlare. Se invece il rituale può essere celebrato parlando in qualunque lingua (purché il significato sia lo stesso), ed è stato incidentalmente trascritto in quella lingua ma in teoria poteva essere una qualsiasi, allora basta comprensione dei linguaggi per leggerlo (poi si può recitare nella propria lingua).
  5. Esatto. In pratica, ai fini del fiancheggiamento, si considera come se lui (il guerriero tattico) fosse nella casella indicata, anziché nella sua vera posizione. Ma se è da solo, rimane da solo e non fiancheggia.
  6. @Casa: @Masked00: Obrekt sembra deciso a lasciar andare i prigionieri, anche se Elured aveva manifestato dei dubbi a riguardo. Ha detto a tutti loro, tranne al loro capo, di andarsene, e quelli lo stanno prendendo in parola, allontanandosi con aria incerta, sempre guardandovi. Qualcuno interviene? Si tratta, adesso, di tornare in città. Ci vorrà una ventina di minuti, a piedi. (Tenete conto che poi ci vorrà altrettanto tempo per raggiungere la piazza principale.) D'altra parte, sarà una buona idea lasciare la merce lì, incustodita? Tutta insieme sembra roba di grande valore, e buona parte di essa è già sui carri, pronta al trasporto. E se i delinquenti tornassero? E se qualche curioso si facesse tentare? Aggiogando i buoi ad un carro e frustandoli parecchio potreste raggiungere la stessa velocità in modo più riposante, ma solo se il carro non è troppo carico, e al momento entrambi lo sono. I carri sono coperti da un telone e contengono, come si è detto, casse di armi, barili di viveri e anfore di vino, in discreta quantità. Potete svuotarne uno in gran fretta in circa un quarto d'ora, se strappate il telone e buttate giù la roba, ma molti recipienti si romperanno; svuotarlo in modo ordinato e con cura, invece, richiederebbe almeno un'ora, se ci lavorate tutti. D'altro canto, potreste voler portare la merce rubata con voi, sia per tenerla d'occhio sia per esibirla come prova. A quel punto si tratterebbe di aggiogare i buoi in 5 minuti, e poi ci vorrebbero 30 minuti, anziché 20, per raggiungere le porte della città con i mezzi carichi. Se volete anche caricare a bordo le cose ancora nel magazzino ci vorrà almeno una mezz'ora di lavoro, se vi date da fare tutti. Certo, viaggiando con quella roba, sarebbe legittimo il timore di poter essere accusati voi stessi: è comprensibile. Come ha detto Obrekt, un carro può essere utile anche per trasportare uno o più prigionieri. Che cosa decidete a riguardo? Sono le 12:30
  7. @Masked00: @Casa: Dovevamo partire nel primo pomeriggio. risponde l'omone barbuto alla domanda di Elured. Quando Andross avanza col suo fare minaccioso, tutti i prigionieri si ritraggono contro il muro. Vi abbiamo detto tutto! Il capitano? Non era previsto che ci vedessimo più. Di solito uno di noi, a turno, stava sempre a bazzicare i vicoli vicino alla caserma, a disposizione: era sempre il capitano ad avvicinarsi quando aveva da dire qualcosa. Ma oggi siamo tutti qui per occuparci del carico. L'ultimo contatto è di ieri mattina: ci era andata Gianna, la donna che è scappata. Il capitano le ha detto di venire qui a dare una mano e di non mandare nessuno a darle il cambio, ormai non c'era altro da fare in città e se c'erano problemi sarebbe venuto lui a cercarci. Sennò, ci saremmo visti direttamente tra tre giorni, sul luogo della vendita, nell'altro feudo. Il capitano sicuramente ci verrà a cavallo quindi può partire anche domani sul tardi. Zasheir continua a sgranocchiare la carne secca di gusto. Ne offre un pezzetto a Micra, che si è posata sulla sua spalla, e anche lei la sbocconcella più che volentieri. Quindi, si rivolge ai prigionieri buttando lì quella domanda sull'omicidio. Quelli sbarrano gli occhi. Omicidio?! Che omicidio?
  8. Qui si aprirebbe un discorso davvero troppo ampio... Nella mia esperienza, le persone che scelgono il guerriero, o il paladino, o il ladro, o il monaco, lo fanno anche per evitare la complessità. Non hanno problemi con l'enorme complessità e varietà di opzioni della magia perché riguarda altri. Certo, il bilanciamento di gioco complessivo ne è affetto (e si può discutere se l'equilibrio vero ci sia o no), ma loro come giocatori si trovano tra le mani un personaggio molto semplice che è proprio, in generale, quello che cercano, almeno stando a ciò che ho visto io. C'è anche un'altra cosa da considerare, cioè che c'è un certo trade-off, a livello di game design, tra quanto sono complesse e dettagliate le regole per descrivere le "cose normali" (mondane, non magiche) e quanto puoi spingerti a fare complesse e articolate le cose "anormali" (tra cui la magia). Non dico che la 3.5 sia necessariamente perfetta in questo ambito, ma, per esempio, supponiamo di costruire un complesso sistema in cui cerchiamo di simulare il fatto che: (1) le armi hanno proprietà sia offensive che difensive; (2) le armi hanno una portata, e non intendo 3 metri vs. 1,5 metri, intendo che una spada lunga ha più portata di una corta che ha più portata di un pugnale; (3) alcune armi si usano con un movimento di affondo, di spinta in avanti, altre con un movimento fendente, descrivendo un arco con il braccio, altre ancora si possono usare in entrambi i modi; (4) ogni arma è più efficace contro certi tipi di armatura e scudo e meno efficace contro certi altri; eccetera eccetera... Avremo un sistema bellissimo, ma quando andiamo a descrivere un incantesimo non dovremmo, a questo punto, essere almeno altrettanto dettagliati e articolati? Come interagisce palla di fuoco con i vari tipi di armatura e scudo? Come interagiscono le varie armi con un'armatura arcana? E arma spirituale? E le armi naturali dei vari mostri? Non dico che non si possa fare, ma in generale un'elevata complessità di descrizione delle cose reali (armi e armature comprese) si sposa bene con un sistema low-magic molto incentrato sugli umanoidi, in cui la magia e i mostri sono rarissimi; roba stile Game of Thrones, per intenderci. Più spazio vuoi dare al fantastico, meno dovresti darne alle cose mondane, altrimenti la complessità totale del sistema (che dipende anche delle inter-relazioni tra i due ambiti) ti aumenta in maniera esponenziale.
  9. Quando Obrekt fa il nome di Adele, tutti i prigionieri, anche il nano, aggrottano la fronte e si scambiano occhiate perplesse. Chi?! Il tipo coi capelli rossicci si dà una pacca sulla fronte: Aspetta, ma mica intendete quella tiefling balorda? Il tipo barbuto, che si è appena ripreso ma continua a massaggiarsi la testa dolorante, scoppia in una risata. Ah ah ah! Ma no! Una di noi, quella lì?! Quella è una scheggia impazzita, fa sempre di testa sua! Non la vorrei tra i piedi neanche per tutto l'oro della città! E poi, il capitano la detesta! @Masked00 Alle domande di Andross rispondono: I posti dove prendevamo la roba? Erano riparati, semplicemente. Nelle vicinanze del castello, ma scelti in modo da non dare nell'occhio. Edifici vuoti, cortili incolti, vicoli a fondo cieco, capanni degli attrezzi... roba così. Niente di particolare. Puntalancia? Beh, certo, è il fabbro e armaiolo migliore del ducato. Qualcuno di noi ha comprato la sua arma da lui, con le prime paghe di questo lavoro... eh eh. Sappiamo che è anche un fornitore per gli sbirri. Zasheir dà un'occhiata e conferma che su molte delle casse (non tutte, ma la maggior parte) c'è effettivamente il marchio "Puntalancia".
  10. @Masked00: @Casa: @Voignar: @SamPey: Zasheir, ignorando la scena, oltrepassa voialtri e si dirige all'interno del magazzino, dove aveva notato altre casse, barili e anfore ancora in attesa di essere caricati. Comincia ad ispezionarli uno dopo l'altro. Le casse contengono altre armi:, perlopiù spade e lance, ma anche qualche armatura, che deve valere veramente parecchio. I barili contengono derrate alimentari a lunga conservazione: farina, carne secca, frutta secca, pesce affumicato e salato, formaggi stagionati. Le anfore, infine, contengono bevande alcoliche, perlopiù vino rosso, di mediocre qualità. Intanto, i prigionieri sembrano aver perso qualunque voglia di combattere e aver abbassato del tutto la cresta. Vi guardano con un certo timore e rispondono a tutte le vostre domande. È stato il capitano Raghianti a reclutarci. Siamo tutti delinquenti o ex delinquenti della città, abbiamo tutti avuto più o meno a che fare con lui. Ci ha reclutati uno per uno, diversi mesi fa. Ha detto che stavolta gli potevamo essere utili, aveva del lavoro per noi. In cambio ci dava qualche soldo, questo rifugio, e faceva in modo che le guardie ci lasciassero in pace. Funzionava così: ogni tanto ci mandava a chiamare, tutti o a gruppetti, quando c'era un nuovo carico da prendere: qualche cassa, qualche barile, poca roba. Sempre di notte, in qualche vicolo o edificio vuoto nelle immediate vicinanze di Castel Guerri. Noi dovevamo solo portare la roba qui, e sorvegliarla a turno. Poi, prima della fiera, è arrivato l'ordine di procurarci dei grossi carri merci e prepararci a trasferire il carico: lo avremmo venduto a certi contrabbandieri di un altro feudo, a tre giorni di viaggio. Ci sarebbe stata una fetta di guadagni anche per noi. Oggi era proprio il giorno previsto per muoverci. Sono le 12:25.
  11. Capisco. Il tuo modello, insomma, descrive un essere che "spruzza fuori" fuoco "a spot", non un essere la cui superficie è incandescente, come nell'esempio della stufa accesa che veniva posto poco fa. D'accordo, ottima idea allora. Implementa questa home rule e, se vuoi, facci sapere come va. Saluti.
  12. Quindi, se un alleato-kamikaze o una creatura evocata va ad abbracciare il mostro bruciante, tutti i personaggi per quel round hanno campo libero per riempirlo di mazzate senza rischi. Questo non ti sembra che stia su con gli stuzzicadenti? Non è una domanda provocatoria, sono sinceramente curioso.
  13. @aza, la tua analisi è molto interessante e mi trova d'accordo quasi su tutto. Sarei, però, molto meno drastico sul parallelismo tra 4e e 5e. Certo, alcune idee di 4e che funzionavano sono state trasposte in 5e. Ma se guardi il tuo elenco delle cose "spesso criticate" di 4e, molte di esse in 5e non ci sono (alcune sì, ma non molte). Inoltre in quell'elenco manca, credo, una delle cose più importanti, cioè l'assenza di distinzioni meccaniche rilevanti tra una classe e l'altra, e in particolare tra magia e non-magia: su questo passando a 5e c'è stata una netta sterzata. Non credo che qualcuno possa ragionevolmente affermare che in 5e giocare un ladro o uno stregone sia sostanzialmente uguale a parte il flavour estetico, mentre in 4e lo dicevano quasi tutti. @supremenerd88, sono abbastanza convinto che sulle risposte alle tue 4 domande ci sarà amplissima convergenza, ma ti do comunque le mie risposte. Risposta breve: sì. (Risposta lunga: beh, dipende dalla definizione di D&D; tecnicamente è D&D essendo stata commercializzata come tale. Non è raro, però, che sia criticata con formule come "non è davvero D&D"; si tratta di formule un po' estremiste, il loro significato però è che rispetto a tutte le altre edizioni può dare, obiettivamente, un feeling molto diverso. La discussione se una cosa sia "vero" D&D o no rischia di diventare ideologica e di principio, penso che sia più produttivo limitarsi, individualmente, a dire se ci piace oppure no.) Risposta breve: è un GdR. (Risposta lunga: è un GdR ed è sicuramente giocabile come GdR; è anche, potenzialmente, giocabile come board game, o almeno come prevalentemente board game, se si vuole. Dipende da come si usa.) Risposta breve: può essere senz'altro presa in considerazione. (Risposta lunga: "non deve proprio essere presa in considerazione" sarebbe una sentenza davvero drastica ed estremista, sarei sorpreso di trovare qualcuno che la avalla; la domanda potrebbe sembrare costruita in modo da indurre una risposta contraria; lasciami aggiungere, quindi, che non direi di non prenderla in considerazione, ma personalmente non la consiglierei come prima scelta.) Beh, ci mancherebbe, certo che può avere la sua fetta di affezionati.
  14. Quello che mi lascia perplesso, @Ermenegildo2, è che tutto quello che hai scritto nel tuo ultimo commento impatterebbe sul guerriero come su qualunque altra classe. Una volta che tutti i combattenti (paladini, ranger, barbari...) hanno armi più interessanti e flessibili, più talenti, più flessibilità, incentivi o vantaggi per usare armi diverse e così via, al guerriero cosa resta? Capisco quello che dici dopo: un sistema di armi più variegato offrirebbe un substrato, una infrastruttura per supportare un sacco di potenziali nuove capacità di classe per guerriero. Ma richiederebbero comunque di essere progettate, e su due piedi non ho molto chiaro come. Tieni conto che aggiungere molta complessità alle armi, a tutte le armi, presenta anche un costo non indifferente: usarle diventerà più complicato, per tutti, anche per i non combattenti, anche per un povero chierico o druido o bardo che delle armi fa un uso occasionale e che ha già il peso di molte altre complessità di classe derivanti da altre cose. Curiosità: hai mai letto questo? Io l'ho trovato davvero interessante, a tratti geniale. Aggiunge moltissima varietà e profondità tattica al combattimento, in una maniera che riguarda soprattutto i combattenti (lasciando "in pace" i non combattenti), e mantiene una via preferenziale unica per i guerrieri puri. Lo straconsiglio.
  15. Ammetto che sarei curioso di sapere come tu regoleresti questo fenomeno. È noto che sei uno sviluppatore di regole homebrew molto attento al realismo. Se tu dovessi inventare una regola su come funziona una creatura infuocata / incandescente, come l'avresti scritta?
  16. @Masked00, @Voignar: I prigionieri si radunano dove indicato, sotto lo sguardo vigile di Obrekt. Il nano avvampa in volto alla sua domanda. Ero del clan Thradgen... ma non più, ormai. Deve trattarsi di un reietto, ripudiato per qualche motivo. Obrekt scambia con lui qualche altra parola per indagare. Si tratta di un malvivente, un ladro, che ha cercato di rubare alla sua stessa famiglia, anche se accampa di aver avuto i suoi motivi. Ho girato per le borgate per molti decenni. Le terre dei miei padri ormai sono lontane, me le sono lasciate alle spalle. Ho fatto un po' di tutto per vivere, anche... beh... ormai ero un ladro, no? Alla domanda su cosa ci facesse insieme agli altri, li guarda con un certo disprezzo. Non è stata una mia idea. Di tutti questi pendagli da forca, solo il capo si era guadagnato il mio rispetto. Anche se non era davvero lui a comandare... Il barbuto è ancora svenuto, ma gli altri due umani si ribellano con veemenza all'insulto nei loro riguardi, e serve un altro aspro rimprovero di Obrekt per riportare l'ordine. Intanto Zasheir si avvicina alla cassa di legno, lunga e stretta, che è rimasta abbandonata a terra. Prova ad aprirla con la sua mano magica, ma capisce che serve uno sforzo in più, e deve aiutarsi con un'arma, un coltello o qualcosa del genere. Per fortuna c'è abbondanza di armi cadute ai prigionieri, e non ci mette molto. Aperta, la cassa si rivela piena a sua volta di armi: sono spade, lunghe e corte, nuove di zecca e ben ingrassate per non farle ossidare. Sembrano di ottima fattura. Soddisfatto della scoperta, il mago si dirige verso i carri. Entrambi sono pieni di casse come quella, casse di altre forme (più larghe e tozze), barili e anfore, accatastati con grande cura perché non si rovescino con i sobbalzi. Si chiede se sia il caso di mettersi a frugare lì. In alternativa, c'erano altre casse, altri barili e altre anfore ancora all'interno. Un momento dopo Elured e Andross sono di ritorno, sostenendo la mezzorca ancora mezza stordita, ovviamente disarmata. Sono le 12:15. Ricordate che è passata più di mezz'ora quando avete visto quella ricca carrozza entrare in città, e tenete conto che vi ci vorranno 40 minuti per tornare da qui al centro cittadino. Che cosa fate?
  17. Ero molto critico, all'inizio, nei confronti di questa svolta. E nel mio gioco (non uso la 5e, uso una cosa pesantemente casalinga) le razze hanno ancora modificatori razziali parecchio hard. Ma devo dire che nel tempo, anche grazie al dialogo du questo forum, mi sono ricreduto su molte cose. Ora mi trovo quasi del tutto d'accordo con quanto hanno scritto @bobon123 e @MattoMatteo. Sono opzioni in più. È giusto che nel gioco di base siano incluse per renderlo più flessibile, anche perché altrimenti, paradossalmente (visto che in 5e le caratteristiche contano davvero troppissimo), come facevi notare anche tu @neurone, finisce che certe classi siano appannaggio sempre delle stesse razze... magari proprio razze che per motivi di lore si vorrebbero rare e remote. Poi, se a qualche gruppo non piace questa opzione, non è obbligatorio usarla. In fondo, dipende tutto dal grado di rappresentazione che vogliamo dare alle razze, e da come vogliamo declinarlo. 🙂
  18. @Masked00: Vi radunate davanti all'entrata del magazzino, con i prigionieri. Sta a voi, ora, decidere come procedere.
  19. @Voignar: @Masked00: Elured segue con lo sguardo la donna: vede chiaramente il movimento in mezzo all'erba alta. Seguendo sia il movimento che l'olfatto, Andross è sicuramente in grado di seguirla. Si lancia in quella direzione, e si immerge anche lui nell'erba alta. Essendo più veloce riuscirà a raggiungerla, ma capisce che ci vorranno diversi round @Masked00: e a quel punto sarà molto lontano dal magazzino. Prosegue?
  20. @SamPey: L'uomo col randello, quello più lontano da tutti, rallenta d'improvviso la corsa e si affloscia delicatamente, addormentato dall'incantesimo di Zasheir. Anche la donna tenta la fuga, tenendosi lungo la parete del magazzino: riesce appena a raggiungere l'erba alta del campo incolto, e ci si tuffa in mezzo. Ora è visibile a malapena. Il nano prigioniero annuisce mansueto alle parole di Obrekt, mentre questi si china sul corpo del tizio barbuto, svenuto, e lo fruga. @Casa: A parte la balestra, la faretra e una borsa da cintura, tutte cose che gli toglie prontamente, non trova nient'altro di interessante. @Voignar : Elured parla di nuovo in tono minaccioso, e sembra bastare: il nano, che si accingeva ad uscire, annuisce di nuovo ancor più mansueto di prima, e l'uomo in fuga di fronte ad Andross-lupo lascia cadere la sciabola, urlando: Va bene, va bene! Mi arrendo! Il paladino si china sul mezzelfo e gli impone le mani, da cui sgorga un tenue potere magico. Le ferite del mezzelfo cessano di sanguinare. @tutti:

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