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Dragons´ Lair

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Calabar

Circolo degli Antichi
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  1. Anche io, leggendo le regole (sebbene ben lungi da una lettura esaustiva) non ho avuto quell'impressione. Le persone con cui ho parlato (tutti giocatori di lunga esperienza) hanno però usato quelle parole. Non so scendere nel dettaglio, rischiderei di dire sciocchezze, prendetela più come il riferire delle opinioni piuttosto che l'esporre argomentazioni. Si, credo che questo descriva abbastanza bene come funziona la 5E. Credo sia voluto, ma anche a me non piace. Allo stesso tempo credo che poche modifiche alle regole possano risolvere in buona parte il problema, che credo sia insito nei meccanismi di salvaguardia più che nella struttura del sistema in se.
  2. Grazie del link, molto utile. Riguardo ai problemi della nuova edizione, sono emersi giocando. Io non avendolo provato posso sono riportare le impressioni di quelli che conosco e che l'hanno fatto.
  3. Nel senso che le cose non funzionano, che meccanicamente non va. I bonus fanno saltare il banco, i tempi dei combattimenti sono estenuanti, i personaggi hanno risorse eccessive che li rende poco contenibili. La base è la stessa, ma i cambiamenti mandano a gambe all'aria le meccaniche.
  4. Su questo non sono del tutto d'accordo. Per quanto l'intenzione di creare un'edizione retrocompatibile abbia limitato i cambiamenti, io trovo che la nuova edizione si muova in direzione opposta a quanto fatto con la 5E 2014, tracciando una percorso ben distinto. Il risultato è un'inversione di rotta e un sistema che più di una persona che conosco e lo sta giocando ha definito "rotto". L'unico aspetto davvero positivo della nuova edizione è che potrò ridirigere senza rimorsi il budget dei manuali ad un altro progetto che mi attira molto di più!
  5. fino

    Il più grande festival del gioco e del fumetto della Sardegna, giunto alla sua diciottesima edizione. Sito web: https://www.giocomix.it/
  6. Forse con un po' di ritardo, ho appena notato che il sito contiene un calendario eventi e che qui è possibile segnalarli. Ne approfitto per parlare di uno che si terrà a breve, in cui sono direttamente coinvolto. Il GioComux è, credo senza tema di smentita, il più grande festival del gioco e del fumetto della Sardegna. Nonostante le dimensioni molto ridotte rispetto alle grandi fiere come Lucca Comix o il Romics, si tratta comunque un evento importante per i sardi appassionati del genere. Se siete di queste parti o da queste parti, potreste essere interessanti a farvi una capatina. Sito Web: https://www.giocomix.it/
  7. @firwood Le immagini non sono visibili!
  8. Sarebbe davvero strano che permettano di acquistare del materiale che poi non puoi consultare. Magari è un bug, magari stanno solo sondando le reazioni, tutto è possibile. Non ho finito di vedere il video che hai linkato, ma nel punto in cui ne stava parlando non accennava al problema, parlava solo del caso in cui un utente dovesse chiudere l'account.
  9. Premetto che detesto questo modello e a riprova di questo non acquisto mai nulla di cui posso perdere il possesso per cause esterne e non utilizzo mai quei servizi che ti vincolano al pagamento o alla fidelizzazione. In questo caso però c'è da dire che la perdita del materiale avviene in caso di cancellazione dell'account, non nel caso in cui si smetta di pagare perché tutto il materiale acquistato è accessibile con l'account gratuito. Rimane l'enorme criticità della perdita di tutto il materiale nel caso in cui D&D Beyond chiuda i battenti (o follemente venga deciso di non mettere più a disposizione gli account gratuiti) e la perdita di tutto ciò che supera i limiti di quanto concesso per gli account gratuiti, come il numero massimo di personaggi che può contenere.
  10. Però non è scontato che gli occhi debbano essere premuti tutti e l'indovinello rimane incompleto. Credo che nella testa dell'autore ci fosse proprio il riferimento ai tre topolini ciechi. Al più si potrebbe riformulare modificando con "l'ultimo manca ancora" "poi l'indovinello è risolto": farebbe capire che c'è ancora un tasto da premere e i giocatori devono dedurre che si tratta dell'unico mancante. Certo, alla fine se i giocatori sono un minimo accorti il tentativo di provare a concludere con l'unico pulsante mancante lo faranno, ma stanno andando a tentativi non stanno risolvendo l'indovinello.
  11. Oh, diamine, ricordavo che la filastrocca citasse "tre topi ciechi". Credo che a questo punto il numero sia legato al romanzo "Tre topolini ciechi" di Agatha Christie e inteso per chi ha scritto l'avventura come qualcosa di noto ai giocatori e quindi utilizzabile, anche se non legato all'avventura. Però, più che cercare di capire da dove spunti questo numero, io modificherei l'indovinello. Si potrebbe cambiare la frase con "tre topi ciechi". Troppo faciile? Si potrebbe sostituire del tutto la frase con qualcosa che abbia a che vedere con l'avventura e riconduca al numero tre (o a un altro numero utilizzabile, se preferisci). Si potrebbe inserire nell'avventura qualcosa che riguarda topi ciechi, e metterne tre. Magari una statua nella sterssa stanza, magari un dettaglio della statua stessa, magari degli oggetti preziosi da trovare (ma si deve capire che sono tre, per esemnpio potrebbe essere stata una statuetta unica con tre topi, ma spezzata in tre statuette da un topo: i personaggi osservandole possono capire quando è completa) purchè si trovi un legame sensato con chi ha fatto l'indovinello e perché. Intendevo dire che del GS mi importa poco, provengo da edizioni in cui non esisteva e ne faccio volentieri a meno. Una volta che le meccaniche sono quelle giuste e che i nemici funzionano in 5E sono a posto.
  12. @Skorpio Grazie comunque. 😉 A me il GS interessa poco, mi sarebbe bastata una versione in cui statistiche e regole sono quelle della 5E. Riguardo al tuo quesito, la soluzione è semplicemente numerica. Non ci sono cioè significati nascosti o riferimenti bibliografici, i giocatori devono capire che (metto sotto spoiler, sia mai che...): Tutto qui.
  13. Curiosità... ho datto un'occhiata all'avventura e non sembra per la 5E. Ne esiste un adattamento?
  14. Non lo conoscevo, sembra interessante! Inkarnate è davvero un ottimo editor, ma per me l'impossibilità di inserire fiumi/laghi e in minor misura strade è davvero limitante. Con una piccola spesa comunque si possono preparare le mappe con la versione gratuita e poi abbonarsi per un mese e aggiungere quel che manca con la versione completa. Se poi non si ha la necessità di creare una mappa con caratteristiche troppo specifiche esistono strumenti gratuiti di generazione automatica come l'ottimo azgaar Fantasy Map Generator che permette una creazione quasi immediata dopo aver stabilito le caratteristiche generali del mondo che si vuole realizzare.
  15. Eheh ma no, perché mai? Vita reale ha sempre la priorità. Quindi il gruppo non è interamente di novizi, ma alcuni giocatori hanno già esperienza di gioco. Questa potrebbe rivelarsi una criticità, i giocatori più esperti potrebbero prendere in mano il gioco a discapito del divertimento dei principianti. Non solo, se dai loro più carte da giocare i novizi potrebbero sentirsi elementi di serie B, il che certamente non aiuta ad appassionarsi al gioco. Se vuoi inserire iniziative personali secondarie un buon modo, dato che si tratta di una one shot, è fornire dei fogli conoscienza: ogni giocatore avrà cioè delle informazioni che potrebbe decidere di sfruttare, mettendo tutti sullo stesso piano e incentivando i meno esperti a fare qualcosa in più vedendo cosa fanno gli altri. Attento a non esagerare però: l'avventura deve durare due ore!
  16. Ok ma, quali sono le motivazioni dei personaggi? Giusto per capire. Concordo con te sul fatto che un itervento di quel tipo possa essere percepito come un Deus ec machina. In effetti lo sarebbe!
  17. Sottoscrivo pienamente. In particolare con giocatori novizi, è importante evitare situazioni vaghe che per un giocatore esperto possono sembrare normale amministrazione. In generale quando progetti la vicenda è bene pensare cosa potrebbe accadere nel caso i tiri di dado andassero nel modo peggiore possibile (con peggiore intendo nel modo in cui non vorresti andassero), se il risultato è indesiderabile sicuramente c'è qualcosa da cambiare, l'avventura è a richio disastro per noia/frustrazione/disappunto. Un'avventura di cui avevo letto qualche tempo fa per esempio dava per scontato che i giocatori capissero un determinato passaggio per andare avanti. Dato che il passaggio era fondamentale per poter proseguire, si suggeriva un tiro di indagare come clausola di salvaguardia. Ora, al di la del fatto che usare indagare in questo modo è profondamente sbagliato (non è un sostituto di ciò che dovrebbero capire i giocatori ma un modo per simulare in gioco la capacità dei personaggi di intuire elementi che sono al di fuori della possibilità dei giocatori di cogliere, per esempio capire qualche arma abbia inferto una certa ferita, citando il manuale), cosa dovrebbe succedere se tale tiro fallisse? Si fa finta di nulla e si prosegue? Se ne fa fare un altro finché qualcuno non lo azzecca? (tanto vale non tirare allora) Il gioco si ferma "mi dispiace se non capite questo non potete andare avanti"? Insomma, avventura progettata male che con un po' di sfortuna potrebbe andare peggio. Il mio consiglio è farli trovare in un ambiente limitato, in una situazione che richiede necesariamente che facciano qualcosa di abbastanza ovvio (in alternativa accade qualcosa se non si muovono) e soprattutto creare una storia che abbia una sua spiegazione sensata di cui emergano i dettagli in gioco, in modo che a fine partita tu possa spiegare loro come si è creata quella situazione e loro possano confrontare quello che hanno capito della vicenda con l'antefatto reale. Ho trovato che farlo stimola molto i giocatori e tende ad appassionarli al gioco.
  18. @Theraimbownerd Capisco. Per me GS e bilanciamento sono fattori abbastanza irrilevanti, sarà che provengo da edizioni che non ne facevano uso. Per quanto riguarda il downtime (ho appena imparato un termine nuovo) credo di averlo sempre gestito senza particolari regole, ma concordo sul fatto che non sarebbe male che il regolamento trattasse la questione in maniera adeguata. È un argomento che dovrei approfondire, anche perché potrebbe essere fonte di idee interessanti. La ricerca magica concordo sia un tasto dolente. Avrei voluto un sistema ben studiato capace di darele un senso compiuto in gioco, finora ho praticamente ignorato l'argomento ma è dicisamente qualcosa di cui ho necessità. Non è tanto una questione di dare un aiuto al DM ma un'esigenza narrativa, per dare un'idea d'insieme sul funzionamento della magia. Diciamo che l'unica cosa che mi consola è che, anche se l'avessero fatto, difficilmente sarebbe stato nelle mie corde, per cui... Riguardo alle meccaniche sulle interazioni sociali ("conquistare il favore dei nobili al gran ballo del re") credo che il discorso sia più complesso. Personalmente preferisco gestirle senza meccanismi, per quanto un buon sistema di questo genere mi stuzzichi (alcuni tra quelli di cui avevo letto li avevo trovati interessanti e ben fatti) mi da l'impressione di appesantire il gioco in modo non necessario e di introdurre qualcosa che da la sensazione di essere estraneo al resto del sistema. Il manuale dei mostri l'ho sempre considerato come una sorta di calderone da cui trarrre ciò che mi serve per popolare l'ambientazione di gioco più che un aiuto per generare incontri, probabilmente per questo non ho fatto caso alle mancanze. Però vorrei capire meglio: manca proprio una sezione aggiuntiva di regole che aiuti a farlo o qualcosa non va nel modo in cui le creature sono descritte e schedate?
  19. Intendi la 5e 2024? Perché mi pare si stia parlando essenzialmente di questa, ma a volte ho l'impressione che si parli della 5e in generale. Dal mio punto di vista, qui ha colto bene il punto. E concordo con lui. Non lo considero un cambio totale di paradigma (anche la 5e 2014 pecca in questo talvolta), ma indubbiamente e con mio profondo rammarico sono andati in quella direzione mentre mi sarei auspicato la direzione opposta. Potresti dare qualche dettaglio in più? Io non ho mai trovato particolari difficoltà, ma forse ti rferisci a qualcosa di specifico. Ho letto diverse critiche al manuale dei mostri, ma dato che ne faccio un uso abbastanza limitato può darsi che non abbia notato il problema. Anche qui, puoi entrare più nel dettaglio? Cosa manca o cosa è mal fatto nel manuale attuale secondo te?
  20. Beh dai siamo tutti italiani. E lo stereotipo italiano-mafioso lo si è visto in tutte le salse nei prodotti stranieri e spesso senza una controparte non mafiosa, eppure molti di questi prodotti sono grandemente apprezzati dai noi stessi italiani. Non si sta perpetuando uno stereotipo negativo, ci si sta giocando sopra, e farlo è spesso il miglior modo per demolirlo.
  21. Perché no? Sono belli da giocare i vistani, sai? Non sono zingari, sono vistani, hanno la loro cultura e i loro motivi per rapire bambini, motivi integrati nell'ambientazione. Sono ispirati ad uno stereotipo negativo degli zingari? Si, certo. Sono gli zingari? No. La loro presenza conferma in qualche modo che nel mondo reale gli zingari rapiscono i bambini? Direi proprio di no. Sei sicuro che i quattro punti che hai scritto siano sufficienti? Magario se pensi a qualche altro esempio puoi aggiungerne altri. Se ne aggiungi abbastanza a Mondo Orsetto riusciamo ad arrivarci. Ma poi... punto 1, perché mai non tutti i girovaghi dovrebbero farlo? Devo per forza aggiungere altri girovaghi per salvare le apparenze? Che magari nulla hanno a che fare con l'ambientazione? E il punto 3? Perché mai li ritieni tutti uguali tra loro? Fanno parte dello stesso popolo e quindi hanno dei tratti in comune ma francamente non vedo perché ognuno non debba essere un personaggio complesso e articolaro, in base alle esigenze di gioco e alle capacità del narratore. O il punto 4... qualcosa ti impedisce di creare un personaggio vistano? Se è il tuo personaggio, come può essere l'altro? Io continuo a pensare che anziché cercare motivi per rimnuovere o nascondere dovremmo cercarli per includere.
  22. E non pensi che il popolano ignorante e razzista possa diventare un altro stereotipo e sugli stessi principi non debba essere incluso nel gioco? Secondo me è questo un modo ragionare pericoloso, che porta inevitabilmente ad un modo di agire censorio e uccide le opportunità, anche educative, che la trasposizione nel fantastico di temi reali da e ha sempre dato. Se ci pensi comunque stai dicendo che i cattivi non devono essere mai davvero cattivi, ma solo percepiti tali. Non siamo poi così lontani da Mondo Orsetto. Io credo che le cose buone vengano fuori solo dalla ricchezza di contenuti, ci devono essere gli uni e gli altri. Qui però si sta facendo una distinzione tra biologico (la razza) e culturale (il background). E credo che il punto sia proprio quello. Se li consideriamo una cosa unica, allora inserire i bonus da una parte o dall'altra è una mera questione di scelta. Ma se li vediamo come cose distinte, allora la scelta ha un valore diverso.
  23. @Ermenegildo2 Mi vuoi dire che secondo te ogni tema che possa in qualche modo essere ricondotto ad un conflitto sociale o razziale, ad un sistema oggi considerato negativo come dittatura o schiavismo, ogni cosa che ricordi un aspetto negativo della realtà vada censurato ed eliminato? Perché ora stai parlando dei vistani, ma lo stesso discorso può essere fatto per mille altre cose, ogni volta che introduci. un elemento di conflitto rischi di non piacere a qualcuno. Ragazzi, io non so voi, ma non trovo molto appassionante giocare su Mondo Orsetto (del cuore). (è un'iperbole, prendetela per quello che è) Riguardo al nuovo materiale, mi spiego nuovamente. Va benissimo che escano ambientazioni e altri manuali pensati intorno a queste tematiche e inclusivi rispetto a chi vi è coninvolto. Va un po' meno bene, ed è ciò di cui ci si lamenta, che si prendano le ambientazioni storiche e le si cambi, con il risultato che chi le vorrebbe così come le ha conosciute rimane a bocca asciutta. Così non si sta accontentando tutti, ma solo una parte.
  24. Giusto per chiarire, ho usato il virgolettato perché ho riportato le parole dell'utente che ho citato e a cui mi stavo riferendo. Poi dai, nel tuo esempio c'è una bella differenza. Se dici "persone insensibili" è un'offesa personale, nessuno ha mai usato parole di questo tipo, mi pare. Io sono contrario al cambiamento (inteso più come revisionismo che come evoluzione) non solo quando è fatto male, ma anche quando è si cambia per motivi che non hanno nulla a che fare con il prodotto in se. Anziché pensare a fare un buon prodotto, si pensa ad altro. E spesso i risultati si vedono. Una cosa su cui siamo d'accordo! Sono in linea di massima d'accordo, ma secondo me i bonus razziali dovrebbero in genere far parte del cosa mentre il chi dovrebbe essere determinato dalla variabilità dei punteggi. Per me avrebbe senso che il bonus fosse razziale se una certa peculiarità è una caratteristica intrinseca e un bonus di background (o persino di classe) se invece può essere acquisita attraverso lo stile di vita. Vogliamo che gli orchi rimangano forti e robusti anche se cresciuti tra gli halfling? Beh, allora stiamo parlando di bonus razziale. Pensiamo invece che gli orchi siano robusti solo perché fin da piccoli gareggianoj nel sollevamento della mucca? Allora è un bonus culturale, e vedremo orchi di corporatura umana non appena si allontanano dalla loro cultura. Non lo conosco, si trova qualche risorsa online per dargli un'occhiata? O si può riassumere facilmente così da avere un'idea più precisa? Comunqe ragazzi, scrivete troppo per il mio poco tempo libero, non ce la faccio a starvi dietro! Discussione interessante e in molti momenti piacevole, ma credo darò forfait.
  25. Io credo che la questione sia molto più semplice: come in ogni processo creativo si prende spunto da quello che si conosce. Nel creare l'ambientazione si è quindi preso spunto da vari stereotipi e applicati al fantasy. Questo inoltre facilita i giocatori che in qualche modo hanno già un'idea di base di cosa si sta rappresentando. Si possono forse tacciare quegli autori di poca fantasia, ma non di cattiva condotta. Il punto credo sia proprio questo: si è preso spunto non da popolazioni reali, ma dai loro stereotipi. Questa consapevolezza dovrebbe aiutare a capire che non si sta rappresentando qualcosa di reale, e che quindi non c'è offesa nei confronti di nessuno. Non sempre si possiede già il materiale, e non sempre si ha la possibilità di fare il lavoro di adattamento necessario, perché quel materiale è per sistemi vecchi e funziona male con D&D moderno. Per questo si desidera acquistare del nuovo magariale già pronto. Nessuno dice che le persone con queste sensilibilità non debbano avere "la loro rappresenzanza", del nuovo materiale pensato dall'inizio tenendo conto di queste offrirà quanto di meglio possono avere, senza che sia necessario deturpare il materiale classico. Il problema è che nel caso di D&D la Wizard si rifiuta di produrre materiale che non rientri in quei canoni per non urtare la sensibilità di alcun piccolo e chiassoso gruppo, ma nel cercare di accontentare tutti alla fine si rischia di non accontentare quasi nessuno. A me pare che semplicemente l'autore abbia voluto dipingere un quadretto un po' paradossale rispetto ad una visione classica del fantasy, dove vengono rappresentati in modo caricaturale diversi elementi contestati (la negazione delle rivalità razziali con l'elfo e il nano, l'esclusione di temi caldi con lo shopping, non fissiamoci solo sulla parola gender fluid, è tutto un insieme), in modo da chiedere al lettore se rappresenta il tenore di gioco che desidera.

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