Ian Morgenvelt

Izzquen "Iz" Hunzrin Il mio attacco non sembra avere effetto, se non "innervosire" la pianta. Copritevi le orecchie: forse questa musica serve ad attirarci nella trappola. Dico ai miei compagni, aggiungendo Forse il fuoco può farle qualcosa: è pur sempre una pianta.

Maelira Feranel Provo a coprirmi gli occhi quando i corvi arrivano in volo ad attaccarci. Muovo anche la mia ascia attorno a me, nel vano tentativo di scacciarli. Ras, prova a lanciare il tuo incantesimo: se sono legati alle streghe potrebbe fermarli.

Neldor Iliyadar Guardo Zarkov quando prende il biglietto dalla mano del soldato, attendendo che ci racconti cos'abbia trovato. Questo è curioso. Forse non tutte le persone subiscono questa maledizione allo stesso modo. Commento, guardando quindi il lavandino. Non possiamo farci sfuggire questa opportunità. Dovremmo provare ad aprirlo e uscire: possiamo capire quanto sia disastrosa la situazione e, nel caso, avvisare eventuali superstiti.

Finché non commettete reati e seguite le procedure per presentarle alla corte, non avete nessun limite a ciò che potete fare per ottenerle. Ma ricordatevi che non dobbiamo attirare l'attenzione. Specifica Merlino in risposta a Petras, mentre l'avvocatessa aggiunge Non posso fare molto, purtroppo. Ma credo che l'ispettore possa usare i suoi contatti per farvi accedere alla scena del crimine e al corpo. Finite il vostro incontro con la donna e bevete il vostro tè, accompagnato da qualche biscotto che vi viene offerto da John. Vi congedate quindi dalla O'Malley, dirigendovi verso la vostra prossima meta: l'appartamento dove è stato alloggiato il ragazzo in attesa del processo, probabilmente per evitare di attirare i giornalisti e il pubblico. Pensate che dietro ci sia l'Unità Casi Speciali: gli agenti che incontrate davanti all'appartamento sembrano infatti notare qualcosa attorno a voi, probabilmente come frutto di un loro addestramento basilare per riconoscere le persone come voi. Il ragazzo è stato alloggiato al quarto piano di un edificio anonimo, ben lontano dalle vie principali della City. I poliziotti vi accompagnano fino alla porta, facendovi quindi segno di entrare e mettendosi di guardia all'esterno. L'appartamento è un bilocale abbastanza modesto, che ha visto giorni decisamente migliori: è stato chiaramente sistemato in fretta e senza troppi fondi. "L'omicida" vi attende subito dietro alla porta: è un ragazzo alto e allampanato con un volto molto giovanile, che dimostra giusto qualche anno in più rispetto a Petras, vista la quasi totale assenza di barba o baffi. Ha un incarnato lievemente scurito, dei capelli neri disordinati e degli occhi verdi che, nonostante la sua situazione, sembra comunque esprimere felicità. Vi guarda un po' sorpreso, non riconoscendo nessuna delle vostre facce, sorridendo poi quando riconosce Merlino. Sono dei tuoi amici, nonno? Chiede al mago, che storce un po' la bocca quando sente il termine con cui lo chiama. In un certo senso... Ma ti ho già detto che non devi chiamarmi così: ti assicuro che non vuoi diventare un mio familiare, Farid. Oh, non scherzare: sei l'unico che mi ha aiutato da che... Conclude il ragazzo interrompendosi per qualche istante, rivolgendosi quindi a voi Oh, scusatemi, non mi sono presentato: Farid Khaled. E se siete amici del nonno, allora siete miei ospiti. Anche se non posso offrirvi molto: purtroppo non ho potuto portare molto con me.

Shihab e'Ravaan Speriamo in bene. Commento dopo le parole di Uwais, guardando preoccupato verso sud: il mio pensiero corre immediatamente agli uomini morti sulla torre e a questi ultimi sacrifici.

Oilenos e Lerna si avvicinano al centro della banchina ora che lo scontro sembra inevitabili, ma non sono i soli: un costrutto da lavoro vi raggiunge assieme ad un leone trabiano, un grosso canide usato comunemente come animale da guardia. Il costrutto si posiziona davanti ad Oilenos e aziona un saldatore magitech innestato al suo braccio, avvolgendo il vostro compagno in un inferno di fiamme. Nota

Wayne Martino e Sabrina non sembrano avere dubbi sulla situazione e decidono di fare irruzione nel locale. Cosa di cui sono contento: io non sarei riuscito neanche a scalfire quella porta! Corro dietro ai miei compagni e inizio a stringere il simbolo sacro, invocando il potere che ormai conosco per donare un po' di fortuna ai miei compagni. Magari questa volta senza dover pagare: stiamo pur sempre affrontando dei miscredenti! Master

Anaytim Annuisco alla domanda di Anak, aggiungendo E io vorrei anche vedere i suoi prodotti. Sono certa che abbia qualcosa di interessante: i re e i principi non si fermano per nulla! Concludo cortesemente, guardandomi intorno in cerca di oggetti interessanti.

Andr Ruhn Forza, Moggo: tra poco il passaggio sarà libero e questo incubo sarà finito! Dico al mio compagno, intonando un canto di battaglia per incitarlo a continuare il lavoro. Master, Moggo

Loren Oghman (Umano Chierico) Prendo la lanterna e annuisco alle parole di Jayden, seguendolo quindi nella guardiola: non dovrebbero esserci altri pericoli. Poi controlliamo il magazzino qui vicino: forse anche quello è sguarnito.

Izzquen "Iz" Hunzrin Impreco a denti stretti quando ci ritroviamo ancora una volta davanti alla pianta: ora capisco cosa sia successo agli gnomi. Annuisco alle parole di Z'ress e provo a mirare la bacca che ha intrappolato il soldato, facendo partire una serie di dardi elettrici dal mio bracciale. Master

Wayne Dite che è questo il segnale? Chiedo ai miei compagni dopo aver sentito lo strano urlo, sistemando intanto il mio scudo al braccio prima di prepararmi a fare irruzione.

È una possibilità. Io posso provare ad attaccarla con i Lightning Launcher dell'artefice: non sono incantesimi, ma non fanno danni fisici.

Peccato che i volantini non parlassero del nostro piano: invitavano solo a partecipare alla riunione. Dice l'uomo, portandosi il fischietto alla bocca. E io penso che non abbiate visto i damerini per una semplice ragione: non abbiamo specchi qui al porto. Conclude prima di soffiare nel fischietto, mentre il suo compagno impugna la sua chiave inglese a due mani. Lerna, Oilenos

Direi di sì, mi sembra il piano migliore.

Nash Kelling Facktoré non era completamente a posto, ma i suoi colleghi non sembrano essere molto meglio... Scusateci se vi disturbiamo ancora, mastri, ma avremmo bisogno del vostro aiuto. Dico ai due inventori, interrompendo il loro litigio. Abbiamo avuto modo di parlare con il re: non è folle, al contrario di quanto pensassimo, ma la sua teoria è comunque azzardata. La creatura che l'ha aggredito è un mimic, un mutaforma in grado di assumere l'aspetto di oggetti comuni e di usare una sorta di muco appiccicoso per intrappolare le sue prede. Abbiamo bisogno del vostro aiuto per trovare questa creatura e poterla così eliminare. Concludo, dando il tempo agli inventori di accettare la notizia. Abbiamo saputo che Orryn e Warryn sono scomparsi da qualche giorno: pensiamo che il mostro sia la causa di questi eventi. Sapete dirci dove sono stati visti prima della loro scomparsa o se ci siano dei posti che entrambi frequentano spesso?

Andr Ruhn Tranquillo, Moggo: posso aiutarlo da qui. Dico al mio compagno, intonando una nota e tracciando la runa della vitalità davanti a me. È chiaramente legato alla pietra, non ho dubbi. Master

Maelira Feranel Non mi sembrano proprio intenzionati a spiarci... Commento vedendo lo stormo di uccelli, aggiungendo Forse dovremmo provare ad abbassarci e volare in mezzo alla foresta. I corvi non possono inseguirvi facilmente tra gli alberi.

Loren Oghman (Umano Chierico) I due Ogre vengono eliminati dai miei compagni e i goblin si danno alla fuga: non possiamo rischiare che chiamino rinforzi. Chiedo quindi l'aiuto di uno spettro, usando il bastone che ho incantato come una sorta di frusta improvvisata per tirare il goblin verso di noi. Master

Giovanni Benedetti Questa storia è molto complessa, signor Palma, ma può stare certo che don Nicola non se la caverà con poco. Dico al ragioniere, sperando di riuscire a rassicurarlo. La sua situazione non è delle migliori: il prete è stato fermato, ma nessuno crederà comunque alle sue accuse. E può stare certo che tutti noi le crederemo. Anzi, conosciamo la verità. Colga questa occasione al volo: ora che questo incubo è finito, può provare a riprendersi in mano la sua vita.

Anaytim Il "negozio" sembra abbandonato da anni: tutti gli oggetti al suo interno sembra ammuffiti, vecchi e completamente inutilizzabili. Anche la padrona del negozio sembra nello stesso stato: per un attimo mi chiedo se sia ancora viva, finché non la vedo riscuotersi e parlarci. Signora Grenna? Chiedo in risposta alla sua domanda. Non credo che nessuno di noi sia la persona che sta cercando. Siamo dei viaggiatori e vorremmo entrare nella torre. Volevamo anche vedere i prodotti in vendita nel suo negozio, se possibile.

Perché l'avete lasciato andare? Vi chiede Hurena dopo aver sentito la domanda di Joshlin, aggiungendo tenendo la testa bassa Non potete credere veramente che possa cambiare e redimersi. Quando la locandiera termina la sua frase, Korshek apre la porta per rientrare in casa e riunirsi a voi.

Non si tratta del posto in cui eravate seduti. Voi non siete lavoratori del porto: come avete saputo della riunione? Chi vi ha invitati? Chiede l'uomo, venendo poi fermato dal suo compagno con un gesto della mano. Se volete aiutarci, potete mostrare la vostra buona intenzione risolvendo un piccolo problema: abbiamo saputo che dei damerini hanno fatto un po' troppe domande in giro, minacciando anche uno dei nostri. Ne sapete qualcosa? Aggiunge l'altro uomo, studiando la reazione di Pelias e Astor. Oilenos, Lerna

Andr Ruhn Mi guardo intorno affranto: le mie mani non possono fare nulla per sollevare queste pietre. Pietre? Certo! Chazia ha ragione. Moggo, ti dò una mano. Dico al mio compagno, lanciando poi uno sguardo perplesso a Snorri. Non abbiamo molto tempo, Snorri sta già impazzendo. Aggiungo, provando ad attivare la runa che ho inciso sulla mia accetta per farci aiutare da una raffica di vento. Master

Izzquen "Iz" Hunzrin Il comportamento del soldato di Jarlaxle non lascia altri dubbi: questo posto è una trappola letale. Inizio subito ad allontanarmi dalla stanza, vigilando che anche i nostri soldati facciano lo stesso.