Ian Morgenvelt

Karl Orlovsky Scendere da cavallo è stato probabilmente un errore: due lupi mi raggiungono, azzannandomi e scagliandomi a terra. Scarto lateralmente con un colpo di reni, facendo fuoco con le due canne della mia pistola contro il lupo più vicino. Rimedio drastico, ma è l'unico modo che ho per difendermi. Guardo Saphutos con apprensione, sperando che il Worg che l'ha buttato a terra riesca a proteggerlo dal branco. Master

Ho capito quale sarà il mio prossimo compito: fare un riepilogo di PG e PNG introdotti fino ad ora.

Bjorn Skaldsson (Kalashtar Ardente) Ancora una volta la Regina evitò il suo attacco, ma questa volta non si limitò a schernirlo o a fiaccare ulteriormente il suo corpo. Fece qualcosa di molto peggio, qualcosa che liberò Bjorn da ogni freno, che lo convinse di quanto sua madre fosse un'anima perduta: scatenò i suoi poteri suoi suoi compagni, ferendo gravemente tutti. Seline, che sembrava aver ripreso il controllo, Celeste, che aveva provato a proteggere dalle attenzioni della Regina, Flurio, il primo amico che aveva incontrato a Firedrakes, e Trull, il nano sempre disposto a dare un saggio consiglio o ad offrire una parola gentile a chiunque. Vide il suo corpo accasciarsi, con la catena stretta tra le mani, le forze che svanivano gradualmente fino a spegnersi definitivamente. Ti attende il Valhalla, amico. A Bjorn non interessava più nulla: quella davanti a sé non era più sua madre, era l'assassina del suo amico. Non gli importava neanche delle strane parole di Celeste o persino della carica di Flurio: il suo unico obiettivo era farla pagare a quella donna. Ruggí di rabbia, scartando lateralmente per raccogliere abbastanza inerzia in maniera tale da tentare nuovamente la sua presa, cercando di scagliare la madre per terra. Master

Soprannome di Avernus, che ho usato causa correttore

Jamal Ibn Shaitan Master, Fartus

Direi di no. Mathias ha aiutato Luise a nascondersi dall'ex marito e a coprire le sue tracce, ma non sa nulla di quanto le sia successo dopo. Avyn ne ha approfittato per metterla in una posizione di potere, guadagnandosi così un prezioso alleato. In ogni caso, i vostri collegamenti potrebbero modificare le storie raccontate dagli altri, purché questi siano d'accordo.

Haseya Tolhógi Master

Che ti segno qui: Aspetto: Hard-Boiled Lo stereotipo dello stereotipo è un ex-poliziotto diventato investigatore privato che fuma narcoinalatori a tutto spiano, ingolla bicchieri su bicchieri di pessimo sintoalcol, fa fatica a pagare l'affitto e chiama "sbirri" i suoi colleghi di un tempo, con cui litiga un giorno sì ed uno no, tra un favore fatto ed uno ricevuto. Ma Mathias se ne frega, degli stereotipi: il suo corpo rigetta tutte le droghe, quindi non beve e non fuma... perché, così, che gusto c'è? Mathias a malapena si può permettere un appartamento, anonimo, pagato tutti i mesi in contanti e riceve i clienti dove capita. I soldi svaniscono come neve al sole, quando il tuo corpo è un esperimento fuorilegge che ti esclude dalla società.  Mathias non ha ex-colleghi da chiamare sbirri, perché si è dovuto allontanare molto, dal suo vecchio distretto. E nessuno sa dove sia, ora. Ma se la vita non è un romanzo di quello scrittore di cui leggeva i libri in biblioteca, tuttavia Mathias non si fa mancare qualche tocco di noir, in fondo. Impermeabili nella notte, lampioni malfunzionanti, risse, pestaggi, minacce, vetri rotti e bicchieri spaccati in testa, spari al buio e cadute dalle scale. E belle donne. Nomi falsi, occhiali autopolarizzati, capelli a tesa larga di Vero Cotone, tailleur griffati, una traccia di Essenza Naturale. Vedove in pericolo, figlie di papà combinaguai, VR-entreneuse di alto bordo, oloattrici sniffomani, mogli tradite. Soldi subito, che profumano di Proibito ed Impossibile, a pagare una soluzione ed il silenzio. Quella sera, toccó a Luise. Nessun cognome, come se il nome, poi, fosse vero. La pedinavano, raccontò. Uomini del suo ex marito, Karl Tischmann. Sì, proprio lui. Karl Tischmann, il Becchino. Mafia nippo-tedesca, una costola europea della Tryakuza. E la pedinavano per davvero, la povera Luise. Luise, che probabilmente aveva soffiato della grana al marito, prima di scappare. Ma sono dettagli. Mathias ci rimediò i quattrini per tre mesi di affitto, una raffica di proiettili blindati in titanio a bruciapelo, quattro cadaveri da nascondere ed una notte di fuoco. Ah, sì. E due giorni al commissariato, a spiegare che no, non aveva una identità digitale e sì, il suo nome era proprio quello. Lo aveva scelto apposto. Quando si era ricostruito una identità, con gli ultimi soldi dei suoi genitori morti. 

Ovviamente. Si fa la colletta per resuscitarlo e fargli recuperare il livello. Io ho una Lancia +1 Anatema dei Giganti da vendere, ci copro metà della spesa

Fourteen Guardo sorpreso il pilota quando si rivela essere questo Kor, realizzando solo dopo un po' di cosa si tratti. Già, lo strano uso degli umani di trovarsi dei nomi che preferiscono a quello che gli viene dato da altri. Non capisco perché non sceglierselo direttamente, a questo punto. L'ufficiale medico non è propriamente un simpaticone, anzi, ma sembra sapere il fatto suo. A proposito, sono Fourteen, associato di Remy Kor, della dolce Nova e del fiero Sobek. Dico ai nuovi arrivati, notando intanto un movimento con la coda dell'occhio: nonostante tutto, il pilota del veicolo non è ancora morto. Alzo il fucile e sparo immediatamente un colpo contro il mezzorco: non c'è tempo per la cautela. Il condensatore aveva appena iniziato il ciclo di condensamento! Me la pagherà! Master

Jared O'Connor Non hai risposto alla domanda del mio compagno: da chi avete preso i trofei? Dico spazientito all'orco, aggiungendo Non mi ripeterò un'altra volta. Chiaro?

Pierre di Penthièvre Master

Professor Bernard De Tourmond Sospiro di sollievo quando vedo Daisy tornare sana e salva dalla sua esplorazione: fortunatamente i miei timori si sono rivelati essere errati. In compenso quei triangoli sono decisamente interessanti: richiedono uno studio più approfondito. Un insieme di scheletri fusi in un'unica creatura? Chiedo pensoso a Daisy, cercando di ricordare nozioni su qualche essere simile. Dovremmo dare un'occhiata a quella stanza: i simboli sono chiaramente legati alla necromanzia, forse potremmo riuscire a rovinare i piani del necromante agendo su questi. Dico ai miei compagni indicando la stanza che ho notato. Master

Izzquen "Iz" Hunzrin Faccio un lieve inchino alla sacerdotessa ed estraggo le mie bacchette di cristallo, usandole per cercare eventuali oggetti magici ed identificarli. Master

Yusuf ad-Din Consiglio

Keaven Faegarradh Non sembrerebbero essere tossiche. Dico ai miei compagni dopo la mia analisi, precipitandomi poi da Julian vedendo il suo colorito: non possiamo permetterci di attendere oltre, dobbiamo fare qualcosa. Prendo una pillola e mi chino sull'uomo, cercando di fargliela inghiottire mentre prego gli antenati affinché tutto vada bene.

Esattamente

E infatti sono stato punito per la mia mancanza di tatto fallendo la manovra.

Perfetto, non ci avevo pensato

Abbiamo postato tutti

Mi sembra possa andare. L'Aspetto mi sembra più un problema che altro (non vedo come usarlo a tuo favore), ma probabilmente sono semplicemente io ad avere vedute un po' ristrette. Ah, una sola cosa: sarebbe preferibile usare nomi tedeschi per i PNG, dato che gli spostamenti sono parecchio difficili (una delle ragioni per cui il Mondo Virtuale ha questa importanza nell'ambientazione)

Nessun problema

Cinico Calcolatore mi pare più interessante, Predatore della Tryakuza è un po' limitato. E non preoccuparti per la trama, sarà basata strettamente sui BG dei personaggi.

Bjorn Havardsson (Kalashtar Ardente) Il raggio scagliato da sua madre lo colpì nel petto, fiaccandolo ulteriormente. Bjorn strinse i denti, raccogliendo le poche forze che aveva ancora in corpo per farsi forza e continuare a combattere. Il guerriero sorrise vedendo gli attacchi del suo fedele compagno, che, nonostante le ferite, riusciva a tenere testa al gigante. Lo faccio perché io credo nell'umanità, nella sua forza di rialzarsi da ogni situazione e combattere fino all'ultimo uomo. Lo faccio perché io credo nella libertà e nella sua forza, capace di farti resistere anche nelle situazioni più disperate. Lo faccio perché credo nella giustizia, ben diversa dalle leggi dei regni. Lo faccio perché ho scelto di vivere la mia vita in modo da garantire a chiunque la possibilità di scegliere il proprio destino. Proclamò stoicamente il guerriero, guardando con fierezza i suoi compagni, per poi iniziare a correre contro la Regina. E lo faccio per te, madre, perché non voglio vederti bruciare tutti i tuoi ideali per via di un dolore talmente forte da accecarti. Devo attirare la sua attenzione: solo così avremo qualche possibilità di vittoria! I suoi tatuaggi pulsavano come mai prima d'ora, l'unica cosa che riusciva a tenerlo in piedi in seguito agli attacchi debilitanti di sua madre. E non toccare quella ragazza: è me che vuoi! Forza, prova a prendermi con il tuo pugnale! Concluse in cenno di sfida mentre iniziava ad acquistare ulteriore velocità. Solo all'ultimo, sganciò una mano dal falchion, usando l'inerzia della carica per sollevare sua madre in aria e lanciarla sopra di sé, in modo da scagliarmi per terra. Master

Per me van bene.