Ghal Maraz

Fanciulli belli, due cose: - l'ossessione di questi Elfi per le tradizioni dovrebbe impedire qualsiasi rottura dello status quo derivante dalla scelta, quindi dobbiamo fare le cose bene adesso, perché è l'unico momento buono per riuscirci; - abbiamo le prove che le città costiere, diverse da Lalibela, non hanno la capacità autonoma e la misura per regolarsi efficacemente. Nonostante l'egoismo di Lalibela, le altre città, senza Lalibela, avrebbero fatto un gran casino. Un consiglio ristretto, a reggenza alternata, non significherebbe che per tre mesi il reggente ha pieno potere: il reggente avrebbe il voto a valore doppio nel caso di spareggio, non sarebbe un dittatore (e la cosa potrebbe funzionare anche senza una Signoria dei Pionieri della Loggia). Una tetrarchia asimmetrica sarebbe una divisione di Barusha in due, con una coppia di governanti per ogni metà, con le singole coppie formate da un "signore maggiore" ed un "signore minore", magari anche lì in alternanza di ruolo.

Beh, non so se Sandrine sarebbe granché capace, in realtà. Certo, non le spiacerebbe metterli tutti in gioco, in una sorta di quadrumvirato/ consiglio ristretto, oppure, attingendo al modello dell'Impero Romano pre-costantiniano, ad una tetrarchia leggermente asimmetrica. Un'altra ipotesi potrebbe essere nominare uno di noi Signore, il/la quale poi sceglie i quattro come consiglieri e reggenti in sua assenza, con la reggenza fissata a tre mesi massimi consecutivi.

Mogmurch "Bene. Bene. Bravi, i miei piccoli Goblin!", dico, tutto tronfio. "Proprio bravi... ed ora, ditemi... che cosa strameledetto di un catzo avete combinato? EpporcoPpelor!!!".

Shaun Draconis Shaun si limitò a scrollare le spalle, lo sguardo tra lo stupito ed il rassegnato. Melaxes sarebbe venuto con loro, non c'erano dubbi. Ma sarebbe stato da tenere costantemente d'occhio. "Melaxes... forse possiamo scoprire qualcosa di più, su chi tua madre sosteneva che fosse tuo padre. Ma tu devi comportarti bene. Molto meglio di così. Quello che fai alle donne... avvicinarti a loro e... usare i loro corpi... non è niente di diverso da quello che faceva Nith. Ricordatelo", spiegò il Draconis. E non c'era incertezza o imbarazzo nella sua voce: Melaxes aveva già avuto il suo, ma Shaun non avrebbe avuto problemi a dargli una doverosa lezione, se necessario. Forse Vassilixia aveva ragione e Melaxes era solo un consumato ingannatore... forse. Se ne sarebbero preso accorti, probabilmente. Shaun voleva concedere il beneficio del dubbio. Lui era fatto così. Ma avrebbe tenuto gli occhi bene aperti. Assentí all'idea del bordello, ma lui non ci sarebbe andato. Scelse piuttosto di accompagnare Luna. Voleva stare un po' con lei. DM, votazione

Yskandr

Lady Blackbird "Lascia perdere, mia cara. Procediamo col piano. Il capitano ed io non ci siamo capiti su un paio di punti", taglio corto, cominciando a guardarmi attorno con maggiore attenzione.

Lady Blackbird "Non ci siamo capiti, Capitano. Ho scelto voi, perché ho ragione di fidarmi. Ma nessuno - nessuno - risponde al posto mio, quando sono interpellata direttamente. Indipendentemente da quanto io decida di considerarvi degni, come tutti voi avete i vostri ruoli, anch'io ho dei confini che reputo assolutamente invalicabili. D'altra parte, non crederete davvero di poter tornare indietro, dopo tutto ciò? Il nostro è un viaggio di sola andata... il ritorno avverrà con altri tempi ed altri modi. Se mai avverrà", ribatto, con tono assolutamente tranquillo. Non c'è irritazione nelle mie parole, ma sola la pura constatazione di una semplicissima realtà.

Lady Blackbird "Legalo e chiudilo da qualche parte. Non lo voglio di nuovo tra i piedi da qui a cinque minuti", rispondo a Naomi, gettando poi una occhiataccia a Vance, a cui mi rivolgo, non appena la mia guardia del corpo ha allontanato il marinaio imperiale. "Capitano, due cose, giusto perché sia chiaro: in primo luogo, io e la mia "accompagnatrice" non prendiamo ordini da nessuno. Vorrei ricordartelo. Seconda cosa: fate più attenzione, coi nomi. Non vogliamo farci troppa pubblicità. O sbaglio, forse?".

Yskandr "Va bene, va bene", sogghigno, palesemente fuori controllo, mentre mi do una sommaria ripulita. "E speriamo che domani ci sia altro caos. Caos serio".

Knochen "È andata bene", commentò Johann, ancora dubbioso, una volta che furono riuniti. "Ho fame, adesso. Ma poi, credo che dobbiamo usare le ore del giorno per capire qualcosa di più. Io non ci tengo a fare il bersaglio... però, ecco, se proprio non ho scelta, meglio farlo alla luce del sole ed in compagnia. Io sono un ratto di paese, ormai... se dobbiamo uscire, spero che sapete come fare!".

Talien Myrrin Non del tutto convinto che non cercherà di ottenere ciò che realmente desidera, continuo a scrutare il Diavolo con attenzione, prestando particolare riguardo al suo linguaggio corporeo ed alla sua intonazione. Per quanto io possa capirci di un maledetto abitante degli Inferi. DM

Andrej Tars "Non... credo, Cedric. Non sono nemmeno sicuro abbia capacità magiche. Ma ama cantare. Tutti quelli delle sua natura amano cantare", spiego, in un sussurro, a Pennarossa. "Credo ci stia accogliendo. Che ci abbia giudicati. Portate pazienza".

Guillaume Bastonne Guillaume fece un cenno di assenso, per poi muoversi a nascondere la sagoma della donna dallo sguardo dei monaci di passaggio.

Jasmine Al-Alrae Ancora niente? Tempo di rendermi fastidiosa, allora. Richiamo ulteriore potere, solleticando una qualche reazione da questo Saggio dei Ragni. DM

Jasmine Al-Alrae I secondi si rincorrono preziosi. Gadriel rilascia energia benefica su Valena ed io ne approfitto per richiamare ancora la protezione di Sarenrae, affinché mi doni parte della sua grazia guerriera e delle sua vista soprannaturale, capace di comprendere le debolezze del nemico. DM

Talien Myrrin "Facciamola finita. Imprigioniamolo in un luogo da cui non potrà uscire, visto quanto fa il furbo. Cerca di farci perdere tempo... vedrà che bello, trascorrere i millenni da solo, senza mortali da corrompere, distruggere, schiavizzare", intervengo, guardando il Diavolo nei suoi occhi immondi. DM

Yskandr Lascio andare il Demone: "I nostri signori sono compiaciuti. Sì. Bene. Molto bene. Tutta questa riconoscenza! Oggi è stato divertente. Stanotte è stato potente. Domani sarà magnifico. Questa città cadrà, ne siamo certi. Questa città, le sue genti, i suoi governanti e tutti il regno attorno!".

Yskandr Raccolgo lentamente il coltello, ancora confuso tra i miei vestiti ammassati. Mi avvicino al vecchio e lo scruto. "Vai verso l'altare e non oppure resistenza. Sei comunque morto, ma non traggo piacere dal farti soffrire lungamente. Il mio piacere lo trovo altrove, nonostante la voce nella mia testa vorrebbe divertirsi con lentezza. Vai all'altare, senza fare storie, e ringrazia di essere sopravvissuto fino ad oggi. Ormai, non puoi fare nulla. Rendi veloce la tua dipartita", dico, con voce cristallina. Non c'è bisogno di minacce e so che l'uomo mi capisce. Non sarà un genio, ma chiunque sarebbe in grado di comprendere. Avrei preferito un corpo più giovane, più sano e più vigoroso, ma ho già ampiamente tratto soddisfazione dalla ragazza, frutto dei lombi di questo misero vecchio. C'è una sottile ironia in ciò, dopo tutto. Sospingo il poveraccio verso la nostra ara e lo faccio piegare in avanti: sento subito il sangue affluire tra le mie gambe. Il mio signore vuole il suo tributo. Ripenso al piacere preso alla giovane ed ammiro i corpi dei miei compagni, la mia mano libera dall'arma che diventa un violino con cui intonare la sinfonia di omaggio al Peccato di Seta. Quando vibro la nota finale, sferro il colpo secco alla schiena del mio sacrificio, dritto al cuore, mischiando infine i suoi caldi fluidi zampillanti ai miei, in un tripudio caleidoscopico di tonalità, allo stesso tempo vitali e mortifere.

Io penso che potremmo eventualmente dover considerare anche qualcosa di più... azzardato. Cosa che sarebbe anche nel carattere di Sandrine. E tenendo conto che in questo genere di decisioni è facile farsi condizionare da un punto di vista da XXI secolo.

Forse dovremmo parlarne un po' qui, @Pippomaster92, @Fezza.

Andrej Tars "State calmi. E tranquilli. Forse abbiamo davvero trovato Marmo"", spiego, rapido, in un sussurro, ai miei compagni di (s)ventura. "Salute a te, nobile figlio della Terra", aggiungo poi, a voce alta. "Ti chiediamo scusa, per averti disturbato. Ma è un piacere incontrarti". Difficile sapere quali siano le parole giuste per fare amicizia con uno spirito elementale di un altro piano. Poi, mi sovviene un pensiero. Ed inizio ad intonare, a labbra socchiuse, una melodia. DM

Knochen "O uno nella tomba...", intervenne Johann, in un borbottio. "Cioè, non è che ci abbiamo molta altra scelta, ecco. A meno che non avete delle idee più buone...".

Caranthiel Il sentiero di chi attraversa il bosco non ha mai termine, se non nell'aurora imperitura. Questo, mi ritrovo a pensare quando, per la seconda volta in due viaggi attraverso le Terre Selvagge, incontro una Compagnia di Elfi Silvani, condotta da un Teleri. Mi rivolgo al portavoce di quello che si rivela un gruppo di Elfi, ricambiando il suo saluto. In Sindarin

Mía Mía estrasse rapidamente la lancia dal corpo morente della bestia immonda, per poi dirigere un secondo affondo contro la creatura a fianco, il sibilo del legno e del metallo un sussurro che si mischiava alle preghiere marziali della sacerdotessa.

Shaun Draconis 'Un... fratellastro di papà? E perché no?', Shaun si trovò a valutare, dopo essersi limitato, tuttavia, ad un semplice cenno di assenso verso le valutazioni di Vassilixia. "La tua mamma... è un'Elfa? È a lei che pensi? Sono sicuro che lei vorrebbe che tu ci aiutassi... anche se abbiamo iniziato in malo modo. Ci dispiace. E mi dispiace, per questa specie di equivoco. È che non ti conoscevamo. Ma magari puoi anche raccontarci qualcosa di te, già che ci siamo". DM