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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBurgher & Baker Linnea si passa una mano sul volto, come a scacciare brutti pensieri. "I vaesen sono creature come noi, non un problema da estirpare alla radice. Ai miei tempi non saremo stati più di qualche decina. Risolvevamo una questione per volta. Dove c'era un problema con un vaesen, un gruppo andava a capire qual era il problema. E in tutta la Svezia e dintorni!" Però alla fine della frase del ragazzone, le si apre un sorriso quasi da ebete sul volto. "Però questo è lo spirito giusto! Anche perché tanto tutti vi penseranno pazzi ugualmente, tanto vale aiutare! Io stessa passo metà del mio tempo in manicomio." Non sapete al momento dire se sta scherzando o meno, ma effettivamente non ci sono tracce di inganno sul suo viso. Fa già abbastanza fatica a esporsi così come è ora. "Quindi non fatemi condoglianze per quell'ometto che era il mio promesso sposo. È stato decadi fa. E sì, sarò pazza, come volete, ma questo non spiega per quale diavolo di motivo nuove persone come me e voi continuino ad essere attratte dal castello, per poi non tornare. Ci sarà un motivo, no?" Si gratta il mento con una mano, ormai sporca della cena. "Che poi è strano che lei Elsa mi dica così. Non ha anche lei visto dei vaesen? Io ho prove che esistono." Così dicendo si fruga tra le pieghe della veste "Sono l'unica custode della memoria della nostra società, e come unica custode della memoria della nostra società sono anche l'unica custode del libro della nostra società." Terminato il discorso, dalle sue luride vesti tira fuori un vecchio manuale dalle pagine consunte e dalla copertina brunastra che ha visto certamente giorni migliori, una mappa arrotolata e una chiave. "Se avete davvero intenzione di aiutarmi, io vi direi di andare subito. Questo manuale è il Codex Occultorum, contiene tutto quello che noi della società abbiamo scoperto sui vaesen negli anni. Ovviamente non sono tutti tutti i vaesen esistenti, ma dovrebbe essere ancora una buona guida. Firmata da Linneo in persona!". Quindi srotola la mappa, mettendola davanti alla sua cena, e a debita distanza. "La vecchia mappa che vi porgo mostra il Castello Gyllencreutz com’era ai suoi tempi d’oro. Molte stanze sono cadute in rovina, e certe porte sono state inchiodate,” vi avverte con voce stanca ma ora premurosa. “State attenti, figlioli… la mappa potrebbe non essere più del tutto affidabile.” Vi guarda uno per uno come ad aspettare una risposta da voi. Per un attimo vi sembra quasi tornata giovane, grazie alle attenzioni che le state dando. Off game Potete già vedere la mappa, ve la copia incollo sotto e poi la metterò a parte in un topic. Se accettate il Codex (e perché non dovreste?) tradurrò anche quello in una sezione a parte. https://www.artstation.com/artwork/Bk2Pm8
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Davanti scuola Una trappola. I capelli di Eliza profumano, questa è una trappola. Credo di aver fatto una brutta figura parlando della sorellina. Oh, bè. Non potevo saperlo. Ha comunque senso. Ci sono delle profondità ancora più profonde in Eliza, conosco un altro pezzo del puzzle! Benebenebene. Però palesemente non so come reagire di fronte a tutte queste info di passato tutte insieme. Qui c'è del risentimento. Che non cercherò di sviscerare prima dell'ora di matematica. Quindi mi limito a un cenno con la testa. Non sono affari miei. Per ora. "È proprio una bella bambina." mi limito a dire. Abbozzo un sorriso. Mi tengo dentro tutti i commenti sull'albero genealogico (da che pulpito, poi, visto che io sono letteralmente l'inizio del mio albero genealogico, e se continua così anche la fine). Il silenzio è assordante, ma non saprei davveo cosa aggiungere. La ascolto, cercando di non guardarla troppo negli occhi. Ho ancora le narici piene del suo profumo. Non siamo spesso vicine di banco, per cui ogni momento è sacro. "No worries per ieri. Anche io poi sono dovuta scappare." A farmi le canne in un parco con dei fattoni subito prima di essere preda di uno spirito maligno o quel che è. "È stata una giornata lunga. E oggi si inizia con matematica, già non ce la posso fare." Cerco di essere relatable. Normale. Non imbarazzata, nè piena di risentimento per come mi ha trattato ieri. Ci incamminiamo verso l'aula. Io sempre con le mani in tasca, perché devo ricordarmi che dovrei avere freddino.
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Un Piede Nella Fossa
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaSouth Wedge, New York, 16 Giugno 2025, ore 22:30 L'uomo allarga le braccia, come a svicolare da ogni responsabilità. "Fate come volete. Entrate, disturbate, me ne lavo le mani." Cammina su e giù sul posto. "Se c'è stato qualche problema? Ditelo a Dante. Questo posto è stregato, vi dico. Sono giorni che sento sibili, e mi si accapona la pelle senza motivo." Vi mostra le braccia, che hanno una pelle d'oca ben oltre la temperatura di giugno. "E proprio una mezz'oretta fa, ho sentito proprio urlare. E subito dopo è arrivato quel gruppo a fare domande, e domande, e domande." Il tono della sua voce quasi si mozza. Si mangia le parole, è confuso e molto sudato. "Non volevamo farli passare all'inizio, ma le loro parole... le loro parole mi hanno bloccato. Mi hanno detto che se non li avessimo fatti passare, sarebbe successo qualcosa di orribile." Notate che si gratta le braccia in modo compulsivo. "Ed è in quel momento che ho sentito urlare di nuovo. Non un urlo, non due, un'eco di mille urli, dentro al mio cervello. Come di qualcosa che stia morendo, più e più volte. Una tortura." "Li ho dovuti far passare. Non ho idea di cosa stia succedendo là dentro, ma non ho intenzione di restare qui a lungo, gente. Voi fate come vi pare, ma vi ho avvisato. Nessuno mi crede, ma questo posto è stregato, stre-ga-to." Ora sta gesticolando in modo molto agitato. Gli occhi sono spalancati, le pupille dilatate. Ci vorrebbe poco per far credere a qualsiasi altra persona che abbia avuto un'allucinazione, ma al momento è fermo nelle sue convinzioni. Palesemente non vuole restare lì. "E non sono barboni! Cioè, ci saranno pure barboni, ma non possono essere solo barboni! Ma sono giorni che mi lamento, e nessuno mi ha creduto, neppure Dante, eppure chi è scappato e chi è rimasto qui? Io, mica lui che se l'è data a gambe!" Off game Al contrario di moltri altri giochi del Mondo di Tenebra e delle Chronicles of Darkness, in Geist il concetto di Masquerade è molto più... flessibile. Nel senso che non c'è nessuno che va a uccidere mortali che "hanno visto troppo", quindi non sentitevi in dovere di dover risolvere la situazione. Nelle Chronicles of Darkness se qualcuno ha visto qualcosa... glielo si può anche lasciar credere. La mente razionalizza le cose più strane, gli altri intorno alla persona potrebbero convincerlo che ha avuto un momento di confusione, oppure la persona può decidere semplicemente di rimanere in silenzio, e farsi i cavoli suoi e campare cento anni. Oppure può diventare un cacciatore. Ma non sarebbe colpa vostra!
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Verso scuola Non so mai come prendere mio padre. Non abbiamo un rapporto normale, ecco. L'avermi praticamente comprata non fa di lui un padre perfetto, ma so che continua a provare a provare, e io faccio la stessa cosa come figlia. E infatti sbagliamo insieme un sacco di volte. Ma almeno ci proviamo. Quindi riconosco che sia soddisfatto dei miei tentativi di sembrare normale... e per quanto non mi piaccia ammetterlo, anche io sono soddisfatta. Del fatto che lui sia soddisfatto. Cioè, sempre di Max stiamo parlando. Non c'è tutta questa soddisfazione. Percepisco la tensione in mio padre quando esce il discorso del certificato. E dire che ho anche ben evitato di menzionare che secondo me il coach ha ben altre mire oltre quelle sportive. Ho paura di pensare cosa potrebbe essere in grado di fare. Mio padre ha contatti ovunque, e non ho bene idea fino a che profondità arrivino questi contatti. Annuisco a tutto quello che dice, e ringrazio sottovoce. Meglio non stuzzicare il cane che dorme. Anche perché so benissimo che se il mio status di statua (ah!) uscisse fuori, be', non sarebbe vita facile per me. "Prometto che mi sforzerò di più di sembrare normale!". Non incrocio le dita, ma poco ci manca. Ho addosso i vestiti di ieri, credo mi piaccia una ragazza, sono la regina di un gruppo di fattoni, ho visto uno spirito demoniaco, non sudo, il coach ci prova con me E ho visto morire un mio compagno di classe e non ho fatto niente. C'è l'imbarazzo della scelta sulle cose per cui potrei essere considerata "fuori dai canoni", e la mia natura è solo uno di questi. Posso dire per fortuna. Saluto i miei, mi becco un bacio in fronte da mia madre che sa di citronella, e scappo di corsa con le mie cose sotto braccio. Per oggi accetto il loro affetto. Con un flash mi torna in mente Darius, e la sua famiglia. Forse per questo oggi mi sento più in sintomia con i miei. Anche oggi non credo di essermi vestita bene. Cioè, non ero vestita bene neanche ieri, e queste sono le stesse cose di ieri. Jeans. Camicia da boscaiolo. La gente intorno a me palesemente ha freddo, e io mi dimentico che devo fingere meglio. Devo sembrare più simile agli altri. Devo sembrare più simile agli altri. Stringo le braccia e mi infilo le mani in tasca, quasi a simulare un freddo causato dal mio sbagliare indumenti, quando praticamente mi spunta davanti Eliza. Eliza e una bambina. Eliza e una bambina che va all'asilo. Gasp, è sua figlia! No, aspetta, non combaciano gli anni. Sarà sua sorella. Idiota. Se Eliza si blocca, io divento di marmo. Ah, un'altra statua joke. Io le posso fare. Mi avvicino lentamente, e assaporo ogni passo. Non ci siamo lasciate benissimo ieri, ma lei non lo sa. Sono ferita da come mi ha trattata. Credo, credo di non meritare di non essere creduta subito quando dico qualcosa di grave come quello successo col coach. Ma lei in fondo non può capire. Lei è bella, ma è bella in modo normale. E sa come reagire senza esplodere come me. Non ha persone che improvvisamente cambiano d'animo solo perché mi vedono correre. Lei può cambiare, io... io sinceramente non so se so farlo. Per questo Eliza mi dà speranza. Nasconde moltitudini. Ha segreti. Ha vite diverse, un passato. Io non ho niente di tutto questo. Devo sapere di più. Però percepisco che qualcosa non va, non è come al solito. Potrei andarci cauta, ma Cauta non è il mio secondo nome. Ora che ci penso, non so neanche se mi hanno dato un secondo nome. Non la abbraccio. Non mi porgo avanti come per avere un bacio, neanche sulla guancia. Non merito tutto questo, non ancora. Sono a debita distanza. Alzo un braccio, in modo goffo. Non ho spavalderia a quest'ora... se non per rompere il ghiaccio. "Eliza." con tono freddo. Faccio un piccolo cenno col collo. "Tua sorella?" indico la bambina che è corsa via, salutandola con una mano, anche se so che non mi può vedere, nè mi conosce. "Che carina!"
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella Fossa@Theraimbownerd Il guardiano non è restio a raccontare quello che è successo, quindi puoi lanciare la tua intera riserva di dadi per fargli vuotare il sacco. Ascendente + Empatia = 4, hai tirato 9, 7, 6 e 2. È un successo, yo. Aspetto Voignar per proseguire.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero A casa di una simpatica famiglia di Stepford Appena varco la cucina so che mi toccherà l'interrogatorio che mi sono persa ieri. Diciamo però che oggi vedo mio padre e mia madre quasi più rilassati. Meno ansie rispetto al solito. Nessuna manfrina sul fatto che sono tornata a casa e neanche ho cenato. Tanto sanno che potenzialmente mi serve a poco, no? Rimango per loro sempre una stupida statuina. Non si fidano di me, ma hanno paura a dirmelo. Non mi fanno troppe domande su quello che mi succede. Si tengono sul generico. Non posso mentirgli troppo, però. Uno, perché avendomi fatta su commissione credo abbiano anche una buona idea dei miei segni di quando mento. Due, perché almeno mio padre è furbo, si è creato un impero qui in paese. Tre... hanno abbastanza soldi e testa dura da fare le domande nei posti giusti per scoprire se qualcuno gli sta mentendo. Non ho abbastanza voglia di mentire direttamente, almeno con loro. Però mi piace mentire per omissione, dire e non dire. "Poco buon giorno, mi tocca tornare in quella prigione." Sbuffo in maniera volutamente esagerata. La scuola non mi sta davvero pesando. È la gente. "Non credo che quel posto mi formi davvero. So già tutto quello che mi serve". Mi siedo a tavola, oggi trangugio le cose con calma. Per non destare sospetti. Sono una figlia normale in una casa normale e non mi è morto nessun conoscente davanti alla faccia ieri. "Scuola va. Stesse cose di sempre. Sono circondata di idioti. Qualche idiota è anche simpatico". In quel momento mi vibra il telefono. Quel stolto di Max. Almeno non pare ce l'abbia con me, per fortuna. Dopo quello che devo mostrargli, spero ne abbia anche di meno. "Mmm diciamo che è un test di amico. È idiota, simpatico." rispondo alla speranza paterna. Mi butto un toast in bocca al volo, parlo mugugnando. "Giuro che non c'è niente tra noi. Cinquantapercentoamico, neanche amico completo." So che gli dà fastidio che io passi gran parte del tempo chiusa a casa, o chiusa in questo paese a girare da sola. So che la scuola per loro è solo un pretesto per farmi incontrare gente, o avrebbero continuato con i tutori come prima, e non avrebbero speso tutti quei soldi per farmi avere dei documenti decenti in poco tempo. Lo so. Sono pesanti uguale. Non posso dargli troppa soddisfazione, ecco. In quel momento mi torna in mente l'innominabile individuo di educazione fisica. Interrompo mia madre senza pensarci. Povera donna. "Ah. Potrebbe, e dico potrebbe, esserci stato un piiiiccolo problema durante educazione fisica." Mi alzo in piedi e mi metto a pulire il tavolo, anche se nessuno me l'ha chiesto. Almeno non li guardo in faccia mentre parlo. "Credo che il coach stia intuendo qualcosa sulla mia condizione. Nulla di serio, ma quando ho corso ha capito che mi sono limitata troppo, e ho mentito dicendo che ho un problema di sudorazione." Su questo meglio non mentire con i miei. Mi è utile averli vicini in questo, o sono cavoli di tutti. "Non mi sono esposta troppo, però ora vuole una qualche documentazione per dire che sudo poco, e che per questo non posso sforzarmi troppo, o qualcosa del genere. Conosci qualcuno, padre? Un medico di fiducia?" Sì, mio padre lo chiamo padre.
- Into the Oregon - campagna OSR
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBurgher & Baker L'anziana si volta di scatto verso la donna che le ha fatto notare dell'esagerazione della sua missione. La guarda fissa negli occhi. Anche se non capite bene se la sta fissando davvero, o sta guardando un punto dietro la sua testa. "Certo che proteggiamo l'umanità! Una persona per volta, ovviamente. E non ora. Sono anni che la Società è in malora, che non ci sono le persone giuste." Si indica quasi con violenza. "Io? Io non sono la persona giusta! Ma posso offrirvi il modo di splendere, e farvi usare il vostro dono, la vostra Vista, a fin di bene!" Quindi si volge verso l'altra giovane donna. Il suo umore sembra cambiare a ogni frase. Su, e giù. È contenta di vedervi, e allo stesso tempo trema al pensare al suo passato, per poi gioire dei tempi andati. "Ah, i fasti della Società. Dovete sapere che la nostra Società è una cosa vecchia! Centinaia di anni! Fondata dallo scenziato Carl Nilsson Linnaeus in persona! Eh, ma poi sono successe cose, abbiamo perso mezzi, fama, gloria, soldi, persone. Ci sono solo io! Solo solo io! Solo io e il bellissimo maniero in cui c'è tutta la conoscenza della nostra Società, ma che ora... be', è per questo che vi ho cercato." All'arrivo dello yankee la vecchia quasi si stranisce. Inizia a mimare il suo accento americano, che misto al suo svedese non è un bel sentire. "Certo compagno figlio del Giovedì, sono una signora, e dire che sono io quella vecchia e quasi cieca! Ti faccio un rapido riassunto. Tu vedi i vaesen. Io vedo i vaesen. Noi vediamo i vaesen. E visto che i nostri poveri concittadini non possono vedere i vaesen, chi altri può aiutarli?" Ormai è partita con lo spettacolo. Appena parla il ragazzone, lo indica "Una persona proprio come lui! Un guerriero!" sorride con i suoi pochi denti "E soprattutto, la prima persona che si presenta oggi! Grazie Andersen. Sono Linnea Elfeklint. Come voi, una Figlia del Giovedì. Come voi, ho avuto a che fare col sovrannaturale, e so quanto possa pesare sulle vostre teste." La donna si stringe lo scialle sulle spalle, lo sguardo perso oltre la finestra appannata, mentre la sua voce scivola fuori come un sussurro carico di ricordi. "Il Castello Gyllencreutz... era la nostra sede, un tempo. Lì si riunivano i Figli del Giovedì della nostra Società, lì combattevamo insieme contro ciò che si nasconde oltre il velo. Ora è solo pietra e silenzio. Io... io ero l’ultima. L’ultima rimasta." Abbassa lo sguardo, le mani tremanti intrecciate sul grembo. "Manfred, il mio promesso sposo, voleva usarlo... per i suoi affari. Diceva che il castello non serviva più a nessuno, che poteva tornare utile. Ma io... io non riuscivo a lasciarlo andare. Era più di un edificio. Era memoria. Era dovere. Discutemmo. Furiosamente." Fa una pausa. Il silenzio pesa nella stanza. O peserebbe, se non ci fosse ancora quel violino che sovrasta tutto. "Prima che potessimo chiarirci... lo trovai lì. Morto. Nel salone del castello, steso freddo sul pavimento. Un vaesen lo aveva ucciso. Un'entità che non avevo mai visto. Quando apparve davanti a me, non feci nulla... se non fuggire. E non sono mai più tornata." Si passa una mano sul volto, come a scacciare un pensiero. "Da allora be', sono passati anni. Mi sono praticamente rinchiusa qui. Ma da qualche mese a questa parte... altri Figli del Giovedì, giovani, inesperti, sono stati attirati al castello. Non so come, ma qualcosa li chiama. E nessuno di loro è tornato indietro." Alza finalmente gli occhi su di voi. Sono pieni di paura, ma anche di speranza. "Vi prego. Qualcosa infesta Gyllencreutz. Dovete scoprire cosa. Dovete... bandirlo. Prima che altri si perdano. Immagino il sogno servisse proprio a questo, a impedirvi di fare la stessa fine. La previdenza ci aiuta!"
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaVisto che Eric è il vero giornalista, oltre che quello che davvero sa mentire in questa situazione, ho fatto tirare lui. Con 2, 3, 8 e 10 (ritirato, uscito 6) ha ottenuto due successi, mentre il povero guardiano ben niente. Quindi si è bevuto tutto quello che gli avete raccontato. Nota: quando sapete che l'azione che state cercando di compiere potrebbe risultare in un tiro di dadi, ditemi già se usate o meno 1 punto volontà (che vi dà 3 dadi nella riserva per quell'azione). Così facendo andiamo più veloce. Se invece sono io a dirvi di tirare, basta che me lo facciate notare e aggiungo i dadi alla riserva. Per questa volta ho glissato, perché era solo un tiro test e il fallimento non avrebbe avuto conseguenze.
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Un Piede Nella Fossa
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaSouth Wedge, New York, 16 Giugno 2025, ore 22:30 L'uomo che vi appare davanti è stanco, palesemente. E sono solo le 10 e 30 di sera. Non è semplicemente stanco, non sono le occhiaie il problema, ma è come vi appaiono i suoi occhi. Sembrano spenti e spaventati allo stesso modo. Come se avesse visto qualcosa di strano per la prima volta in vita sua. Si tira il cappello sugli occhi quando iniziate a parlargli, come se si vergognasse della propria presenza. Da vicino vi si conferma quanto pensavate da lontano: è più o meno sui trenta anni, è di etnia ispanica, abbastanza piazzato in un modo che potrebbe far paura a persone "normali" se non fosse per quell'accenno di panzetta e per quel pizzetto stupidissimo che adorna il suo mento. "F-fate quello che vi pare. Sìsì, passate pure." Si guarda alle sue spalle, dove il suo collega sta praticamente correndo via dalla sua postazione. "Dovrei fare come Dante, e andare via di qui. C'è brutta aria qui, brutta aria. Abbiamo avvisato anche la squadra che è passata prima di voi, ma non pensavo fosse così brutta la situazione". La voce è bassa, e tremolante. Gli potreste dire ogni cosa, e gliene fregherebbe poco. Dà solo un'occhiata di sfuggita al tesserino, non prende minimamente nota dei vostri nomi. Vuole palesemente andare via di lì. "Ma domani, domani mi sente." "Davvero, fate quello che vi pare, registrate quello che vi pare, basta che non ci sia di mezzo il mio nome." aggiunge "Qua presto cadrà tutto giù. Non so neanche perché servissero due persone di guardia oggi, guarda." @Voignar Non ti faccio neanche tirare i dadi. Il collega è semplicemente scappato a gambe levate dalla sua postazione.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero What a day Vengo presa preda da un estro creativo come poche volte visto prima. Disegnare mi aiuta a concentrarmi, a focalizzare i miei problemi, a capire ciò che è vero. I disegni che riguardano me sono veri, perché sono io che li creo. A volte, mi mostrano ciò che davvero dovrebbe essere la verità. Non so spiegarlo, è come se si mettessero insieme i pezzi della realtà e riuscissi a capire. Come un grande puzzle. Non riesco neanche io a controllare le emozioni dietro questi schizzi, dipende dalla giornata. Infatti al mio risveglio cosa trovo? Me stessa. Classico. Eliza. Non parliamone. Quell'uomo che non dovrebbe essere nominato (e tra parentesi ieri sono crollata così presto che neanche ho chiesto a padre se mi potesse aiutare con quel certificato). Il pensiero di Darius che mi ritorna nel cervello. Oggi dovrò capire di più. Dovrò sentire Max, per forza. Già è tanto se ne ho il numero... E infine, quell'ultimo disegno. Mi pare nuovo. Nulla che mi riporti a ieri... se non per quegli occhi. Quelli di Suor Margaret quando ha cambiato essenza. Che sia il vero aspetto di ciò che la possiede? O di ciò che possiede la cappella? Oppure... è un'altra ennesima metafora? Non ci capisco niente. Strappo il disegno del coach, metto da parte in un quaderno quello della suora e butto nello zaino quello del mostro della foresta. Così, un'altra prova da aggiungere a Max e gli altri. Insieme allo schizzo del mostro, mi porto dietro anche il disegno di Eliza. So che è una pessima idea, ma quell'immagine mi fa sentire a casa. Un po' stupido, da parte mia. Neanche vado in bagno, prima di scendere. Ho addosso i vestiti di ieri, vediamo se mia madre se ne accorge. Ma prima di lasciare il mio santuario, mando un messaggio a Max. "Vieni a scuola oggi?" Semplice. Non troppo perentorio. Off game Ana non ha i numeri praticamente di nessuno. Altrimenti avrebbe potuto semplicemente scrivere a Darius...
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TdS
Esatto. Prima volevo chiedere di Margaret ma diciamo che la questione della creatura era più impellente. Se so perché la creatura era lì, magari capisco se è collegata a questo fantomatico culto. Darius è morto per Ana, quindi non farò domande sul suo stato fisico. Sarà divertente vederlo a scuola martedì.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero A casa, finalmente Arrivo a casa, senza il minimo accenno di fiatone. Questa volta la tachicardia c'è, ma è fifa, non fatica. L'odore di casa dovrebbe tranquillizzarmi, ma so che mi aspetterà l'ennesimo interrogatorio. E li capisco, vogliono mi integri, ma non vogliono mi trattino come una deficiente. È andato tutto bene? Hai fatto amicizia? Cosa hai fatto a scuola? Mi sento una idiota. E trattata da idiota. "Niente, ma'. Tutto tranquillo. No interrogazioni. Ero al parco con amici." Lapidaria. A loro non deve interessare della mia vita. Praticamente neanche la guardo, butto via le mie cose sull'appendiabiti (perché poi altrimenti chi li sente) e salgo diretta in camera mia. Il caos che c'è dentro mi riporta in pace. È caos, sì, ma so esattamente dove si trovi tutto quello che mi serve. È disordinate ordinato. Non so spiegarlo, ma quando ne ho parlato ai miei hanno annuito abbastanza da capire che era giusto giusto il caso di lasciarmi in pace. E di lasciarmi almeno questo santuario. Questo è il mio regno. I disegni sono principalmente ritratti. La maggior parte sono di me. O meglio, interpretazioni di me. Esperimenti, per capire come io mi vedo rispetto a come gli altri mi vedono... se la gente ammirasse questi schizzi, non credo capirebbe di chi si stia parlando. Sono molto più gentile con i ritratti altrui. Neanche sposto i vestiti che ho lasciato sulla sedia-armadio, che mi accorgo della notifica di Max. Gli rispondo subito. "Viva. Non ci siamo inventati niente. Parliamone domani a scuola, non mi fido del cellulare. Però ho prove." Aspetto un attimo prima di aggiungere in un secondo messaggio. "Quelle volevamo, no? Tranquillizza Greg" Meglio non dire niente di Darius, così non saranno implicati ulteriormente. Basto io come testimone... ma di cosa? Cosa potrei dire? Do uno sguardo alla mia scrivania, agli schizzi. Quando disegno, è come se mi gettassi in un altro mondo. Per certi versi più oscuro, ma sicuramente più "vero". Mi rilassa, e allo stesso tempo mi aiuta a pensare. E avevo altri pensieri stamattina! Eliza, il coach, suor Margaret... ma quanto successo ora ha cambiato tutto. Prendo una matita a caso, e faccio dei pigri segni sul primo fogliaccio che vedo. Penso a Darius, e penso alla strana creatura del bosco. Cosa ci faceva lì? Off Game Scusami il ritardo, non mi ero accorti dei post!
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzBurgher & Baker L'anziana donna si vi intima con un cenno di mano di avvicinarsi a lei, e al suo piatto caldo. Che poi, per chi l'ha preso, è esattamente uguale al vostro. Vi squadra tutti, uno per uno, con l'unico occhio che pare funzionare davvero. No, non è soda, almeno a prima vista. Però vi guarda, e abbozza un sorriso, o quello che passa per sorriso in quella bocca sdentata. "Se ci conosciamo?" esclama, noncurante dei presenti oltre voi "Sono una come voi! Altrimenti non sarei nei vostri sogni, giovinastri. Una signora come me non è normalmente nei vostri sogni". Non si preoccupa particolarmente degli sguardi indiscreti degli altri avventori del locale, ma la pessima musica copre abbastanza bene le vostre voci. Potete parlare al sicuro, a meno che non decidiate di urlare. "Eh sì, avete tutti fatto uno strano sogno. Colpa mia! Immagino che tutti voi abbiate visto un vaesen, no? E gli altri pensano che siamo matti! E invece no, i matti sono loro!" Si guarda intorno, fissando la locandiera. "Ci prendono tutti per matti, ma se non fosse per noi, non saprebbero mai come risolvere i loro problemi. Loro non possono vedere i vaesen come possiamo fare noi." "Perché voi siete quello che un tempo io e miei..." esita a trovare le giuste parole "colleghi, sì, colleghi, chiamavamo Figli del Giovedì". Non chiedetemi perché Giovedì e non, che so, il sacro giorno del Cristo, non sono io a decidere. Potrei essere io a decidere, ma solo perché sono l'ultima rimasta." Continua a mangiare con foga, mentre salta di palo in frasca. Tra lo sbiascicare, i due denti che ha in bocca e il fatto che continua a usarli anche se male, non è proprio facile da comprendere. "Dovete sapere che io e i miei colleghi avevamo una società di persone come me e voi, di Figli del Giovedì. Proprio qui, a Uppsala. Una antica tradizione!" Lo sguardo si rabbuia. "Ma sono rimasta proprio solo io. Eh, doveva andare così. Ma voi, voi potete essere la nuova speranza! Volete sapere di più su cosa vi è successo, sui vaesen, su quello che la società normale vi nasconde? Io posso aiutarvi!" Finisce finalmente di mangiare. I più astuti tra voi non possono non notare che a stento trattiene un rutto. "Sì, eravamo una grande società. E la chiamavamo appunto La Società, perché Società per gli Studi dell'Invisibile e la Protezione dell'Umanità, eh, potete capire come sia un nome lunghetto. Già che lo ricordo ancora!" quindi sbotta a ridere da sola. "Se mi avete sognato, evidentemente voi siete in grado di riportare la Società agli antichi fasti. È un segno! Se non fosse per quel problema..." Off Game Prima di andare avanti vi do la possibilità di fare domande alla donna, che no, non si è ancora presentata, altrimenti diventa un enorme spiegone di ambientazione. Approfitto così anche per evitare che masterX si perda troppo
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Un Piede Nella Fossa
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaSouth Wedge, New York, 16 Giugno 2025, ore 22:30 Le due (presunte!) guardie notturne continuano a non accorgersi della vostra presenza. Siete davvero pari a qualsiasi altra persona che sta girando per le strade del quartiere a quest'ora. Il discorso tra le due figure continua a essere concitato, finché non notate che una delle due fa per allontanarsi a metà diverbio, prendendo la direzione opposta alla vostra. Questa volta il suo tono è abbastanza alto, e riuscite a sentirlo tutti e tre. "Non ci pagano abbastanza per questo!" sono le sue ultime parole prima di lasciare il collega alla solitudine. "Il disertore" è ancora nei pressi dell'edificio, quando il suo compagno si accende una sigaretta. Non riuscite ancora bene a distinguere i lineamenti del viso della persona rimasta, ma sapete dire che è uomo, sulla trentina, non particolarmente in forma e di etnia "ispanicheggiante". Fa su e giù sul marciapiede davanti alla zona demolita. Il suo sguardo si sposta dall'orologio al cellulare, dal cellulare al cielo, come se riuscissero a dargli risposte.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzStasera riprendo, al massimo muovo io il personaggio di MasterX. Altrimenti finiamo davvero l'anno prossimo questa introduzione.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaMentre aspettiamo Voignar: @Ipergigio c'è pochino che si possa fare per evitare completamente le guardie. Nel senso, l'ingresso all'edificio è uno e (a meno che non vogliate entrare dal soffitto) non ci si può arrivare da altri palazzi. Perchè dovreste sfondare gli ingressi anche di quelli.
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TdS
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TdS
Io, io direi che questa giornata l'ho vissuta piena, quindi il riposo è finalmente giunto. Vorrei al massimo guardare nell'abisso prima di dormire, per avere indizi sullo spirito di suor Margaret.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Terrorizzati nel bosco Potrei aver osato troppo questa volta. Sento il cuore battere di più, cosa rara per me. Evidentemente il mio creatore da qualche parte ha inserito delle salvaguardie per non farmi buttare subito nel pericolo. Un minimo istinto di conversazione, per dire. Che è quello con cui combatto per scattare la foto, che è abbastanza per poter dire di avere una prova. Nessuno potrà dire niente contro Greg, Max e Sean. Perché già mi immagino, se dicessero qualcosa verrebbero additati come i fattoni che sono. Come abbiamo fatto prima per la cugina di Greg. Oh, qualcuno potrebbe dire che la foto è stata modificata, ma almeno ho qualcosa per persone che si fidano di me. Che... che non credo siano tante, e me ne sono bruciate tre in un sol colpo. Non mi vorranno parlare più, dopo oggi. Ci dovrò fare il callo, di nuovo. È stato bello essere parte di un gruppo, per un po'. Non so perché mi viene da pensare a queste cose mentre mi trovo in questa stupidissima situazione. Sono bloccata. Eppure riesco quasi autonomamente a seguire quella creatura. Quindi, vedo Darius. Non ho molto a che fare con lui, non mi ha mai disturbato, non ho niente contro di lui... non spicca. Eppure in qualcosa deve spiccare, perché neanche io avrei la faccia come il culo di dire a qualcosa del genere "con che nome posso rivolgermi a te". Mi copro gli occhi con un braccio, come ad anticipare qualcosa di terribile. Non riesco a fare niente. È un lampo. Darius giace immobile, morto davanti a me. Potrei essere la prossima. Sono la prossima. Scappo, gli alberi mi passano accanto in un secondo, non mi guardo indietro, non posso finire come Darius. Almeno posso dire alla sua famiglia cosa è successo, ma chi mi crederà mai? Già tutti pensano sia strana, posso mica andare da sua madre e dirle "un uomo vestito da cervo ha fatto una magia su suo figlio, ah, credo che suo figlio abbia a che fare con creature simili"? O forse dovrei usare il passato. La morte di Darius è l'ultima cosa che mi rimane impressa mentre continuo a correre. Sono oltre il bosco, oltre il parco. Sono praticamente a casa mia, da quanto ho corso. A essere sinceri, non so minimamente dove sono finita. Ho solo corso.
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Un Piede Nella Fossa
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Gioco in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaSouth Wedge, New York, 16 Giugno 2025, ore 22:30 Siete ormai pressochè davanti il Millus Building. La facciata che dà sulla strada è quasi completamente demolita. Resta lo scheletro di quello che era un tempo un bellissimo palazzo. Le luci della strada illuminano macerie, calcinacci, cartelli di inizio lavori e due figure che stanno parlando animosamente tra loro. Non riuscite bene a capire di cosa stiano parlando, ma nonostante la luce notturna capite benissimo dalle loro uniformi che sono guardiani notturni. Siete troppo lontani per discernere le fattezze dei loro volti, ma da come si muovono, e da come parlano, sembrano particolarmente agitati. Sono troppo indaffarati a discutere l'uno con l'altro per notare voi, ma d'altro canto, oltre il bolide di Tyler, non c'è niente che vi faccia sembrare fuori dal comune. Siete in tutto e per tutto uguali ai tanti abitanti della zona. A eccezione del fatto che avete dei fantasmi che vi seguono costantemente, ma questo non è importante. Evidentemente quei due guardiani non sono in grado di vederli. Meglio per voi. Al momento potete agire indisturbati, ma per entrare nell'edificio, in un modo o nell'altro dovrete interagire con i due.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Nel Bosco finalmente Niente è cambiato col mio urlo. È come se davvero in questa zona del bosco il tempo abbia smesso di scorrere. L'unica cosa che scorre è la fifa di Greg, la cui cotta per me è evidentemente più debole della paura. Lo capisco, ma so che non potrò fidarmi di lui in futuro. O forse è il più intelligente di noi tutti, perché io sono io, e Max e Sean in questo momento non potrebbero correre neanche se avessero tre neuroni funzionanti, che ora hanno in due e condivisi. Prendo il telefono in mano per fare qualche foto, per avere qualche prova, ma mi fermo prima di scattare qualcosa. Una figura imponente, più di me, ci si erge davanti. La cugina di Greg aveva ragione la cugina di Greg aveva ragione la cugina di Greg aveva ragione penso, mentre butto a terra i due poveracci che hanno deciso di seguirmi. Unico pensiero intelligente della giornata. Ho sempre il cellulare in mano, ma non riesco a fare niente. Ho speso tutte le energie per salvare quei due. Il mio cuore praticamente si ferma. E poi riprende all'impazzata. In attesa di capire se siamo stati scoperti. Cosa che evidentemente, no, non è successa. Max e Sean scappano, e non faccio niente per fermarli. Neanche li chiamo. Non so se mi perdoneranno per questo. Non hanno neanche preso droghe abbastanza pesanti da convincerli che è stato tutto un bad trip. Dovrò capire in futuro le conseguenze anche di questa mia ultima cavolata. Quindi non mi resta nient'altro da fare che continuare. Non credo di essere stata costruita con uno spirito di conservazione sufficiente. Sono venuta qui per avere prove, ma solo per farmi una compagnia? Ora devo avere prove. Ho sempre il cellulare in mano, e uso tutte le mie energie per mantenere il controllo e scattare una foto, almeno una. Quindi, seguo la creatura. Non credo di essere importante abbastanza per lei, ma chi se ne frega, ormai ci sono dentro. Si va all in.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaDardan ci ha appena dato forfait, se per voi va bene continuiamo in tre (l'avventura lo permette).
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel Gyllencreutz@MasterX Sei ancora dei nostri? Altrimenti procedo.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Anche io nel bosco Ho ottenuto il mio scopo, la ciurma di fattoni si è unita sotto la mia egida per fare, esatto, proprio niente. Perché quello mi aspetto di trovare, mica saranno sceme queste sette sataniche. Chissà se è così che ci si sente popolari. Dovrei chiedere a Orion, che questi problemi sicuramente non li ha. Gli viene tutto così naturale, senza mezzucci. Però Orion sa troppo di me, meglio rimanere invisibili un altro po'. Comunque, non avevo intenzione di bruciare il povero Greg in questo modo. Sarà che mi sento stranamente determinata, sarà che io sono come sono fatta e lui è come è fatto, sarà che avere una persona come me che ascolta uno come lui non credo gli capiti spesso, ma credo sia cotto. So come mi sta guardando in questo momento ma... non so come dire, mi sembra innocente. Cioè, so cosa vuole da me. Tutti vogliono solo quello da me, ma almeno per lui è normale. Ha questa cosa chiamata ormoni che non può controllare, e che io non ho. Tanto a che mi servono gli ormoni se comunque faccio lo stesso cose a caso, tipo ora. Sono subito dietro a Greg mentre ci aiuta verso la direzione in cui (sempre secondo sua cugina) ci dovrebbe essere stato questo incontro cultista. A cui credo sempre meno mano mano che ci avviciniamo alla meta. Rivolgo qualche sguardo a Max per essere sicura che stia bene, e calcolo pochissimo Sean perché sono sicura stia vedendo le fate in questo momento. Già che non cade a terra ogni due passi è tanto. Arrivati al punto indicato da Greg non c'è... niente. Mi aspettavo almeno sangue, un cerchio rituale, dell'erba tagliata in modo strano, che so, cerchi nel grano. "Anticlimatico" dico con voce piatta. Mi spiace deludere Greg, ma credo che davvero qui non ci sia niente e che sua cugina lo abbia riempito di cavolate. Solo che davvero non 'è proprio niente. Ma niente niente. "Vi sembra normale questo silenzio?" Neanche aspetto che gli altri mi rispondano che mi porto le mani alla bocca tipo megafono e urlo un "Wooooo", aspettandomi che riecheggi nel bosco. Off game Uh, un Filo. Povero Greg. Aggiorno su scheda. E sì, sto leggendo anche gli altri, ma come vedi questo non mi impedisce di comportarmi da idiota.