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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. Karen oh no una visione oh no una visione oh no una visione luci ombre rosso punte punte ombre vessilli rossi cosa vogliono dire i vessili rossi è per caso il colore degli anarchici hanno mica un colore gli anarchici le ombre sono mica lasombras esistono lasombras a losangeles los las oh no salvador mi sta guardando che sia lui la macchina Mi reggo la testa con entrambe le mani. "... sì, certo, cioè, no, sì sì" Non credo di star nascondendo bene bene il mio lato di clan. Momento perfetto per fare una bella figura. "Sto... bene. Non sto qui, ma sto bene. Cioè, sto qui. Mi scusi." Mi prendo il volto tra le mani e faccio un profondo sospiro. "Ok, ora sto bene, ora sto bene. Credo sappia qualcosa della mia... condizione. Ma non è la cosa più importante di me. Sono una giornalista, sì. La verità per me è tutto, ma ancora più importante è dare una giusta interpretazione alla verità." "Si rischia sempre di perdere parte del messaggio, raccontando i fatti senza spiegarli a giusto modo. Ed esiste un giusto modo." Sorrido, cercando di evitare di scavarmi sempre di più la fossa.
  2. Come un flash davanti ai tuoi occhi, la Grande Madre ti dà una serie di indizi per capire con chi hai a che fare. Siepi, rovi, luoghi incantati belli, bellissimi, ma pieni di insidie e torture. Quest'uomo, all'apparenza normale, è un changeling, una delle creature fatate evase dalla mitologica Arcadia. Puoi supporre che se si tratta lui di un changeling, anche Linda è un changeling, e probabilmente il tuo amicone stalker sa molto più di quanto pensassi all'inizio, o, almeno, sta puntando in una giusta direzione. Però al momento l'uomo non è affatto ostile. Continua a fissarti, ma non vuole agire.
  3. Il mangia peccati ti sembra un po'... confuso. "Non so nulla di questa Registrazione. Ma probabilmente chiunque abbia incatenato il fantasma a quel CD, ha anche incantato il CD. Perché Carl mi sembra... tranquillo, no? Cioè, ti sta girando intorno senza fare praticamente suono. Non capisco perché attaccarti." "La faccenda della tua allieva è un po' più seria. Ho incontrato qualche medium simile. Non hanno pieno controllo dei propri poteri: se è riuscita in quello che penso, è diventata un'ancora per Carl, per quanto temporanea. Insomma, se rompessimo il CD per ora Carl non andrebbe in Oltretomba, finché la ragazza vive." "E sì, l'Oltretomba è un posto spiacevole. Non è quello che Carl vuole, non è l'unica via. Se rompiamo tutte le sue ancore, be', finirebbe in Oltretomba, continuando per breve tempo un'esistenza meschina a dir poco. Se invece risolviamo il motivo per cui è diventato un fantasma... be', non sappiamo cosa succede. Il fantasma smette di esistere. Si libera. Finisce in un paradiso. Torna cenere alla cenere. Non te lo so dire, ognuno ha le sue teorie."
  4. Senza rispondere, Rachel ti aprei la porta. Nella camera degli ospiti trovi una situazione non molto diversa da quella in cui hai incontrato la vampirella solo ieri. La protezione che avete usato per il tuo letto è stata di notevole aiuto: è madida di sangue. Lei è invece pulita, questa volta: deve aver approfittato del bagno mentre parlavi con Paul. "Ho fame. Di nuovo." ti dice sconsolata, e con qualche spasmo del viso probabilmente indotto dal desiderio di sangue.
  5. Janice Faccio spalluce. "Io vi ho avvisato. Non voglio storie, non voglio rappresaglie. Ci vorrà del tempo, un po' di preparazione, ma forse posso aiutarvi. Forse. Il metodo non è sempre... comprensibile, ecco."
  6. Karen Salvador. In persona. Si avvicina a noi. Bene. Perfetto. Nulla di male. Cerco di mantenere la calma sfoderando uno dei miei sorrisi più innocenti. Fortunatamente al momento la sua attenzione sembra essere tutta su Duncan, ma sa chi sono. Vado per stringergli la mano. Siamo tra Anarchici: sono convinta che gran parte della fuffa politica che abbiamo dalle nostre parti sia completamente sconveniente qui. Niente inchini, niente frasi forbite. Una decisa e veloce stretta di mano sarà sufficiente. "Un piacere conoscerla dal vivo, finalmente."
  7. La somiglianza di famiglia è quello che ti permette di capire che tipo di creatura sia. Ok che è ovvio fuori dal gioco, ma tecnicamente Thomas non sa moltissimo sui changeling.
  8. Karen Faccio un rapido cenno con la testa per far capire che ho capito. Grande. Duncan si è cacciato di nuovo nei casini.
  9. Karen Applaudo quasi selvaggiamente alle parole del capoccia del casino anarchico. In fondo, questo discorso sembra fatto apposta per me: non sono un'anziana, non sono un neonato di Los Angeles, sono una dei tanti "rifugiati" che Jeremy sta difendendo ora. Al contrario dei Figli della Cripta, che mi fanno sempre più terrore. E Duncan è riuscito a litigare con loro. Genio. Grande. Classico. Poteva andare peggio, in fondo. Poteva essere lui lì per terra. Mentre penso al mio "alleato", noto che mi sta squadrando in modo strano. Ho perso per un po' la concezione del tempo, e vedo che quasi tutti stanno lasciando l'area. Faccio anche io per andarmene, unendomi a un gruppetto a caso cercando di entrare più in contatto con Duncan-
  10. Fa per toccare il CD, ma poi tira indietro il braccio. "In gergo, quel CD è quel che chiamiamo "un'ancora". Parte dello spirito di Carl è legato a questo CD, in questo caso in modo innaturale. Le ancore servono a impedire che i fantasmi finiscano nel luogo in cui prima o poi tutti noi finiremo: nell'Oltretomba." "E un fantasma come Carl, mi spiace dirtelo Carl, ha ben poche possibilità di evadere da questo destino." L'uomo mette le mani sui fianchi. "Dai, Carl, guardati. Guarda come ti hanno ridotto, ti sembri un fantasma normale? No. Ecco." "Praticamente, se avessi rotto il CD, Carl avrebbe avuto un'ancora in meno, e sarebbe finito in pasto all'Oltretomba. Se non ci sei mai stato, te lo devo dire: non è un bel posticino. Hai fatto bene a non rompere il CD." "Non posso dire se Carl ha altre ancore, ma... a vederla pare un ancora strana. Come se qualcuno ci avesse giocato un po' sopra." "La Madsen lo sa, di sicuro. Sarà stato un suo test, o qualcosa del genere. Questo CD o quello che rappresenta deve essere molto importante."
  11. Tua figlia annuisce alla proposta, e andate a comprare i biglietti sotto lo sguardo distante, ma vigile, dell'uomo. Tua figlia non si è fortunatamente accorta di nulla. Entrati nella sala, capite di essere praticamente gli ultimi per la proiezione. I vostri posti sono abbastanza scomodi, ma almeno siete seduti vicini. Certo, vi trovate all'estremo di sinistra di una delle file più in alto, ma alla fin fine è accettabile. Quando entrate, è già buio. Per te non è un problema, grazie ai sensi del mastino anche tu puoi vedere, seppur con un minimo di difficoltà, anche nelle tenebre. Anzi, in questo momento il cinema è in risonanza con la tua Tana. Ti senti quasi a casa, ma speri ardentemente che non ce ne sia bisogno. Poco dopo l'inizio della pubblicità pre-spettacolo, percepisci un odore di alberi entrarti nelle narici, fino ai polmoni, quasi come a squarciarli da di dentro. Ti senti libero, ma allo stesso tempo terribilmente oppresso. Ti giri a sinistra, e in quel momento ti passa accanto l'amico di Linda, diretto alle prime file. Non ne dubitavi prima, è ancora più certo ora: è una creatura sovrannaturale.
  12. "Sinceramente? Conoscendo quel ragazzone è possibile che cerchi di contattare il suo capo il prima possibile." Sogghigna. "Ricordati: è un idiota." "Al momento sul mio GPS indica che si sta già muovendo per tornare nella foresta da cui lo hai pescato. Immagino qualcuno si farà vivo molto, molto presto."
  13. Tempo una decina di minuti, e senti citofonare. La polizia è stata molto solerte, non per niente ti chiami Serault: difficile pensare altrimenti. Di fronte a te, alla porta di casa tua, si trova un poliziotto che non avrà più di trent'anni. Ha lo sguardo serio, professionale. "Tenente Aaron Jackson, piacere." Tira fuori un blocchetto note dal taschino con una mano, e ti mostra il distintivo con l'altra. "Immagino di avere il piacere di parlare con Mr Serault. Mi è stato comunicato che è stato vittima di un assalto. Può dirmi di più...?"
  14. San Castillo, Casa di nonna. 27 Marzo 2017, 11:00 AM. Casa di tua nonna, e anche casa tua a fin dei conti, si trova proprio poco prima della periferia di San Castillo est, quasi all'estremo nord. Non è una delle zone migliori della città, ma tua nonna ci vive da una vita e dopo la morte di tua padre è il tuo secondo rifugio. Dove la tua casa piena di trappole è la tua dimora bestiale, casa di nonna rappresenta la te umana, quella che eri prima che succedesse quello che ti è successo. Una volta entrata in casa, ti accoglie un profumo conosciuto. I biscotti di nonna. Nonostante i tuoi passi felpati, dal rumore improvviso di pentole capisci che qualcuno si è accorto di te. "Ruby di nonna, ti sembra questa l'ora di tornare?" La presenza di tua nonna si articola più nella voce che nel resto della sua figura. Sei solo all'ingresso, ma ti senti quasi in trappola. Per fortuna non è una Bestia.
  15. Janice "Sinceramente non credo che le mie umane potrebbero essermi utili in questo momento." "No, sto parlando di cose al di là della mortale immaginazione. Ho dei contatti... diciamo ultraterreni, sì." Sospiro. So che in questo modo mi sto esponendo, non so a che congrega appartengano ma in ogni caso siamo tutti nella stessa cacca. "Tecnicamente, quello di cui mi occupo a Roma è leeeeggermente illegale. Avete due possibilità: non farmi domande, e accettare quello che scoprirò come se vi piovesse dal cielo, oppure accettare l'illegalità di tutta la mia "procedura", conoscerne le conseguenze, e far finta che le vostre congreghe o chi per loro potrebbero essere d'accordo con i miei mezzi." "Anche perché non so chi siate affiliati davvero. Potrei tirare a indovinare, ma non credo sia il caso".
  16. Paul spalanca le braccia, le poggia con veemenza sulle ginocchia, e si alza di scatto. "Ma sì, hai ragione. Mi posso fidare di te. Ci hai già dato tanto, non posso negarlo. Sai come contattarmi." Detto questo, se ne va. In teoria, non sai come contattarlo. Non ti ha ancora dato il suo numero.
  17. San Castillo, Pierrot Theater. 27 Marzo 2017, 6:45 PM. All'interno del cinema, tu e tua figlia state consultando la scelta di film in proiezione. Robin in questo è abbastanza tradizionalista: il classico Disney dell'anno le dovrebbe bastare. L'ingresso è abbastanza gremito di gente, questo è l'orario migliore per le serate delle famiglie. Eppure qualcosa non va. Ti senti osservato, nonostante la piccola folla. Ti giri, e a debita distanza c'è l'uomo che hai visto con Linda prima. Per quanto tu possa sospettare che sia un essere sovrannaturale, è ancora troppo lontano per "attivare" i tuoi sensi di Bestia. Non fa neanche finta di non averti puntato. È lì, fisso, a guardare te. Specificatamente te: di tua figlia non si sta affatto preoccupando.
  18. "... io qui ci dormo. Lo scassone che hai visto davanti è la mia casa di mattina, questa è la mia casa di sera. A quella donna, ma anche a molti altri, non piace che io possa vivere una vita normale." "Non posso fidarmi di loro. Già in te... qualcosa è diverso. Non so. Qualcosa di famigliare. In parte è anche Carl che continua a gironzolarti intorno. Se ti tollera un fantasma, non puoi essere così malaccio. E stai lavorando per lui, che è sempre un punto a favore per me." "Comunque, ci sono parecchie persone che possono legare fantasmi a oggetti. Cioè, i fantasmi possono benissimo farlo da soli, ma visto Carl... probabilmente è uno di quegli zozzi necromanti. Roba putrida, alcuni di loro sono persino convinti di essere dei "risvegliati". Non sanno con cosa stanno giocando."
  19. La donna fa un profondo inchino. "Vi ringrazio, vi ringrazio. Questo posto è tutto quello che mi rimane... non voglio andare lì. Nessuno di noi vuole andare lì". Nessuno di voi ha dubbi: il "lì" sta per "l'Oltretomba". La signora Grajeda, e molto probabilmente gli altri fantasmi del centro, se ci sono, sono fantasmi giovani, ancora ricordati dai loro cari. Le loro Ancore li mantengono ancora fissi sulla terra, sul mondo dei vivi. "Non saprei come sdebitarmi. Non ho nulla. Questo pilastro è il mio giaciglio." Accarezza, come se fosse fisico, il pilastro da cui l'avete vista spuntare. "Se serve, tornate da me."
  20. Karen Questa atmosfera troppo libera un po' mi disturba. Sono abituata a ben altro ordine, e questo caos non fa per me. Credo che Geduld la pensi come me, e probabilmente pensa sia un altro scarafaggio anarchico, quindi va benone. Scarafaggio mi va benissimo. Ma abbiamo un Tremere tra noi... e dalla faccia non mi sembra uno di quelli stabili. Amanti dell'ordine. Mansueti. Fissati con la gerarchia. Possono esistere Tremere anarchici? O è un'altra spina nel fianco di Los Angeles? Preferisco non farmi notare, per il momento. E non solo perché, da nuova, non ho in effetti molto da dire. Tengo sott'occhio quel vampiro che ho notato prima lamentarsi: voglio scambairci quattro chiacchere una volta fuori di qui.
  21. Janice Preferisco non dare nell'occhio, non ribellarmi, non muovermi più del possibile durante il nostro viaggio di ritorno. Siamo stati dei privilegiati, il Barone ci ha sì incastrato in una delle sue missioni, ma siamo ancora qui. Possiamo parlarne. Tiro un fintissimo sospiro di sollievo. "Ok, sbrighiamo velocemente questa faccenda e torniamo nel nostro caro anonimato. Ho una mezza idea su come trovare qualche informazioni ma... non credo vi piacerà. Non piacerà di certo al nostro caro Principe, ma non abbiamo grandi scelte, no?"
  22. Appena pronunci quelle parole, senti improvvisamente un sapore impastato di fango in bocca. Di tomba, più che di fango e, sorprendentemente, di lacrime. Nessuno si sta prendendo gioco di te, non sono illusion provenienti da quest'uomo, è il Sogno Primordiale che si sta facendo sentire. Hai di fronte uno dei Mangia Peccati, creature un tempo umane che, dopo essere morte, hanno stretto un patto con una creatura dell'oltretomba per tornare in vita. Creatura che al momento non puoi vedere, come non puoi normalmente vedere Casper. Ma evidentemente, quell'uomo può vedere entrambi. E non è contento di quello che gli stai dicendo. "La... Madsen ha detto questo? E tu le hai creduto? Quella donna è una babbana, ma ha conoscenze in altissimi posti. Io in teoria so fare quello che ti ha raccontato." "Ma mi sono rifiutato. Non mi occupo di quelle cose, c'è bisogno di rispetto in questo e nell'altro mondo. E quindi mi ha ucciso." "Potrebbe tecnicamente uccidermi tante altre volte, quiiiindi è meglio non avere nulla a che fare con lei. Sei qui per uccidermi? Facciamola veloce, che ho sonno."
  23. San Castillo, Stazione di Polizia. 28 Marzo 2017, 8:00 PM. Dopo aver "preparato" Takumi e Tyrone, ti rechi all'appuntamento all'orario pattuito con Olivia. La trovi fuori, sulle scale della stazione, con una sigaretta tra le dita. Ti sembra calma per la prima volta da quando è iniziata questa faccenda. "Siamo pronti. Ho qui il nostro ricevitore" si indica in tasca "ho la mia squadra" si indica alle spalle "e ho qualcuno di cui mi fido" e indica te. "Quando vuoi, possiamo partire. Vediamo di fare un po' di casino."
  24. Su tua figlia il sorriso non sparisce, anzi, si allarga. Film? McDonald? Sei praticamente il classico padre separato che fa il possibile per ingraziarsi la figlia dopo una separazione. "Sì! Sì! McDonald! McDonald!"
  25. La donna appare confusa alle parole di Ralph. "Non capisco, mi sembrava molto propositivo. Mi sembrate tutti propositivi e sicuri di voi." "Non so se è perché siete ancora vivi, e forse questa minaccia non vi tocca? Non conosco di vittime mortali, solo di fantasmi spariti." "Purtroppo, non so molto. Non ho visto nulla. Non credo siano più di uno, in realtà... mi sarei accorta se ci fosse un gruppetto di persone! Invece credo sia uno. Solo uno." Indica il soffitto. "Ai piani alti."
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