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Dragons´ Lair

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SNESferatu

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  1. Bayla Rosenthal Mi butto su una delle sedie esclamando un "grandioso!" verso Ella. Ok, ho molta fame. E la cacciagione è kosher. Dovrebbe essere kosher. E anche se non fosse kosher, non c'è il rabbino del mio paese qui a squadrarmi. Guardo Skinny dandogli una pacca sulla spalla. "Abbastanza. Ne hai abbastanza ma non tirarli fuori ora", mai fidarsi dei gentili, anche quando sono effettivamente gentili come gli operai prima. Gli rivolgo un rapido cenno col collo e un sorriso, ma non ho voglia di parlarci ora... anche perché tecnicamente sono il mio prodotto. Devo parlare con Yenkel, e spiegargli quello che abbiamo capito. Faccio un cenno col capo anche a lui, forse è meglio parlargi dopo cena.
  2. Ana Rivero Appena sveglia Mi sveglio di colpo. Per un attimo resto immobile, quasi non respiro. Poi la mano va da sola alla spalla, come un riflesso condizionato. Alle dita basta sfiorare il cerottone per farmi gelare il sangue. Premo piano. Il cuore scatta su come se volesse fuggire. E allora lo strappo. Di colpo. Senza pensarci. La pelle intorno è morbida. Tutto il resto no. La crepa è ancora lì. Perfetta. Netta. Una linea impossibile su pelle che dovrebbe essere pelle, e invece sotto resta marmo, resta scultura, resta… me. Sono un’opera incompiuta che continua a fingersi viva. Una crepa in una cosa nata senza diritto di rompersi. Davvero avevo sperato che la notte potesse aggiustarmi? Che dormire potesse ricucire quell’imperfezione? Che potessi svegliarmi intera? Ridicolo. Sono rotta. Non sono mai stata intera. E non ho idea di come si ripara una cosa come me. Procedo con i preparativi quasi in automatico. Ah, automatico, come automa, come me! Se non sapessi che basta un tocco sbagliato per farmi ricordare di essere un errore. Non posso andare a scuola. Non oggi. Non così. L’idea di affrontare Eliza mi fa quasi risalire un conato. I suoi occhi su di me ieri… e se stamattina decidesse di toccarmi di nuovo? Se le sue mani finissero troppo vicino alla spalla? No. No, impossibile. Il coach poi… quello passa la vita a squadrare corpi come se fossimo manichini da montare. Oggi c’è pure lezione. Non ce la faccio. Non posso permettermi di essere guardata troppo a lungo. Non posso permettermi nulla stamattina. E Darius. Ieri non l’ho preso a sprangate solo perché ero scioccata, presa di sorpresa. Quel deficiente si meriterebbe ogni colpo. Ma potrebbe servirmi in futuro. E poi… sa cose. Non posso rompergli il cranio. Non ancora. Mi resta solo una strada: Gustav. Il mio “creatore”. Non “padre”. Non lo è. Anche se mi ha fatta con le sue mani, non lo sarà mai. Ma è l’unico che che forse può rimettermi a posto. Quindi no, non vado a lezione. Almeno non alle prime ore. Che si fottano il coach, gli altri, e qualunque casino stia succedendo in quel posto di merda. Non sarà qualche assenza a causare la fine del mondo. E ai miei non dico niente. Perché potrebbero capirlo. Potrebbero guardarmi un secondo di troppo e leggere la frattura, anche senza vederla. Così prendo la borsa, apro la porta e cerco di sgattaiolare fuori fingendo fretta, come se fossi in ritardo. Fingere. Fingere è facile. Così scappo. E vado da Gustav.
  3. @MasterX ci sono problemi? Posso mettere da parte il tuo personaggio per un po', o cercare sostituti. Un post ogni due settimane con io che devo incitarti a postare ogni volta non è ottimale.
  4. Ho una indecisione. Tutto mi porterebbe a fare sega da scuola per cercare il mio creatore, ma questo porterebbe casini "alla trama" e altre difficoltà per Loki. C'è anche educazione fisica oggi, che è un altro buon motivo per non andare a scuola, però. Entro stasera decido di che morte morire.
  5. Cinquant’anni fa il mondo è andato in fiamme. Tutto: città, nazioni, famiglie, ideali. L’umanità ha gettato se stessa nel fuoco della disperazione, e da allora un urlo psichico, il maelstrom, soffia senza tregua ai confini della percezione umana. Ora, nei resti di un mondo ridotto in cenere, i sopravvissuti lottano ancora per la vita, la libertà e un barlume di speranza. Apocalypse World: Burned Over, la terza edizione del gioco di ruolo post-apocalittico ideato da Vincent e Meguey Baker, è appena arrivata su Kickstarter, e ha raggiunto il finanziamento in soli 18 minuti. Il GiocoApocalypse World è un classico moderno dei giochi di ruolo, vincitore di numerosi premi e capostipite dell’intera filosofia Powered by the Apocalypse (PbtA). Un mondo feroce, passionale e pieno di tensione, dove azione, mistero, romanticismo e orrore convivono in equilibrio precario. Dopo le prime due edizioni (2010 e 2016), la nuova versione Burned Over affina il sistema e presenta un cast rinnovato di playbook, le schede che definiscono i personaggi e le loro mosse. Burned Over è una nuova iterazione del classico post-apocalittico, con regole affinate, nuove meccaniche. I Nuovi PlaybookNella terza edizione, i personaggi si creano scegliendo un playbook, una scheda che racchiude tutto ciò che serve per giocare: identità, abilità, equipaggiamento e mosse uniche. Ecco i dodici playbook del core set: The Angel - un medico e guaritore, indispensabile per chi vuole sopravvivere al caos. The Brain-picker - una mente sensitiva, in contatto con il maelstrom e con interessi inquietanti. The Gearcutter - inventore, meccanico e manipolatore di tecnologia perduta. The Harrier - capo di una banda armata, leader carismatico e stratega brutale. The Hocus - profeta e guida spirituale, a capo di un culto devoto e spesso pericoloso. The Lawmaker - signore di una roccaforte, custode della legge in un mondo senza ordine. The Luminous - figura empatica e ispiratrice, un faro di umanità nelle tenebre. The Maestro D - gestore di un locale o punto d’incontro, dove si muovono voci e intrighi. The Operator - intermediario, contrabbandiere e risolutore di problemi, con contatti ovunque. The Restless - vagabondo e sopravvissuto, spinto dalla curiosità e dal bisogno di esplorare. The Volatile - guerriero imprevedibile, armato e sempre pronto a combattere. A Standout - membro di una gang, di un culto o di un gruppo più grande: il comprimario che emerge in primo piano. Alcuni sono reinterpretazioni di archetipi classici (come l’Angel o il Maestro D), altri sono innovazioni radicali che cambiano il modo di giocare e di intendere il mondo di Apocalypse World. Le RegoleIl cuore di Apocalypse World resta invariato: le mosse. Ogni azione significativa in gioco, combattere, negoziare, capire le intenzioni di qualcuno, è una mossa, risolta con un tiro di dadi e conseguenze dirette sulla storia. Ogni personaggio possiede mosse specifiche del proprio playbook, insieme a quelle di base condivise da tutti. Formati e PrezziDigitale - disponibile a prezzo pieno (20 dollari) o ridotto (10 dollari), per chi ha difficoltà economiche. Manuale fisico (brossura, circa 300 pagine) - 40 dollari, include anche la versione digitale. Bundle Retail/Co-op (5 copie) - 90 dollari, scontato per negozi o gruppi di amici. Chi già sostiene lumpley games su Patreon riceverà la versione digitale automaticamente come ricompensa. Espansioni e Add-onTre set di playbook opzionali ampliano l’universo del gioco: Burned Over Extended Playbooks - con personaggi come The Bloodhound, The Contaminated, The Quarantine e The Symbiote. Warriors of the World Ablaze - un’epica fusione tra spada, magia e apocalisse, con playbook come The Harrow Queen e The Hunting Kite adatto a un fantasy post-apocalittico. Classic Playbooks (Updated) - i leggendari playbook della prima edizione, con linguaggio adulto e toni più crudi: The Battlebabe, The Gunlugger, The Hardholder e molti altri. Stretch Goals A differenza di molte campagne Kickstarter, Apocalypse World: Burned Over non prevede una lunga serie di stretch goal. Gli autori hanno scelto di mantenere il progetto snello e concentrato: gli unici obiettivi aggiuntivi sono un bonus per l’animatrice che ha realizzato il video della campagna, e una raccolta in PDF di materiali bonus accumulati in quindici anni di sviluppo, note e contenuti extra legati alle precedenti edizioni di Apocalypse World (contenuto ampliamente già sbloccato). View full articolo
  6. Apocalypse World: Burned Over, la terza edizione del gioco di ruolo post-apocalittico ideato da Vincent e Meguey Baker, è appena arrivata su Kickstarter, e ha raggiunto il finanziamento in soli 18 minuti. Il GiocoApocalypse World è un classico moderno dei giochi di ruolo, vincitore di numerosi premi e capostipite dell’intera filosofia Powered by the Apocalypse (PbtA). Un mondo feroce, passionale e pieno di tensione, dove azione, mistero, romanticismo e orrore convivono in equilibrio precario. Dopo le prime due edizioni (2010 e 2016), la nuova versione Burned Over affina il sistema e presenta un cast rinnovato di playbook, le schede che definiscono i personaggi e le loro mosse. Burned Over è una nuova iterazione del classico post-apocalittico, con regole affinate, nuove meccaniche. I Nuovi PlaybookNella terza edizione, i personaggi si creano scegliendo un playbook, una scheda che racchiude tutto ciò che serve per giocare: identità, abilità, equipaggiamento e mosse uniche. Ecco i dodici playbook del core set: The Angel - un medico e guaritore, indispensabile per chi vuole sopravvivere al caos. The Brain-picker - una mente sensitiva, in contatto con il maelstrom e con interessi inquietanti. The Gearcutter - inventore, meccanico e manipolatore di tecnologia perduta. The Harrier - capo di una banda armata, leader carismatico e stratega brutale. The Hocus - profeta e guida spirituale, a capo di un culto devoto e spesso pericoloso. The Lawmaker - signore di una roccaforte, custode della legge in un mondo senza ordine. The Luminous - figura empatica e ispiratrice, un faro di umanità nelle tenebre. The Maestro D - gestore di un locale o punto d’incontro, dove si muovono voci e intrighi. The Operator - intermediario, contrabbandiere e risolutore di problemi, con contatti ovunque. The Restless - vagabondo e sopravvissuto, spinto dalla curiosità e dal bisogno di esplorare. The Volatile - guerriero imprevedibile, armato e sempre pronto a combattere. A Standout - membro di una gang, di un culto o di un gruppo più grande: il comprimario che emerge in primo piano. Alcuni sono reinterpretazioni di archetipi classici (come l’Angel o il Maestro D), altri sono innovazioni radicali che cambiano il modo di giocare e di intendere il mondo di Apocalypse World. Le RegoleIl cuore di Apocalypse World resta invariato: le mosse. Ogni azione significativa in gioco, combattere, negoziare, capire le intenzioni di qualcuno, è una mossa, risolta con un tiro di dadi e conseguenze dirette sulla storia. Ogni personaggio possiede mosse specifiche del proprio playbook, insieme a quelle di base condivise da tutti. Formati e PrezziDigitale - disponibile a prezzo pieno (20 dollari) o ridotto (10 dollari), per chi ha difficoltà economiche. Manuale fisico (brossura, circa 300 pagine) - 40 dollari, include anche la versione digitale. Bundle Retail/Co-op (5 copie) - 90 dollari, scontato per negozi o gruppi di amici. Chi già sostiene lumpley games su Patreon riceverà la versione digitale automaticamente come ricompensa. Espansioni e Add-onTre set di playbook opzionali ampliano l’universo del gioco: Burned Over Extended Playbooks - con personaggi come The Bloodhound, The Contaminated, The Quarantine e The Symbiote. Warriors of the World Ablaze - un’epica fusione tra spada, magia e apocalisse, con playbook come The Harrow Queen e The Hunting Kite adatto a un fantasy post-apocalittico. Classic Playbooks (Updated) - i leggendari playbook della prima edizione, con linguaggio adulto e toni più crudi: The Battlebabe, The Gunlugger, The Hardholder e molti altri. Stretch Goals A differenza di molte campagne Kickstarter, Apocalypse World: Burned Over non prevede una lunga serie di stretch goal. Gli autori hanno scelto di mantenere il progetto snello e concentrato: gli unici obiettivi aggiuntivi sono un bonus per l’animatrice che ha realizzato il video della campagna, e una raccolta in PDF di materiali bonus accumulati in quindici anni di sviluppo, note e contenuti extra legati alle precedenti edizioni di Apocalypse World (contenuto ampliamente già sbloccato).
  7. Bayla Rosenthal "Sì, meglio non pensare ad andare subito a parlare con questo uomo di medicina o quello che è di cui parlava l'indiano", dico rivolta a Skinny. "Parliamo invece col locandiere, vediamo se le nostre informazioni gli bastano per darci qualche spicciolo, e pensiamo a dormire". Indico la locanda. "Mi sembra che ci sia quasi aria di festa. Magari magari non siamo noi che dovremo cercare l'uomo di medicina, e sarà lui a venire da noi". È una vana speranza, ma oggi mi sento pigra. In fondo, sono appena arrivata da un viaggio e mi sono subito rimessa in viaggio tra foreste, totem e villaggi di indiani. Tral'altro molto rispettosi. Chhissà se riuscirò a farlo capire a questi gentili.
  8. Ana Rivero Hallow Mall e risveglio Ancora con Darius @Voignar Il rumore mi attraversa come un colpo di frusta. Crack. Per un istante non capisco se l’ho immaginato io o se l’ha sentito anche Darius. La voce mi muore in gola e mi blocco, con il braccio ancora mezzo sollevato. Sento Darius che mi guarda, lo percepisco più che vederlo. Io invece guardo il mio braccio come se non fosse il mio. "…io…" balbetto, e le parole mi escono sbagliate. Non ho il controllo. La pelle non brucia. Non sento niente, niente come uno schiaffo o una botta. È… diverso. È come se il mio corpo fosse ceduto, letteralmente. Deglutisco, sgranando gli occhi mentre sfioro piano la manica, la stoffa che non dovrebbe avere niente di strano sotto. Devo dire qualcosa. Qualsiasi cosa. Qualcosa di normale. Qualcosa che spieghi perché sto diventando improvvisamente bianca come un cencio bagnato. "Scusa, io… credo che mi abbiano chiamata da casa. Sì, cioè… mi hanno scritto adesso." Non guardo nemmeno il telefono. Se lo guardassi, crollerei. "Devo… devo proprio andare. Subito." Non gli do il tempo di fare domande. Non gli do il tempo di fare niente. Mi volto e praticamente scappo fuori dal locale, con un’ultima occhiata di quel barista che probabilmente pensa solo che siamo tutti matti. Il tragitto fino a casa non lo ricordo. Ricordo il battito delle scarpe sul marciapiede e il braccio che pulsa, e la paura che mi morde tra le costole. Anche tutte queste sensazioni sono false? Appena entro, saluto i miei genitori con un mezzo sorriso tirato, qualcosa tipo: "Tutto bene! Serata tranquilla!". Di corsa, senza spazio per risposte. Non mi ascoltano davvero, o non fanno in tempo, o forse semplicemente non si accorgono che sto tremando. Mi chiudo in camera quasi di corsa. La serratura scatta, e finalmente posso respirare più forte, lasciarmi andare contro il letto. Tolgo la manica. La crepa è ancora lì. La pelle spaccata come ceramica. Mi viene da vomitare, ma anche quella sensazione non esiste davvero. Non so cosa fare, quindi faccio la cosa più stupida e istintiva del mondo: ci metto sopra un cerottone. Uno enorme, di quelli che dovrebbero andare sulle ginocchia sbucciate dei bambini. Non serve a niente. Lo so. Ma lo faccio lo stesso. E mentre lo premo contro la pelle, mi ripeto che domani sarà tutto normale. La sera scivola via così, in una nebbia confusa. Rispondo ai miei genitori senza ascoltare, rido quando ridono loro, annuisco quando parlano. Nessuno nota niente. O fanno finta. E poi finalmente, il letto. Mi addormento tesa, con il braccio rigido, attaccato stretto al corpo. Quando mi sveglio, la prima cosa che faccio è portarmi la mano al cerottone. Le dita tremano. Lo premo piano. Spero. Spero con una stupidità disperata che una notte sia bastata a rimettere insieme i miei cocci.
  9. Bagno del secondo piano Il rumore del detrito che si schianta a terra echeggia alle vostre spalle, e subito dopo, dal fondo del bagno, una voce sfiatata e contorta, né maschile né femminile, intona un "andate viaaaa…" che si trascina lungo le pareti. Elsa si sposta di lato, cercando copertura. Quentin afferra un’asse di legno caduta a terra: fragile, troppo corta, ma abbastanza per offrirgli l’illusione di protezione. Il legno scricchiola sotto la presa, mentre si avvicina lentamente ad Aslaug, che non distoglie lo sguardo dal barile. Un gorgoglio profondo si leva dal fondo della stanza. La voce riprende, più piena. "Ve l’ho detto… andate viaaa…".
  10. Domanda rapida: Darius si accorge del mio crack? In entrambi i casi, Ana potrebbe scappare via di corsa e mi sa che ci scappa una mossa. Ma il contesto sarebbe molto diverso.
  11. Bayla Rosenthal "E no, infatti in genere non ce la fanno". Non mi considero propriamente parte dei bianchi. "Noi non siamo bianchi come loro. Almeno, non da dove vengo io." E non credo sia il caso di spiegare cosa sia un pogrom. "Però la ringrazio. Ci ha fatto capire molte cose." "E ci ha offerto ottimo bere". Mi rivolgo verso gli altri, per quanto credo si intuisca che non ci ho capito granché della conversazione. "Forse dovremmo andare dall'uomo medicina. O dai cristiani di Kest." "L'unica cosa che ho capito oggi, è che c'è tanta mala credenza tra i bianchi". Questi indiani mi sembrano molto tranquilli in fondo, ma non posso mica dirlo davanti a lui.
  12. Sì, sono d'accordo, l'episodio pilota lo abbiamo ampiamente superato! Ora devo picchiare Darius. Anche in flashback.
  13. Ana Rivero Seduta con Darius @Voignar Devo ammettere la verità a Darius. Ma non tutta tutta. "Ok, ok, potrebbero esserci delle "circostanze particolari" riguardo la mia nascita. Ma non le verrò a dire certo a te. Nulla di quanto successo oggi mi aiuta a pensare che ti dovrei rivelare tutto subito. Ti basterà sapere che potrebbe esserci un buon motivo per mettermi sulla lista della Bestia, ma non quale." Vorrei arrabbiarmi , ma non ne ho motivo. Mi sembra sincero, ma non riesco a fidarmi. "Non ho poteri strani, davvero. Non posso dimostrarti niente di particolare, e non cercare altre informazioni su di me." Perché poi arriverebbe a mio padre, e i soldi di mio padre sono più forti di qualsiasi superpotere. "Per favore", è l'unica concessione che posso fargli. Poi fa un grande errore. Lo vedo che scribacchia qualcosa, come per dimostrarmi che è effettivamente un mago. Fa qualcosa, evidentemente. Ma non sento nessun effetto su di me. Lo vedo su di lui, con ferite nuove. Poi mi racconta cosa mi ha davvero fatto. Non posso fare male a nessuno? Benone! Mi alzo in piedi, sbatto con forza le mani sul tavolo. Non mi interessa se ci possono sentire. "Ma sei scemo? Mi hai appena detto che sono in pericolo e mi fai una maledizione per non farmi difendere? Ti senti quando ti parli?!" Mi giro indietro, per vedere se c'è qualcuno che può conoscermi in zona. Faccio un respiro profondo, cerco di recuperare il controllo. "Però non ho sentito nulla su di me. Dovrei testare questo malocchio. Se non è vero, ti prendi un pugno. Se è vero, non ti prenderai un pugno ora. Ma mi ricorderò di questo." Offgame Scusami @Voignar per il momento PvP, ma qui c'è paranoia galoppante, e Ana non può sapere che l'altra magia che potevi farle addosso era anche peggiore. Le passerà, ma Darius non la sta aiutando. Per non bloccare troppo gli altri possiamo anche andare avanti con la narrazione, ovviamente.
  14. @Voignar Mammamia quanto vuoi farti odiare da Ana. "E per fidarti di me... Ti scaglio contro una maledizione che ti farà restare indifesa contro quel mostro che potrebbe inseguirti!". 😄
  15. Bayla Rosenthal "Non sono abbastanza cristiana da capire niente di tutto questo" aggiungo. "Sheek Luke? Magari ci sarà un santo con questo nome. Cioè, i cristiani studiano il libro di quel Cristo, ma non può essere venuto Cristo lunedì senza che ci siano, che so, orde di fedeli. No?" "Però se è venuto qualcuno per lui, ha già senso." Mi giro verso i miei correligiosi (e Skinny), sperando che capiscano dalla mia espressione che no, per me non ha effettivamente senso niente. "Non vi voglio tirare in mezzo, signore. Vorrei solo capire... se riporta equilibrio, qualcosa non è più in equilibrio? E dove è andato?"
  16. Ana Rivero Hallow Mall con Darius @Voignar Siamo ufficialmente soli, anche perché il centro commerciale della città è davvero la morte dell'anima. Una tomba, un guscio dei fulgidi anni 80 e 90, quando forse qualcuno si divertiva qua dentro, o almeno così dice mia madre. Non che io possa saperlo, tutto ciò che so viene da roba tipo Beverly Hills 90210 e Bill & Ted's Excellent Adventure. Sono nata ieri? Sono nata ieri. Ma almeno questo vuol dire che possiamo parlare con calma. Darius è uno spiattellatore selvaggio, si fida di me, incredibilmente. Io non mi fido di me. E neanche di Darius, ovviamente. Perché fidarmi di un mago, scusate? Non gli dirò niente sulla mia natura. In fondo, sono una persona normale, all'apparenza. E devo mantenere l'apparenza finché ha quel sigillo sul collo. "Non so cosa ti faccia pensare che io ti debba nascondere qualcosa." lo interrompo prima che possa continuare col suo pippone. "Già devo prendere in considerazione il fatto che esista la magia neanche fossimo in Harry Potter, anche se effettivamente non siamo in Harry Potter visto che vai a scuola con noi poveri babbani." Non so come mostrare più emozioni del solito. La somma delle mie emozioni di solito è pari a zero, quindi Darius ha una statua davanti. "Prendo per buono il fatto che tu sappia fare magie. Il fatto che tu sia sopravvissuto a quel coso, che io ormai chiamo la Bestia, comunque, potrebbe darti ragione." "Come sono finita in questa faccenda? Stavo con Max e alcuni amici suoi, perché volevamo investigare su un possibile culto nel bosco". So che sembra stupido. "No, non eravamo completamente in noi mentre abbiamo deciso di entrare in modalità ghostbusters. Non abbiamo trovato nessun culto, ma io ho visto la Bestia e poi te." "E quindi questa Bestia voleva anche me? Poteva pensarci ieri, ero alle sue spalle. Siamo sicuri che intenda proprio me, e non c'era qualcuno nelle vicinanze? Io sono fatta di carne." più altre cose che è meglio omettere. "Non ho poteri particolari da dimostrarti." Ecco, questo è vero. Sì, magari sarò più resistente di altre persone, un po' più forte, ok ma... non ho poteri. Non ho magie. Sono stata creata ieri, e ok, tecnicamente sono di marmo, ma sono una persona normale. O almeno ci sto provando, che deve contare per qualcosa, no? "Insomma, non sono una maga, non sono una vampira, non sono una licantropa... mi pare che tu avessi parlato di fate e draghi e selkie? Ricordo bene i selkie o li ho messi in mezzo io? Abbiamo queste persone in città?" "Però se vuoi mostrarmi una magia, ben venga. Ormai sono curiosa." Off game Scusate l'attesa, sono tornato attivo. In effetti, Ana non ha poteri. Se non mentire bene e diventare quello che gli altri pensino lei sia. Non ho niente da dimostrare a Darius (a meno che non diventi il mio me oscuro...). So che è frustrante, ma Ana è una rompipalle.
  17. E' un tiro di percezione passiva, per sentire se provengono rumori dal bagno. Hai fallito il tiro, cosa che credo sia comprensibile dal contesto. Le due donne sono andate avanti, ed Elsa si è presa una sassata in testa. Appena posti possiamo proseguire.
  18. Le avevo salvate su documento sul pc io, ma farò un topic così potete aggiornarle direttamente.
  19. Certo, adoro i centri commerciali, sono la tomba del capitalismo. Approvato. Nei prossimi giorni non sarò al pc perché fuori città, porto il portatile ma non prometto post assidui fino a sabato!
  20. Eh, sì, ti conviene. Modifico leggermente il post di conseguenza. Vaesen ha un sistema di combattimento che può essere mooolto pericoloso. EDIT: @MasterX battimi un colpo.
  21. Porta del corridoio del secondo piano Con un tremolio la porta Aslaug apre la porta davanti a voi. Aslaug a sinistra, Elsa a destra, Quentin troppo dietro e lento per reagire a ciò che avete ascoltato. Nella scarsa luce della stanza riuscite a comprendere che si tratti di un bagno, ma di utile per un bagno è rimasto poco. Il posto è sommerso di bottiglie e calcinacci. Una vasca da bagno in ceramica bianca è stata spostata forzatamente e alla bell'e meglio accanto a un muro, come per lasciare spazio all'enorme barile in legno che occupa gran parte della stanza. Prima ancora che possiate mettere un piede nella stanza, un grosso pezzo di muro vola in direzione di Elsa, lanciato da dietro quel barile. La donna si sposta con uno scatto, ma non è sufficiente, è presa alla sprovvista. Il pezzo di muro la colpisce di striscio, ma proprio sulla fronte, che in fretta si tinge di rosso. Off game Ho scelto tra Elsa e Aslaug con un bel tiro di moneta. Mi spiace, @shadyfighter07. Lancio del sasso: Timestamp: 03/11/2025, 14:57:08 Dice: 5 x D6 Results: D6: 6, D6: 1, D6: 4, D6: 6, D6: 4 Reazione di Elsa (FISICO + AGILITA') Timestamp: 03/11/2025, 14:58:32 Dice: 4 x D6 Results: D6: 6, D6: 5, D6: 2, D6: 5 Il tiro per evitare il sasso è buono ma non così buono. Avendo tu ottenuto un 6 cancelli uno dei 6 del lancio del sasso. Subisci una sola condizione fisica. Puoi tentare di forzare il tiro, sperare di ottenere due 6 invece di 1, ma se fallisci rischi ben tre condizioni! (una o due condizioni perché sei stato colpito + 1 perché hai fallito nel forzare il tiro). Puoi farlo, ma te lo sconsiglierei. Dimmi come hai intenzione di gestire la cosa e modifico la descrizione.
  22. Ana Rivero Nel corridoio con Darius @Voignar Siamo stati ascoltati. Oh, vabbè, al massimo quello nei guai è Darius. Io ho solo detto di essere una persona normale. Che poi, anche se ci avessero ascoltato, chiunque ci direbbe che siamo dei pazzi e basta. A meno che non sia il coach. Che è collegato con Darius, anche se Darius non lo sa. Dovrei dirglielo, ma non direttamente, non ora. "Alzo le braccia. Sei tu quello con il problema, e se sa chi sei, potrebbe andarti meglio che se gli parlassi io. Pare che io sia quella strana e snob, in fondo." Non cambio espressione, non sogghigno. Inizio ad andarne fiera. "Porta pure quest'acqua alla suora, che se restiamo ancora qui fuori potrebbe arrivare qualcuno che davvero non voglio vedere. E il vicepreside potrebbe pensare male. Per suor Margaret non credo possa pensare peggio di così." Allargo le braccia quando mi chiede dove andare dopo. "Non ho posti sicuri. Pensavo lo fosse la foresta, ma a quanto pare non lo è. E casa mia è off limits." Ti pare che faccio felice mio padre portando un ragazzo a casa. Anche se è Darius. "Comunque sì, dobbiamo parlare. Non posso essere convinta al 100%, ma se non sei collegato a questa storia, so chi è collegato a te." E mi indico il collo, facendogli intuire a cosa mi sto riferendo.
  23. Bayla Rosenthal Mimo un "aaah" quando capisco che Ques corrisponde a Kest. Non avevo collegato le due cose, già non so l'inglese, pensate l'inglese parlato da un indiano. Non sapevo fosse alcool quello che ho in mano. Non mi piace molto bere, ma ehi, ormai sono in ballo. Prendo un piccolo sorso tenendo il barilotto con due mani. "Io no cristiana. Noi prima dei cristiani." Vagli a spiegare tutta la nostra storia, l'esilio, la diaspora, la diaspora che ancora continua, le persecuzioni dei cristiani. Magari l'indiano non è ancora uno di quei cristiani. Ma qualcuno gli dirà prima o poi che "abbiamo ucciso il Cristo" o che beviamo il sangue dei bambini o qualcosa del genere. Mi avvicino a Skinny, ma in pratica parlo sia a lui che a Na-he-tan. Difficile nome, mi dovrò abituare. "Conosciamo un Frank?" E continuo ad annuire alle parole dell'indiano. "Ho visto le terre a est di qui, avete ragione". Le città dei bianchi sono piene di opportunità, ma questo non vuol dire che sappiamo vivere la terra. Era diversa la mia situazione a casa, in europa, e un po' mi devo ancora abituare.
  24. Bayla Rosenthal "Mi sembra brutto rifiutare", dico agli altri. Sperando sia gratis. Porgo anche io le mani, avvicinandomi all'uomo, proprio come Skinny. Ormai assaggio ogni cosa che mi portano. Sembrano carini, chissà di cosa hanno paura i minatori. "Cosa è Ques? Io sono Bayla".
  25. Corridoio secondo piano, davanti le scale per il terzo piano Tutti insieme in gruppo decidete di lasciare l'inutilità dell'armeria per seguire la luce percepita ai piani alti. Elsa e Aslaug @shadyfighter07 @Ladon Appena prima di raggiungere le scale per il secondo piano, Elsa e Aslaug percepiscono un suono sordo provenire dalla porta davanti a loro e leggermente sulla sinistra, un colpo breve e sordo e poi come di una bottiglia che rotola. Aslaug @Ladon Aslaug, oltre al rumore sordo, distingue anche un gemito molto tenue, quasi un soffio: “aaagh”, probabilmente una voce maschile, che sembra venire dalla stessa direzione del suono. La sensazione che qualcuno, o qualcosa, sia lì dentro si fa improvvisamente molto reale. Offgame @tutti Tiri passivi di Vigilanza + Logica Elsa: Timestamp: 30/10/2025, 00:24:01 Dice: 5 x D6 Results: D6: 2, D6: 1, D6: 5, D6: 6, D6: 4 Aslaug: Timestamp: 30/10/2025, 00:24:49 Dice: 5 x D6 Results: D6: 6, D6: 2, D6: 3, D6: 2, D6: 6 Quentin Timestamp: 30/10/2025, 00:26:22 Dice: 3 x D6 Results: D6: 4, D6: 4, D6: 1

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