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SNESferatu

Circolo degli Antichi
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  1. Segui il percorso di scatoloni, anche facendo qualche giro, forse tornando più volte nello stesso punto, fino ad arrivare a un piccolo cerchio, del diametro di più o meno sei metri, completamente libero da scatolame e ciarpame vario. Quei volti che hai visto prima si trovano ovunque sul soffitto, ovunque tu possa puntare la torcia. Girando quell'arma luminosa a caso non puoi fare a meno di illuminare anche un viso. Che si copre gli occhi e si retrae al tuo arrivo. "Ehi, ehi, attento a dove punti quella cosa!" È... molto meno imponente di quanto potessi pensare. È un uomo esile, dai capelli biondicci, dall'aspetto debole e leggermente emaciato. Indossa una bella giacca, ma sembra anche essere la sua unica giacca. "Cosa vuoi da me, allora?" Quindi i suoi occhi si focalizzano dietro di te. "Ah. Capisco." "Dimmi di più."
  2. Alyssa ti guarda con... approvazione, in realtà. Molta approvazione. "Non ingegnoso, non originale, ma di certo funzionale." ti indica con un dito "il territorio è tutto. Se questo posto è tuo, devi difenderlo con i denti. Vedo che capisci quali sono le priorità in questo mondo. Ci vediamo, bella!" Con il tuo numero nel cellulare, ti fa un cenno attraverso il finestrino, che vedi perfettamente nonostante la notte fonda, e porti quel che resta della Beshilu nel tuo rifugio. Hai tutto il tempo per pulirlo, nascondere le tracce del tuo passaggio, di curarti e finalmente di riposarti. È stata una lunghissima notte. Sai già che al tuo risveglio non ricorderai alcun sogno, alcun incubo. Il tuo Orrore se li è pappati insieme al resto della tua anima. Ti senti come rigenerata. Magari un po' affamata, il tuo Orrore è sempre affamato, ma qualcosa in te è più calmo, rilassato. Ti senti a tuo agio nel tuo giaciglio, oltre che al sicuro.
  3. Karen Entro nel raduno con un leggero ritardo. Mi sono svegliata, mi sono guardata allo specchio e... e ho perso il conto dei minuti. O ore. Nel terminal riconosco qualche volto, più da descrizioni che mi sono state fatte di recente che altro. Spero di essere abbastanza anonima, sinceramente. Steve, ovviamente, non è dei nostri. E vedendo quello che immagino sia Geduld, capisco perché. Vedo anche un volto, ecco, magari non "amico", ma la cosa più vicina che ci possa essere al momento. In perfetto stile Ventrue, tra gli anarchici: un genio, oserei dire. Giusto per non dare nell'occhio, diciamo. Incrocio il suo sguardo, ma non lo saluto, nel caso sia in qualche modo sotto copertura. L'importante è che sappia che io sono lì. Nel mentre, altri anarchici iniziano a farsi sentire. Prendo noto di questo Dasher. Un vampiro che sparisce nel nulla è abbastanza normale, ma potrebbe rivelare una falla nel sistema losangelino.
  4. Janice Mi stropiccio la faccia con una mano. "Quindi... conviene con noi che la cosa migliore da fare è cercare informazioni nell'ombra? Non smuovere troppo la barca, non far capire che sappiamo tutti i giri di potere dietro questo assassinio..." "Anche se effettivamente non sappiamo il movente dell'assassinio, ovvio." "E immagino che la nota quattro sia: noi tre siamo il miglior filo con Ecaterina, che sia lei colpevole o meno. Ci cercherà, immagino. Per togliersi di dosso ogni legame possibile. E poi toccherà al nostro Manson, se esiste davvero." Cosa che con un po' di tempo, non mi sarà difficile scoprire.
  5. San Castillo, Interno della Matheson & Associati. 28 Marzo 2017, 7:30 PM. Sei sola nel tuo studio, aspettando la fatidica chiamata. Persino il tuo fidato schiavetto Marty è andato a casa. Inizi a pensare che qualcosa sia andato storto, che qualcuno abbia messo i bastoni nelle ruote di Olivia, quando finalmente ti suona il cellulare. È lei. "L'operazione è iniziata. Pare abbia abboccato. Se vuoi, possiamo vederci in stazione e seguirlo da lì". La sua voce è allo stremo, ma ci noti un barlume di energia sopito... probabilmente tutto quello che le permette di rimanere in piedi.
  6. Nel silenzio generale, i mucchi di scatole iniziano pian piano a spostarsi, creando quasi una sorta di labirintico percorso all'interno dell', ancora buio, capannone. Volti ebeti continuano ad apparire ai lati di queste scatole. Non è una Tana, ma in quanto a estetica almeno il tuo strano interlocutore si sta impegnando. "Segui la mia voce!" dice, prima di restare completamente muto. Un vero simpaticone.
  7. Karen Non credo esistano vampiri sirene ma... se esistessero? Steve Booth. Re delle acque, e incantatore con la sola voce, bello come il sole... non posso immaginare quanto la Dannazione gli pesi davvero. In ogni caso, lo nasconde bene. Questo semplice incontro ha cambiato leggermente le carte in tavola, ma per prendere una decisione su cosa raccontare a Duncan devo prima sentire cosa Jeremy ha da raccontare. Sperando che non si parli di spie che si sono intrufolate in città, ovviamente.
  8. Janice Non mi sembra il caso di mentire. Non davanti al Barone. "A quanto ci ha detto? I membri della sua coterie volevano incastrarlo, nonostante fossero tutti colpevoli di bracconaggio. Lui escluso, pare. Il nostro compito era solo di proteggerlo, solo di proteggerlo. Probabilmente voleva spifferare tutto alle nostre forze dell'ordine, ma... le cose sono finite come sono finite." "E lui è scappato, cosa che non aiuta lui, e men che meno noi, devo ammetterlo."
  9. In proposito, nonsisaquando dovrebbe uscire un manuale che favorisce il crossover, almeno nelle tematiche e negli antagonisti, visto che nelle meccaniche esiste già. Per il mondo di tenebra classico ci vuole un po' più di lavoro, oppure bisogna avere a che fare con un gruppo di personaggi che fanno parte dei vari gruppi affiliati a nessuno (per i vampiri i Caitiff, per i maghi gli orfani, e via dicendo).
  10. Io purtroppo devo saltare, ho troppa carne in pentola. Ma sai già che ti osserverò dall'alto, dandoti le giuste direttive d'ambientazione (o come fare come cavolo ti pare, perché tanto se l'ambientazione te la giostri tu, sono "cavolituoi").
  11. A prima vista, non ti sembra il volto di una bambina vittima di bullismo. Ride, nonostante la rovinosa caduta a terra. È la classica Robin di sempre, tua figlia, turbata ma al contempo sopravvissuta allo shock della separazione. Almeno all'apparenza. "Come va, pà? Cosa facciamo di bello oggi?"
  12. Alyssa alza le mani. "Ha completamente senso. Il territorio di un licantropo è sacro, immagino sia lo stesso per... qualsiasi cosa tu sia." "Vuoi rimanere in contatto in qualche modo? O preferisci dimenticarti completamente di me?" Ti fa un occhiolino. Magari le cose non sono iniziate nel migliore dei modi ed è una donna abbastanza "spigolosa", ma pare che almeno riesca a tollerarti. Non sai quanto questo sia dovuto a te, o alla naturale affinità che le Bestie hanno con il resto delle creature del mondo di tenebra. In fondo, le hai salvato il deretano, stasera.
  13. Certo di mantenere in memoria tutte queste informazioni. Magari sono di conoscenza comune, ma non lo sono per me, e capire come destreggiarmi, ma sopratutto chi evitare (vedasi: Mohammed) è fondamentale. Nel caso, c'è Dunkan, che fa casini per tutti e due. "Capisco perfettamente, Steve." dico mentre cerco di non cadere "sono venuta qui anche per scappare dagli intrighi e dai giochi di potere. Però... voglio mantenere questo piccolo paradiso. Se posso essere utile, in qualsiasi modo... vorrei andare al raduno anche per capire cosa posso fare, se posso fare qualcosa. Non voglio potere, Steve, voglio la sicurezza. Per tutti quelli come noi, che non vogliono questi giochetti." "Anche se il prezzo spesso è di finire in questi giochetti."
  14. La donna fluttua intorno ai vostri corpi, facendo bene attenzione a non toccare, o quantomeno a non far adirare, i vostri geist. È tranquilla, gentile, ma sconsolata. "Quindi quello che sta succedendo qui è arrivato anche alle orecchie dei viventi." "O dei metà viventi." Mette in mostra con le braccia al cielo la volta del centro. "Questo posto è ormai peggio di me. Mi ha dato una casa, una famiglia, una vita, e ora... è una tomba per molti, molti fantasmi. Avete visto solo me, immagino." Si avvicina a Ralph. "Ragazzo, è troppo tardi. Questo posto è già infestato. Il problema è opposto: qualcuno sta falciando via la popolazione di fantasmi. Chi aveva altri posti in cui andare, è scappato. Altri, sono spariti nel nulla." "Io... se proprio devo sparire come gli altri, preferisco rimanere qui, il più possibile. So che il piano terra, e specialmente questi obelischi, sono un posto di riparo. Almeno, così si dice tra di noi. Non mi è ancora mai successo nulla, non ho ancora visto nessuno ma... ai piani alti è praticamente un deserto. E so che presto toccherà anche a me."
  15. Janice Manson non ci ha mai detto di dovergli parare il sedere anche da membri estranei alla sua coterie. E, in fondo, è scappato lui per primo, lasciandoci soli. "Se permette" dico, facendo un breve, ma negli intendi educato, cenno col capo. "Siamo stati portati lì da un certo Manson, un Mekhet. Non sappiamo con chiarezza perché avesse paura della sua coterie, nè in ogni caso credo ci abbia detto la verità. O, almeno, non tutta. È fuggito nel nulla poco prima di incontrare Giosuè." Non aggiungo altro. Valente sa, evidentemente, molto più di noi.
  16. Olivia si strofina gli occhi con due dita. "Sì, sì, probabilmente è meglio." "Capiscimi, sono stanchissima. Tra questo, i malati del parco, la ragazza scomparsa di recente, le guerre tra spacciatori, questo distretto è un casino, e sono stanca, tanto stanca." "Costerà di più, ma qualcosa riusciremo a inventarci. Vada per i vestiti controllati." Sospira. "Voglio solo dormire."
  17. I volti spariscono uno dopo l'altro. Ne rimane solo uno, al centro. "Interessante. Non ha senso, ma interessante." "Allora, vieni a trovarmi." Il volto sparisce proprio come gli altri.
  18. Alle sei senti il campanello di casa suonare. Apri la porta, e ti trovi Robin davanti, mentre in lontananza sfreccia la macchina di tua moglie. Siete rimasti in rapporti decenti, ma questo non vuol dire che non faccia ancora male ad entrambi. Specialmente tua moglie preferisce mantenere i contatti fisici al minimo, come se qualunque incontro possa risvegliare qualcosa di nascosto. Non sai se di positivo o negativo. "Ciao, pà!" Robin ti salta al collo.
  19. Karen "Un... raduno, eh? Non posso mancarlo, sarebbe il mio primo da quando sono qui! Sai di cosa potrebbe parlarci?" "Qualche cosa che bolle in pentola?" Non sarà interessato alla Jihad, ma di sicuro è interessata alla vita mondana di ogni notte. Alla fin fine, anche questo è Jihad, anche se non se ne accorge.
  20. Janice Non mi fido, ovviamente, ma non c'è altro che posso fare a questo punto. Continuo in fila, mi faccio bendare, e aspetto il mio destino. Si fidano abbastanza di noi da non averci neanche perquisito: spero in bene. Non credo siano così stupidi da non controllare se abbiamo armi o meno. Ho ancora il mio pugnale sotto le vesti, e non esito a pensare che anche quel Valente si sia in qualche modo premunito. Stiamo a vedere.
  21. "Oh, no. Ucciderlo non è nostra richiesta. Come dicevo, non possiamo ucciderlo, nel caso in cui sia un vampiro, e usare te come arma... in teoria sarebbe sempre contro le regole. Per questo ti dicevo che sei completamente libero. Se succede qualcosa? Completamente libero." "In fondo, potrebbe avere degli ottimi motivi per far partire una pestilenza simile. Lascio i giudizi al mio principe, io sono solo un mastino fedele. Se il problema si risolve da solo, è meglio, ma se abbiamo un cadavere "fresco" con cui rapportarci, be', è uguale. Almeno avremo qualcosa di cui parlare per le prossime settimane."
  22. Nessuno ti dà fastidio nella tua opera di... fine estrazione di proiettili. Certo, chiunque ti vedesse ora non penserebbe affatto bene di te. Sporca di sangue, sporca di alcool, di sudore, di qualsiasi cosa quel diavolo di Beshilu abbia toccato nella sua vita... non sei uno splendore. Alyssa invece sembra come nuova, probabilmente uno dei vantaggi della sua muta. Insieme portate il cadavere carbonizzato fuori dalla stazione, facendo cura a scegliere le strade meno illuminate, fino alla macchina di Alyssa. Non è molto contenta, e non cerca neanche di nasconderlo, ma in fondo non avete molta scelta. Buttate quel che resta del mostro nel bagagliaio.
  23. Alla tua richiesta, la stanza smette di tremare. Uno dopo l'altro, decine di volti appaiono sul soffitto, per terra, tra gli scatoloni. Hanno un'espressione neutrale e colorito grigiastro, e hanno tutti gli occhi chiusi. Sembrano risucchiare il suono dalla stanza, quando inizano a parlare, in un sussurro, tutte all'unisono. "Nessun amico di quella donna è nostro amico." "Porta solo dolore e sofferenza." "Va', e non tornare."
  24. La tua voce sottilmente meccanica raggiunge il tuo interlocutore anche attraverso la linea telefonica. Il resto è charme, capacità di mentire e la potenza della tua personalità. Sei il rampollo di una grande famiglia, e anche in polizia sei modestamente conosciuto. "Incredibile." è l'unica cosa, poco professionale, che esce dalla bocca dell'operatore. "Provvederemo quanto prima a mandarle qualcuno a farle più domande. Al momento lei si trova in...?"
  25. "Facciamo così. Io cerco di liberare il nostro amico, verso la fine del mio turno. Poi... poi sei libera di fare quel che preferisci. I don't really care. La sua comunità è nel caos, e lui sa di essere controllato. Ovviamente lo controlleremo davvero. Non tornerà a casa pulito, probabilmente gli metteremo un ricevitore alla caviglia." "Saprà di essere controllato, ma forse è anche meglio, no?" "Poi ci godremo lo spettacolo, e metteremo a posto i resti."
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