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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaAri-aloa! Sono contento tu sia dei nostri. I tre personaggi sono tutti spinti su campi mentali e sociali, yes. Più mentali che sociali. Tutte mezze seghe fisicamente, ma non è un problema, considerando che anche i personaggi prefatti dell'avventura sono tutti mentali o sociali, con fisico terziario, tranne uno. Su nove. Quindi l'avventura regge anche con questo squilibrio (e anche se fosse stato altrimenti, l'avrei cambiata io). Per @Dardan, @Ipergigio e @Voignar: se quando avete eventualmente fatto le ultime modifiche mi mandate le schede, le riformatto per bene. Per @Voignar: non mi sono accorto che ti sei voluto male e ti sei messo molti meno pallini negli attributi. Ne puoi mettere 5 in una categoria, 4 nella seconda, e 3 nella terza, ma il primo pallino è gratis. Quindi gli attributi mentali sono giusti, i sociali possono andare tutti a 2 (mettiti autocontrollo a 2 perché è utile per la volontà),e per i fisici puoi aumentarne uno a 3. E così modifichiamo le altre caratteristiche di conseguenza. Mea culpa, non mi sono accorto. Inoltre, per uno strano fenomeno, sia tu che @Ipergigio avete chiamato il vostro geist con un aggettivo cinereo. Volete lasciare così perché è divertente? Perché per me è divertente. magari per voi meno.
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Topic di Gioco: L’Infestazione di Castel Gyllencreutz
SNESferatu ha pubblicato una discussione in Topic di Gioco in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzUppsala, 15 Ottobre 18XX. È il diciannovesimo secolo nel Mitico Nord, e vivete tutti a Uppsala o nei suoi dintorni, nel cuore della Svezia. Le foglie d’autunno cadono dagli alberi e un vento freddo soffia attraverso la città. Non vi conoscete, ma siete destinati a condividere lo stesso destino. Avete da poco acquisito la Vista, la capacità di vedere creature che gli altri non possono scorgere: i vaesen del folklore e delle fiabe, alcuni amichevoli, altri ostili o persino malvagi. Questa scoperta vi confonde, forse vi spaventa. E non aiuta il fatto che, la scorsa notte, abbiate tutti fatto lo stesso sogno. Avete visto una stanza, piccola e sporca, con dei topi che correvano sul pavimento. L’unica fonte di luce era il chiarore della luna che filtrava attraverso le imposte socchiuse. Su un letto c’era una coperta marrone e logora, e sotto di essa una figura raggomitolata che si agitava e mormorava nel sonno. All’improvviso, la persona si è sollevata di scatto, completamente sveglia, con gli occhi sbarrati dalla paura. Vi ha guardati dritti negli occhi, come se fosse seduta a pochi centimetri da voi. Potevate vedere le sue rughe, i suoi capelli grigi e radi, riuscivate persino a sentire l’odore della sporcizia e del sudore. Vi ha afferrati e tirati a sé, e avete visto i suoi denti gialli e serrati mentre sibilava queste parole: "Venite domani al Burgher & Baker, venite se tenete alla vostra vita!" Il sogno vi ha accompagnati per tutta la giornata successiva, e avete scoperto che a Uppsala esiste davvero una locanda chiamata Burgher & Baker, una bettola malridotta, rifugio per i perduti e i disperati della città. Ora è sera, e vi trovate nel vicolo fuori dal Burgher & Baker, pronti a entrare. Nonostante tutto, avete dato ascolto a quello strano sogno. Perché? Dall’interno giungono voci chiassose e un terribile stridio: qualcuno sta tentando, senza successo, di suonare un motivo con un violino. Quando decidete di entrare, vi ritrovate in una sala con un bancone da bar, un piccolo palco e una decina di tavoli rotondi. Fumo nero si alza dalle lampade a olio appese alle pareti, e la stanza odora di umido e cipolle marce. Al momento, la situazione, putroppo per i proprietari della locanda, è molto tranquilla. Nel locale potete vedere una donna al bancone, dall'aria stanca, che sta servendo birra in piccoli boccali, accompagnata da una cameriera dallo sguardo estremamente gioviale, per quanto confuso, come se fosse il suo primo giorno. Il violinista è in un angolo del palco, tutto concentrato nella sua opera neanche fosse Paganini (e no, non lo è, come potete confermare). Gli avventori al momento sono solo tre, due donne, entrambe non oltre i trenta anni, una più giovane dell'altra, e un vecchio barbuto con meno anni di quandi ne dimostra, vestito da capitano di battello. Il volto rosso acceso non lascia necessità di spiegazioni sul suo stato attuale. Sono tutti in tavoli differenti. @re dei sepolcri @MasterX @shadyfighter07 @Ladon Arrivate uno per uno davanti alla locanda, in ordine di come postate. Non vi conoscete ancora, vi ricordo e non potete sapere ognuno di voi ha la Vista, almeno per ora. La locanda è un edificio a due piani, con un ristorante al piano terra e camere in affitto al piano superiore. Iniziate descrivendo i vostri personaggi. Nei primi post potete tranquillamente parlare tra voi (o no, in fondo non vi conoscete!) e con gli altri avventori della locanda se ne avete voglia. Giusto per introdurvi. Per facilitare la lettura e mantenere chiarezza durante il gioco, vi propongo alcune linee guida per la scrittura dei post: Titolate ogni post indicando nome e cognome del personaggio all'inizio, in grassetto. Utilizzate la prima persona al presente per la narrazione. Quando scrivete azioni che avvengono lontano dagli altri, dialoghi privati, annotazioni di regole, azioni meccaniche o messaggi diretti per me, inseriteli all’interno di spoiler. Per il dialogo diretto, racchiudete la frase in grassetto fra virgolette. I pensieri del personaggio vanno scritti in corsivo. Buona avventura!
- [Geist: The Sin-Eaters] Cercasi giocatori
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Ancora al parchetto Sì, mi sono beccata di nuovo della strana, ma yes! Ho vinto una interazione sociale oggi! Punti per me. Non so perché il fatto che io sia snob abbia avuto più presa rispetto al fatto che io sia strana, ma va bene. Sono una snob che fa casino, probabilmente le cose vanno a braccetto. Certo è che Max è facile a perdonare. Mi fa rabbrividire come sia uno stereotipo tanto da chiamarmi sorella ma va bene! "Non credo che la mia reputazione possa peggiorare di più." Mi affretto a chiarire sventolando le mani davanti al volto. "Cioè, non perché sono qui con voi! Cioè, ogni cosa che ho detto oggi credo sia sparita al confronto con la roba in mensa." A cui ho fatto molto poco caso, sinceramente. Ero persa in altri occhi, e non in quelli sanguigni di Nathan. Cerco di darmi un tono. Sono pur sempre una snob. "Una mezzoretta posso pure perderla." Spero si capisca stia scherzando. Mi giro verso Greg. Povera stellina, lo sovrasto. Non è la sua giornata, se ha un complesso. Oppure, è proprio la sua giornata, se ha quel particolare tipo di complesso. Anche e soprattutto perché in nome della pace con Max avrà l'onore di parlare con me. Mi sento di nuovo up! Di nuovo me! Sono snob, sono strana, e soprattutto nessun professore è in grado di buttarmi giù! Forse questa cosa mi serviva. Anche se è poco, è qualcosa. "Cosa ha fatto tua cugina, Greg?" Forse dico Greg con un po' di sdegno. È volontario, ma il nome Greg suona proprio (troppo?) bene su una lingua snob. Credo di starmi fissando troppo su questa faccenda della snobbitudine. Ma in fondo è una identità, no? Qualcosa che mi hanno dato gli altri ma che io decido per me. Non sono una bambola. Sarà violenta, impetuosa, irascibile, strana, snob, ma almeno non sono una bambola. Però prenderò una canna solo se me la offrono. Non sono sicura degli effetti su di me. Probabilmente nessuno, e dovrò fingere anche questo.
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TdS
Nono, preferisco tenerla. Crea carattere, mi piace che Ana sia un po' contraddittoria. E poi la starei risolvendo solo con Max, ho un'intera classe e scuola che ormai pensa che sia snob, no?
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White Wolf ritorna
La mia esperienza è simile. Nel senso: il gioco generazionale con gli anziani viene considerato troppo complicato. Quello che piace è creare personaggi neonati ma di generazione alta bassa (edit: mi sono confuso con Requiem, ups) in modo da unire l'utile al dilettevole: hai un personaggio con pochi impicci di background, ma allo stesso tempo molto più potente dei tuoi coetanei, seppur giovane. Questi 4 aspetti sono sempre trattati in modo obliquo. Una cosa buona della 5 edizione di vampiri, e delle 2 edizioni di geist e mummy (+ altri ma nei supplementi) per le chronicles è che c'è grande spazio per la costruzione delle fazioni dei personaggi giocanti, quindi coterie, krewe e culti. Per vampiri è più focalizzato alla gestione del party e del dominio, mentre per geist e mummy c'è anche spazio alla lotta tra fazioni, rendendo di fatto la propria fazione un personaggio vero e proprio con caratteristiche proprie. Ovviamente, visto che queste regole non sono state inventate agli inizi della seconda edizione nel manuale base, ogni diverso manuale ha poi trattato l'argomento in modo diverso. Cosa che mi fa impazzire. A me sinceramente dare statistiche alle fazioni e fare sì che possano compiere vere e proprie azioni piace poco, ma sono semplicemente regole in più che io non uso. Però il fatto che esista un regolamento riguardo alle fazioni è effettivamente utile in giochi in cui la componente politica può essere importante, ed è un peccato che questo discorso sia stato gestito poco e male in vampiri che è il gioco più politico. Quindi sono d'accordo con te. (anche perché a tal proposito, nel mio gioco "retroclone non più retroclone del world of darkness" ho aggiunto regole apposta per le fazioni e il gioco tra fazioni, seppur in modo molto semplificato) Per i PNG, non so perché da sempre la White Wolf è parca di esempi e "bestiari". Sono migliorati col tempo eh! Ma mai nei manuali base.
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TdS
Grazie dadi perché ho avuto il terrore.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero In un umiliante parchetto Lo sapevo. Yo era troppo. Non ne faccio mai una giusta, cercavo solo di integrarmi. Mi sposto i capelli spostandoli dietro con una mano. Mi sto dando le arie di proposito, se uno deve fare lo snob lo deve fare bene. "Sì, l'ho capito appena l'ho detto. Non è il mio stile, vedo". Neanche guardo gli altri due. Al momento sono solo comparse nella mia vita. Sono qui per fare ammenda... o no, perché in effetti non ho mica ben capito perché sono qui. Probabilmente è un porto sicuro, dopo tutto quello che mi è successo oggi. Però quella di ora è la parte peggiore. Non credo di potergli dire "oh senti, parlare come Eliza e sentirmi meno accettata di quanto pensavo quando le ho raccontato una cosa importante che mi è successa e che preferirei tu non sapessi mi ha fatto ragionare su come probabilmente non è che oggi mi sia comportata proprio bene bene bene non mi importa come mi vedagno gli altri ma almeno tu hai provato a includermi in qualcosa mentre è tutto il giorno che nessuno mi parla tranne proprio la persona che vorrei mi parlasse di più ma che mi ha fatto anche sentire una merda". Quindi mani in tasca, butto giù una finta saliva che non ho, e ammetto le mie colpe. "Be', facile. Stamattina ho esagerato. Cioè", faccio una pausa per raccogliere le idee, "Stavo teeeecnicamente scherzando oggi quando ti ho detto di no. Cioè. non è che stessi scherzando sul fatto che ti stessi dicendo di no, stavo scherzando sul come ti ho detto di no, e credo sia rimasto lost in translation" come se Max avesse visto questo film "Quindi sono qui per... sono qui per..." Faccio una palese smorfia guardando a terra. "Sono qui per scusarmi" Sbuffo in modo plateale guardando da un'altra parte, lontano dagli occhi di Max. Per sbaglio incrocio gli occhi di uno degli altri due, e li evito di nuovo. "Ci ho pensato oggi. Cioè, prima. A mensa." Tecnicamente vero. Magari la scenetta di Nathan aiuterà a coprire perché ho pensato a Max "E niente, già non mi parla nessuno a scuola, non volevo bruciare anche te. Più di quanto ho già fatto, intendo.". Credo sia abbastanza onesto, ma non credo sia in grado di capire. Gli sto mandando probabilmente una serie di messaggi molto conflittuali. Hot, and cold. Sto provando a tentoni a comportarmi come una normale adolescente. Se andiamo a vedere i classici telefilm di cui mi parla mio padre, non credo di essere così fuori dalla realtà, visto che non ho senso. Ma ho senso! Per me. Cercando di fuggire dalle umiliantissime scuse aggiungo "Quindi, che fate qui di bello?" Mi guardo in giro. Noto di nuovo skate e cannette. Non è che mi abbia teso una trappola, sta facendo esattamente quello che mi ha detto avrebbe fatto. Ora che ci penso mi sono scusata di fronte a due completi sconosciuti, che comunque credo di aver incrociato a scuola, quindi mi sa che la loro idea di me sia un attimo complicata. La snob incomprensibile asociale fuori controllo che viene da uno di noi e chiede scusa all'improvviso, pubblicamente, come una demente. E sia, mi hanno chiamato di peggio.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Al parchetto Mi dirigo verso il parchetto sapendo di essere ancora più sbagliata del solito. Il pensiero del coach che mi guarda sta ancora lì, fisso nella segatura che mi passa per cervello. Il bello è che sto andando da Max per non so quale motivo, che credo si chiami "senso di colpa". In fondo Max è noioiso, stancante, casinista, troppo energico, parla troppo, ha un bisogno patologico di gente, ma non mi ha mai trattato come ha fatto il coach. Finora. Potrei aver incrinato tutto dopo la scena di oggi, ma finché non sperimento non posso sapere, no? Il parchetto mi dà al volo la serenità che mi è mancata nelle ultime ore. Mi sembra un posto tranquillo. In lontananza, anche Max e i suoi amici mi trasmettono tranquillità... per quanto possibilmente artificiale grazie alla robetta che hanno tra le mani. Chissà se su di me ha effetto! Sarebbe interessante provare. Ma non credo che mi tratterrò troppo tempo... lo vedo da come Max mi guarda al volo. Devo averlo proprio bruciato oggi, se persino lui non ha niente da dirmi. Ma visto che ho una testa di coccio, o meglio dire di marmo, non mi interessa. Ho creato un problema, e gli altri quando hanno problemi cercano di risolverli. Uguale, per essere come gli altri devo cercare di tornare normale con Max. Che lui sia d'accordo o no. Ho altra gente verso cui versare tutto il mio rancore. Mi avvicino con fare spedito, anche se un po' sommesso per cercare di non sembrare la snob che pare io sia, verso il gruppetto. Provo a fare un cenno verso max, ma mi ha già girato le spalle. Neanche mi preoccupo di presentarmi con i suoi amici, perché ok ridurre l'essere pretenziosa, ma mai troppo. Sono qui per Max, non per quella gente. "Yo", esclamo in direzione di Max, una volta che sono abbastanza vicina al gruppo. Max direbbe così. Alzo la mano destra quasi in segno di resa, più che di saluto. Aspetto mi dia un minimo di attenzione, cosa che in genere purtroppo mi riesce più che bene, prima di aggiungere "Come va?". Sì, è un saluto debole, ma no, non ho idea di come trattarlo. Non è che posso chiedergli scusa ora, davanti ai suoi amici.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzGood enough. Nei prossimi giorni, se siete pronti, do inizio alle danze
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzSì, l'800 dell'ambientazione è nebuloso, quindi Alexandria esiste. Evidentemente stai in svezia da un po' se sai parlare lo svedese, perché nell'800 ti capiranno in due. Ti ricordo inoltre che sei un servitore, più che un semplice combattente. La "classe" indica che sei al servizio. In questo caso sei un picchiatore, quindi sei un bodyguard, un mastino, uno spaccaossa, uno sgherro, quello che ti pare. Ma normalmente sei al servizio di qualcuno (anche perché altrimenti i soldi come te li racimoli? No, non vale solo con le lotte clandestine).
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel Gyllencreutz@MasterX Hai accesso solo a travestimento elegante e Lanterna. Gli oggetti nel gioco hanno una valenza specifica, sono oggetti che ti porti dietro, mentre tutto il resto è temporaneo e lo trovi e lo scarti a fine missione. In alto a destra quando fai un riquadro, c'è l'opzione con un occhi "espandibile". I tratti servivano solo per rendervi più facile la vita per i background, un po' come esercizio. E' in base a quello che hai ottenuto delle abilità combattive. In teoria, essendo pregenerati, erano i tratti a dipingere il background e non viceversa. Fa' come preferisci MA Ti ricordo che il mistero è ambientato in Svezia. Vi avevo chiesto un buon motivo per avere un personaggio non scandinavo. Come è finito un umile servitore dall'America in Svezia? Nell'800 è un viaggetto niente male.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Geist: The Sin Eaters - Un Piede Nella FossaStiamo lavorando nelle retrovie per adattare un personaggio predefinito per Dardan.
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Topic di Servizio
SNESferatu ha risposto a SNESferatu a un discussione Topic di Servizio in Vaesen - L’Infestazione di Castel GyllencreutzUltimo rintocco di campane e poi iniziamo senza di te!
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White Wolf ritorna
Cosa che, comunque, tecnicamente in Ascension è vera e falsa insieme. Ripeto, a me Ascension piace e molto. Si presta a discussioni costruttive, e distruttive quando si finisce a parlare di regole, principalmente. Per questo in una ipotetica quinta edizione vorrei una sezione che dice "ok, il mondo è consensuale è funziona COSI': [inserire pilastri di come davvvero funziona". Questo non succederebbe mai perché il fandom di mage ha cinquanta zoccoli duri diversi. Credo mi piaccia troppo pontificare, ma se scrutini qualcosa tanto a lungo quanto è stato scrutinato Mage, i cavilli li trovi ovunque. È che Ascension per me potrebbe essere migliore se fosse scritto da persone con idee chiare, e putroppo l'edizione del ventennale. in virtù del fatto che è lungo quanto una treccani perché l'autore ha problemi con la prolissità, non è la soluzione. Poi, e qua la smetto, ci sono cose di Ascension che sono invecchiate... e mi piace che siano invecchiate, perché fa flavour. Tipo, gli Hollow Ones. Un gruppo di maghi che usa lo stile gotico anni 80-90 per fare magia? Ridicolo e fan service, negli anni 90. Ora? Ora per me è geniale. Facciamolo anche con gli anni 50. Non mi dire cosììì Questa è una possibile interpretazione, ma la Tecnocrazia è anche la fazione che crea dissenso, divide, manipola, annebbia le menti dei normali per mantenere potere e controllo. Potrebbe essere a fin di bene (ed è sicuramente iniziato a fin di bene con l'Ordine della Ragione) ma niente cambia che sia la fazione che incarna il totalitarismo. È totalitarismo utile? Per i normali sì, visto che ha aiutato e aiuta la popolazione contro le forze sovrannaturali, ma non è l'unico obiettivo. Ma un normale accetterebbe di buon grado la fazione se sapesse che è anche il motivo per cui si vive così male nel mondo di tenebra, che sono la ragione dietro l'attuale status quo, e che se, anche da normale, andasse troppo contro lo status quo sarebbe un bersaglio come qualsiasi altro? E in fondo il bello di Mage è anche questo.
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Forgotten Realms Campaign Set: la nascita di un mondo vivo, tra libertà narrativa e mito del GdR
Stavo pensando "ma come è possibile se Greenwood è del 1959?" e invece pare abbia iniziato a porre le basi dei Realms a 4 anni. La Costa Della Spada appare nel 1965. Quante cose scopro oggi. Comunque, un giorno dovrei rileggermi il primo box set, con gli occhi di adesso, e capire come potrebbero funzionare i FR di allora con le meccaniche di oggi. Ai Reami è stato aggiunto di tutto, e vorrei tornare alla visione originale di Greenwood. Magari aggiungendoci flavour con il manuale Ed Greenwood Presents Elminster's Forgotten Realms, che dovrebbe includere notizie su come si vive nei reami, specificatamente prima di tutte le release di D&D, quindi probabilmente ai tempi del primo box set. Senza cataclismi vari a stravolgere il clima, diciamo.
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White Wolf ritorna
Faccio double posting ma solo perché abbiamo postato insieme e poi sembra che ti stia ignorando e giammai. Guarda, "ai miei tempi" si parlava delle chronicles come se fossero emo VS il goth del mondo di tenebra. Che è una cavolata indicibile per tanti motivi, e che usa anche stereotipi del genere emo che sono anche falsi. Anche perché all'epoca dell'uscita di Requiem l'emo era alla sua terza ondata, quella pop punk dei My Chemical Romance, molto diversa da quella degli anni precedenti, e so che si riferiva ovviamente all'ondata dei My Chemical Romance, denigrando il genere, i fan del genere (perché principalmente femminile), e sbagliando pure. Agli inizi Requiem aveva provato a concentrarsi sulla parte più horrore personale intimista di Masquerade, mettendo da parte le cospirazioni per mantenere un tono più locale cittadino, che a te evidentemente non piace e lo capisco. E lo capì anche la White Wolf dopo un paio di dall'uscita di Requiem, perché per quanto non ci siano le cospirazioni globali come Camarilla e Sabbat, anche Requiem si è aperto alle avventure meno legate all'ambiente cittadino, aprendo la sua storia fino all'impero romano (con il bellissimo Requiem for Rome), e introducendo sempre più epoche di gioco. E soprattutto riducendo fino al togliere completamente la meccanicha delle nebbie dell'eternità, per cui un vampiro che va in torpore piano piano perde o offusca le sue memorie. Che è una regola molto caratteristica, ma se vuoi fare un'avventura storica generazionale come quelle che piacciono a te, cozza un po'. Ecco, questo specificatamente in Requiem 1e era più difficile da realizzare, che ha iniziato a cozzare anche con i piani degli autori. Per esempio c'è un NPC, Felix, che dalla caduta dell'impero romano ritroviamo nella costantinopoli di Giustiniano, poi nell'inghilterra elisabettiana, e infine come "alleato" ai giorni d'oggi dell'erede di Dracula, che è effettivamente un motociclista moderno. Diciamo che hanno capito tardi che era inutile cercare di forzare la mano per rendere misteriosa un'ambientazione. Era servito all'inizio come risposta diretta per differenziarsi da Masquerade, ma gli si è ritorto contro. Al contrario, Mummy è basato giocoforza su un personaggio che vive attraverso le ere, e potrebbe fare più caso tuo. Però niente da fare, non vedo le mummie come abbastanza importanti da ricevere una linea intera. Non mi interessano, per quanto si siano sforzati. Però Mummy The Curse rimane il gioco migliore per una campagna generazionale (anche vissuta con una timeline che sbalza da un'epoca a caso all'altra in ordine casuale). Non vale, mi hai tirato in mezzo Wraith. Probabilmente il gioco più esteticamente riuscito della WW. Difficile da giocare, una balena bianca per me. Per quanto riguarda le Chronicles, in linea di massima generale ti direi sì, sono intimiste, ma meno di quanto si possa pensare. Per Requiem ti direi YES. ma d'altro canto, cosa c'è di più intimista di Wraith? Ogni serie c'ha le sue.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Fuori da scuola So che si sta prendendo gioco di me. Lo percepisco. Non so se è tutta una mia impressione, se lo fa apposta, se è un gioco del gatto col topo. Ma io so. O no? Sto capendo male i segnali? Forse ha ragione Eliza, e non dovrei parlare di questi problemi in giro? Anche se il problema col coach rimane, soprattutto per quella mia geniale idea dell'assenza di sudorazione. Non ci posso fare niente se non sudo. "Strano" ripondo quando parla dell'infermiera "Ero sicura che miei genitori avessero inviato qualcosa. Forse perché non mi impatta più di tanto? Altrimenti forse non potrei neanche partecipare alle sue lezioni, no?. Immagino che sia per questo, i miei genitori mi vogliono a scuola.". Sono rigidissima mentre rispondo. È quasi mnemonico. "Tranne ora. Ora mi vogliono a casa." Lo dico nel modo più robotico che posso, cambiando direzione ben lontano da casa mia quasi di scatto. Verso Max, tanto ormai il pericolo è superato. Magari non suderò, almeno non per la fatica, ma ora sento... qualcosa provenirmi da dentro. Un formicolio, non un dolore. Come lo statico di uno di quei vecchi televisori che ho visto una volta in cantina da papà. Come se mancasse qualcosa che invece vorrebbe farsi sentire, e palpitare. Come se in questa situazione io dovessi percepire l'istinto di fuggire via. E invece, l'assenza. Non è così che mi sento con Eliza, per esempio. Ma quell'uomo di fango mi riporta quasi alle mie condizioni di fabbrica. Una bella statuina, fatta per servire. Rigida, fredda, meno che umana. Forse è questo quello che si sente quando si percepisce di essere trattati come un oggetto. Io sono un oggetto. In me non c'è nulla se non quello che mi hanno messo nella gabbia toracica. Quanto vorrei ricevere una martellata ora, che mi vengano staccate di netto parti del corpo. Almeno non mi guarderebbe più nessuno. Mi allontano a testa bassa verso dove si dovrebbe trovare Max. Che so mi darà l'ennesima batosta nella giornata di oggi, ma so che lo merito. Devo essere punita in qualche modo. Snob, fredda, strana. Ora mi sono anche inventata che non sudo, e dovrò chiedere a mio padre se conosce un qualche medico che possa inventarsi qualcosa per me.
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White Wolf ritorna
Cercherò di essere chiaro e sintetico, perché Mage contiene tutto e il contrario di tutto. Quindi i problemi di Mage stanno nell'occhio di chi guarda, ma più spesso nella mano di chi scrive, perché non ci vuole niente a trattare Mage in modo che dica tutto e il contrario di tutto. I problemi (miei) principali di Mage derivano dalla prima edizione, quando Mage era molto diverso, per cui si sono tenuti certi pilastri cercando di razionalizzarli, più-o-meno bene. Ovviamente questo è solo il mio pensiero (cosa che in Mage ha senso, ohoho). 1) Problema principale: la realta consensuale. L'idea che la magia derivi da una realtà consensuale per cui ciò in cui credi può diventare magia è interessante, e figlio della cultura anni 90 con l'espandersi di un certo tipo di occultismo (magia del caos, studio di occultisti di fine ottocento-inizio novecento, wicca, neopaganesimo e via dicendo). Insomma, Mage nasce dalla rinascita del post-moderno: nello stesso periodo abbiamo The Invisibles di Morrison, che ha tematiche molto molto simili. Sempre poco dopo abbiamo Unknown Armies, in cui la magia è sempre post-moderna (dipendente quindi dal significato che gli dà il mago, e non antecedente al mago) e la realtà è consensuale, ma in modo molto preciso e solo nel senso che la realtà viene decisa a tavolino da 333 persone ascese al rango di divinità, non cambia al variare delle idee delle popolazioni. La differenza è su come la realtà è consensuale, perché Mage non lo spiega mai bene. Perché bisogna considerare o che la realtà sia consensuale ma esistono dei paletti fissi, o dobbiamo accettare che nel mondo di Mage si abbiano situazioni come interi gruppi che sono effettivamente subumani per intelligenza perché così voleva il Volere delle menti dell'epoca, o che davvero la terra abbia una certa conformazione. Anche se consideriamo che solo la magia è considerata come parte di ciò che effettivamente è consensuale nella realtà, bisogna accettare che i Progenitori davvero usino i vaccini per far venire malattie [cit. Progenitors, 1ed]. Ciò che era sovversivo negli anni 90 è diventato negli anni pericoloso complotto asservito a certe fazioni politiche. Cioè, letteralmente l'idea che Big Pharma (che cagate ne fa) sia responsabile tramite vaccini di autismo, e che questa idea diventasse prevalente nel governo americano, non era qualcosa che Mage poteva prevedere, lo capisco. Ma questa è la situazione. Se l'intera realtà può essere modificata in base al consenso, come la scomparsa del phlogiston, può il fascismo essere considerato giusto se accettato dalla popolazione? Negli anni, specie in revised e in ventennale si è cercato di tornare un po' indietro su questi elementi, ma non abbastanza da spiegarli bene, perché ormai ognuno tratta mage come vuole e e se spingi troppo in una direzione o nell'altra un gruppo di fan si scatena. L'altro problema è che effettivamente per quanto la realtà consensuale esista, c'è un paradigma che non può essere modificato. La magia, almeno nella versione normale non guardare Dark Ages, segue un modello prestabilito, con 9 sfere (e variazioni), che funzionano allo stesso modo per tutti, con la stessa progressione tra fazioni. Non mi sembra molto consensuale. Inoltre, la cosa che c'è a chi piace e invece a me fa storcere il naso, è che man mano che un Mago migliora nel suo risvegliarsi, non è la sua idea del magico a concentrarsi e a radicarsi. Non sta migliorando il suo paradigma, imponendolo sulla realtà renendolo dominante. Non usa più strumenti che ne arricchiscono lo studio e cultura. No, in Ascension il Mago che migliora perde gli strumenti e gli stilemi della sua magia paradigmatica personale, fino a quando non capisce che la magia è uguale per tutti. Ah ah! Allora non serve a niente! Il paradigma che vince è quello delle regole del libro!* *ed è per questo che Maghi il Risveglio è letteralmente l'opposto di Ascension su questo fronte, e lo preferisco. Man mano che il mago cresce nella sua magia, il suo stile di magia, la sua idea di magia, e la sua Persona che indossa quando è mago crescono e migliorano con lui. 2) La Tecnocrazia. Qui la colpa è sempre degli autori, visto che esistono tre Tecnocrazie diverse durante l'epoca di Mage. Quella impersonalissima e mirata unicamente al controllo della breve prima edizione, quella cattiva-ma meno coi droni e robottoni della seconda, e quella più a sfumature di grigio dalla revised in poi. Per una ipotetica quinta edizione bisognerebbe decidere, e decidere una volta per tutte quanto eroica, crudele per il bene comune, sia la fazione. Negli anni 90 andare contro una certa forma di potere costituito dalla scienza era quasi di moda, ma vedere negli anni fazioni politiche andare contro ciò che la scienza dice fa cadere le braccia. Per una persona contro l'esistenza del cambiamento climatico la Tecnocrazia come nemico è una idea valida, avere ora una intera fazione di persone pro-scienza, pro-controllo, pro-menzogna come antagonisti senza un corrispettivo più "eroico" se non le figure reazionarie delle Tradizioni eh, sì, è essere invecchiati male. Si è cercato di aggiustare il tiro anche su questo in revised, con più nuance sia per Sons of Ether che Virtual Adepts (il cui paradigma finale in revised è per me incredibile) e con l'aggiunta di più tecnomaghi anche nelle altre fazioni, ma il peccato originale è lì. Scienza = i cattivi del gioco. Una quinta edizione dovrebbe decidere se dividere di più Scienza e Controllo dalla Tecnocrazia, se spingere di più sulla scienza come non malvagia e strumento di controllo e modernizzare un po' le fazioni che usano la tecnologia nelle Tradizioni. E come fai, sbagli. C'è chi vuole la Tecnocrazia malvagia, e chi vuole la Tecnocrazia a tinte di grigio, e chi pensa che la Tradizioni siano nel torto. Va' a conciliare tutte ste menti. Poi magari uno si va a leggere uno dei manuali vecchi e si ritrova i Tecnocrati che nel nome della tecnologia e del controllo seviziano una Virtual Adept aumentandole la capacità delle terminazioni nervose di percepire gli stimoli sensoriali in modo che ogni stimolo sia estremamente doloroso. O il fatto che parlino come in 1984. Mi piace la Tecnocrazia controllante a mali estremi estremi rimedi con persone a capo malvagie, mentre la base della piramide ha buone intenzioni, ma questi comunque fanno lavaggio del cervello, non li si può considerare buoni buoni. Serve un controaltare. Servirebbe capacità di pensiero critico per trattare in modo sano la Tecnocrazia, ma non me le aspetto dagli ultimi sviluppi in White Wolf, in cui la fiducia nel lettore è carente. A volte a ragione, eh, perché su internet vedo gli stessi discorsi da quando ho conosciuto la White Wolf. E poi c'è sempre questa idea che la tecnologia riduce la creatività, che, sinceramente, che palle. Questa è roba anni novantissima. La tecnologia ha aiutato la creatività in molti punti. Però visto che gli autori di Mage erano tutti umanisti, la scienza è brutta e ti uccide. Buuu. 3) Le Tradizioni. Anche qui bisogna chiarire, perché a dipendere dall'autore vogliono riportare il mondo all'uso delle foglie per pulirsi il sedere, oppure rinnovare la medicina moderna in meglio per davvero (se vedi un pattern ai miei problemi con mage: sono un Progenitore). È che probabilmente ai principi non era necessario tutto questo spessore: i Maghi delle tradizioni sono delle sottoclassi di D&D che si mappano su sottoculture degli anni 90. Probabilmente oggi non avremmo inserito le arti marziali magiche, e gli hacker non parlerebbero con quello slang invecchiato malissimo [che è probabilmente un loro punto di forza, perché ora sono effettivamente una tradizione reazionaria anche loro]. Poi col tempo si è dato uno spessore storico e culturale, vero, non legato a ciò che un gruppo di persone americane bianche dei primi anni 90 sapevano del paganesimo... solo che si torna al concetto di peccato originale. Gli autori devono ragionare sul perché quel gruppo di Tradizioni faccia parte delle tradizioni, e, prima di dare tutto sto spessore culturale, le tradizioni erano ermetismo (occidentale), paganesimo (occidentale), religione (principalmente occidentale), necromanzia (occidentale, poi ci siamo ricordati che il Karma non lo è), retrofuturismo (occidentale), hackeraggio selvaggio (occidentale), hippie (occidentale), arti marziali (orientali, ma nel senso occidentale) e sciamanesimo (TUTTO IL RESTO). Poi sì, hanno aggiunto le fazioni indipendenti, cercato di dare spessore, ma è tutto venuto dopo e congratulazioni. Però il risultato finale è che il concilio delle tradizioni sembra razzista (e lo è in game) perché ha messo tutto ciò che è "altro" in una sola categoria. Non è carino, ma non saprei neanche come risolverlo. Ristrutturare le tradizioni? Espanderle? Le appiattirebbe. Oppure si dovrebbe focalizzarne il campo in modo che siano ancora più specifiche, specialmente per quanto riguarda i dreamspeakers? Dopo 30 anni su queste considerazioni culturali ci si ragiona molto di più. Negli anni 90 era "volemose bene, scintoisti, sciamani tibetani, tribalisti del corno d'africa e aborigeni australiani vanno bene tutti insieme." Infatti se vedi molte craft (come le chiamano in italiano?) uscite dopo sono tradizioni che sarebbero legate ai dreamspeakers ma hanno detto "no, col cavolo che ci mischiamo a tutta st'altra marmaglia". Così sembra che Ascension non mi piaccia, ma è falso. Adoro Ascension, anche se preferisco Awakening. Non che Awakening sia invecchiato meglio, per certe cose. La differenza con Ascension è che ha avuto un turn-over molto più lento tra edizioni, che è una lama a doppio taglio. Però Awakening è anche il gioco in cui la fazione che usa il totalitarismo statale come modalità di controllo è "in calo" perché "il fascismo sta perdendo potere nel globo" mentre sta salendo nelle gerarchie la fazione che usa il capitalismo come modalità di contrrollo. Leggerlo a distanza di 15 anni è sempre molto divertente. A scriverlo ora sarebbero fazioni più alleate di prima. EDIT: Madonna quanto ho scritto, fermatemi.
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TdS
Potrebbe essere anche tutta colpa di Ana che non capisce bene i segnali, povera stellina. E woohoo un tiro quasi normale, non me l'aspettavo, qui la calma non è il nostro forte. Ora devo solo trovare qualcuno che mi faccia una diagnosi di una cosa a caso per l'anidrosi. Non facile, in America, ma forse il papi (adottivo) ha il superpotere americano dei soldi.
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Lilac Hollow – Stagione 1: I Figli della Prima Notte
Ana Rivero Questa giornata scolastica non ha intenzione di finire Quasi libera da questa giornata super pesante. Eliza alla fine mi ha lasciato con un po' di amaro in bocca... ma domani è un altro giorno. Posso capirla di più domani. Non oggi. Mi basta percepire le ultime molecole del suo profumo, per ora. Non posso seguirla, anche se tutto in me dice che dovrei cercarla ancora. Il mio sguardo e il suo non si incrociano mentre svolta per casa. Non credo pensi a me quanto io penso a lei. In cuor mio vorrei, specie dopo questo sipario con Eliza, non dico chiedere scusa a Max, ma almeno parlarci. Non me ne pento, perché è pesante, e scherzavo, e comunque non sono nessuno, ma anche lui, però... però qualcosa mi dice che ho sbagliato? Se mi sono sentita così con Eliza, che comunque mi ha trattato benissimo, io che ho fatto fare una brutta figura a Max davanti a tutti non sono migliore. Cioè, alla fine l'ha fatta fare anche lui a me, ma a me di me non importa abbastanza. Qualche passo e sono fuori da scuola. Non so cosa mi abbia portato a farlo, forse una paterna vena drammatica, forse paura di poter percepire la presenza misteriosa vista durante l'ora di religione. Ma forse era davvero meglio Suor Margaret (o chi per lei). Il coach. Riesco solo a fare qualche altro passo fuori da scuola, ma quando mi saluta mi gelo. Come una statua, ironicamente. Non so cosa fare. Se scappo, penserà che ho qualcosa da nascondere. Se faccio finta di niente, no, niente, non posso farlo, mi ha vista. Se vado da Max farò la figura della snob che porta pure il professore, sicuro salutista bacchettone, mentre loro si fanno cannette in tranquillità. Altro che paranoia da erba, poi. Quindi... niente. Sto ferma. Aspetto mi parli lui. Fuori dalla scuola. Così ogni incidente sarà anche più grave. "Giovane studentessa abbordata fuori da scuola da aitante professore". Eliza vuole qualcosa di più consistente? E sia. Anche se magari quel consistente è il volto tumefatto del prof. Penso a tremila, ma comunque sono ancora ferma. Sguardo perso.
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White Wolf ritorna
In Italia credo sia andato malino. Ci siamo fermati alla pubblicazione del primo volume delle congreghe di Requiem (ed era il 2006). Di Awakening sono stati tradotti pochissimi manuali, e poi è stato pubblicata la traduzione di Changeling the Lost, e credo pure in poche copie, e se ricordo bene recensioni dell'epoca anche tradotto male. Mai vista in the wild. Al contrario, in inglese Changeling ha venduto strabene, tanto da superare le aspettative della White Wolf dell'epoca, che pubblicò volumi aggiuntivi di quella che doveva essere una serie limitata, come Promethean (che infatti ha venduto poco come previsto, gioco di ultranicchia come Wraith) e Hunter (che invece ha venduto molto bene). Per dire: se fossi l'odierna White Wolf e dovessi scegliere tra Changeling the Dreaming e Changeling the Lost in base alla popolarità, userei the Lost. La prima edizione di Requiem era effettivamente un horror più sporco di Masquerade, ma sempre molto gotico, anche come moralità. Piano piano con l'avanzare della prima edizione ha raggiunto uno stile diverso rispetto a Masquerade, ma sempre di horror personale si parla. Però non so bene cosa intendi con grunge horror, perché il mondo di tenebra non si è definito così. No, non sta andando male, ma neanche benissimo come ci si aspetterebbe dal gioco che un tempo era secondo per vendite a D&D. Fosse uscito contemporaneamente anche il videogioco il panorama sarebbe molto diverso, ne sono sicuro. Qui si va off topic, ma mi ripeto. Definire qualcosa "politicamente corretto" è spesso fuffa per strizzare l'occhio a una certa parte politica. Limitarsi a dire che qualcosa sia "woke" senza analizzare i meccanismi per cui si fanno certe scelte editoriale è un banale additare per creare divisioni e dire "come si stava bene ai miei tempi", come sta succedendo in certi angoli di internet. Masquerade e compagnia bella sono stati additati da sempre come giochi progressisti, pur facendo molti errori e gaffe perché, ehi, erano gli anni 90. Questi errori vengono fatti anche adesso, spesso a fin di bene. A volte, specialmente ora, hanno paura di fare errori e nel dubbio si autocensurano. È quando esagerano che questo mi fa storcere il naso, ma non parlerei di politicamente corretto. Quando scrivevano manuali in cui Himmler era un vampiro, o in cui potevi giocare come etnie esistenti come se fossero magiche, ecco, quello era scorretto. Nel modo sbagliato.
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White Wolf ritorna
Ok, forse è il caso che faccia un post un po' più approfondito sul perché non mi fido (tanto si trovano in giro per il forum, dico sempre le stesse cose). Da quando la Paradox ha assimilato la White Wolf, è mancato completamente un piano editoriale. La White Wolf serviva ad avere i diritti per Bloodlines 2, che si è tradotto in un grande vaporwave verso cui nutro poche speranze. Il problema è che nutro anche meno speranze per il comparto di gdr tradizionali. La quinta edizione di vampiri è quello che definirei un casotto, ma un casotto che almeno ci ha provato. Non mi piace eh, non mi piace l'avanzamento di trama dell'ambientazione, non mi piace come invece di espandere le possibiità di gioco siano state ridotte nel nome di una coerenza tematica che in vampiri non c'è mai stata, con l'aggiunta di quella pusillanimità per cui sono state fatte delle scelte però ritrattabili. La Seconda Inquisizione è fortissima, ha distrutto il centro nevralgico dei Tremere! E allo stesso tempo è inutile. Gli anziani sono tutti richiamati verso il medio-oriente (per motivi non spiegati perché fare un'ambientazione che vi spiegate da soli è più facile). Tranne quelli che vuoi tenere. Il Sabbat non c'è! E invece c'è, però non è giocabile, per cui abbiamo sparpagliato i suoi clan in giro per le altre fazioni. Però almeno ha una sua identità. E alcuni manuali (quelli non gestiti dalla White Wolf) non sono male. Capisco persino (specie da un punto di vista economico) non includere tutti i clan e linee di sangue come da edizione del ventennale (perché in effetti sono troppi), e quasi quasi anche mettermi solo i 7 classici della prima edizione... solo che se mi cambi le carte in tavola e sparpagli i clan tra le varie fazioni, ora credo sia utile sapere i nuovi Setiti (ora negli anarchici) chi siano, no? No. Poi, a me non piace parlare di politicamente corretto perché non credo nel concetto stesso di politicamente corretto, visto che è usato da una certa fazione politica che non cito come specchietto per allodole, ma in questo caso, per evitare possibili recriminazioni di scarsa sensibilità, sono state completamente edulcorate alcune fazioni. Nel senso che invece di trattare un argomento, spiegarlo anche quando scomodo, le identità di alcune fazioni sono state completamente cancellate. Questo si vede in Werewolf, che è molto legato alla cultura dei nativi d'america, solo che invece di ascoltare effettivamente le persone native d'america è stato preferito cancellare alcuni riferimenti specifici (fonte). Ma, visto che vampiri è più popolare, possiamo parlare dei Ravnos. La terza edizione aveva tentato di dare loro un'identità migliore di "gli zingheri rubeno" [sic], con riferimenti alla cultura indiana, al velo di Maya, e via dicendo. Però sarebbe stato troppo difficile nel 2020, quindi sono stati introdotti nella quinta edizione cancellando ogni riferimento a cultura rom o sinti (e anche indiana). Così è più facile. Sinceramente, a me facevano schifo i clan "monoetnici" di vampiri, ma esiste una via di mezzo. Vabbè, è andata. Ma il motivo vero per cui sono infastidito, e qui si va davvero su un mio pallino personale, è l'ipocrisia di fondo. La "nuova" White Wolf ha sempre scansato il "nuovo" mondo di tenebra (requiem e compagnia cantante), che è quello che io preferisco. C'è chi nella nuova White Wolf lo considerava un vero e proprio errore, e infatti praticamente non è più attivo: gli autori per scrivere manuali hanno bisogno dell'approvazione della casa madre, la casa madre non dà più approvazioni, fine. Però questo non ha impedito ai manuali di quinta edizione di prendere a mani basse le regole del nuovo mondo di tenebra, però applicate male. O di prenderne le tematiche, per applicarle a un gioco diverso (come alcuni passaggi di Werewolf the Apocalypse che rivedrei in Werewolf the Forsaken). Oppure di prendere interi giochi e trasformarli in versione venute male di giochi del Mondo di Tenebra. Come Hunter The Reckoning che invece di essere Hunter the Reckoning 2 è Hunter The Vigil con un terzo delle cose che rendono The Vigil un signor gioco. Praticamente da due giochi sono riusciti a crearne 1/3. Congratulazioni. Hunter The Reckoning (l'originale) è un gioco particolare, venuto male per certi versi per carità, ma con una sua identità. È Buffy, è Supernatural prima che esistesse. Ora invece è... brodo. Quindi dovrebbero farmi uscire un lavorone per farmi ricredere. Il problema è che le linee rimaste da pubblicare sono particolari. Mage è difficilissimo da trattare, perché è invecchiato male per molti campi (non mi dilungo o finisco domani) e ogni giocatore lo vede in modo diverso, quindi come lo scrivi scrivi, sbagli. Consideri le Tradizioni (i protagonisti) come eroi? C'è chi ti direbbe che vogliono tornare al medioevo e sono antivaccinisti. Tratti la Tecnocrazia (gli antagonisti) come cattivi? Odi il progresso. Li tratti come eroi? Sei fascista. Da compagnia che ha paura (dopo anni di precedenti diplomatici non piacevoli) di muovere troppo le acque, non toccherei Mage manco con la mano di un altro. Poi ci stanno Wraith, che, per quanto sia il più facile da non sbagliare in tempi moderni, ha avuto l'ardire di fallire già negli anni 90 quindi ciao, e Changeling, che non ha mai avuto una sua tematica chiara e, considerando che Lost (la versione del nuovo mondo di tenebra) è molto più popolare, rischierebbe di essere stravolto. Quindi o decidono di passare a una fantomatica sesta edizione di Vampiri e cancellare questi dieci anni di quella che per me, nel modo più carino in cui posso parlarne, è una occasione sprecata, o non so cosa possa fare con la baracca la nuova (nuova, nuova, nuova, ormai siamo alla Iterazione X*) White Wolf. Sigh, ho esagerato di nuovo. *questa è una battuta per chi conosce Mage
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TdS
Onestamente non ne ho rimembranza, ma faccio troppe cose
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Il "Book of Dragons" di D&D esce ad agosto
Sono anche passati 20 anni.