Pippomaster92

Due paladini non sono necessariamente "di troppo" sotto l'aspetto meccanico. Sotto l'aspetto narrativo però vi "litigate" la competenza nelle religioni, il che può essere divertente se interpretate paladini di divinità differenti, ma può anche essere una seccatura per l'altro giocatore...dipende, a volte i giocatori sono attaccati al loro ruolo e non amano che qualcuno lo ricopra. Dovresti parlarne con lui. Se la magia proprio non ti aggrada comunque ti consiglio il Predatore. Eccelle nel combattimento con l'arco e può facilmente cavarsela anche in corpo a corpo. Inoltre può funzionare sia nella natura selvaggia che nell'ambiente urbano. Buone razze per un arciere sono tutte quelle che alzano la Destrezza. Tra quelle base Elfo e Halfling, oppure Umano-Mezz'elfo-Mezz'orco. Consiglio Umano per via del talento bonus, sempre gustoso per un arciere; l'alternativa potrebbe essere l'Halfling. Abbassa il dado danno ma alza txc e Ca, il che non è male in definitiva. Di contro, con il malus alla Forza diventa difficile fargli prendere un arco composito. L'umano non ha questi problemi. Sconsiglio l'elfo a livello puramente meccanico: il bonus all'Intelligenza non ti serve, il malus alla Costituzione è problematico, la competenza nelle armi l'hai già. In definitiva, Umano mi sembra il massimo.

Mistràl "Toglietevi da sotto la campana, presto! Seguite Snu e Samyra!" ordino agli uomini più vicini, spostandomi saggiamente a mia volta ed evocando uno sciame di pipistrelli dal vello dorato sulle teste dei diavoli. Questo è da parte di Constantin!

Scott Brian

Il punto é che intuizione serve fino ad un certo punto. In combattimento salvo build particolari serve solo ad evitare le finte. Fuori dallo scontro i pg sono sempre più ottimizzati dei mostri

Solomon Faccio il saluto ed esco.

Glorandal Amarallis Mi alzo in volo con la lancia spianata, al di sopra della donna che sta venendo lentamente sollevata in aria. Socchiudo gli occhi in cerca del bersaglio, tenendomi pronto a caricare un colpo. Descrizione DM

Glorandal Amarallis Master, Bernard

Z'ress "Non voglio stare qui ad aspettare che ritorni con i rinforzi. Scendiamo tutti assieme e muoviamoci con cautela. Biru'avx ricordati di proteggere Alya" commento di nuovo in gestuale.

Scott Brian

Z'ress "Non capisco il suo scopo. Se voleva spiarci ha fatto fin troppo rumore, se voleva attaccarci perché se ne è andato? Bizzarro" commento in gestuale, in risposta ad Iz. Lascio che Felandul si infili nel tunnel, vediamo cosa succede.

Narcyssa [Piazza Centrale, dietro alla Chiesa] Zeb

Narcyssa [Piazza Centrale, dietro alla Chiesa] Zeb

Narcyssa [Piazza centrale, mattina] Zeb

Brian

Narcyssa [Piazza centrale, mattina] Zeb

Brian Scott

Floki "Si, a questo punto sappiamo dove è andato, e tu sei abbastanza veloce in volo da tornare a Trunau in fretta" mi volto verso gli altri "Noi cosa pensiamo di fare? Per prima cosa punterei a cercare ed eliminare le sentinelle..."

Scott Brian

In realtà ad essere onesti oggi il Vampiro e lo Zombie e, più in generale, il non-morto viene sempre più spesso associato alle epidemie ritornando in pratica ad una delle origini del mito. Basta pensare a come lo zombie si sia trasformato da un umano vivo sotto il controllo di un mago ad un cadavere animato da una sorta di malattia trasmessa con il morso. Romero ha dato il via alle danze, ma ancora oggi fenomeni come Walking Dead continuano su questa falsa riga. Al punto che alcuni vampiri hanno cominciato ad assomigliare sempre più a zombie infettivi che a fascinosi nobili dei carpazi. Un esempio è dato da Io sono leggenda (che non è recentissimo, ricordo che è un racconto del '54 di Matheson) e il molto più attuale The Strain di Del Toro. In questi due casi i vampiri sono percepiti come una vera infezione; anche in altre opere come Le notti di Salem l'arrivo del vampiro è visto come una vera e propria malattia che si propaga. In effetti alcuni hanno ricondotto il mito del vampiro ad un tentativo di spiegare malattie trasmissibili su base genetica: per questo le vittime di un vampiro di solito tornano per i familiari e i conoscenti. In tutto questo, considerando l'atto molto intimo del succhiare il sangue (la vittima viene abbracciata e quasi baciata sul collo, che è una zona erogena piuttosto sensibile; a volte viene detto come il vampiro possa con questo atto ipnotizzare la vittima facendole provare qualcosa come l'estasi) e la capacità di "riprodursi" del vampiro, non è azzardato ricondurre l'attuale figura di alcuni vampiri ad una metafora delle malattie sessualmente trasmissibili come l'AIDS. Anzi, dovrei fare mente locale ma sono piuttosto sicuro che ci sia almeno un'iterazione del vampiro dove questo tema è molto esplicito... Comunque, da qui al passaggio di una sessualizzazione del vampiro il passo è corto.

Narcyssa Piazza Centrale, Graster Chiesa di St. Cuthbert, Zeb

Marten

Scott Brian

Matt e Neil

Z'ress "Semplice...Iz, manda il tuo servitore, ti spiace?" chiedo osservando la crepa. Sembra che il passaggio sottostante non sia direttamente collegato con la fortezza, e la cosa non mi piace molto.

Zolis (Tiefling Paladino) "Già, anche io avevo i miei dubbi..." commento lasciando andare l'impugnatura della frusta. Faccio l'occhiolino a Zolys "E bravo anche al nostro amico scuretto. Non mi aspettavo parole così convincenti"