Landar

Masamune Takeshi Sgranchisco il collo voltandomi verso il gorilla, lo osservo. Nell'intimità della stanza, lontano dall'ammucchiata che si sta consumando nella sala grande, nonostante la situazione, riesco a calmarmi e ritrovare me stesso. Nonostante questo la situazione è sempre al limite e conoscendomi, dopo aver preso possesso di questo debole corpo, dovrò essere bravo a controllarmi per non avere un... attacco di panico. Quando fa riferimento alla Guerra socchiudo gli occhi, un flash. Ripercorro in un attimo i momenti della nostra battaglia e della sconfitta e della caduta... ricerco nella mia memoria questo Hadriel. Subito dopo li riapro fissando Yiruma "Il mio nome Celeste è Amatsumara. Sono colui che ha armato le schiere di Lucifero e l'Angelo portatore di Luce in persona. Come immaginerai appartengo alla Terza Casata." mi sono messo a nudo, non del tutto sia chiaro ma a meno che lui non mi abbia mentito ora entrambi sappiamo chi siamo. Non avrei mai voluto rivelarmi ma allo stesso tempo voglio fortemente evitare altre inutili lotte. Inoltre "Non deve obbligarmi a fare nulla. Sono qui in pace, per quanto questo possa valere con un angelo vendicativo come lo è lei. Prima di continuare ogni altro discorso, gradirei non essere messo sotto pressione, in questo modo non ci sarebbero le basi, non mi piace collaborare con chi usa minacce velate o anche palesi per ottenere quel che desidera o anche solo per mero capriccio. Non ce ne è bisogno e sono certo avrà compreso la reticenza a dichiararmi subito. Lei stesso non ha il dovere di fidarsi di me, se lo fa è solo perché ha una posizione di vantaggio... si fida di questo, non di me." indico col pollice l'uomo alle mie spalle "Inoltre, quel che desidererei sapere è se lei è implicato in un suicidio di massa avvenuto recentemente. So che non mi sono messo nelle condizioni migliori per fare domande, ma intendo uscire intero da questa stanza e non voglio fare del male a nessuno di voi."

Sedor Come previsto impatto direttamente sul marinaio, lo afferro e lo porto giù, giù... e ancora più giù fino a quando non perde completamente i sensi, i polmoni non gli si riempiono di acqua e poi muore. L'unico pensiero è che ora quelli stanno spogliando l'imbarcazione di tutti i suoi preziosi senza di me. Quindi riprendo a salire trascinandomi appresso il cadavere. DM

Tulkas Rido alle parole del nano "Come puoi solo immaginare che io possa anche solo sfiorare quell'ammasso di peli unti? E poi piantala... al solo pensiero di quel che hai detto mi viene il voltastomaco e sarei inoltre costretto a fare sul serio." ovviamente mi riferisco all'immagine di Gotrek che molesta Deyana, lo rendo esplicito eseguendo un inchino verso di lei. Sarebbe entrato prima il nano, poi lei, poi noi altri a chiudere. Certo è solo una locanda, quante preoccupazioni.

Daeron Storm Scuoto il capo verso Leonteus "Non possiamo rimanere qui. C'è odore di sangue, in qualche modo attirerà bestie probabilmente. Possiamo tentare di coprire tutto con la neve ma ritengo sia più conveniente sfruttare questo poco tempo di luce che rimane per cercare un altro posto dove sistemare il nostro piccolo campo."

Benaiah Durante il lungo viaggio mi prendo più di una pausa dal cavalcare Shahab, nonostante la comodità della sella sia comprovata il suo incedere all'apparenza sgraziato può... essere fastidioso. In realtà sono ben più che abituato al suo passo ed è subito evidente a tutti quale profondo rapporto mi lega alla mia cavalcatura. La mia in verità è solo pigrizia e una buona scusa per far riposare anche lui. Un cammello, chissà se gli altri ne hanno mai visto uno in passato. Racconto loro delle sue abitudini, di cosa significhi nella mia lingua Shahab, Meteora, e il perché io lo abbia chiamato così "Vedete la sua pelliccia? E' più scura di quella di tutti gli altri della sua specie, color terra rossa, ma lui è robusto come una roccia e... beh, è nato durante una notte ormai famosa per il passaggio di una cometa. Famosa almeno dalle mie parti." Mi sono già presentato in precedenza chiaramente. Benaiah, vengo da Katheer in Qadira, la Satrapia più occidentale dell'Impero di Kelesh e l'unica nell'Avistan, e sono un Keleshita ovviamente. La mia carnagione è piuttosto scura, la pelle forse anche bruciata dal Sole della mia regione ma anche piuttosto curata, così come la mia barba. I capelli neri sono sufficientemente lunghi da coprire le orecchie, sempre puliti, come se ci tenessi al loro igiene per quanto possibile. Gli occhi sono invece di un verde oliva intenso. Indosso abiti da esploratore dai colori forse un po' troppo sgargianti considerato il loro scopo. Una volta durante il viaggio ho usato anche l'armatura, tipica delle mie regioni: una leggera cotta di maglia con quattro piastre a disco davanti, dietro e sulle braccia. Al mio fianco una scimitarra e un grosso e largo scudo tondo di metallo, una lancia da cavaliere e una leggermente più corta ma uncinata. Il fisico è asciutto e atletico, sono alto poco al di sopra della media, forse un po' di più per la mia etnia. Un paio di volte rigiro la pergamena, osservandola da più lati quasi per ammazzare il tempo durante i momenti di silenzio. Infine la ripongo in una custodia adatta allo scopo, assieme ad altre carte sembrerebbe. "Aspettative?" chiedo ai miei compagni inspirando il profumo della primavera a accarezzando Shahab che sembra piuttosto felice di giovare di questo clima mite.

PrimoPDF o pdf24 vanno benone

Mi era sfuggito. Se da browser avvii la stampa della scheda su myth-weavers con un software per salvare in PDF ti genera per l'appunto .pdf Serve un software che se ormai credo anche il reader o lo stesso browser abbia la funzione.

ah ma chiaramente quando gli altri diranno a goril che non hanno visto il suo brutto faccione ci rimarrà male. però è tutto quello che fa per rendere nota la loro presenza e sopravvivenza

in che senso non può affacciarsi?

acciderbolina! Sì devo assolutamente scrivere questo bg che ti manderò entro domenica. Pardon!!

Tulkas Giunto a terra guardo il cielo, i Soli sono ormai tramontati e quindi rivolgo lo sguardo allo strano mare cercando di scrutare i fondali e individuare questi fantomatici Guardiani. Ci spendo qualche attimo mentre gli altri decidono sul da farsi. "Spero non arriveremo a tanto." rispondo a Gotrek "Ma in caso sappi che sarai il primo per me." Quindi mi volto indicando la zona più viva e illuminata, forse lì c'è una locanda o un posto dove raccogliere informazioni. Cosa che sarà molto difficile.

Scusate mi sono espresso male io. Eh non so se la stanza inesplorata non è sicura ma sarebbe bene guardarci anche le spalle in caso quindi forse anziché la fine del corridoio direi all'altezza delle ultime stanze andando verso appunto quella inesplorata. Così in caso ci allarghiamo sfruttando la stanza da letto del ragazzo fantasma. Se va bene accendiamo e scusate ma tra TdS e TdG ho fatto confusione.

Geralt di Mirabar Locanda Menzoberranzan

Sedor Dissimulo irritazione nel veder l'uomo gettarsi in mare. In realtà sono più che felice di farmi un tuffo anche io e dentro di me rido al pensiero di quanto la disperazione non gli abbia fatto notare con chi aveva a che fare. "Lascia fare a me Kriggit." Accelero il 'passo' facendomi largo tra i compagni e mi tuffo subito dopo il marinaio quasi con l'intenzione di precipitargli addosso.

Magnus Da Renate

Kull Il sangue a terra contribuì ad aumentare la sete di violenza del Kurgan che in un attimo fu addosso al più vicino degli uomini. Avrebbe dipindo di sangue anche le staccionate che circondavano il villaggio e le pareti degli edifici. Certo gli altri si erano già dati un bel da fare. AdG

Gudrod Gudrod vede solo rosso, rossa...

Morinehtar Rómestámo Sembro davvero preso di sorpresa, come non sapessi minimamente come reagire alla situazione. Afferro il bastone con entrambi le mani pronto a colpire di nuovo la creatura dovesse farsi di nuovo avanti. "Tutto bene Koli?" sembra evidente che qualcuno dovrà fermarsi a gestire l'insettone mentre gli altri tentano la discesa "Procedete. Provo a tenerlo buono per un po'." decido quindi di prendermi io quella responsabilità. DM

Goril Sabato 7 Novembre 764 [Tomba, tunnel, quasi sera] @Enoch, Goril Quando giunge la voce 'cauta' di Toki torno indietro affacciandomi "BUH!" tento di fare la faccia più spaventosa possibile, che sicuramente è peggiore di quella della trappola poi rientro.

Isabela Sembro d'accordo con l'idea di Bradley, in quel modo entrando nella sala alle loro spalle avrebbero anche potuto pensare di accerchiare in qualche modo le creature che non erano in grado di volare. "Non penso entreremo in più di due uno accanto all'altro. Come ci posizioniamo?" sono pronta sia a stare sul fronte sia sul retro in attesa di essere scavalcati dalle bestie con quella fastidiosa risata.

Come hanno detto va bene nel corridoio, da lì in caso sarà pure facile arretrare per allargarci sfruttando le stanze.

Judith "Fate di loro e delle loro cose cenere. Noi andremo a radere al suolo il luogo dal quale sono giunti." come se non avesse dubbi sulla loro 'provenienza'. Annuì alle parole di Solomon, pronta a dare ad esse seguito coi fatti. Si incamminò verso l'uscita facendo chiamare di nuovo Patricia.

Subotai La sua proposta si stava rivelando molto più difficile da realizzare del previsto "Effettivamente, per quanto sia stato io a proporlo, perderemmo più tempo a trovare un sistema che ad uscire da lì a seguito di eventuali crolli. Staremo attento a non rimanerci sotto su." Scosse il capo sconsolato e rinnovando la luce magica sul buckler estrasse la sua scimitarra e avanzò verso l'ingresso prescelto, cioè il principale. Tutti

Volpe Nera Si domandò perché quell'atteggiamento ma alla fine non aveva la minima intenzione di soffermarsi anche solo a immaginare il perché. Si riprese il lasciapassare e dopo essersi guardato un istante intorno andò dritto verso il porto. Difficilmente avrebbero sbagliato questa volta, sperò solo di non incontrare i soliti intoppi: gilde, helghast, impiccioni e il vecchio... seppur sarebbe stato in parte felice di rivederlo.

Morinehtar Rómestámo Accarezzo la testa di Groot spingendolo all'interno della borsa, poi la chiudo mentre recito un'altra formula. Forse sono troppo intimorito, non dovrei ma alla fine di un immediato ragionamento ritengo sia logico per noi. La mia sagoma sembra sfaldarsi, perdere la forma e diventare quasi sfocata. Poi inizia ad oscillare dando la sensazione che io stia facendo movimenti che in realtà non faccio. Mi sistemo lo zaino pronto a tutto iniziando a indietreggiare cercando una zona più stabile per combattere. "Eccolo."