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Gromnir «Bene, un avvertimento ci sarà utile. Per entrare quindi probabilmente dovremo aspettare la sera. Ma potresti mandare il tuo famiglio a vedere cosa stia facendo ora il drago? Quando è uscito dalla caverna ha ignorato i due volatili. Se continua a farlo possiamo avere un mezzo per sapere com'è l'interno della sua caverna».

Petras «Potremmo vedere se qui in giro ci sono chiese, o parchi? Un luogo dove il troll possa aver visto delle attività che poi sono diventato oggetto delle sue preoccupazioni». Anche se non entro con gli altri nell'edificio, vorrei provare a rendermi utile.

Flint «Grazie Tass, mi saresti mancato». Al commento di Raistlin invece non replicò. Non pensava affatto che gli Hylar avrebbero trattato i Theiwar con pietà e rispetto. Pensava piuttosto che non li avrebbero trattati affatto, perché non intendeva consegnarli. Ma lo aveva già detto e ribadirlo non avrebbe cambiato le convinzioni del mago. Era conscio che gli Hylar avrebbero potuto decidere di sottrargli i prigionieri per giustiziarli nonostante la sua opposizione. Ma gli Hylar avevano onore, a memoria di Raist, e il fabbro sperò che il tempo non avesse cambiato anche questo.

Dumli Si grattò la barba, ma si rese conto presto di essersi fatto contagiare dal gesto di Torum e smise. Sperò che il prurito del compagno non fosse dovuto a pidocchi. «Considerando la posizione di quel tratto e della stanza dietro la barriera luminosa, potremmo piuttosto trovare un passaggio segreto per entrare lì senza passare da qui». Si voltò spalle alla barriera. «In ogni caso darei un'occhiata prima di là. Non ci siamo ancora andati e se troviamo altri scritti nanici o orcini, magari ci capiamo qualcosa in più».

Dumli «Davvero?». Si chinò per osservare da vicino le dita di Floki e del nano bloccato. «Questo è preoccupante. Potrebbe essersi bloccato così perché la pietra si è attivata appena l'ha lasciata, e non ha fatto in tempo a ritrarre indietro le dita...». Diede un colpetto sulla spalla di Floki, ancora sdraiato ad analizzare. «Che ne dici, proviamo ad afferrargli le falangi e tirarlo verso di noi?».

Vassilji I tunnel, nel loro andamento irregolare, sembravano scavati da un gigantesco verme senza altro scopo nella propria vita che girovagare nel sottosuolo. Non fu dunque una sorpresa che giungessero a un fondo cieco. E fu solo per non lasciare nulla di inesplorato che Vass si avvicinò alla parete di fondo, picchiettando e osservando. C'era pur sempre la possibilità che qualcuno avesse scavato un tunnel a partire dal fondo di quelli 'naturali' e ne avesse occultato l'entrata.

Gruttag Fuga di gruppo «Da qua non si esce. Puzza di chiuso. Facciamo la fine dei topi nella stiva». Richiuse e si alzò per affiancarsi a Maus. «Usciamo gridando "Al fuoco!". Pronti?».

Nuadap Dop Esaminando i ciondoli, il tecnoprete ebbe una smorfia di disgusto. «Ancora i Logicians». Tenne i ciondoli, certo che fossero del tutto innocui, ma utili in caso di travestimento per passare da membro di quella Eresia. Percorsero il corridoio, fino a un luogo che gli ricordava un passaggio di servizio verso turbine per l'areazione ad aria forzata. Ne aveva visti di simili sulle navi che attraversavano lo spazio, giocandoci finché non aveva sentito la chiamata degli Spiriti e aveva abbracciato la sua strada. L'istinto gli suggeriva di salire verso l'alto, il tecnoprete era quasi certo di essere in una torre sotterranea. Ma sapeva che l'istinto mente, al contrario degli Spiriti Macchina, che purtroppo restavano tuttavia ancora lontani dalle sue protesi. «Cerchiamo tracce del passaggio del nostro gentile e malfidato Spirito Custode. Forse capiremo da dove veniva e dove è andato. E cerchiamo di capire anche da dove arriva e dove va questo vento». Check di Percezione Perception: 25

Dumli Il soldato si sorprese del fatto che Floki lo chiamasse 'mastro', non essendo mai stato altro che un militare nella sua vita, e ormai nemmeno quello. Però fu lieto di aver dato un'idea all'artigiano, e osservò con curiosità le reazioni della barriera di luce a quella azione.

Flint Il nano fece un cenno a Sturm, che aveva in custodia il secondo prigioniero. «Tass, loro due verranno con noi. Per quanto tu abbia le tue ragioni, che comprendo, se resterai indietro resterai da solo. Senza prigionieri da custodire o liberare». Si mosse insieme al proprio prigioniero verso gli Hylar. «Il ferro scaldato due volte è ancora buono, la minestra no. Andiamo. Prima arriveremo e meglio sarà».

Gromnir Il guerriero osservò Bjorn, dubbioso. Poi si decise a parlare. «Io, in realtà, ho avuto a che fare con un drago. Al mio gruppo serviva una folgore di pietra per un incantesimo, e il mago ci mandò a prenderla da un drago». Si schermì con le mani. «Non era rosso, e nemmeno grande quanto questo qui, ma lo temevamo. Per fortuna non dovemmo affrontarlo. Entrammo nelle sue grotte e gli dicemmo ciò che ci serviva, lui ce lo offrì in cambio di un favore. C'era una infestazione molesta nelle sue grotte, ci chiese di estirpare tutti i trogloditi e alla fine soffiò su una roccia un fulmine con il proprio fiato». Fece spallucce. «Quel drago di sicuro era intelligente, ci capiva e parlava, e gradì la diplomazia. Non so se con questo avremo la stessa possibilità. Ma sappiate che in teoria non è così assurdo provare». Guardò verso il luogo in cui era tornato l'enorme rettile. «Vi dirò che, per quanto mi riguarda, tenterei di entrare quando non c'è. Il più in fretta possibile noi interroghiamo lo specchio, voi lo distruggete, e andiamo via».

Nuadap Dop Il tecnoprete era d'accordo con Teriacus. «Il nostro insperato aiutante ci ha liberato una strada, usiamola finché possiamo». Staccò il pugnale e il foglio, intascando il messaggio e porgendo invece l'arma agli altri, conscio che le proprie abilità erano altre. «Chi sa farne miglior uso, lo prenda. Io invece...» osservò il corpo a terra «prenderò sicuramente questa». Sollevò per sè la chiave inglese con il laccio di cuoio. Poi una manciata di amuleti, per osservarli da vicino. Tolse all'uomo la maschera, più interessato a portarla con loro per futura utilità che a vedere il volto dell'uomo. X tutti: Non lascerei nulla di quanto posseduto dal cadavere, per tanto dividiamoci gli oggetti: 1) maschera di stoffa cucita rozzamente, con lenti sporche a coprire gli occhi e una maschera con filtri a coprire la bocca 2) ciondoli e amuleti con rappresentazioni sgradevoli alla vista (Nuadap) 3) una chiave inglese con un laccio di cuoio (Nuadap) 4) un uncino da macellaio 5) un revolver con quattro proiettili (Teriacus) 6) pugnale 7) foglio (Nuadap) 8) protesi, arma improvvisata X Narratore: Prova di conoscenza: Nuadap tenta di riconoscere i vari simboli sui ciondoli, per capire se riconducono a qualche culto noto o possano dare indizi del luogo in cui si trovano.

Gruttag Fuggi(M)aschi «Se è una cantina, usciamo all'esterno. Ma se dà sulle fogne...». Il nano corse ad aprire la botola, più dubbioso che speranzoso in tanta fortuna.

Dumli «Magari basta chiedere a lui di farci passare. Dubito sia stanco di stare in quella posizione, anche se mi dà l'idea di esserci rimasto per secoli». Osservò la posizione del nano, sembrava stesse indicando ai raggi come disporsi. «Beh, ciancio alle bande, facciamo una prova». Posò l'arma a terra e si sdraiò di fronte all'altro nano, tentando di imitarlo, compresa l'apertura delle dita e il rivolgere il volto verso il pavimento. Quando gli sembrò di essere nella posizione corretta e alla stessa distanza dai raggi, provò a muovere le dita, chiudendole e riaprendole, ma senza alzare la testa per quardare. «Succede qualcosa?».

Ludwig Von Weber In stazione Il tedesco provò le panche della sala d'aspetto, non erano comode e si chiese se non fosse un trucco per indurre i viaggiatori a non indugiare troppo a lungo prima di partire. Si rialzò per leggere la lista delle partenze, ma fu una breve lettura e quindi non un valido passatempo. Si affacciò nei vari locali, in cerca di un giornale del giorno a disposizione dei viaggiatori o di qualcuno che gliene vendesse una copia.

Flint «Non li portiamo con noi solo come prigionieri, Tass. Li portiamo con noi anche come testimoni, del fatto che fare le cose diversamente è possibile, del fatto che manteniamo la nostra parola, così che riportino al loro popolo le risposte del Consiglio». Si avvicinò al kender, posandogli una mano sulla spalla. «Per come ci hanno attaccato quando cercavamo di essere diplomatici, mandare qualunque altro nano a parlare con loro delle decisioni che prenderanno significherebbe condannarlo a morte certa. Ci servono per portare al loro clan le nostre parole e le storie che racconteremo ai nobili, oltre alle loro risposte, quali che siano quelle che otterremo».

Vassilji «Beh, è anche l'occasione giusta per vedere se hai mantenuto i tuoi poteri, Illius». L'uomo non riusciva a fidarsi completamente, non ancora. «Incantare con una luce magica qualche oggetto farebbe comodo».

Dumli Memore del colpo ricevuto in pieno petto, l'ex soldato fu lieto di restare indietro, ma si tenne pronto a reagire se fosse cominciata una nuova battaglia.

Gromnir Una volta al riparo, il guerriero sospirò. «Attendiamo che torni, tenendo il conto di quanto rimane lontano. Se questa sortita serale è una sua abitudine, avremo il lasso di tempo che ci consentirà di muoverci nella sua tana o nei pressi senza doverlo affrontare».

Gruttag Il marinaio trascinò il morto e un porta candele vicino ai tendaggi che Octo stava incendiando, perché sembrasse un incidente. Poi corse fuori dalla stanza e si diresse verso le scale per scendere al piano terra. «Porta posteriore, porta posteriore. Dove sarà la porta posteriore?».

Nuadap Dop «Victor, qualcuno sta guidando la nostra fuga...». Il tecnoprete superò Teriacus che ispezionava il corpo a terra e si interessò al pannello di controllo, sperando che gli Spiriti tornassero a parlare ai suoi circuiti e lo aiutassero a comprendere il funzionamento di quel pannello, o se fosse stato manomesso per consentire l'apertura di quella porta.

Flint «Tass, dobbiamo unirci a loro. Eravamo in minoranza e pacifici, e quel piccolo gruppo non ha esitato a provare a circondarci e poi ha attaccato. Quando arriveranno dal loro Clan, non faranno che avvertirli di quanto è successo e di quanti siamo. Verranno ad affrontarci in massa. Poiché abbiamo ucciso dei membri del loro clan non siamo più considerabili come 'pacifici', nessuna diplomazia potrà più funzionare, con loro, a questo punto, se non per convenienza, pareggiando le forze, o imponendola, se saremo in maggior numero». Gli anni con Tanis avevano insegnato al nano un poco dell'arte della diplomazia reale, spesso molto distante dall'essere ideale. Si mosse per non perdere terreno dalle loro guide, spingendo avanti a sé uno dei due prigionieri Theiwar e sperando che non opponesse eccessiva resistenza.

Vassilji «Beh, se non balbetta, non è che sia tornato indietro proprio identico a prima... anche se questa differenza potrebbe essere un miglioramento». Il ladro diede una pacca al braccio del mago per constatarne la solidità senza fargli male, in un gesto cameratesco, e sorrise. Ancora di più al comparire della cassa. «Grazie, ogni tanto è bello che qualcuno ci dia almeno parte di quel che meriteremmo». Si chinò per aprirla e verificare il contenuto.

Dumli «Questa parte della grotta è naturale. È sempre meraviglioso constatare quanto l'acqua e la roccia possano creare, insieme». L'ex soldato, tenendosi vicino a Torum, prese ad osservare le pareti e l'andamento della grotta.

Dumli Superato il crollo, l'ex soldato notò la seconda pila con un teschio di Ungor sulla cima. «Ho l'impressione che stiamo perdendo qualcosa di importante». Indicò le pietre accumulate, e anche il crollo alle nostre spalle. «Due avvertimenti e due trappole. Non vi sembra logico che siano state disposte per proteggere qualcosa? Che, a mio parere, dovrebbe trovarsi là, nel corridoio a gomito da cui veniamo. O nella stanza dove c'era l'ariete, ma lì abbiamo già certato».