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PietroD

Circolo degli Antichi
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Tutti i contenuti di PietroD

  1. Vassilji "Dico che sono d'accordo, ma non qui, altrimenti impediamo con l'ago alle statue di difendere l'ingresso. Portiamoci avanti di qualche centinaio di metri almeno, così sentiremo se si attivano."
  2. Vassilji Mentre rassettava l'abito dalle briciole della statua, sorrise all'elfo. "Li segui tu? Grandioso, così posso dispensarmi dal seguirli io stesso." Si voltò verso le statue. Una non era messa bene ma l'altra era quasi intatta. "E questi due ci guarderanno le spalle. Mi avrebbe dato molto fastidio aprire la strada a qualcun altro e ritrovarcelo dietro bello riposato una volta raggiunta la meta."
  3. Vassilji Il colpo andato a vuoto preoccupò l'uomo, non tanto per se stesso che rischiava ben poco, ma per i compagni. Anche perché esauriti loro, le statue se la sarebbero presa con lui e allora avrebbe rischiato di più. Con grande stupore vide invece i guerrieri di pietra rientrare nelle loro alcove e dovette scansarsi per non farsi incastrare contro la parete. "Ha funzionato?" la voce esprimeva stupore. Poi gli spuntò un sorriso sornione "Ha funzionato!"
  4. Gruttag Il nano protestò quando i compagni gli fecero notare la presenza di una particolare luna. "Non basta preoccuparsi delle streghe? Pure delle lune adesso? E per di più nonno non mi ha mai detto come si sfugge a una luna." Visto che gli altri parevano saperne di più sulla questione, decise di lasciarsi condurre da loro verso la salvezza... che a quanto sembrava consisteva nel raggiungere al più presto un letto economico in cui dormire. Camminando, continuava a pensare all'inserviente morto annegato nel fiume. Non gli sembrava normale. Forse c'era un accesso diretto, tipo uno scivolo, in cui l'uomo era caduto per finire nel fiume. Dunque, forse, poteva essere una via rischiosa ma utile di risalire fin dentro il maga-- Si rese conto di essere circondato. "Dannata luna. Forse era meglio buttarci anche noi nel fiume."
  5. Jean Luis Saroch Il dottore si mise dall'altra parte del turco, reggendolo sulla spalla, lieto di avere qualcuno che fosse d'accordo a non abbandonare il prigioniero. Rovistò nella propria borsa cercando di riconoscere la boccetta dei sali o di un tonico, che potesse dare all'uomo almeno le forze per riprendere animo e uscire dalla catatonia. Il fez e il libro a terra parlavano chiaro. "Ce bonhomme... deve essere un esperimento, ma non aveva le istruzioni giuste, o non era 'il principe' della profezia. Solo un ricco cittadino. Avrà la mente sconvolta da chissà quali orrori."
  6. Flint La proposta del nano a Tanis di ripartire subito cadde nel vuoto, il mezzelfo era troppo umano per riuscire a pensare lucidamente in presenza di Laurana. "D'accordo, vi lascio ai vostri... saluti." Si allontanò dall'amico per lasciargli la riservatezza che un simile incontro poteva richiedere. Continuando a indossare il nuovo elmo magico, tornò dal capo dei nani che li aveva condotti fin là. "La valle che abbiamo lasciato, quella vulcanica. C'è modo di tornare là evitando il passo appena percorso? Qualche galleria, per quanto pericolosa? Credo che il viaggio, almeno per noi compagni, proseguirà di là."
  7. Flint Il nano aveva attraversato il passo di montagna che andava innevandosi come nulla fosse, forse per merito della sua costituzione, forse per l'ansia delle preoccupazioni, della responsabilità di aver dato credito al capo del villaggio e delle condizioni in cui andavano riducendosi alcuni dei compagni. Esplose di gioia quando infine vide i rifugiati, in salvo in una valle tranquilla. Ma pensare di riportarli indietro lungo quel passo... Si avvicinò a Tanis "Sarà meglio lasciarli qui, fino al disgelo. Saranno protetti dalla neve. Noi invece dovremmo ripartire subito, prima che il passo si chiuda, per tornare alla valle parallela..."
  8. Vassilji Dalla nuova posizione, il giovane si sentiva molto più a suo agio nel colpire. Anche non doversi preoccupare di quei fiotti di lava era un vantaggio, per cui potè scegliere con cura come e dove colpire. Restava il fatto che i compagni non potevano reggere molto, le urla di Grigory, di dolore e di disappunto ne erano la prova. Più lesto che poteva, ripetè la manovra sulla stessa statua, in modo da liberare Arn prima possibile da questo avversario e consentirgli di dare man forte contro l'altro. Vassilji "Prova a toccare la statua con l'ago!" urlò a Rhal.
  9. Flint La notte era stata tranquilla, senza allarmi, eppure Flint non si risvegliò dello stesso umore con cui si era messo a dormire. Tuonò il solito saluto ai compagni di viaggio, poi si avvicinò a Tanis e a Sturm per bisbligliare qualche parola. @Ghal Maraz@Dmitrij Enunciati i suoi dubbi ai due compagni, si avvicinò al capo dei Nani che li guidava. "Quanto tempo pensate occorrerà per raggiungere i profughi?"
  10. Gruttag "Non temo i morti, ma non voglio irritare chi li venera, se possibile. Lo scontro sarebbe inevitabile." Il guerriero voleva continuare a muoversi. "Proseguiamo lungo la strada prevista?"
  11. Vassilji L'agile uomo cercò un modo per passare oltre le statue e collettore alle spalle, ben sapendo di avere poche possibilità in uno scontro frontale. "Magari anche loro rispondono all'ago..." ma era una speranza cui dava scarsa fiducia.
  12. Vassilji Il giovane uomo fece spallucce alle parole di Xeno, non pensava di avere meriti. "Mettiamo via l'ago, ma a portata di mano. Ho la sensazione che ci servirà ancora, prima di terminare questa ricerca." Sorrise. "Comunque, è una prova in più che siamo ancora sul percorso giusto."
  13. Flint Nonostante i timori di Sturm e il confabulare nel sonno di Raistlin, che senza dubbio dovevano essere lagnanze, il nano riposò tranquillo. Il risveglio portò le notizie temute e perciò la necessità di una partenza, ma almeno le ossa ringraziavano per quella pausa insperata. Si mise in testa al gruppo, a fare compagnia alle guide Neidar.
  14. Tariam "Ricordo bene, come fossero passati meno di un paio d'anni, il giorno in cui ho incontrato Sir Vincent Derner. Nobile e imponente nel fisico e nello sguardo, nonostante fosse legato a un palo. Quel giorno fronteggiava un demone cornuto dalla pelle rossa opponendo uno stoico silenzio allo schioccare della frusta sulla sua pelle, e avrebbe vinto quella muta sfida, ne sono certo, se non fossimo giunti a interromperla." Mi stropiccio gli occhi, la commozione prima o poi farà uscire lacrime copiose, così come tiene a freno la mia lingua. Ma mi sforzo di aggiungere ancora qualcosa. "Eppure nella sua nobiltà di lignaggio e di animo, egli restava nel fango con noi e ci chiamava compagni, dimenticando titoli, cognomi e patronimici, lasciando che per tutti fosse il nostro Vincent." Mi volto verso la tomba, sollevando l'arco verso di essa. "Vincent, amico. Hai reso onore al tuo nome, sempre vincente anche di fatto, almeno fino al penultimo scontro. Ora sei altrove, a mostrare in un altro mondo le tue virtù." Scaglio una freccia in cielo. "Insegna ai celestiali la via del guerriero." La voce mi muore in gola. Per fortuna è Squewk a dire qualcosa. "SQUEEEEWK!" Adesso sì che sono commosso. "Ben detto, amica mia. Ben detto."
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