Lady Eileen
Dopo la faticaccia di trasportare tutto giù, preparare il campo e quant'altro, le ombre della sera sembrano penetrare in quel buco infame fin troppo presto. Guardo gli altri prepararsi e darsi una sistemata, poi, come colti da frenesia tutta maschile, cianciare pomposamente di quanto sono attratti dalla prospettiva di rischiare nuovamente di crepare in modo orribile. Scuoto il capo e mi volto dalle mie accompagnatrici, che mostrano negli sguardi, sebbene in gradazioni differenti, lo stesso scetticismo che ho io stessa. Sospiro e le istruisco una volta ancora, consapevole di sembrare una chioccia apprensiva; non per questo desisto Mi raccomando, state attente. La tenda è assicurata, avete cibo, acqua, l'unica cosa che dovete fare è stare al sicuro. Date una strigliata ai cavalli e tenete il fuoco acceso. Noi torneremo regolarmente. Se non ci vedete per più di una settimana, raccogliete le provviste che vi servono e andate via. Non aspettate e non vi azzardate a venirci dietro. E' un'ordine concludo secca rivolta ad Ayla, la cui espressione era foriera di una tirata sulle buone maniere di una signora e sul fatto che non sarebbe andata via per nessuna ragione al mondo senza di me, fossi anche ridotta a bricioline irriconoscibili. Bene aggiungo alzandomi buona fortuna dico loro prima di raggiungere la banda raccolta attorno all'ingresso intenta a discutere in che ordine procedere; per un momento, con notevole supponenza e disdicevole arroganza, mi ritrovo ad immaginare una diversa conversazione, quella tra ragazzi e adolescenti su chi sarà il primo ad invitare una ragazza, atto di coraggio di gran lunga più ostico del dar la caccia ad un cinghiale armati solo di coltelli. Mi mordo le labbra, redarguendomi da sola e ricordando a me stessa che questi non sono ragazzi ma avventurieri, guerrieri ed esploratori, con gli abiti coperti di polvere dal lungo viaggio e le lame incrostate del sangue dei nemici affrontati, rotti ad ogni pericolo. Io sto al centro, non sono brava né a seguire una pista, né a trovare trappole sento lo sguardo pungente di Ayla che mi fulmina da lontano e giurerei che le sue parole, taciute ma scolpite nella mente, suonano come "non ci si abbassa a fare mostra delle proprie deficienze con gli inferiori" ma da li posso coprirvi tutti sotto il mantello del mio potere, proteggendovi. E raggiungere facilmente sia la testa che la coda del gruppo, ovunque ci sia bisogno.