Concordo con altri che sia questo post di CP sia quello di JC prima sono cose abbastanza tautologiche e ovvie, che non dovrebbero aprire particolari polemiche. Ogni opera che viene scritta in un universo condiviso ispira le altre, viene considerata dalle altre, ma la piena consistenza è importante ma non può essere un valore assoluto. È fondamentale che sia consistente nella stessa opera, è importante che le opere della stessa edizione siano consistenti, ma man mano che si cerca materiale poco conosciuto e lontano nel tempo la piena consistenza non può essere un vincolo a produrre un prodotto migliore. Se una via cambia nome, perché oggi suona strano e all'epoca non suonava strano, migliora l'esperienza e non da fastidio a nessuno. Se Lonza oggi fosse un modo volgare di definire il sesso orale non censureremmo Dante, ma eviteremmo di chiamare la nostra strada fantastica Via della Lonza perché distrae e fa ridere. Le cose cambiano, e si aggiorna il franchise.
L'esempio del MCU mi sembra molto chiaro: i temi son quelli, la ricchezza del franchise è la sua storia e non si butta, ma in ogni riedizione qualcosa cambia, si aggiorna con il tempo, si modernizza. L'idea che sia tutto cumulativo è impossibile da tenere per cinquant'anni: non è solo questione di politically correct, gli stili narrativi si aggiornano e la roba vecchia spesso puzza di vecchio. C'è un feeling anni '70 nelle storie dei FR, come nella fantascienza Urania o negli XMen di Chris Claremont, che va ripulito un po' di alcuni elementi se si vuole attrarre un pubblico nuovo senza che sembri "la roba che si legge mio padre", che è la peggior pubblicità per le nuove generazioni. Se non possono toccare nessun evento, il film (per esempio) viene parecchio brutto - le storie dei FR sono infarcite di cliché e non hanno sicuramente una qualità del livello richiesto dal cinema moderno.
Potrei fare delle supposizioni specifiche sui cambiamenti su cui CP e JC stanno mettendo le mani avanti, che sarebbero scelte ovvie e di buon senso, ma trovo il clima talmente bizzarramente polarizzato che preferisco non farle: darebbero adito a discussioni infinite su questioni che ancora non esistono.