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VITTORIA! VITTORIA! VITTORIA! fecero eco lucertoloidi, orchi, gnoll, felinidi e umani al loro generale, portato in trionfo prima che lo stesso avvenisse anche per i suoi compagni che avevano affrontato non solo il Flagello Blu, ma anche il temibile Vento di Sangue. Vi erano state perdite e feriti, ma la notizia della vittoria sembrava aver agito come una panacea per il morale dei popoli della Savana, che pur sotto la pioggia ora ridotta, poterono inneggiare alla luna, sbeffeggiandola per il loro inaspettato trionfo. La notte che era cominciata nel segno della guerra, si avviò a una fase di festa, come avvenne al nord quando i caduti vennero onorati e i vivi poterono ricordarli. Ai festeggiamenti non presero parte i felinidi, che preferirono riposare in uno degli edifici dopo il difficile scontro. Diversi lucertoloidi riferirono però in seguito la misteriosa scomparsa di tutto lo scatolame di latte e carne umida.
Non vi furono rimostranze, sulla volontà di Chandra di prendere in consegna i possedimenti del Demone dei Fulmini, da parte dei capitribù (Si vede che doveva toccare a voi commentò Dro'Arji), i quali offrirono la loro collaborazione per una mutua assistenza Io e Reksis esordì Musaaid, lo shayk fratello di Sharifa Manderemo i nostri esploratori a sud, alla ricerca della tana del Flagello Blu e di Vento di Sangue. Le loro carcasse possono fornire armi e armature eccellenti valutò Ma i vostri sforzi meritano di più di qualche trofeo Dro'Arji fece spallucce, non molto convinto. Oskrim annuì Voi capite che non avendo un governo stabile non abbiamo modo di offrirvi gli stessi titoli nobiliari o le stesse ricompense di un regno, ma faremo del nostro meglio promise il capotribù orco. Reksis gli fece eco, rivolgendosi quindi a Zhuge Cercherò di portare avanti il mio addestramento il più velocemente possibile, fratello. Ma starà a te vedere se vi sono altri dei nostri compagni capaci di lottare. Quando sarà il momento, però disse Io giungerò al tuo fianco, per onorare la nostra ancestrale promessa il resto dei capitribù annuì, confermando la loro volontà di contribuire alla guerra. Dro'Arji si limitò a sbadigliare, con Musaaid che scosse la testa all'apatia del sindaco dei felinidi Ma penso sia giusto anche godersi i festeggiamenti, che ne dite?
Il tempo si schiarì e i falò vennero accesi per scaldare la carne (anche quella di drago che Thorlum provò a cucinare con scarso successo), in quella notte illuminata di rosso, le nubi che lasciarono intravedere le costellazioni e le stelle più distanti, chiare come non lo erano da quando gli avventurieri avevano visitato le pendici a nord del Continente Occidentale, nei pressi della fredda città di Lòrien. Anche senza l'aurora boreale, lo spettacolo che si parò loro di fronte fu sufficiente a scaldargli il cuore quanto i riflessi rossi che tingevano il cielo di quella notte piena di emozioni.
Cielo notturno sopra la Savana
Il giorno successivo, limitatamente riposati dopo le fatiche intraprese, gli eroi ebbero modo di congedarsi dalle persone che avevano incontrato nel corso del loro viaggio a sud. Gli eroi poterono in quel momento comprendere la portata della loro crescita, notando come buona parte di essi aveva ora il potere di viaggiare tra le dimensioni e di condurre il gruppo per tutto il continente, ben più velocemente di quanto sarebbe avvenuto anche per mezzo della potente Anzalisilvar. Parve loro che i corpi avessero fino a quel momento vissuto in una sorta di torpore da cui si erano improvvisamente risvegliati, dimostrando le loro vere capacità. Ma fino a dove si poteva spingere questo limite mortale? La domanda non ricevette risposta Saluti a voi, Amici della Savana e sorella mia. Possa il terreno su cui poserete i piedi essere sempre solido e il vento spingervi verso il successo disse Musaaid, sollevando la mano in segno di rispetto e riservando alla compagna di covata un freddo abbraccio (d'altronde non poteva essere caloroso tra creature a sangue freddo, no?) Comunicherò al signore di Acquastrino il vostro successo, così che si diffonda la notizia. Nessuna minaccia giungerà da sud per la Lega di Ilitar. Confido che ci risentiremo presto, per assicurare la stessa salvezza al resto di Arth.
Il ritorno a Firedrakes degli eroi avrebbe usualmente preceduto qualunque evento mondano o tradizione di corte, con i Von Gebsatell che avrebbero ascoltato il rapporto circa il successo della missione. Tuttavia pareva che già un incontro si stesse svolgendo, tale da coinvolgere la presenza di Derbel, sua moglie Marie Antoinette e Sophia, i quali erano rivolti in direzione della persona convocata, il ciambellano Beregar Murodipietra, dritto sulla propria schiena mentre si trovava seduto sulla carrozzina a cui era stato costretto dopo il suo primo incontro con Azariaxis il Terrore Cremisi. Non erano presenti altre personalità quali Anzalisilvar, Unvarkerentilarhys, Lucrecia o altri suoi ex-compagni dell'Ordine Sinaptico.
Beregar Murodipietra esordì Marie Antoinette prendendo la parola, vestita con un bustino verde che ne risaltava le forma, i capelli raccolti in una elaborata crocchia Hai servito fedelmente la corona per molti anni e tutti gli uomini e le donne del regno di Glantria ti ringraziano. Ma ora puoi mettere da parte le scartoffie e riposare e ripensare con orgoglio ai tuoi anni di servizio. Sophia alzò gli occhi al cielo, mentre Derbel deglutì prima di prendere la parola Ti sono grato per tutto ciò che hai fatto nel corso degli anni, più di quanto non si potesse richiedere da un nano e un amic--
Marie interruppe il proprio sposo Quello che mio marito vuole dire è che potrai tornare a Huruk-Rast, dove in accordo con il re tuo fratello Dervagar ti verrà assicurata una ampia magione e servitori pronti a soddisfare ogni tua richiesta, anche nella tua fragile posizione.
Beregar arrossì Un posto dove morire e delle persone pronte a seppellirmi! Parla chiaramente, ragazzina! disse accaloratamente, ottenendo un'occhiata ostile della Ivarstill Puoi mandarmi via e far approvare le tue leggi da tiranna, ma non prendermi in giro. Tu non sei degna della tua posizione!
IO SONO LA PRINCIPESSA DI FIREDRAKES! tuonò Marie alzandosi in piedi Ringrazia che non ti costringa a strisciare a terra, invece di inginocchiarti, Murodipietra! Tu e il tuo cuore tenero non sareste mai capaci di vincere questa stupida guerra gestita da draghi metallici talmente inetti da lasciare tutte le fatiche a noi. Ma io posso e lo farò, dovessi far uccidere ogni donna o bambino del Katai! Sophia fece per parlare, ma si interruppe in un eccesso di tosse che la costrinse a coprirsi la bocca con un fazzoletto. La arcoriana la ignorò, risedendosi sul suo scranno, prendendo profondi respiri Puoi andare, ex-ciambellano disse. Beregar si allontanò, incrociando gli eroi mentre essi entravano nella sala. Il nano li guardò con un espressione eloquente, conscio che essi avevano assistito alla scena.
L'espressione di sollievo fu evidente nel viso scarno e pallido di Sophia, le cui condizioni di salute non parevano migliorate nel breve tempo in cui erano stati distanti Ce l'avete fatta? domandò, gli occhi che passarono in rassegna gli eroi in cerca di una risposta nei loro volti. Derbel si sporse in avanti sul proprio trono Amici, quali nuove dalla Sav--
Marie Antoinette interruppe il marito Quello che mio marito l'espressione della Ivarstill osservò il viso del marito con la stessa adorazione che avrebbe mostrato Bjorn per la propria Tiana, salvo tornare fredda quando essa si pose sui suoi interlocutori Vuole sapere è se avete svolto gli ordini che avete ricevuto. E' forse giunto il tempo per poter finalmente muovere guerra nel Katai? Datemi un rapporto dettagliato, subito! Anche voi, cavalieri! disse, per poi passare in rassegna gli avventurieri che ancora non si erano inginocchiati Vi ricordo inoltre che siete in presenza della famiglia reale lo sguardo della Ivarstill cadde su Chandra Ah, tu devi essere Chandra... la arcoriana non disse altro alla Silverhand, guardandola dall'alto in basso.
x tutti