Personalmente, credo che il significato che dai alla parola realismo non sia poi tanto condivisibile. In effetti, non credo proprio che una ambientazione sia realistica quando è un manuale di botanica o macroeconomia.
Io credo (e sono abbastanza sicuro che questo sia il significato comune di queste due parole) che realistica sia una ambientazione coerente con la nostra realtà: un mondo in cui, seppure sono presenti alcune differenze, le cose si comportano come nella nostra Terra. Ad esempio, un pianeta con un sistema binario di Soli potrebbe essere tranquillamente realistico, se il modo in cui funziona è comunque coerente con le leggi fisiche note (che so, il ciclo delle stagioni è legato alla rivoluzione attorno ai Soli, ecc).
Invece, un mondo verosimile è un mondo coerente con se stesso. In un mondo verosimile, alcune leggi della natura vengono modificate (o eliminate del tutto), però l'ambientazione è comunque coerente con quello che rimane (ad esempio, potrei introdurre la magia e spiegare con essa una violazione nella legge di conservazione della massa. Però poi non è che la massa può sparire senza l'utilizzo di magia!).
In breve, quindi:
Un mondo realistico è un mondo che potrebbe essere il nostro. Le differenze che ci sono sono minime e primariamente legate a contingenze (il sistema planetario è un po' diverso, cambia la conformazione dei continenti).
Un mondo verosimile è un mondo che modifica alcune leggi fondamentali della natura, accettandone le logiche conseguenze. Possono esserci anche differenze clamorose (ricordo il mondo a forma di toro) ma le leggi fisiche che rimangono funzionano comunque.
ASOIF è una ambientazione verosimile, ma per questo motivo (ossia, viola alcune leggi della natura ma poi rimane coerente. Specificamente, viola il modo in cui funzionano le stagioni rispetto ai cicli del pianeta attorno al sole. Fatto questo, però, le cose funzionano) non perché Martin non scrive trattati di botanica!
Dal canto mio, io preferisco ambientazioni verosimili ad ambientazioni che non lo sono, ma soltanto perché sono più naturali. D'altra parte, mi piace anche sguazzare in mondi del tutto assurdi, come Planescape...