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Capitolo 6 - La Casa di Polvere e Cenere


AndreaP

Messaggio consigliato


Omar

L'accolito si avvicinò a Bland e gli diede i documenti accompagnandoli con un leggero cenno di cortesia.
E' stato un viaggio turbolento, ma finito bene.
Sei dunque il maestro dei giochi qui? E' la tua prima asta o ne hai già gestite altre? Avrei poi molte domande da chiederti, dalla gestione dei pagamenti alla visione dei pezzi rari prima dell'asta, in modo da preparare una valutazione corretta. Per non parlare della logistica del trasporto e... bla bla bla...
Tutte informazioni interessanti, ma non fondamentali.
A Omar importava più distrarre la mente dell'adepto terra dall'essere troppo scrupolosa nello studiare i documenti.

BLATHER 55

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3 609 873.m41  6.58

La parlata del farabutto parve funzionare e il prevosto non diede troppa attenzione ai documenti porti "Sì sono tra i responsabili" rispose nervosamente "e noi siamo abituati a tenere aste. Comunque a breve vi darò tutte le informazioni"

Terminato di controllare i documenti Bland distribuì a tutti i presenti delle dataste contenenti la mappa del grande crematorio con indicate le loro celle: pareva una piccola città con una piazza al centro.

"Potete aggirarvi per tutto il complesso, fatta eccezione di dove troviate porte chiuse. L'ingresso prncipale è sempre aperto... Purtroppo la mappa non è accurata come mi piacerebbe... per cui evitate di aggirarvi troppo lontano dalle celle... il complesso è sorprendentemente grande e... molto antico"

"Sentitevi liberi di cercare l'aiuto dei miei... adepti o dei soldati di guardia. Noi non siamo tanti e rimaniamo sempre nella zona dell'area dedicata all'asta. Ci sono altri abitanti del complesso... quell'ex vestiti di nero, loro sono della Sorrowful Guild... che si occupano di questo posto ma dubito che avrete molto da scambiare con loro... e con il loro servitori... Ci sono alcnneh Alatri visitatori, pellegrini e simili... ma non saprei dire quanti."

Cinque adepti arrivarono ad affiancarlo

"Presto riceverete sui datapad... il programma di questi giorni. Intanto i miei... adepti vi porteranno alle vostre celle. Ora mi scuserete ma devo andare" concluse allontanandosi poi a passo svelto.

@all

 

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Nuadap Dop

Il tecnoprete acquisì le informazioni del dataslate, l'immagine topografica mostrava una disorganizzazione degli ambienti che ben si confaceva ad un Hive World. 

"Suggerisco di identificare le nostre celle con l'aiuto di questi adepti e predisporle ad ospitarci nei prossimi giorni, avremo tempo dopo per una esplorazione conoscitiva."

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3 609 873.m41  6.58

Seguendo gli adepti dell'Administratum i compagni entrarono nella Casa di Polvere e endre attraverso un portone grande abbastanza per permettere l'ingresso di un carroarmato pesane

Questo conduceva ad una grande corte grande come la navata di una cattedrale, contornata sui lati da statue di Santi alte 20 metri che portavano bracieri da cui usciva fuoco del vulcano 
Adepti, guardie, lavoratori coscritti, droni servitori attraversavano la grande area in modo disordinato. 
Numerose porte e scale si aprivano sui lati

Gli adepti piegarono subito sulla destra conducendo il gruppo verso una doppia scala ad elica incrociata che: sulla prima vi era il simbolo del crematorio, mentre sulla destra non vi era simbolo.

Fu proprio questa la scala che venne imboccata conducendo i vari ospiti a piani diversi: il gruppo degli accolti si fermò al primo piano dove dei corridoi si aprivano a raggiera e davano accesso a corridoi concentrici alla scala con numerose piccole porte di ferro sui lati

L'adepto consegnò al gruppo 4 chiavi di ferro indicando quattro porte non contigue fra di loro.

All'interno ogni stanza era austera e senza finestre, illuminata da una fredda luce bianca. Presentava un letto di taglia grande, un tavolo e un armadio. Vi era anche un bagno.

Consegnate le chiavi l'adepto salutò il gruppo.

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Omar

La vista non è delle migliori, ma almeno le lenzuola sono pulite sdrammatizzò Omar. Il posto, tuttosommano, non gli dispiaceva.
Si premurò di memorizzare non solo il percorso, ma anche la posizione delle stanze assegnate a ciascuno dei suoi compagni di viaggio e, quando possibile, quelle degli altri ospiti.
Diede anche un'occhiata alle serrature delle porte di ferro, che immaginava identiche per ogni stanza.
Infine percorse gli interni per valutare la sicurezza e la riservatezza di ciascuna camera.

Awareness 63 Search 45 Security 40

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Nuadap Dop

Il tecnoprete osservò la propria sistemazione, poi le manovre compiute da Omar per accertarsi delle condizioni in cui erano le stanze. Decise di prestare la propria collaborazione attivando i sensori, alla ricerca di eventuali sistemi ottici o audio per la sorveglianza da remoto. Voleva la certezza che quanto si fossero detti in ognuna delle stanze restasse esclusivamente fra loro.

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Victor

Sistemate le sue cose in fretta, in maniera che tutto fosse immediatamente pronto per una qualsiasi evenienza, Victor spiegò le sue intenzioni ai compagni: "Vorrei fare due passi qui attorno ed osservare questo posto: non ho mai visto nulla del genere ed è davvero sorprendente... qualcuno viene con me? Ci troviamo all'ingresso del complesso, più tardi?". 

Il senso del non detto era abbastanza chiaro: studiare il luogo e riunirsi a parlare in un ambiente poco controllabile.

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3 609 873.m41  7.12

Gli amici iniziarono a controllare le stanze. Queste erano sorprendentemente antiche e non presentavano alcunché dominato dagli spiriti delle macchine se non le luci

Le porte in ferro presentavano vecchie serrature: le chiavi erano diverse per ogni porta ma il meccanismo non era molto complesso

Sul piano dove erano alloggiati i compagni non vi erano d'altra parte altri partecipanti all'asta, che avevano proseguito la salita a piani superiori. Non si udivano rumori e non pareva esservi nessun altro

Terminate le verifiche i compagni si stavano preparando a scendere per perlustrare la casa quando sul terminale dato loro comparve il programma dei giorni seguenti

Quella sera, alle 8.00, ci sarebbe stato il ricevimento formale che apriva l'asta con i partecipanti, gli avvocati, gli adepti e l'Alto Becchino. Il giorno seguente sarebbe stato il Giorno della Vista, in cui poter vedere gli oggetti messi all'asta. Infine solo il terzo giorno ci sarebbe stata la vera asta svolta in ordine di valore dei beni, dal meno raro al più raro


 

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Victor

"Rimane poco tempo, prima del ricevimento. Penso sarebbe bene andare a prepararsi ed essere lì un po' prima, per... ambientarsi", suggerì allora Victor, che aveva iniziato sicuro a contare le ore prima dell'asta. 

Fino alla conclusione della stessa non si aspettava grandi sorprese, ma dovevano già essersi preparati a tutto. 

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Nuadap Dop

Il tecnoprete aveva l'abitudine di considerarsi sempre equipaggiato e pertanto pronto al proprio meglio, ma forse un cambio d'abito visto la formalità dell'evento era d'obbligo. "Prepariamoci" confermò laconicamente.

Intanto avrebbe usato il tempo d'avanzo per studiare la tecnologia del datapad, in modo da individuare la modalità di ricezione dei dati e la localizzazione probabile della centrale attraverso la quale riceveva i dati. Se le stanze erano così 'silenti' quanto a presenza degli Spiriti, questi dovevano essere in grado di comunicare a grande distanza con i loro 'figli' sparsi per la struttura.

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3 609 873.m41  7.15

@Dop

Spoiler

Il lettore non era molto semplice e ci sarebbe voluto del tempo per approfondirne il funzionamento: riceveva informazioni da spiriti dell'aria che le portavano agli apparecchi

Fu in quel momento che un piccolo uomo di mezza età comparve alla loro porta: indossava abiti neri, e aveva lunghi baffi brizzolati come lo erano i capelli.

"Salute signori. Mi risulta che voi siate..." e con calma lesse da un foglio i nomi con cui gli accoliti si erano identificati. "Il mio nome è Locutor Mayweather, e sono l'avvocato della Cancelleria che avete richiesto"

"Ho ricevuto l'ingaggio dal vostro... nostro committente" e detto questo passò agli accoliti un biglietto da visita

Il biglietto era un normale biglietto che assegnava l'uomo all'Administratum, tuttavia presentava un invisibile microchip. No ci volle nulla per Dop ad identificarne il contenuto che garantiva inequivocabilmente che l'uomo era stato inviato da Marr

"Posso vedere le vostre credenziali e magari entrare in una stanza per parlare?" chiese questi

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Nuadap Dop

"Tutto regolare, l'accredito è verificato. Gli Spiriti me lo hanno assicurato." il tecnoprete rassicurò i compagni del gruppo circa le credenziali presentate dal nuovo arrivato, al quale porse le proprie.

"Concordo che si entri in una stanza... ma chiedo a tutti di lasciare qui i datapad ricevuti. Almeno finché non avrò compreso quale tipo di informazioni gli Spiriti portino con sé nel ritornare indietro da dove sono venuti."

Qualcuno sufficientemente avveduto o benvoluto dagli Spiriti avrebbe potuto sfruttare quel mezzo per spiarli, se l'avessero tenuto sempre con sé.

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3 609 873.m41  7.15

Entrati nella stanza l'uomo osservò gli accoliti con aria affranta "Perdonatemi se vi sembro deluso ma ammetto che serva arrivassero con voi delle squadre di stormtroopers almeno, magari i benedetti Astrtes o forse speravo che quel vecchio mostro lasciasse le sue camere impolverate o mandasse quella sua streghetta... Scusate sto parlando senza controllarmi: il terrore sta trasformandomi in coraggioso o forse disparato... Ah ma vede dalle vostre facce che non avete idea di cosa stia parlando, vero?"

"Lasciatemi riassumere la situazione velocemente. Le cose sono cambiate dal mio ultimo rapporto: un secondo gruppo di oggetti sono stati inaspettatamente ammessi all'asta, e no penso che voi osiate immaginarvi cosa siano. Marr avrebbe mandato in pezzi questo muro se lo avesse saputo, ne sono certo! Sapete che due skyship non sono arrivate? Non ho parole... sono scomparse nel nulla. Ero terrorizzato che anche voi non ce la faceste.. ma quelle che sono arrivate, che il Dio Imperatore ci protegga! Sono tutti eretici, e assassini..."

L'uomo pareva terrorizzato, emise un gemito e si piegò su se stesso a piangere.

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Victor

"Datti una calmata, amico. Non c'è tempo per la disperazione, per chi agisce nel riflesso della vera Luce", cerco di scuotere questo Mayweather.

"Siamo noi, e ce la faremo bastare. Ma ci  serve che tu sia lucido e ci racconti dettagliatamente cosa razzo è successo e tutto ciò che hai appreso: il tempo è poco".

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Gorald Geren d’Carshai

<<In nomine l…Imperatoris…>> dico con un filo di voce, correggendomi all’ultimo con un sospiro. Se non fosse stato per Victor avrei già dato uno schiaffo all’uomo. <<Concordo. Il tempo non è assolutamente molto e non è tempo di cedere all’emotività.>> 

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