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Capitolo 2 - Dark Despair (Parte 1)


AndreaP

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Grugno

Il religioso forni poche spiegazioni e molto sbrigative, alcune delle quali basate alla regola religiosa che erano tenuti ad osservare.

C era poco che potesse fare o argomenti che potesse utilizzare per uscire da quella situazione. 

Sbuffo' sentendosi una pedina in un gioco che non capiva e decise di entrare in una delle celle e buttarsi su uno dei pagliericci in attesa della cena.

 

Modificato da Pentolino
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Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Willebrod si mise subito all’opera controllando le celle. Queste erano poste lungo il corridoio che dava accesso ad altre due oltre quelle assegnate ai compagni, anche queste vuote.
Dal corridoio non vie era altra uscita oltre all’ingresso da cui erano entrati.

Le celle, seppur veramente piccole, apparivano molto confortevoli dopo giorni all’aperto: l’acqua delle brocche era fresca e i pagliericci più puliti di quelli di molte taverne.

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Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Willebrod continuò al sua ispezione. I soffitti a volta parevano solidi ed erano alti circa quattro metri. Le finestre invece, seppur strette, erano chiuse solo da battenti in legno tenuti fermi da una leva di ferro ad incastro. 
Sicuramente non erano pensate per impedire ad una persona di uscirvi.

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Willebrod Brewster (umano studioso)

Decisi di nascondere i fogli con i miei appunti più scottanti dentro il cuscino di paglia, tenendo nella borsa soltanto quelli che riguardassero le mappe e gli appunti topografici e naturalistici raccolti durante il breve viaggio.

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Magnus

Seguì con lo sguardo i movimenti di Will fino a quando capì che i suoi erano allarmismi eccessivi. Quando entrò nella stanza che decise essere sua gli rivolse la parola "Sei più sereno ora? Non possono fare quel che sospetti, sarebbe stato folle concederci quel permesso e poi chiuderci in cella." era piuttosto sicuro delle sue motivazioni "Che poi nutrano dei sospetti è quantomeno plausibile. D'altronde siamo tornati da un luogo maledetto e devono prendere le precauzioni del caso. Tu non faresti lo stesso?"

Detto ciò attese la risposta per poi andare a sistemare le sue cose in una stanzetta a caso, darsi una rinfrescata e coricarsi un po', per riposare le gambe prima della cena,

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Grugno

Posate le sue poche cose sul tavolo e gettatosi sul pagliericcio lo trovo' fresco e molto piu' confortevole dei posti dove si era abituato a dormire.

Le voci di Magnus e Willebrod gli arrivavano amplificate dalla volta di pietra sopra le loro teste, lo studioso sembrava irrequieto e la guardia cittadina voleva tranquillizarlo.

"Cosa ce' che non va Magnus? Il topo di biblioteca ha paura che qualche monaco si innamori di lui e decida di presentarlo ai parenti?"

una risata sguaiata rimbombo' nei locali delle celle

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Willebrod Brewster (umano studioso)

"Cos'è devono per caso controllare che non siamo stati posseduti?!" dissi con una forte nota polemica e critica, come di chi sta presentando una cosa assolutamente impossibile ed irrealistica, preso dalla foga dei miei pensieri e delle mie preoccupazioni. Poi mi resi conto di cosa avevo appena detto e di cosa avevamo tutti vissuto fino al giorno prima e mi resi conto della cavolata che avevo appena detto.

"Magnus, a me preoccupa la censura. Sappiamo tutti, specialmente noi del mondo accademico, che l'Inquisizione se non vuol che tu scopra qualcosa, il modo per non fartela scoprire o per nascondere al mondo quel che hai scoperto lo trova. Magari questi pensavano che non saremmo mai ritornati, proprio come il Professore. Invece eccoci qui, con il nostro bagaglio di verità su quella foresta infestata, cose di cui magari preferiscono non si parli. Anche il cacciatore di streghe avo dell'attuale Lettore deve aver visto quello che abbiamo visto noi, sarà per questo che ha messo un divieto ad accedere a quella foresta. Probabilmente l'Abate ed il Lettore sanno la verità, o forse soltanto il Lettore; sta di fatto che temo vorranno capire se abbiamo scoperto qualcosa ed in qual caso magari l'Inquisizione riterrà più opportuno farci sparire." dico a bassa voce, quasi un bisbiglio, ed in tono preoccupato.

Modificato da Pyros88
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Magnus

La guardia cittadina osservò Will inclinando un poco il capo "Non ti capisco. Prima preferivi evitare di dirlo in giro e ora ti preoccupi della censura?" allargò le braccia coricandosi finalmente. Le voci attraversavano le pareti senza problemi, quindi rispose al nano "Non saprei... è possibile. Il suo più grande timore credo sia di essere costretto a vivere qui per sempre."

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Willebrod Brewster (umano studioso)

"Rimanere segregato qui sarebbe la situazione più fortunata! Neh ma lo sapete cosa fa l'Inquisizione a chi non gli piace?!?" dissi in tono assai più spaventato e preoccupato, scioccato dalla loro ingenuità, mentre faccio due passi per avvicinarmi a Magnus

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Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Humfried era rimasto in silenzio fino ad allora: dall’arrivo del capitano Weil il middenlandese non aveva più proferito parola preferendo aspettare

“Fatemi capire” disse “voi siete stati incaricati dall’Abate o dal Letto stesso per cercare un qualche segreto nella foresta proibita e ora temete che vi costringano a portarlo nella tomba?”
Scosse la testa
“Non so cosa abbiate trovato ma penso che per prima cosa chi vi ha commissionato la missione voglia avere da voi notizie sui risultati: mi auguro che il vostro committente abbia influenza sufficiente…”

“Comunque ora inizio a preoccuparmi per me. Prima pensavo di dovermi difendere solo dalle superstizione della gente del luogo. Ora però la posta sale…”

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Willebrod Brewster (umano studioso)

"No, chi ha commissionato questa missione è il Culto di Verena, e la Chiesa ha accettato in virtù del grosso aiuto che il culto ha dato durante e dopo la Tempesta. Ma il nostro referente non ha alcuna notizia da quando siano partiti e se vorranno farci sparire saremo solo l'ennesimo gruppo che non ha fatto più ritorno dalla foresta." spiegai ad Humfried.

  • Grazie 1
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Grugno

Ascoltava distrattamente le parole dello studioso trovandole un po troppo esagerate

"Ti stai preoccupando inutilmente Will, se avessero voluto farci fuori avrebbero mandato i miliziani ad appenderci per le budella a qualche albero e toglierci tutto quello che abbiamo trovato. Perche' prendersi il disturbo di farci tornare qui?"

borbotto'

"Usa quello che hai tra le gambe per masturbarti, non usare il cervello"

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Willebrod Brewster (umano studioso)

"Non lo so, forse perché qui sanno di non poter essere visti o forse non vogliono correre rischi inutili e prima di decidere cosa fare di noi vogliono capire cosa realmente sappiamo. Non lo so! So solo che non mi fido di loro! Tutta questa situazione non mi piace affatto!" dissi camminando avanti ed indietro nella cella pensando a cosa fare e a cosa ci sarebbe potuto succedere da lì a poco.

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Ralf Follyfoot

Arriccio il.naso alle parole ddi Humfried

"Ma no,signor Humfried, non si deve preoccupare. Io sono d'accordo con Magnus,anche se capisco le paure di Will" mi avvicino al ragazzo,dandogli una pacca sulla spalla " nell'ultimo periodo abbiamo passato...beh,giorni diversi dal solito,con avvenimenti che,fino a qualche tempo fa,pensavamo fossero solo fantasia"

Torno serio

"Per cui,caro Will,anche se capisco quello che dici,devi considerare che sono pur sempre ecclesiastici,dei monaci per giunta,e inoltre Weill conosce molto bene Magnus.Non dico di non stare attenti, per carità, ma cerchiamo di non farci vedere nervosi"

E poi Grugno a rompere il.ghiaccio,facendo una battuta.verso Will

Rido allegramente, cercando di far distendere un po il.clima

"E non so.voi,ma.io non vedo l'ora di approfittare dell ospitalità, a livello culinario, dell'abbone"

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Magnus

Osservò di sfuggita l'altro studioso senza commentare i suoi timori. Avrebbero certamente chiarito che lui non c'entra nulla e non sapeva nulla quindi la sua preoccupazione era quasi più fastidiosa di quella di Will.
"Aspettiamo. Di certo anche a me non sta passando la fame, anzi..." concluse guardando Ralf.

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Wellentag 27 Jahdrung 2515 — Sera  - Cielo limpido

Il gruppo non ebbe molto tempo per riposare: pareva passato poco quando la porta che dava sul corridoio da cui erano venuti si aprì

Un giovane monaco paffutello comparve sulla soglia con un sorriso “Che Sigmar vi guardi dal cielo!” Era Fratello Eberhardt, il giovane monaco che avevano già conosciuto nel loro precedente pernottare nel monastero “Sono davvero contento di rivedervi sani e salvi” disse con un sorriso “mi hanno incaricato di occuparmi di voi portandovi al Refectorium per la cena. E dopo cena Fratello Emile mi ha chiesto di condurvi da lui. Prego seguitemi”

Quindi indicò la porta che dava sul cortile esterno verso il refettorio.

@all

Spoiler

 

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Ralf Follyfoot

Accolgo l'ingresso di fratello Eberhardt con un grande sorriso

"Ohh, ecco il nostro mentore che ci guiderà verso una sicura e saporita cena!" dico, strofinandomi la pancia

"Siamo prontissimi a seguirvi, fratello" dico, aprendo la fila, con un certo appetito addosso. Sperando che quattro chiacchiere davanti a qualcosa di caldo da mettere sotto i denti possano allentare almeno un po' la tensione.

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