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[Dalamar78] - Gli Eroi del Magnamund - Atto X


dalamar78

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Principali partecipanti

Grazie ai poteri concessi dalla Dea Ishir ad Earolas, l'elfo riesce a lenire tutte le ferite che affliggevano i vostri corpi, riportandovi al massimo della forma, pronti per nuove battaglie.

Alcuni guerrieri Drakkar che stavano per accorrere a dar man forte ai compagni, vedendo la fine che hanno fatto, si disperdono nei vicoli laterali, permettendovi così di proseguire verso il centro di Torgar senza incontrare altri osctacoli. Avanzate su lungo la polverosa strada principale, che conduce in una grande piazza dove una torre di ferro di forma conica si alza minacciosa cerso il cielo. Qui le lastre di pietra della strada sono scosse da una vibrazione continua che sembra provenire da qualche punto in profondità nelle viscere della città e che produce un fastidioso suono cupo.

La battaglia che infuria ha disperso gran parte dei soldati Drakkar cosa che vi permette di raggiungere la torre senza difficoltà, entrando attraverso un'arcata aperta; vedete una corridoio vuoto di acciaio e solo quel rumore assordante continua a rintronarvi nelle orecchie. Dal corridoio principale si dipartono innumerevoli altri passaggi che scendono tutti verso il basso; molti sono sorvegliati da guerrieri Drakkar ma, grazie a dei semplici trucchi arcani messi in atto da Dalen, riuscite ad avitarli facilmente. Raggiungete infine un'ampia scala inondata da una vivida luce dorata che sìirradia dal livello inferiore.

State per scendere quando Falco della Tempesta vi blocca con un cenno del braccio: un imponente ufficiale Drakkar compare alla base della scala. Vi schiacciate contro la parete ed alcune colonne presenti mentre l'uomo sale le scale, passa ad un metro da voi e si allontana senza aver notato la vostra presenza; dopo esservi asciugati il sudore freddo dalla fronte, riprendete a scendere le scale.

Superata la scalinata c'è un parapetto circolare che guarda in un enorme cratere cavernoso che pullula di migliaia di schiavi umani costretti con pala e piccone ad un faticosissimo lavoro nei profondi abissi sulfurei di Torgar. Malgrado il vento gelido che ulula come un lupo affamato, hanno i corpi coperti di polvere e sudore; allo schioccare delle fruste con cui i guardiani Drakkar li costringono a sforzi sempre più grandi essi rispondono con grida di angoscia e dolore.

Infuriati per quanto avete appena visto ma consci di non poter fare niente per quei poveretti, se non cercare di completare la vostra missione quanto prima, abbandonate il parapetto e penetrate in un passaggio debolmente illuminato che conduce ad una porta di acciaio nero; provate a girare la maniglia ma la porta è chiusa a chiave.

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  • 3 settimane dopo...
  • 1 mese dopo...

DM

@ Soren

Ricordi bene ma, in ogni caso, non va bene in questa serratura

Mentre state pensando a come superare questa porta, Dalen si fa avanti Lasciatemi provare dice il giovane mago che si china ad osservare la serratura, poi pronuncia una singola parola arcana e, subito, sentite un leggero suono metallico al seguito del quale la porta si apre leggermente, rivelando un passaggio illuminato da una fila di torce. A metà strada vedete un'altra porta, una massiccia lastra di ferro con un'unica finestrella sbarrata; vi avvicinate silenziosamente e sbirciate oltre la grata. Dietro la porta vedete un'umida cella; un prigioniero siede a gambe incorciate sul freddo pavimento di pietre, il capo chinato sul petto. Ha la pelle scura e mani e braccia coperte da cicatrici mentre la chioma intrecciata è insozzata di sangue rappreso. L'uomo alza stancamente la testa e il battito del vostro cuore aumenta quando riconoscete il volto di Lord Paido, mago guerriero di Dessi che credevate morto per mano di un enorme serpente nella foresta maledetta del Danarg.

Non sapete bene perchè ma la chiave della cella è appesa li vicino: senza pensarci Soren l'afferra, apre il lucchetto e spinge con un calcio la pesante lastra di metallo, che si apre cigolando; Paido si precipita in avanti ad abbracciarvi tutti quanti.

Grazie al cielo mi avete trovato, amici miei dice con voce turbata dall'emozione I Drakkar continuavano a dire che eravate morti e che i vostri corpi stavano marcendo nel Danarg ma io non mai creduto una sola volta alle loro menzogne

Paido è molto felice di apprendere che le porte di Torgar hanno ceduto e che la battaglia infuria nelle strade; quando gli raccontate della vostra missione, ha per voi delle notizie che rafforzano le vostre speranze di successo So come aiutarvi, amici miei dice Paido con la sua fierezza di guerriero di Dessi rinvigorita dal pensiero di potersi vendicare della crudele prigionia So dove tengono le Pietre della Sapienza e vi guiderò la

Seguite nel modo più silenzioso possibile Paido lungo i sotterranei di Torgar, nascondendovi tra le omnre. Nei passaggi sfilano lunghe colonne di poveri schiavi, che trascinano i loro corpi affamati e torturati andando e tornando dalle miniere dove lavorano. Delle guardie Drakkar continuano senza sosta a picchiarli, a frustarli e a imprecare contro quei poveri disgraziati, quasi godendo delle loro sofferenze.

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Emergete da un corridoio nell'ombra in una stanza circolare, dove una scala sale verso un'enorme porta di ferro a forma triangolare, guardata a vista da un drappello composto da una dozzina di elementi di Cavalieri della Morte Drakkar, il loro migliore corpo d'elitè. Una strana sensazione vi fa accapponare la pelle quando i vostri sensi percepiscono la presenza delle Pietre della Sapienza da qualche parte oltre quella porta. Improvvisamente il suono di una campana d'allarme riempie la stanza: i Cavalieri della Morte cominciano a scendere le scale e lo stomaco vi si contrae per la paura di essere stati individuati

 

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  • Supermoderatore

Soren

Una grande gioia, forse inadatta al luogo e alla missione, mi prende quando rivedo Paido, il nostro compagno dato per morto tempo fa. Subito corro a liberarlo e cerco di rimetterlo in sesto, curando il suo corpo sicuramente provato dall'esperienza.

Presto dico a Paido quando sentiamo i Cavalieri che si avvicinano, conducici alle Pietre

@ DM

Considera che curo di 20 pf con l'imposizione delle mani Paido, inoltre se abbiamo delle armi d'avanzo gliene do una.

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DM

Paido sposta per un attimo lo sguardo su Soren Dobbiamo entrare la dentro dice il mago-guerriero di Dessi indicando la porta di ferro a forma triangolare mentre i Cavalieri della Morte hanno raggiunto la base della scalinata e scattano in direzione del punto in cui siete nascosti mentre il loro comandante li incita Gaz Darg! Gaz aga kuzim! Okim der tagog!

Stiamo fermi! sussurra Falco della Tempesta Sono certo che non ci hanno visti!

Ma i Cavalieri della Morte sembrano proprio puntare su di voi..

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DM

Il suono della campana d'allarme segnala che l'entrata della torre è stata attaccata: Lord Adamas e il suo esercito hanno raggiunto il centro della città e stanno penetrando con la forza dentro il torrione nel tentativo di liberare gli schiavi. I Cavalieri della Morte si affrettano verso i loro posti di combattimento, ignari della vostra presenza in questa stanza. Paido tira un sospiro di sollievo mentre sente i rumori dei passi dei cavalieri drakkar allontanarsi ma, solo quando siete assolutamente certi di essere soli, vi allontanate dal vostro nascondiglio, salite le scale e vi avvicinate alla porta tringolare. Al fianco del massiccio portone c'è un'asta di metallo infissa nel muro che Soren spinge verso il basso ed il grande portone orlato di piombro si apre rumorosamente a rivelare una visione incredibile.

Davanti a voi c'è una sala dal soffitto a cupola dove si incrociano delle costruzioni di metallo arrugginito; Al centro della sala c'è una voragine circolare, attorno alla quale sono riuniti gruppi di demoniache creature che indossano tuniche trasparenti e delle maschere. Delle sottili asticelle di cristallo che baluginano di una fiamma verdastra si alzano in direzione verticale: emettono un sottile fascio costante di luce che si focalizza esattamente sopra il centro della voragine. Il vostro sguardo si fissa in quel punto, poichè li vedete le Pietre della Spienza di Nyxator, gli oggetti della vostra ricerca, tenute sospese in una sfera di deboli fiamme verdastre.

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Il brusco suono del campanello d'allarme e la vostra improvvisa comparsa spaventano le creature che si allontanano dalla voragine fuggendo attraverso l'arcata e lasciando voi e Paido soli nella stanza. Con cautela vi avvicinate al margine della voragine e guardate di sotto, nelle oscure profondità. Nessuna luce riesce a penetrare quel buio e nessun suono sembra provenire da questo abisso senza fondo; sopra di voi le Pietre della Sapienza sono sospese in una palla di fiamme verdi, imprendibili da dove vi trovate adesso ma a portata di mano dalle costruzioni metalliche che stanno sopra la voragine

 

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  • Supermoderatore

Soren

Presto cercate di capire come recuperare le pietre dico indicando la struttura a Falco io terrò d'occhio che non arrivi nessuno mentre mi posiziono davanti al corridoio dove sono fuggite le strane creature incappucciate.

@ DM

Mi lancio splendore dell'aquila e preparo un'azione per lanciare weapon of deity non appena vedo un nemico comparire, prove di Ascoltare e Osservare (+3)

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