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Il palazzo di cenere


Persychan

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Ad ogni vostra parola l'espressione della ragazza si fa sempre più dubbioso e, osareste dire, impaurita, soprattutto agli ultimi toni del paladino dal quale si ritrae fino quasi ad andare a sbattere contro l'anta dell'armadio con le mani strette al petto, gli occhi spalancati e le labbra piegate in una smorfia che non ha più nulla del sorriso di poco prima.

Il suo corpo trema, lo sguardo non osa più incrociare il vostro e i suoi occhi sono bassi, ma potete vedere una goccia cristallina che le scivola lungo il viso, prima di rispondere con tono balbettante e supplicante: "Vi-vi prego, p-padroni, perdonate quest'umile serva p-per...per qualsiasi cosa ella abbia f-fatto. Mi dispiac-c-ce, questa sc-ciocca ser-serva è pentita di no-non aver ri-risposto come i padroni de-desideravano questa inutile s-serva rispondesse. - deglutisce e stringe forte tra di loro le dita che si muovono agitate e nevrotiche come le zampe di un ragno morente. - mi di-dispiace, io-...io non comprendo, io non sono morta, stavo solo ri-riposando as...aspettando il vostro ritorno, padrone e sono solo una vostra umile servitrice, ecco cosa so-sono. E s-se volete che svegli gli altri, n-non dovete che chiedere, questa inutile, incapace servitrice sarà liete di farlo."

@Zaidar

Spoiler:  
Nessuno dei nomi ti è minimamente familiare, ma nel senso che sei certo di non aver mai e poi mai sentito di nomi simili neppure di sfuggita. E non sembrano neanche toponimi tipici di una qualsias[i terra o nazione che conosci.
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Benforst

La ragazza sembra piangere... sembra molto "umana" e normale... ma sotto tutto questo ci potrebbe essere un terribile artificio, una stregoneria potente e maligna... ma la Dea è stata chiara: il Male non risiede in quel corpicino... no, ella è veramente una pedina di qualcun altro, una ignara... forse nè morta nè viva... Benforst inizia a provare compassione per quella strana esistenza. Riprende a parlare quindi in tono meno alterato, ma pur sempre severo e marziale. Non vuole far sentire la ragazza-cadavere troppo frustrata, è meglio tenere lontane emozioni forti, in questo luogo bizzarro.

"Svegliare?? Stai dicendo che... che stanno dormendo? E' dunque così che si dorme in queste terre? Sole Morente... mai sentita una terra simile! Farai del tuo meglio per... rimediare alla tua condotta, non è vero "ragazza"? Bene, rispondi alla domanda che ti ha appena posto la Padrona, innanzitutto. Abbiamo avuto tutti un pessimo risveglio, quest'oggi..."

Poi si fa un poco indietro, abbassando la mazza, e portandosi quindi alle spalle del gruppo, osservando attentamente ogni movimento e comportamento della ragazza-cadavere.

@DM:

Spoiler:  
quando (e se) la ragazza risponderà, osserverò le sue movenze, il suo modo di volgere gli occhi, piccoli movimenti nervosi e così via, per capire se sta mentendo oppure nasconde qualcosa. Faccio Intuizione (+4)
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Nel sentire il tono del paladino calmarsi e, forse ancor di più, quando ode che le verrà data la possibilità di riscattarsi, la ragazza placa il suo respiro, anche se un'ombra di paura e un l'assenza del sorriso sono ancora visibili sul suo volto da bambola.

"Certo, padrone, tutto ciò questa umile serva può, verrà fatto per voi padroni. La mia conoscenza è poca e le mi risposte sono solo ciò che una umile serva sa." Deglutisce e scioglie le mani che, ancora tremanti, vanno a distendersi lungo la gonna togliendo pieghe e polvere che non sono mai esistite. "No che non stanno dormendo, padrone, il sonno è il sonno, noi stavamo riposando aspettando il vostro ritorno, ma siete tornati prima del previsto e noi non ci siamo svegliati. E per le carrozza e i bagagli della carrozza, immagino siano nella stalla."

Poi si volta appena indicando con lo sguardo il corpo dell'anziano che ancora pende dal gancio dentro l'armadio. "Studioso Camer sa molte più cose di questa sciocca serva se lo desiderate."

@Benforst

Spoiler:  
Non ne sei del tutto certo, più che altro perchè alla ragazza sembrano mancare alcuni dei normali gesti involontari, ma sei abbastanza convinto che stia dicendo la verità
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Jeremiah

Sveglia o chiama questo studioso dunque. Vogliamo risposte e le vogliamo ora! Perche' siamo qui? Chi ci ha portato qui?. Si stava innervosendo e quella strana creatura non stava rispondendo alle sue domande. Poi si rivolse al paladino: Tutto questo e' innaturale, guerriero. Ti invito a non fidarti di questa creatura , ne' di nessun'altra che sta in questa stanza...compreso io! O te stesso...questo posto non e' cio' che sembra, lo sento! Stai attento!

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Loria

La ragazza rimane in silenzio e calma a fissare la serva destreggiarsi goffamente fra le domande dei compagni, poco interessata alle risposte quanto piu' a come risponde la ragazza.

Capacita' di ragionare e provare emozioni: questo e' fuori da ogni scibile fisico e magico.

Effetti magici strani che reagiscono stranamente uniti a luoghi che non ho mai sentito in tutta Golarion. O e' la terra dei piu' grandi maghi della storia o qua il mondo stesso non mi torna.

Orbene. Sbotta quindi lei uscendo dai suoi pensieri e deduzioni.

Vorrei che sia svegliato: gli devo chiedere in che razza di Piano ci troviamo. girandosi verso i compagni per chiarire la sua linea deduttiva disse sbrigativa Qua la magia non ha quasi senso, la fisica e' strana e soprattutto in tutta Golarion non credo ci sia un posto simile. Son gia' stata in altri piani.

Spoiler:  
Prove di conoscenza planari per vedere se qualcosa mi ricorda qualche piano di mia conoscenza.
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Sono molto incerta sul come comportarmi.

I miei compagni sospettano di quella "donna", ormai non me la sento più di chiamarla creatura, eppure sembra così "umana".

Cosa ci sarà sotto a tutto questo?

Bhè, per adesso almeno avevo scoperto dove si trovava la mia carrozza.

<< temo che questa donna, e i suoi altri due amici impiccati non potranno dirci di più di quanto ci aspettiamo >>

<< secondo me dovremmo esplorare il mondo fuori di qui, vedere che tipo di gente c'è..., parlare con persone più "umane", se mi sono spiegata bene >>

ritorna ad osservare la donna, non sa' cosa provare per lei, se fidarsi o no, ma aveva già proposto cosa fare

<< la cosa che mi torna strana è: come facevi a sapere che faccio di cognome Nellaser? >>

dico rivolta alla donna.

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Le domande nuove domande di Jeremiah sembrano riportare l'espressione confusa sul volto della ragazza che perplessa lo osserva per qualche secondo per poi abbassare nuovamente lo sguardo e chiedere:" Perdonate la sfacciataccine di questa sciocca serva, ma siete certo di sentirvi bene padrone Jeremiah? Le vostre domande sono strane: siete qui perchè questa è la vostra dimora e siete stati voi a ...riportarvi qui?" Il tono di voce dubbioso sull'uso di quella strana espressione che si è trovata a creare nel tentantivo di dare risposta, come è dovere di ogni servitore, alle domande del suo padrone.

Quando, però, Loria ritorna a parlare l'attenzione della ragazza sembra concentrasi subito su lei, forse si sente a suo agio con qualcuno che non le ha ancora urlato contro o forse il motivo è diverso, per poi fare un ceno di comprensione alla sua richiesta e con un inchino voltarsi dirigendosi verso l'ultimo corpo riposto all'interno dell'armadio, verso il corpo dell'anziano.

"Conosco il vostro cognome perchè siete la mia padrona, perchè mai non dovrei saperlo. Oh..-" Tace, la mano che non ha ancora toccato l'altra creatura, poi gira il volto andando a guardare l'elfa con i suoi occhi incredibilmente chiari. "Se non va bene e desideraste per caso che vi chiami con un alto nome, non dovete che chiedere padrona."

@Loria

Spoiler:  
Di certo non è nessun piano che conosci, ma potrebbe essere un qualche tipo di semipiano visto che il loro numero è virtualmente infinito e chiunque con abbastanza potere potrebbe crearne uno. Si tratta solo di una ipotesi, però, senza alcuna prova o sostegno.
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Loria.

Alwel, sul fatto dei "padroni" credo ci sara' chiaro a tempo debito, ma suppongo che qua gli umani non siano troppo diversi dalla nostra amica qui presente. Disse distrattamente e leggermente innervosita per l'interruzione avvicinandosi all'armadio ed al corpo del vecchio, scrutandolo con interesse. Un dotto: dal suo bagaglio culturale probabilmente ampio potro' orientarmi per svolgere il mistero della locazione nostra.

Voi andate pure fuori, io devo parlare con quest'uomo. Un dotto, una serva ed una combattente: un trio perfetto di personale par la cura di una famiglia ed una casa. Se ho capito bene... concluse senza terminare la frase, lasciandola in sospeso mentre col palmo andava a sfiorare le vesti del vecchio muovendolo leggermente per destarlo.

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Jeremiah

Ricordandosi improvvisamente del fiore leggermente magico che aveva trovato nei cassettoni appena fuori dalla camera dove si erano risvegliati, Jeremiah lo tira fuori e lo mostra alla strana ragazza: Dimmi, sai cos'e' questo fiore? L'ho trovato nella...mmmm...nella mia stanza, tra le lenzuola. Sai dirmi cos'e'?

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Benforst

La cosa sta assumendo toni sempre più grotteschi e deliranti, e Benforst inizia a temere della propria sanità mentale, e di quella dei compagni. "Piani... che follia!". Come ogni uomo della sua levatura, egli ha un'idea ben rozza della cosmologia, ma sentir parlar di Piani suona alle sue orecchie come le divagazioni di un pazzo esagerato. Inarca le sopracciglia, respira a fondo.

"Non lasciamo che la tensione di questa situazione ci annebbi la mente, compagni. Rimaniamo coi piedi per terra, qualunque cosa accada.".

Poi si avvicina alla finestra della cucina, osservando bene le imposte, come se dubitasse che ogni oggetto fosse reale. Poggia piano la mano sulla finestra, poi, quasi con riluttanza, guarda fuori, cercando di capire cosa c'è che non va in tutto questo.

Poi rammenta che l'elfa, la nobile Nellaser, prima batteva un tagliere di legno contro la finestra... "Come può non essersi rotta?" pensa tra sè il guerriero, picchiettando il guanto d'arme sulla finestra.

@ DM:

Spoiler:  
Osservo all'esterno per cercare di notare dettagli che potrebbero farmi capire dove siamo... inoltre, sento se il vetro della finestra sembra normale, picchiettandolo
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"Esatto, madonna, il nostro compito è prenderci cura di voi e della casa fino a che ci sarà possibile." Conclude le parole della donna una voce calda, roca e appena accentata in una maniera che non riuscite a riconoscere, nell'istante stesso in cui la mano di Loria va a sfiorare la veste dell'anziano. Come nel primo caso, il gancio muta quasi sciogliendosi per poi riconsollidarsi in due solidi bracciali attorno alle braccia secche dell'uomo che con un inchino e un piccolo salto esce dall'armadio. "Cosa posso fare per voi?" chiede gli occhi vispi e pieni di vita nonostante l'età, prima di rivolgersi alla serva con un tono gentile ma energico: "Dai soluzione alla domanda di messer Jeremiah e poi prepara un po' thè, Liria, sono certa che i padroni ne avranno sicuramente piacere."

La ragazza annuisce evidentemente meno turbata di alcuni minuti prima e con voce chiara, ma in cui ancora si sente il tremore della paura e del dubbio, risponde: "E' uno dei fiori che uso per mantenere profumati e integri biancheria e lenzuola. Un fiore di limone, un tocco di riparare e il gioco è fatto." E presupponendo il suo dovere concluso si allontanò di qualche passo andando ad occuparsi del thè verso gli scaffali.

post-14805-14347052140044_thumb.jpg

@Benforst

Spoiler:  
La finestra non pare fatta di vetro, ma di un qualche cristallo lavorato finemente per essere trasparente, ne vedi appena le venature, e a quanto pare molto più resistene. Fuori invece ti appare una paesaggio simile a quello visto dalla finestra al piano superiore visto che entrambe si affacciano dalla stessa parte: un prato verdissimo, come se fosse fatto di smerarldi o fosse stato appena dipinto, che si estende lungo tutta la collina punteggiata di alberi che chiudono l'orizzonte fermandoti la vista. In alto invece un cielo dai toni grigiastri e a tratti violacei con un sole pallido ma alto nel cielo.
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Loria

Grazie, un te' sarebbe l'ideale. Ma tornando al punto. Riprese, rivolgendosi con cortesia al vecchio.

Avrei un considerevole vuoto di memoria che desidero colmare: dove e' localizzata questa dimora? Siamo ancora sul piano materiale? In tal caso, quanto siamo lontani da Absalom?

La ragione e' che questo luogo sia un Sotto-Piano Materiale che non riesco ad identificare...oh! E Achillee, Acconito e Adonide: e' una triade familiare ma non riesco a comprendere. Ha qualche senso per lei?

Rivolgendosi un secondo al paladino pero' replico' schietta

Benfrost, non e' poi cosi' assurdo un viaggio planare. Maghi con buoni bagagli culturali lo sanno fare tutti. Inoltre spiega le stranezze e il come mai persone da diverse regioni lontane centinaia di miglia si trovino nella stessa stanza. E poi cambiare piano mica vuole dire rimanerci per sempre, anzi.

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Benforst

Il paladino si volta alle parole di Loria, severo, e la guarda per un attimo prima di scorrere con lo sguardo sul vecchio. Quindi parla, ma rivolto sempre a Loria: "Potrà esser vero quel che dite, madamigella Loria, io non conosco cose simili nè la mia mente riesce a comprendere il perché ci troviamo in questo luogo... certo è che questa terra ha più l'aspetto del sogno che del mondo reale... troppe stranezze, troppe assurdità... quel verde, quel cielo violastro... un sole quasi spento... tutto sembra uscito da un sogno bizzarro da cui non sembra esserci risveglio...". mentre parla stringe nella sinistra la mazza, quasi sentendo il bisogno di aggrapparsi a qualcosa di conosciuto e concreto, una cosa familiare e reale. Sente il bisogno di colpire quella finestra, di mandarla in pezzi e di andarsene da quella casa, portare tutti quanti lontani da quelle due "cose" che erano nell'armadio e che solo ricordano degli umani, ma che in cuor suo, Benforst sente che non lo sono affatto... ma sente anche che ogni sforzo per uscire da quel luogo con la violenza sarebbe vano... non c'è niente di normale in tutto questo luogo, vi è una stregoneria potente e complessa che li tiene prigionieri, ormai ne è certo, e la fuga non sarà facile da ottenere. Deve rimanere calmo e riflettere sul da farsi, guardingo e vigilante. Inizia anche a pensare che qualcuno dei suoi compagni - forse la stessa Loria, così sicura di sè, o il più schivo Jeremiah - possa essere in qualche modo collegata a questa prigionia. Forse, un servo del loro carceriere o il carceriere stesso si nasconde in uno di quelli che finora ha ritenuto "compagni"... forse la dama Nellaser non è che una creatura che ha assunto tale aspetto e tale identità (e poi, Benforst non l'ha mai vista, qualunque elfa con un simile anello lo trarrebbe in inganno...).

Mentre ribolle in questi pensieri, socchiude per un attimo l'occhio buono e si concentra sul gruppetto di persone che ha di fronte, invocando dentro di sè di nuovo la guida della Dea perché gli riveli gli animi delle persone che sta osservando, stavolta di tutte, anche di coloro di cui al'inizio si era fidato...

@DM:

Spoiler:  
So che è inutile e già conosco il risultato, però Benforst sta un po' diventando paranoico e quindi faccio di nuovo Individuazione del Male, stavolta su tutto il gruppo compresi i compagni... non si sa mai che ci fosse davvero un doppiogiochista...
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Jeremiah

Il chierico e' sempre più confuso. Quella perfetta normalità non lo convince per niente! Lì non c'è niente di normale...La teoria dei Piani e' plausibile in effetti... Però perché queste creature ci trattano come i loro padroni? Evidentemente agiscono per conto di qualcun'altro...ma chi? E perché ? Troppe domande e poche risposte...comunque non ha intenzione di fidarsi di quelle creature, qualsiasi cosa siano...

Per me niente the , grazie!. Poi , preso da un senso di claustrofobia e di voglia di verificare se li sono davvero i padroni e non i prigionieri, corre nella sala principale e prova a spalancare la porta d'ingresso...

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Anche il secondo "impiccato" si muove, e inizia a parlare normalmente.

Basta, ne ho le scatole di questo posto

<< Mi scusi, signor uomo, potrebbe indicarci l'uscita di questa casa? >>

Poi si girò verso i suoi compagni

<< Non vorrei sembrar scortese, ma secondo me perdiamo solo tempo qui rimanendo a parlare con questi, è meglio andarsene.

Però mi piacerebbe sentire la risposta alla domanda di Loria. >>

detto questo attese le sue risposte.

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@Benforst

Spoiler:  
Nulla nel raggio del tuo sguardo è segnato dal marcio del male, ne c'è nessuno segno di malvagità che la tua ti abbia indicato.

@Jeremiah

Spoiler:  
La porta si apre con facilità, lasciandoti pulita la vista per uno splendido giardino dai colori vivaci e da un prato verdissimo, di un colore magnifico ma innaturale ai tuoi occhi, punteggiato di fiori che tale è la vivacità dei loro toni da apparire quasi brillare anche sotto la debole luce del sole. Al centro un sentiero conduce verso una cancellata in ferro battuto palesamente solo decorativa, la sua altezza massima ti arriverà alla gamba e più in là, al di sotto della collina su cui pare trovarsi la casa, alcune case riempiono l'orizzonte.

Con la coda dell'occhio vedete il vostro compagno Jeremiah uscire fuori dalla porta della cucina, nel mentre dall'altro lato il fuoco viene acceso senza neppure un tocco e la ragazza, Liria, mette a bollire l'acqua fischiettando.

L'uomo, Studioso Camer, invece è intento ad ascoltarvi con l'aria attenta e appena sorridende come un vecchio nonno o maestro davanti agli studendi ansiosi di sapere: "Quante domande, miei signori, e anche se ammetto di non comprendere le motivazioni di tale strano questionare farò del mio meglio per rispondervi. Ehm ehm" si rischiara la voce, un mezzo colpo di tosse e poi riprende a parlare "Siete nella vostra dimora, la Villa dei fiori, nella Città d'Aconito, anche se sarebbe più corretto definirla cittadina, vostro territorio e possedimento, nella Contea del Sole Morente. E siete sul Piano Primiveo, sono spiacente ma non ho idea ne di cosa sia il Piano Materiale e neppure questa Absalom. E beh, per i fiori, beh siamo noi, i servitori della casa... - prende fiato e poi con il tono di chi cita una poesia aggiunge: "L'Achillea per la guerriera mai sconfitta, l'Aconito per l'amore sempre colpevole e l'Adonide per il ricordo che provoca dolore."

Nel frattempo l'acqua tolta dal fuoco viene versa in un'ampia teiera insieme ad una mistura di the, il cui odore speziato si spande velocemente per la cucina.

"Tra poco il the sarà pronto, ma se desiderate uscire potete usare la porta dal salone o la porta finestra qui presente, mia padrona." Aggiunge la ragazza, mettendo a riposare la teriera sul tavolo, mentre inizia a preparare le tazze e tutto il necessario. "Sfortunatamente non ho preparato alcun dolce per oggi, quest'umile serva è spiacente per la sua mancanza."

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Benforst

Una vampata di rabbia ribolle nel paladino. Le parole del vecchio gli suonano sbeffeggianti e false. Piano Primiveo! Che diavoleria è mai quella? Non crederà ad una parola di questi pazzi! E' una trappola ben ordita e sicuramente opera di uno stregone potente, ma queste sciocchezze dovranno finire. Non accetterà mai di essere finito... laddove dicono loro. Mai. Potranno perdere tutti il senno, ma lui rimarrà lucido, non si farà ingannare da questo diabolico sortilegio. E dovrà fare in modo che questi innocenti compagni di svenutra riescano con lui ad andarsene e uscire da questa gabbia di follia.

Dopo che Jeremiah è uscito di gran carriera, Benforst, senza dire una parola, lo segue a passi pesanti, tenendo ben salda in pugno la pesante mazza, e uscendo dalla cucina senza dir nulla e guardandosi attorno con circospezione. Deve ponderar eogni parola e non perdere d'occhio nessuno. Un attacco di panico potrebbe distruggere la poca lucidità rimasta a questi naufraghi suoi compagni. Devo rimanere in guardia... continua a ripetersi.

Osserva Jeremiah, e quello che intende fare, rimanendo sull'ingresso della cucina per tenere d'occhio anche le altre fanciulle.

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Jeremiah

Il chierico apre la porta, aspettandosi di trovarla chiusa a chiave e sprangata....invece questa si apre facilmente su un giardino incredibilmente colorato! Sembra il disegno di un bambino con i pastelli, da tanto i colori sono vivi! Tutto questo non fa che accrescere in lui la sensazione che tutto quello sia solo una illusione...eppure tutto sembra cosi' reale...cosi' vero. Si avvia lungo il sentiero e arriva alla recinzione decorativa. Guarda in basso e vede altre case...la residenza sembra sorgere su di una collina. Scavalca la recinzione e si avvia per qualche metro lungo la strada, cercando di vedere altre persone, che non siano quelle strane creature che si definiscono loro servitori!

DM

Spoiler:  
Prova di percezione +5 per vedere se riesco a scorgere altre persone nei dintorni.
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Loria

Fece un mezzo sorriso.

Incanto di viaggio planare: lo sapevo. Qualcuno ci ha aggiunto anche un illusione per plasmare i nostri ricordi, o forse abbiamo agito controllati.

Si giro' sorridente alla ragazza.

Per cortesia: ora i miei compagni sembra che vogliano prendere una boccata d'aria: potresti mettere il the in bisaccia e darmi un paio di tazze? Cosi' potremo berne anche fuori.

Mentre questa preparava quanto detto lei si volse infine al vecchio. Grazie delle delucidazioni. Ora noi usciremo un po' quindi avete un paio d'ore libere. Svagatevi come meglio vi aggrada in nostra assenza.

Dopo aver ricevuto la bisaccia ando' dall'altra ragazza sua compagna di sventure, prendendole la mano e tirandola.

Dai, raggiungiamo fuori i ragazzi e sentiamo che giro vogliono fare.

Appena fuori si ricongiunge coi due compagni portandosi l'elfa: il sorriso ritorna ad essere il solito sguardo poco espressivo.

Ok ragazzi. Facciamo il punto: aspettate la fine delle deduzioni per parlare.

Noi tutti abbiamo perso conoscienza per poi ritrovarci qua. Eravamo immoti da molto e avevamo scavato qualcosa.

Nella casa la magia agisce stranamente come anche alcune leggi fisiche.

Come avevo dedotto, ci troviamo probabilmente in un sotto-piano materiale. Qua la fisica e la magia ci sono anche se assumono connotazioni bizzarre.

Quelli sono umani. E' strano che umani popolino piani diverso dal materiale, ma spesso si evolvono e adattano von qualche compromesso.

Prese un attimo fiato, prima di buttarsi.

Ci sono 2 brutte notizie e 2 buone.

La prima buona notizia e' che esiste un incanto apposta per rispedire indietro gli extraplanari come noi ora. La prima brutta e' che e' un incanto potente e potrei lanciarlo solo se avessi una pargamena: peggio ancora e' mono-uso. 4 persone, 4 pergamene... Ma con 2 sole potrei carcela comunque grazie alle mie vesti magiche.

La seconda buona notizia e' che questo sembra un sottopiano pacifico, non troppo diverso dal nostro. Di solito ci sono piani ben piu' mortiferi o incasinati. Quella brutta...i tre inservienti.

Prese fiato, leggermente alterata nel tono di voce all'ultimo.

Quei tre fiori...ho sentito veramente una pessima sensazione quando li ho visti. Loro tre potrebbero essere qualcosa di decisamente pericoloso o addirittura i nostri rapitori.

Fece un paio di passi sull'erba color dello smeraldo, chinandosi a coglierne uno per fissarlo distrattamente mentre lo regge nel suo palmo proma di riprendere a camminare verso il cancello.

Forza, sara' il caso di dare un occhiata e scoprire qualcosa di piu' di questo piano. Sembra che qua siamo noi i governatori: e' il caso di approfittarne.

Spoiler:  
Faccio appello ad ogni conoscenza utile per capirci qualcosa.
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Benforst

Il paladino si è incamminato dietro a Jeremiah, preoccupandosi di non perderlo di vista, e rimane sul prato di fronte all'entrata per osservarlo, quando Loria lo raggiunge e gli parla. Egli ascolta con attenzione, annuendo grave. I suoi pensieri, tuttavia, sono ben diversi. "La ragazza ha perso il senno. Questo rapimento deve averla distrutta. Se si intende di magie, probabilmente qualcosa che ha letto in un qualche libro deve aver solleticato la fantasia della sua mente sconvolta. Devo cercare di assecondarla, per il bene di tutti noi... se scoppiasse un litigio sarebbe ancora più terribile condurci in salvo. Oh, grande Iomedae! A quale difficile prova mi hai condotto! Ma non ti deluderò, sarò forte e porterò queste anime alla salvezza!" pensa mentre ascolta le parole di Loria. Quindi, quando ella ha terminato, le chiede in tono calmo, senza minimamente far trasparire i suoi veri pensieri:

"Bene. Se sei in grado di trovare un rimedio a tutto questo, ti seguirò in questa ricerca e ti aiuterò finché avrò forza in queste braccia, se Iomedae lo vorrà. Soltanto ti chiedo... rimaniamo uniti, qualsiasi cosa accada. Abbiamo l'uno bisogno dell'altro. Le tre... "cose" che tu pensi siano umane non sembrano aggressive, e sento che non c'è del male in loro... anzi, sembra quasi che non ci sia proprio un'anima in loro... lo sento. Forse perchè... sono automi manovrati da qualcuno con una potente stregoneria, non so... o sono sotto un terribile sortilegio... li sorveglierò costantemente. Ma non appena avrò le prove che non sono esseri umani...." termina la frase stringendo la mazza con entrambe le mani, per non dover più aggiungere una parola ai suoi intenti.

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