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Il palazzo di cenere


Persychan

Messaggio consigliato

OFF OFF GAME - Comunicazione di servizio

Per motivi personali spiegati sul topic di supporto Aurelio non potrà giocare per un bel po', per tale motivo e per semplificare la faccenda nonchè un suo futuro possibile rinserimento vi chiedo di fare finta come se il suo personaggio non fosse mai entrato in gioco e che quindi siate stati solo in tre e non in quattro nella stanza.

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Distogliendo lo sguardo dalle decorazioni lignee per raggiungere l'uomo che fa' strada per seguirlo e stargli alle spalle per seguirlo.

Ironico detto ad un arcanista: nella magia nulla e' come sembra. Pure una gracile donna come me e' capace di carbonizzare minacce con lo schiocco delle dita e poche parole.

A singerla a scendere la curiosita', potore ben piu' forte della maggior parte delle paure.

Sbrighiamoci.

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Benforst

L'uomo sente le parole che la ragazza gli sussurra, e si ferma un attimo, voltando poi il capo a guardarla. Lei non può vederlo, ma al di sotto dell'elmo la sua faccia è sbigottita.

"...Arcanista? Madamigella.... lei?". Il paladino ha una misera esperienza con le persone in grado di padroneggiare le forze della magia, e questi soggetti gli sono il più delle volte parsi strani, stravaganti, eccentrici... se non direttamente pericolosi. Sicuramente non indifesi. E la ragazza, a ben guardarla e a giudicare dalla sua roba, dal suo modo di fare stranamente sicuro, deciso... potrebbe benissimo essere una giovane incantatrice, che conta su qualità assai difficili da scorgere ad occhio nudo.

"Se la ragazza dice il vero ed è sul serio una... maga... allora... e quell'uomo, Jeremiah... non ha neppure lui l'aspetto di uno sprovveduto o di un indifeso... no, allora non sono state rapite delle persone.... "comuni"... non persone indifese... non siamo qui per coincidenza, no... qualcuno doveva volere proprio noi, o almeno, qualcuno par nostro... dobbiamo stare ancora più in guardia, dunque... chiunque ci abbia condotti qui dev'essere più potente di quanto immaginassi...".

Non avendo parole con cui rispondere, Benforst torna a voltarsi avanti senza aver neppure scorto Jeremiah che si avvicinava alla cassettiera, dopo quei cinque-sei secondi di instupidito silenzio, per poi cambiare titubante argomento e tornare a concentrarsi sulla situazione: "Se... seguitemi, ritengo sia meglio non attardarci ad osservare cosa c'è al di là di queste porte, non sappiamo cosa andremmo a disturbare...".

E detto questo, prende a muoversi guardingo verso le scale, lanciando solo una fugace occhiata al di là delle finestre, focalizzandosi piuttosto su dove mette i piedi, sui rumori che i suoi passi producono e sperando di cogliere ogni suono o indizio che potrebbe rivelargli la presenza di qualcosa di ostile...

@ DM

Spoiler:  
Effettuo una prova di Percezione (+2) per vedere o udire dettagli interessanti, mentre lentamente mi muovo verso le scale, mantenendomi in difesa totale
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@Jeremiah

Spoiler:  
Dentro le cassettiere sembrano esserci lenzuola di seta ricamata, asciugamani altrettanto belli, coprilenzuola e tutto il necessario in fatto di tessuti e coperte di una casa. Nonostante la superficie supeiore dei mobili sia ricoperta di polvere, gli oggetti al suo interno sembrano che siano appena stati riposti, per nulla intaccati dal tempo e privi di quallunque difetto o danno dovuto ad insetti o umidità.

A tua discrezione se decidere di raggiungere nuovamente gli altri o continuare ad esplorare.

Percorrete il corridoio, superando le quattro porte e raggiungendo le scale di legno e ferro battuto che ampie e luminose portano, dopo due rampe e un pianerottolo, al piano sottostante. Non c'è alcun suono se non il rumore dei vostri passi, dei vostri respiri, il tintinnare dell'armatura del cavaliere e il soffiare del vento oltre le finestre, il vostro peso fa scricchiolare i gradini mentre scendete lenti ed attenti fino a trovarvi in una piccola anticamera su cui si affacciano due porte e che pochi metri oltre si allarga su quello che pare una salone. Da quello che riuscite a scorgere dalla vostra posizione vicino alle scale sul lato destro pare esserci un'ampia tavola con rispettive sedie, mentre dall'altra vedete quello che vi sembra essere lo schienale di un qualche tipo di divano o forse di ampia poltrona, ma non ne siete certi visto che tutto è stato coperto con ampi teli bianchi come per preservarli. Probabilmente c'è altro, ma dallo scorcio che avete non si vede altro.

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Benforst

Irrigidendosi, il guerriero di Iomedae stringe saldamente la mazza con entrambe le mani, facendo scricchiolare il cuoio sotto ai paramenti d'acciaio dei guanti d'arme. Le stranezze di questo luogo iniziano a metterlo a disagio... ha il presentimento che stia per avvenire qualcosa, e che ogni passo che fanno li avvicini a qualche terribile incontro. Il cuore ha preso a battere a ritmo più veloce.

"Venite." pronuncia a voce bassa, facendosi sentire dai compagni e riprendendo a camminare guardingo, sempre sulla difensiva, muovendosi nel salone. Una volta entrato, si dirige cautamente verso il telo che sembra coprire il divano, senza fissarlo ma anzi guardandosi intorno con circospezione, cercando di cogliere qualsiasi dettaglio che gli riveli la presenza di un pericolo in agguato... il suo intento è raggiungere il telo bianco che copre quella sorta di divano e scostarlo, per vedere cosa si trova al di sotto... dentro di lui, pulsa la certezza di una spiacevole sorpresa, ma il richiamo di qualcosa di concreto, di qualsiasi natura esso sia, ma che perlomeno spezzi l'ansia che sta crescendo, è irresistibile.

@DM:

Spoiler:  
Effettuo di nuovo la prova di Percezione (+2) per scorgere dettagli o udire suoni di qualcosa di minaccioso nel salone, sempre in difesa totale. Se non c'è niente di ciò, raggiungo il divano e con gli spuntoni della mazza cerco dolcemente di sollevare il telo che lo copre per vedere cosa vi è sotto.
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JEREMIAH

Jeremiah sente allontanarsi i suoi due compagni di sventura lungo il corridoio. Li ignoro'. Gettarsi a capofitto ad esplorare un luogo che non si conosce...scuotendo il capo , si soffermo' a investigare i cassettoni, turando fuori quelle stranamente pulite lenzuola e osservando se c'è qualcosa nascosto sotto di esse, una volta che i cassetti sono vuoti.

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Loria

La ragazza segui' il cavaliere con attenzione, guardando intorno a lei con leggera cautela poggiando il palmo sul corrimano guidandocisi verso il pianterreno. Mentre scende pero' sbircio' curiosa le quattro porte, curiosa dei misteri (o probabilmente semplici mobilio) nascosti dietro di esse.

Arrivati al pianterreno si guardo' intorno notando le due porte. Dopo una smorfia di disappunto, certa che sotto i teli vi siano semplici mobili mormoro' parloe arcane guardandosi nuovamente intorbo. Poi si diresse verso una delle porte.

Controllo qua, tu ispeziona la stanza. Al minimo pericolo non preoccuparti che lo carbonizzo e corro indietro; tanto siamo a 10 passi si o no uno dall'altra.

Spoiler:  
Lancio detect magic guardado tutta la casa e concentrandomi per mantenerlo mentre ispeziono.
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Avvicinandosi, e superando così la strettoia - il pezzo di corridoio che faceva da anticamera alle due porte - finalmente potete vedere il salone nella sua interezza: oltre al divano e al tavolo, vi sono altri due divani che insieme sono disposti a ferro di cavallo di fronte ad un camino inciso con uno stemma dalle righe contorte che sembrano soprapporsi in maniera confusa, ai due lati paiono esserci due alti mobiletti e altre forme che, sotto i lenzuoli, sono probabilmente vasi o tappeti ripiegati; dal lato della tavolata due grandi credenze riempiono tutto lo spazio non occupato dalle finestre che con archi gentili, drappeggiati da tende su i toni del verde, danno luce alla stanza.

Cautamente raggiungete chi il divano e chi la porta, mentre con attenzione portate a termine le vostre azioni chi con la spada e chi con la magia.

@Benforst

Spoiler:  
Lentamente sollevi il tessuto che si muove, facendo innalzare una nuvola di polvere che ti da prurito per un istante agli occhi, sbatti le palpebre una, due volte, e la vista torna normale e nn più infastidita. La tua mano è ferma e nonostante il movimento, il tessuto è ancora lì, impigliato nelle punte della tua arma, con un unico ultimo gesto togli il lenzuolo scorgendo finalmente quello che c'è sotto: una fantasia a righe sottili su i toni del verde e del panna e una serie di piccoli cuscini degli stessi colori, il tutto molto elegante e senza un minimo segno del tempo.

@Loria

Spoiler:  
Ti concentri, la magia ti pervade con quel formicolio familiare che conosci fin da bambina e ti guardi intorno mentre la vista ti si colora di piccole macchie colorate che riconosci essere aure estremamente deboli di evocazione che, con un po' di attenzione, noti essere in corrispondenza del camino e di dove si trovano le luci, al momento spente. Non percepisci niente al di là delle porte, ma hai la sensazione che l'incantesimo in suddetta situazione non stia funzionando come dovrebbe.

Spoiler:  
Ti ho fatto fare un tiro di Sapienza Magica che è andato alla grande.

@Jeremiah

Spoiler:  
A lungo non trovi niente, eccezione a parte per la pulizia e l'ossessività con cui sono state piegate le lenzuola ed asciugamani, non trovi un angolo fuori posto neanche a pagarlo moneta sonante, i tre cassetti che compongono il mobile sono vuoti. E' mentre maneggi le lenzuola che noti qualcosa: forse prima posto tra un lenzuolo e l'altro, vedi cadere a terra un piccolo fiore bianco, dall'aria molto modesta, e che, avvicinadoti, emana un delicato profumo, simili alla scorza del limone.

@Alwel

Spoiler:  
Fa fresco, non freddo, ma c'è aria e il vento si infila tra gli strati dell'abito con rivoli spiacevoli. Storci il naso e ti stringi tra le braccia, ti pieghi su un lato. Il pavimento è freddo sulla pelle della tua guancia e odora di menta ed i pulito, ma in una maniera a te non del tutto familiare: nessuna casa di Kyonin ha questo odore, lì tutto sa di legno dolce e di miele, talvolta del profumo aspro delle more, ma nulla di simile e, sicuramente non le tue stanze.

Stavi preparando il necessario per partire, Valies, un elfo eccentrico anche per gli standard elfici e un tuo amico da molto tempo - siete quasi coetanei per gli standard elfici, uniti dall'essere, allora, gli unici due bambini in una nobilità adulta - ti aveva contattato promettendoti risposte sulla morte di tua madre una volta raggiuntolo ad Absalom. A dir la verità non eri stata molto convinta di andarci, sopratutto una volta che tuo fratello di aveva confermato la sua intenzione di non venire con te, ma non potevi lasciare che qualunque cosa Valies avesse da dirti andasse perduta, fossero stati solo i ragionamenti di un folle.

Avevi fatto prepare la carrozza con tutto il necessario, se c'era qualcosa di buono in questo viaggio era la possibilità di usare un mezzo di trasporto piacevole, cosa non possibile a Kyonin vista la quasi completa assenza di strade percorribili, e stavi dando gli ultimi ordini alla scorta quando ti sei voltata percependo qualcosa all'angolo del tuo campo visivo e poi niente.

Non ti svegli. O meglio, non esattamente, riapri gli occhi dopo lo stato di trance più lungo che tu abbia mai fatto, o almeno questa è la tua impressione visto che non c'è muscolo che non sia indolenzito come se non ti muovessi da giorni. Neppure quella volta in cui da bambina prendesti quella brutta febbre, ti fecero così male i muscoli.

Intorno a te vedi...beh, vedi una cucina: è una stanza piuttosto grande, una cucina adatta a preparare senza problemi per una decina di persone e riccamente arredata con un piccolo tavolo, forse per la servitù o per la colazione, alla tua destra al cui fianco si apre una porta, sul lato corto accanto un armadio a due ante dall'aria antica chiuso con una chiave che ancora pende dalla serratura occupa tutto lo spazio, mentre dall'altro lungo un enorme camino, su cui sono sospese diverse pentole e pentolacce, è affiancato da alte credenze e larghi pianali di lavoro, infine sulla parte corta più distante dalla porta si apre una finestra che arriva fino a terra e che si apre su un giardino verdissimo. Tutto è pulitissimo, non una macchia o un granello di polvere, solo il profumo fresco di menta.

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Jeremiah

Un fiore?...mmmm...che sia semplicemente messo in mezzo alla biancheria per darle profumo? o e' qualcosa d'altro?. Jeremiah raccoglie il delicato fiore bianco, lo avvicina alle narici per annusarlo meglio e lo osserva attentamente. Svelto pronuncia delle parole arcane e muove la mano sopra i delicati petali.

Spoiler:  
Detect Magic per vedere se e' qualcosa di magico.

Alzando lo sguardo dai due cassettoni ormai vuoi, Jeremiah lascia vagare lo sguardo lungo il corridoio che si trova a percorrere e vedendo le quattro porte decide di non lasciar niente al caso e decide di provare ad aprire la prima che trova alla sua sinistra, sempre dopo averla controllata per vedere che non ci sono magie lanciate sopra di essa.

Spoiler:  
Detect Magic sulla porta prima di aprirla.
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@DM

Spoiler:  
Trance.

Un lungo sonno, o forse così credevo.

Riapro gli occhi, e mi ritrovo in tutt'altro luogo di dove sarei dovuto essere

Ma..., che succede??? Cosa ci faccio qui????

La paura mi assale, mi alzo scioccamente subito in piedi, provando così tutto di un botto i dolori delle ossa, che mi fanno ricadere a terra

<<Ahia!!! Diamine!!>>

Rimango qualche altro minuto li inerte, aspettando che i dolori passano. E, mentre pian piano si allontanano, riprendo a rialzarmi, ma più lentamente.

Sono in una cucina.

Ma non è quella di casa mia.

Ne sarei dovuta trovarmi in casa mia, tecnicamente.

Mi guardo intorno, ancora più spaventata, non ho nemmeno la forza di gridare "c'è nessuno?".

Passo altro tempo a concentrarmi, e a pensare a cosa mi sia successo, ma niente.

Né un ombra, né un viso. Mi sono semplicemente girata dietro qualcosa che non vedevo.

Ma era possibile che non mi ero accorta di nulla? E..., poi, la carrozza avrebbe dovuto...

No, qualcosa non andava.

Potrò scoprire altro, solo visitando questo posto

Detto questo mi muovo furtivamente, cercando, magari, qualche indizio nell'armadio gigante, dopo di ché, mi giro verso la porta, esco dalla stanza, per vedere cos'altro c'è.

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@Jeremiah:

Spoiler:  
Il fiore è magico, ma con un potere minuscolo, una traccia appena di una qualche tipo di magia di trasmutazione, insieme ad ancora minore di evocazione, con un po' di attenzione toni che ci sono altre aure simili uno per cassetto e che la presenza del fiore, visto il colore e la dimensione, ti deve essere sfuggito prima. Sulla porta invece non sembra esserci alcun tipo di magia.

La porta si apre con facilità, cigolando appena come se fosse appena stata oliata, facendoti affacciare su una camera da letto

@Loria

Spoiler:  
Mentre sei intenta a decidere quale porta scegliere, meditando su quella strana sensazione mentre cercavi di indiduare fonti magiche, ti pare di sentire qualcosa, ma non ne sei certa: il tuo orecchio non è molto fine e la porta è molto spessa, potrebbe essere solo il vento.

@Alwel

Spoiler:  
La serratura si apre senza fatica, in una serie di click e scatti che ti fanno pensare ad una serratura molto complicata, quasi ad una cassa del tesoro o a qualcosa atto a proteggere qualcosa di altrettanto prezioso. Dopo alcuni giri, fiinalmente l'ultimo scatto: le ante si aprono leggermente, non abbastanza però da vedere cosa vi si trova dentro e sei costretta aprire le due ante in un unico gesto fluido.

Tanta fretta non è mai buona cosa. Soprattutto non per il cuore di una fanciulla.

Davanti a te, appesi a tre ganci, attaccati alla parte alta interna dell'armadio, pendono tre perfetti e pallidissimi corpi umani.

Sorpresa.

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@DM

Spoiler:  
Ci vuole molto tempo per aprire l'armadio, e ciò mi fa' spazientire.

Già ero agitata di mio.

Inizio quindi a muovere le dita sempre più velocemente finché non spalanco le ante dell'armadio. E lo vedo.

Un occhio.

Un occhio bianco, grigio... morto.

Per poi passare al corpo, ai corpi, pallidi anch'essi.

I miei occhi si spalancano

<< Ahhh!! AIUTO!!!! AIUTO!!! ahhh!!! >>

grido a perdifiato, mentre cerco di rompere la finestra con qualsiasi cosa mi trovo a portata di mano, per correre velocemente fuori da quel dannato posto.

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Jeremiah

La porta si apre con un leggero rumore. Da' una occhiata all'interno. Una camera da letto.... Decide di velocizzare la ricerca...non gli piace stare da solo in quel posto che sembra abbandonato. Il fiore e' magico...dopo averlo osservato una ultima volta, lo infila in una tasca alla cintura. Poi inizia a cercare indizi simili in quella e nelle altre stanze, prima di scendere le scale ed unirsi agli altri.

DM

Spoiler:  
Per velocizzare le cose faccio una ricerca in tutte le stanze, valuta tu quanto tempo impiego.
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Loria

Lo sguardo corrucciato passa dalla stanza alla porta sulla destra. Il problema che ha individuato è secondario davanti alla curiosità principe del momento che rischia di essere piu' stringente.

Ci si avvicino' girandosi verso il compagno rivolgendogli veloci parole.

Benfrost, stai molto lontano dal camino e da dove si trovano le luci in quella stanza. Incanti strani, forse maledetti. Quando una magia va' male puo' diventare maledizione. Vieni qua che sento dei rumori dalla porta di destra.

Raggiunta la porta mise la mano sulla fredda maniglia puntando l'altra mano in direzione della porta, ripassando a mente le formule magiche da recitare ed i movimenti necessari per far scaturire magia dal palmo in un lampo.

Apri' quindi, in un misto di paura e concentrazione arcana, la porta. La mano imposta davanti ad essa pregna di energia magica.

Altola'! chi c'è qui!? Sei tu che ci hai rapiti?

@dm

Spoiler:  
Azione preparata: raggio rovente. Visto che tanto devo preparare un azione standard, tanto vale che sia un bel botto XD
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@Jeremiah

Spoiler:  
Nessuna delle altre porte è magica e le stanze oltre sono altre tre camere da letto, sebbene con colori diversi e alcune differenze nella mobilia presente. Vista la fretta dai giusto un'occhiata alle stanze, soprattutto quando inizi a sentire alcuni rumori provenienti dal piano di sotto, rumori che fanno sempre più simili ad urla.

Spoiler:  
Questa è una campagna dell'orrore e investigativa e come ho detto voglio le descrizioni delle azioni, non un semplice tiro, anche perchè con un semplice tiro sono io a decidere dove guardi e quanto approfonditamente.

Qualunque idea che Loria potesse avere sulla presenza nella stanza a destra e che essa potesse essere la vostra rapitrice le scompare dalla mente nell'istante stesso in cui la riesce a focalizzarla: si tratta di una ragazza, un'elfa, dagli abiti ricchi, e decisamente poco comodi, che nel medesimo istante in cui ha aperto la porta ha iniziato a gridare aiuto a gran voce - voce che chiunque nella casa ha udito - e che sta cercando di rompere la finestra usandoci contro un tagliere di legno che sembra essere appena stato raccolto dalla stanza.

Stanza che è, per l'appunto, una cucina: una stanza piuttosto grande, adatta a reparare senza problemi per una decina di persone e riccamente arredata. Al suo interno vi è sulla destra rispetto alla porta c'è un piccolo tavolo, forse per la servitù o per la colazione, mentre dall'altro lungo un enorme camino, su cui sono sospese diverse pentole e pentolacce, affiancato da alte credenze e larghi pianali di lavoro; sulla parte corta più distante dalla porta si apre una finestra che arriva fino a terra e da cui si scorge su un giardino verdissimo, la finestra che la ragazza sta tentando di rompere in preda al panico, infine a sinitra della porta ad occupare l'altra parete corta si trova un enorme armadio a due ante dall'aria antica e dal cui soffitto appresi a tre ganci pendono altrettanti corpi umani bianchi e immobili.

I tre corpi sono di due donne e un uomo. Le due donne hanno i capelli castano ramati, lunghi e i tratti del viso hanno un qualcosa di simile da farvi pensare ad una qualche parentela, ma qui finiscono le somiglianze: la più giovane, avrà al massimo una ventin'anni, con piccole lentigini sul volto ancora con i toni dell'infanzia, porta un delicato abito azzurro e bianco e i capelli sono trattenuti dietro da una spilla decorata a motivi floreali, la più grande, di certo oltre i 35, è tonica, più massiccia e decisamente più asciutta e dai tratti del viso più duri, indossa un'armatura in cuio borchiata, al fianco ha una spada lunga e un pugnale, mentre i capelli sono decorati con delle trecce. L'uomo invece è notevolmente più anziano, grigio di capelli, indossa una giacca verde ed una camicia intonata, dei calzoni che sebbene semplici hanno una certa eleganza. Non c'è alcun segno apparente di trauma e le espressioni sono pacifiche al punto che se non fossero appesi dentro un armadio li pensereste addormentati.

@Tutti

Spoiler:  
Da qui in poi potete giocare a post scoperti ~
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Continuo a colpire il vetro della finestra cercando di romperlo, nemmeno consapevole dell'oggetto che sto usando.

Il panico mi ha accecata.

Poi sento aprire la porta. Mi giro lentamente. E vedo due umani.

Il panico continua ha oscurarmi la vista, questi due umani potrebbero presto trasformarmi in mostri o fantasmi pronti ad assalirmi.

Tuttavia non posso scoraggiarmi proprio adesso, cerco di riprendere la calma, anche se molto difficilmente.

Adesso che sono più tranquilla posso notare in miglior modo i cadaveri appesi all'armadio, ma non riesco a concentrarmi sui loro occhi per più di pochi secondi.

Torno a guardare i due umani, con lucidità.

Perché mi avete rapita? Cosa volete da me?

la voce, sebbene voglia chiederlo in modo deciso, è tremante, e lo sguardo è pieno di Terrore.

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Jeremiah

Mentre era alla ricerca di qualcosa di utile nelle quattro camere da letto, Jeremiah sente delle urla provenire dal piano di sotto. Maledizione! E adesso cosa succede? Che abbiano trovato chi ci ha rapiti?. Chiudendo la porta della ultima stanza che stava investigando, Jeremiah corse giu' dalle scale in direzione del rumore, preparando mentalmente una invocazione da scagliare contro chiunque si mostrasse ostile. Vede le due persone con le quali si e' svegliato in quello strano posto , in piedi di fronte a una porta, da dove sembra provengano le urla..gli danno le spalle. SI avvicina lentamente, senza far rumore, cercando di vedere chi o cosa c'e' dentro quella stanza aperta...sulle labbra le parole di un incantesimo...

DM

Spoiler:  
Azione preparata Tocco del Ghoul
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Loria

Squadro' velocemente la stanza e ascoltando la ragazza reagendo con somma freddezza ai corpi, solo una leggera curiosita' per il loro stato. Magie andate male volontariamente o no, ed ora rincariamo la dose con questi tre cadaveri. Tanta magia nell'aria, in grande anarchia non e' mai un buon segno. In ogni caso la ragazza non e' armata e un incantatore difficilmente lancia magie in stato di shock: posso controllare i corpi in sicurezza. Sono un pezzo importante del puzzle secondo me.

Abbassato il palmo si avvicino' ai cadaveri per scrutarli con cura e cercare tracce di magia stantia permeare in loro. Concentrandosi per carpire eventuale energia pronuncia nuovamente alcune parole arcane e scruta i corpi. Mentre parla si rivolge distrattamente a lei.

Ragazza, calmati. Ti ho appena chiesto IO se ci hai rapiti. Non certo il modo usuale di un sequestratore di presentarsi, non trovi?

Eseguito il controllo fece un passo verso la ragazza, allungando un braccio ma tenendosi ad un metro da lei.

Stai bene? Mi chiamo Loria Felf e sono di Tamram.Sei ferita? Graffi e tagli anche piccoli? Sangue?

Il tono e' deviso anche se con un leggero allarme per la ragazza.

Spoiler:  
Detect magic XD ancora XD
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Benforst

Udendo il grido, il guerriero abbandona il telo bianco della mobilia e corre dietro alla ragazza (Loria). "Sciocca ragazza! Le avevo detto di starmi vicino...!!", pensa mentre la raggiunge velocissimo, stringendo la mazza e abbandonando ogni prudenza. Ma quando giunge anch'egli nella stanza, si ferma ad osservare la scena che gli si para davanti.

Loria è calma, e si avvicina all'elfa completamente in preda al panico... ma quella stanza è abominevole.

I tre cadaveri nell'armadio gelano il paladino, togliendogli dal corpo ogni emozione come un vento ghiacciato. Al di sotto dell'elmo, il suo sguardo si fa cupo, e di nuovo il cuoio dei guanti scricchiola nella morsa forte con cui Benforst stringe la sua arma.

Non serve avere doti eccezionali per rendersi conto del sadismo e della perversione di colui che ha potuto fare una cosa del genere, e lo sguardo di assoluto terrore dell'elfa può solo lontanamente testimoniare l'orrore che ha sofferto rimanendo chiusa per chissà quanto tempo in una stanza del genere...

Benforst si avvicina, assieme a Loria, alla creatura impaurita, e pronuncia in tono più calmo che può, allontanando la mazza e sfilandosi l'elmo:

"Madamigella Figlia della Stirpe di Luna, non abbiate paura, non giungiamo con meschini propositi! Non siamo i suoi carcerieri, mi creda! Siamo prigionieri in questo luogo d'orrore e il nostro proposito è di abbandonarlo, e di condurre chiunque sia prigioniero di questa follia al sicuro con noi... non deve temere, madamigella! Guardate, guardate il simbolo sul mio acciaio! E' la Dea del Valore che guida le mie mani! Di Iomedae sono il servo, e questo vi basti per capire che nè da mè nè da questa coraggiosa fanciulla che è mia compagna dovete temere alcunché!"

Prima di avvicinarsi ulteriormente, per non far innervosire l'elfa evidentemente sotto profondo shock, Benforst si ferma a qualche metro da lei, aprendo le braccia in atteggiamento amichevole, per rassicurarla sulle suo intenzioni pacifiche. Un debole sorriso di incoraggiamento si dipinge sul suo volto, per cercare di infondere un po' di serenità e fiducia nell'elfa sconvolta...

@ DM

Spoiler:  
Benforst cerca di infondere un po' di quella forza d'animo che lo contraddistingue alla povera fanciulla... forse l'Aura di Coraggio può essere d'aiuto?
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