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[Sir Daeltan Fernagdor] I Sette Scudi - Gruppo B


Sir Daeltan Fernagdor

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Povera principessa... che destino crudele gli è toccato in sorte... Ma forse può essere liberata. Dal bacio di un cavaliere da cuore puro...

Il ragazzo riflette sulle parole del piccolo giocoliere. Un po' scettico sul suo ruolo, ma poi deciso.

Forse io posso salvarla! Disse a mezza voce, tra sé e sé il giovane. Il volto gli si illumina al pensiero di poter aiutare quella dolce fanciulla in difficoltà.

Quale peccato di orgoglio oso innalzare pensando a me come un cavaliere dal cuore puro. I miei errori si riversano su di me, no, non so degno. Il volto del ragazzo si incupisce subito dopo.

E poi come posso pensare di baciare Principessa. Io non so come si fa. Non l'ho mai fatto prima. E se non baciassi bene? Non è bello dar a questa fanciulla un simil dispiacere. E poi non potrei mica prenderla in sposa. Ho una pericolosa missione da compiere. E non voglio lasciare sola una donna, come fu per mia madre.

Il volto del ragazzo ritorno serio e gli occhi fissi sulla rana esprimevano il sincero desiderio di aiutarla.

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Quando il piccoletto eccentrico passa in rassegna con lo sguardo gli avventori, per capire chi abbia "puntato i riflettori" su di lui, gli faccio l'occhiolino con fare complice. Poi mi rivolgo al mio amico dalle orecchie a punta, sottovoce.

"Non ti sta vagamente sulle palle quel guitto? Dico, perchè maltrattare un rospo in quel modo?"

Irritato, mi faccio incontro allo Gnomo, e, sovrastandolo con barba, puzza e cenci vari, lo scruto serio.

"Stai esagerando, guitto. Prima eri divertente, ma adesso la stai tirando per le lunghe. E non mi và che tratti 'sta povera bestia come un balocco. Toh, prendi, sei stato bravo, te la sei meritata."

Gli allungo una moneta di argento e rimango fermo nella mia posizione. Bestio è al mio fianco, e guarda con occhi imploranti il rospetto, scodinzolando.

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CHI se non un grezzo umano può aspirare a baciare una rana? Che tristezza di spettacolo. 5 monete di rame che quel rospo truccato è il famiglio del piccoletto, o non sono più Valeer, io!

Mentre mi dirigo al posto, rispondo velocemente al venerabile druido

Per il Signore della Creanza, ma non potrebbe esprimersi meno scurrilmente?

Condivido i tuoi sentimenti, questo spettacolo non merita più la nostra attenzione. Meglio se ci andiamo a godere un po' di cibo caldo.

Mi siedo, osservo gli individui nella taverna e poi, alla cameriera, faccio garbatamente: Gradirei un po' di zuppa, per piacere.

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Al vedere che nessuno degli avventori si avvicina per baciare Principessa il mio entusiasmo scema velocemente.

Bah che pubblico difficile..

All'udire le parole irritate di Jemil quasi gli scoppio a ridere in faccia.. Maltrattata principessa? hahaha non conosco essere più pigro e più coccolato di lei in tutto il ducato!!

Ovviamente tutto quello che esce dalla mia bocca è un educato Grazie signore nel prendere la monetina che poi faccio abilmente scomparire in una tasca.

Ok a quanto pare è ora di terminare lo spettacolo sussurro a Principessa.

Poi proseguo ad alta voce rivolgendomi alla platea:

Nessun di voi baldi giovani è di cuore puro o nessuno di voi è attratto dalle ricchezze che questa Principessa può offrire? In ogni caso avete perso la vostra occasione! Racchiudo tra le mani Principessa faccio un po' di scena e quando le riapro lei non c'è più.

Faccio un gesto arcano e mormoro Che Lada vinya e di colpo la mia immagine camuffata si moltiplica intorno a me. Poi riprendo le mie normali sembianze con i soliti e sgargianti abiti molti colore. Un attento osservatore riesce a notare la testa di Principessa che sbuca da una tasca delle vesti.

E questo è per voi signori e signore, siete il miglio pubblico che abbia mai avuto!! E inizio a battere le mani. Mentre faccio ciò comando le luci che stavano vorticando intorno a me di andare a "salutare" tutti gli avventori della locanda (ciò fanno un rapido giro intorno ala corpo di ognuno). Smetto poi di battere le mani e andando al tempo del battito della folla (sempre che stiano continuando) improvviso un balletto e giro tavolo per tavolo col cappello girato a raccogliere le eventuali offerte.

Terminato ciò me ne torno nel "camerino"dove pongo fine a tutti gli incantesimi ancora attivi. Ne esco dopo qualche minuto quando sento che la sala si è calmata e vado a prendere posto di fianco a Nicolas e tutto allegro gli faccio:

Allora piaciuto lo spettacolo?

@Dm

Spoiler:  
L'ultimo incantesimo che utilizzo è immagine speculare, vedi tu quante immagini creo (è 1d4)
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Questo qui è un pò suonato.

Me ne torno vicino all'elfo che ha ordinato una ciotola di zuppa. Approffitto della presenza dell'oste per ordinare.

"Gradirei, se possibile, una ciotola di stufato di cinghiale. Con un pò di vino, per buttarlo giù, per cortesia."

Poi mi rivolgo a Gormund.

"Beh, caro lei, tutto sommato non è stato uno spettacolo malvagio. Quasi quasi gli offro un gotto di vino, al guitto! Che ne dici? Ti ho visto abbastanza contrariato!"

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Davvero uno spettacolo coi fiocchi! Se non fosse stato per il trucco della rana in cui non è cascato nessuno, avrei detto che è il migliore spettacolo a cui abbia assistito! Faccio i complimenti a Wanny quando torna a sedersi al banco vicino a me. Ora avrei voglia di bere fino a dimenticarmi come si scrive il mio nome, sei con me? Gli dico poi guardandolo negli occhi e ridacchiando. Senza aspettare risposta tracanno il boccale di vino e mi abbandono ad una grande risata. Erano giorni che non bevevo un bel boccale di vino!

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Secondo l'etichetta, attendo pazientemente che sia servito anche il pasto del mio commensale prima di cominciare a mangiare.

Contrariato dite? Ma no: per mio conto potrei essere infastidito, ma almeno la pagliacciata ha avuto il merito di scaldare un po' l'atmosfera.

Bevo un minuscolo sorso di vino, che colma ancora più della metà del mio boccale.

Gli gnomi, che razza bizzarra. Una delle razze più versate per l'Arte (dopo gli elfi, s'intende), abbastanza longeva per esplorarla in lungo e in largo, ma perdono tempo con futili scherzetti ed illusioni.. Illusioni! Puah! Ciò nonostante il piccoletto rimane un collega, forse vale la pena di approfondire la sua conoscenza.

Torno a rivolgermi a Jemil, dopo aver dato l'aria di valutare ciò che sto per dire:

Sono proprio d'accordo con voi! Perché non invitiamo i due laggiù a sederci al nostro tavolo? Accennando allo gnomo e al giovinetto impetuoso di poco fa.

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Alla fine il giocoliere non carpisce le mie intenzioni e la povera principessa è condannata a rimanere una rana, ciò mi angustia. E proprio mentre soppesavo questi pensieri ed ero distratto la bella locandiera si siede al mio tavolo domandandomi il perchè di tanto turbamento.

Rialzo lo sguardo e guardando i suoi begli occhi subito un evidente calore mi divampa in volto.

Ehm... No, gentile donzella. So.. sono corrucciato per la sorte maligna che è toccata alla po..povera principessa.

Le parole stentano ad uscire dalla mia bocca, imbarazzato e innervosito dalla vicinanza della ragazza.

La lo..locanda è un bel posto, caldo e ac..ccogliente. Dico stringendomi nelle spalle. E poi servite dell'ottimo brodo.

Abbasso lo sguardo un po' spaesato per non saper che dire e che fare, desolato per aver arrecato preoccupazione alla ragazza.

Spe..ro mi perdoniate, non era mia intenzione a..arrecarvi preocc...cupazione.

Nel frattempo le luci del piccoletto vengono a farci visita illuminando dolcemente il bel viso della ragazza che appare ancora più bella agli occhi del giovane cavaliere il cui sguardo diventa trasognato a quella visione.

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Mharwa scoppia in una fragorosa risata. Una principessa quella? No, no, state tranquillo, messere, non si tratta che d'un rospo, un rospo nato rospo che rimarrà rospo... Grazie per i complimenti alla locanda, ma è il nostro lavoro. Non dovete scusarvi di nulla. Se avete bisogno di un posto per dormire, abbiamo delle stanze, di sopra, non costano molto. Ma smettete di preoccuparvi... Non siete a un esame di etichetta, né di combattimento con la spada "nello stile dell'aquila infreddolita", o qualche altro nome del genere che voi cavalieri inventate sempre... Rilassatevi!

Si rialza, a un cenno del padre, che la richiama con un cenno.

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Dopo essermi accomodato di fianco a Nicolas faccio uscire Principessa dalla tasca e la poso sul bancone di fronte a me e le faccio:

Eh mi spiace Principessa stasera niente baci per te! Poi scoppio in una fragorosa risata. Poi passo alle presentazioni: Principessa m questo giovanotto è il mio nuovo amico Nicolas Bryan Dustin McMawderan, Nicolas, questa è Principessa, il mio famiglio!

E ora beviamo e festeggiamo! Alzando un po' la voce per farmi sentire dalla cameriera: Mharwa! Quando hai finito di intrattenere quel baldo giovane portaci un po' di vino per favore!

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Piacere di conoscerti Principessa! saluto sorridendo alla rana posata sul bancone.

Se non ti dispiace Wanny dico poi al mio nuovo amico il primo giro lo offro io, per ringraziarti dello spettacolo che ci hai offerto.

Aspetto dunque che arrivi da bere, colmo i bicchieri e sollevo il mio dicendo Alla nostra salute, all'amicizia nata questa sera e alla bella Mharwa! Detto ciò scolo d'un fiato il vino e con una fragorosa risata me ne verso dell'altro.

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"Gustati quella zuppa, che fredda fa schifo!"

Apostrofo il mio compare che sembra stia aspettando che servano anche me, prima di mangiare. Lancio un'occhiata allo gnomo che ha fornito l'esibizione. Alzo la voce per invitarlo al nostro tavolo.

"Oh, Guitto! Venite un pò a sedervi qua, te e il tuo amico, che vi offro da bere!"

Bestio mi poggia il muso sulla gamba. Comincio ad accarezzargli il testone e mi rivolgo di nuovo a Valeer.

"Questo zuccone qua è un grande cane. Molto migliore di tanti individui che ho conociuto. Lui non ti tradisce. E non è poco."

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Sto bevendo tranquillamente del vino quando le parole "magiche" vengono captate dalle mie orecchie Vi offro da bere... Ci offre da bere? Da bere?!

Non c'è nemmeno bisogno di dirigere i miei passi, in un lampo mi trovo già accanto al signore che prima mi ha toccato il sedere Devo ricredermi sul suo conto signore... Spero che ciò che è accaduto poco fa sia solo un lontano ricordo. Ad ogni modo il mio nome è Nicolas Bryan Dustin della casata McMawderan, ed è un piacere conoscerla. Dico con fare pomposo porgendogli la mano.

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Conscio del profondo legame che lega Bestio al suo compagno, sorrido e accarezzo il cane con la mano guantata.

Questi due sono così accomunati che condividono lo stesso travolgente olezzo! Beh, ormai questo guanto è da lavare..

Mi rivolgo a Jemil.

Siete fortunato ad avere un compagno di viaggio così leale. Nei miei viaggi non ho mai avuto qualcuno che rimanesse con me fino alla fine.. una cosa che ho sempre considerato come il prezzo per la vita che ho scelto.

Si avvicina il giovanotto impetuoso di prima all'offerta del mio commensale. Questi individui, che danno l'impressione di buttarsi a capofitto anche in angustissimi sotterranei nanici, mi danno un leggero senso di fastidio. Quello in piedi vicino al nostro tavolo non fa eccezione.

In realtà avrei preferito giungesse qui lo gnomo..

Poi, vedendo che mi ignora mentre porge la mano solo al puzzolente druido, monto su tutte le furie.

Trattarmi male in questa locanda è diventata ormai un'abitudine? Ma insomma!

L'etichetta però mi impone di rimanere composto, quindi cerco di attirare l'attenzione del giovinetto con uno schiarimento di gola.

Ehm, ehm..

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Al sentire il richiamo del vecchio mi si drizzano le orecchie e illuminano gli occhi! Allora la mia esibizione è piaciuta!! Abbastanza da farmi offrire da bere! Mi giro verso Nicolas per chiedergli conferma per accettare la 'offerta ma non c'è più.. è già là a presentarsi! Che tipo... Perciò scendo dallo sgabello, mi sistemo principessa su una spalla e raggiungo senza perdere altro tempo il vecchio e l'elfo.

Quando arrivo nei pressi del gruppo mi fermo un attimo, esibisco un profondo inchino molto teatrale: Buona sera signori! dopodiché mi siedo al loro tavolo e riprendo rivolgendomi al vecchio e all'elfoOra signori dobbiamo risolvere una questione inizio con fare serio vedete io mi trovo in svantaggio nei vostri confronti: voi sapete il mio nome ma io non conosco il vostro... dopo una breve pausa ad effetto riprendo sorridendo vogliamo rimediare?

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"Non è una bella cosa, la solitudine. Un giorno ti renderai conto che nulla, neanche la tua preziosa Arte, vale il calore di un abbraccio o la gioia di un sorriso. Sei giovane, e hai ancora tempo per cambiare."

Il tono serio e da puro vecchietto, usato per replicare all'Elfo, lascia presto spazio ad una nota più beffarda, quando lo spasimante della locandiera fa la sua altisonante presentazione.

"Cacchio! Uno dev'essere proprio ricco per portare un nome del genere! E anche per essere così ruffiano! Bel tipetto la oste, eh? Siediti. Sono Jemil, e basta."

Sorrido a lui ed allo gnomo sopraggiunto. Gli rispondo.

"Sono Jemil anche per te. E ora ci scoliamo un bel pò di veleno, cosa ne dite?"

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