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OGL o non OGL


Blackstorm

Messaggio consigliato

La 4e al contrario delle precedenti edizione è un gioco tecnico, non narrativo, quindi non puoi giustificare o limitare meccaniche durante le partite, le adotti e basta, nel bene e nel male, non esiste alcuna interpretazione del potere, è cosi, stop.

Quindi se nella mia campagna non desiderassi la presenza degli psionici dovrei comunque subirne la presenza, volente o nolente?

Se invece fai riferimento a limiti durante una sessione di gioco, allora credo ti sia sfuggito che in qualunque gioco si stabilisce prima che cosa sia ammesso e cosa no, è una banalità.

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Quindi se nella mia campagna non desiderassi la presenza degli psionici dovrei comunque subirne la presenza, volente o nolente?

Se invece fai riferimento a limiti durante una sessione di gioco, allora credo ti sia sfuggito che in qualunque gioco si stabilisce prima che cosa sia ammesso e cosa no, è una banalità.

Non confondiamo; una volta le scelte dei manuali erano dettate da due necessità: coerenza con il setting e potere in mano ai giocatori. Adesso con 4e la seconda problematica è risolta, mentre la prima ovviamente dipende dal gruppo e dal master.

Se posso dire la mia personale opinione, il master dovrebbe sempre e comunque, in qualsiasi edizione, venire in contro alle necessità e alle "voglie" dei giocatori. Molto utili a tal proposito sono le sedute iniziali di preparazione, dove il master fornisce le linee guide della proprio setting ai giocatori ed INSIEME si trovano le collocazioni dei personaggi e le loro motivazioni.

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non narrativo [...] non esiste alcuna interpretazione del potere, è cosi, stop
Mi permetto di dissentire, perché più che in ogni altro D&D viene lasciata libertà.

Anche per l'azione del potere, mentre con le altre edizioni le magie erano descritte con le azioni e le componenti necessarie, in quarta i componenti e la descrizione sono lasciate all'immaginazione del gruppo. Ovviamente non le interpretazioni delle meccaniche.

Non confondiamo; una volta le scelte dei manuali erano dettate da due necessità: coerenza con il setting e potere in mano ai giocatori. Adesso con 4e la seconda problematica è risolta, mentre la prima ovviamente dipende dal gruppo e dal master.
Oh, allora non sono l'unico ***** che l'ha vista in questo modo!
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Allora capiamoci, qui si sta parlando di OGL e GSL.

I problemi li hanno entrambe le licenze IMHO, ma sono diametralmente opposti perché sono diametralmente opposte le licenze.

La OGL era troppo aperta, dava la possibilità di fare qualsiasi cosa e quindi creava una curva di qualità di materiale enorme; ma non c'entra col bilanciamento. E' quel motore di gioco che è sbilanciato di default e quindi non può ovviamente far sviluppare materiale che non segue quella che è in fondo una filosofia di costruzione ("il gioco per professionisti" come disse l'uomo del Monte).

Inoltre la possibilità di modificare completamente il sistema del gioco ha premiato alla fine più quelli che hanno osato col motore del sistema (vedi il già citato M&M) rispetto a quelli che hanno osato nel produrre materiali davvero di dubbia utilità (nonché gusto).

[Non inserisco Pathfinder in questo discorso perché non contemporanea con la 3.x ma successiva.]

La GSL (che in verità è più simile alla d20LS che alla OGL) è, come ha già detto Submloc, stata organizzata malissimo. Come tutta la 4e del resto, il "marketing" e tutto quello che è progettazione (non regolistica, ma editoriale) del gioco ha subito enormi alti e bassi. Inoltre, cosa non da poco secondo me, per produrre in maniera regolare materiale compatibile alla GSL bisogna fare domana alla Wizard ed essere accettati tra coloro che possono produrre materiale compatibile.

Questo però non ha completamente impedito di produrre materiale compatibile, ma ha impdito di produrre un regolamento parallelo (stile M&M o True20), cosa che ha di fatto passare il mercato da un monopolio di fatto ad una concorrenza tra motori di gioco effettivamente diversi.

Ovviamente essendo il motore 4e molto più solido e soprattutto basato su un concetto diverso (poche regole molte eccezioni) anche i prodotti compatibili sono più bilanciati rispetto al resto del gioco.

Quindi il problema non è tanto la qualità della produzione in se, ma il fatto che essa dipenda dall'accessibilità della licenza stessa; è credo che proprio su questa cosa si svilupperà la futura licenza della prossima edizione.

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Ciò non toglie che avere una sola fonte sia avere POCO, rispetto ad avere un sacco di fonti... Se quella unica fonte mette fuori materiale al di sotto delle aspettative, il gioco ne risente, se ne mette fuori di decente, ne guadagna, ma è una lotteria ogni volta...

avere poco quando la fonte di cui parli è la wizard significa non tenere conto di quanto ha chi gioca ad altri GdR: infinitamente meno. E qualora la wizard dovesse fare manuali scarsi il gioco sarebbe scarso e basterebbe cambiarlo (come è successo a voi: avete trovato la 4° scarsa e siete migrati a pathfinder. Avreste forse preferito che la paizo facesse manuali, diciamo avventure, per la 4°?). Guardando a quello che è successo invece vedo che la wizard ha emesso ottimo materiale, diciamo per la 3° così non vi confondete, mentre le "altre fonti" pessimo salvo le dovute eccezioni.

Una OGL sarebbe anche una garanzia per noi consumatori finali, tra l'altro, perchè, visto il precedente creato dalla 4e con Pathfinder, la Wizards sarebbe COSTRETTA a produrre una 5ed decente, pena il rischiare di essere defenestrata da un concorrente con le idee più chiare che la batta con le sue stesse armi pubblicando materiale migliore o perlomeno più gradito...

direi invece il contrario... se non ci fosse la OGL la wizard dovrebbe avere paura che qualcuno produca un gioco più apprezzato per il quale non serve comprare neppure il core di D&D. La OGL ha permesso il monopolio della wizard dove la altre case editrici preferivano vivere nell'ombra piuttosto che provare a fare un nuovo GdR concorrente

ho però 10 anni di esperienza con la 2ed e con la limitata disponibilità di materiale extra che non fosse da manuali ufficiali e riviste ufficiali (ancor più limitata dal fatto che non c'erano supporti online all'epoca), per cui so di cosa parlo quando dico che la scelta data dalla OGL è stata una vera manna per i giocatori: chiunque poteva trovare qualcosa di utile, interessante o semplicemente bello sul mercato, a prescindere da quali fossero i suoi gusti personali e il suo stile di gioco, anche senza affidarsi al materiale ufficiale...

pure io ho esperienza con la 2°ed ed ero ben contento di avere altri GdR diversi mentre trovavo scadenti e inutili supplementi non ufficiali sia per la loro scarsa qualità, sia per la loro scarsa compatibilità, sopratutto, ma non esclusivamente, con il nuovo materiale ufficiale. leggi anche qui sotto

Anche io sarei favorevole ad una licenza più aperta, alla fine mi ha dato anche la possibilità di giocare in una delle ambientazioni che più mi piacciono: il Magnamund di Lupo Solitario

Vedi, è questo il tipo di ragionamento errato. Non è vero che la licenza ti ha dato la possibilità di giocare lupo solitario. lalicenza ti ha dato la possibilità di giocare lupo solitario d20. Senza licenza probabilemnte avresti giocato lupo solitario non d20. Sicuro che sarebbe stato peggio?

Che elementi puoi riportare a beneficio di chi non conosce bene i Dragon/Dungeon degli ultimi 4 anni per affermare che si tratta di roba ottima al di là delle opinioni?

che sia usato abitualmente, al pari dei manuali, a differenza di quello delle riviste 3.x che sarai l'unico a conoscere o quasi. Per cominciare è bilanciato

Io sul tema ho una certa esperienza, specie sui forum d'oltreoceano, e ti posso assicurare che la domanda che citi era nella stragrande maggioranza dei casi tesa a verificare che il DM avesse accesso ai manuali che sarebbero stati menzionati, e che egli consentisse determinati splatbooks, tra i quali moltissimi WotC

si, il problema è la risposta: tutti quelli ufficiali oppure tutti quelli ufficiali tranne x e y. Rare volte vengono nominati manuali non ufficiali.

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Vedi, è questo il tipo di ragionamento errato. Non è vero che la licenza ti ha dato la possibilità di giocare lupo solitario. lalicenza ti ha dato la possibilità di giocare lupo solitario d20. Senza licenza probabilemnte avresti giocato lupo solitario non d20. Sicuro che sarebbe stato peggio?

Mi spiace Thondar, ma prima della licenza open, non si sentiva nemmeno vociferare circa un gioco di ruolo su Lupo Solitario :) Quindi sono sicuro che sarebbe stato peggio, perché quel gioco non sarebbe mai esistito, con molta probabilità ;-)

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Sesbassar

Forse perché prima della licenza OGL i libri gioco erano ancora in commercio e vendevano :) [sto ovviamente scherzando, dovrei fare ricerche in merito per saperlo con certezza].

Scherzo a parte, quello che affermi (cioé che senza d20 non sarebbe uscita l'ambientazione di Lone Wolf): non lo puoi sapere con certezza.

Se proprio vogliamo prendere un esempio di un'altra famosa saga fantasy Il Trono di Spade è stato prodotto con addirittura 3 regolamenti differenti, edito dalla Goo con il Tristat (versione Deluxe che conteneva anche la versione OGL) e d20, e adesso dalla Green Ronin.

Però diciamo che avere la pappa pronta e una serie di persone che pensavano che il d20 fosse l'unico sistema di gioco esistente (ancora oggi esistono persone che associazione GDR con D&D) ha smosso molte case a fare investimenti sulle licenze, infatti ci si è trovati con conversioni come Conan o come gli Iron Kingdom.

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Sesbassar

Forse perché prima della licenza OGL i libri gioco erano ancora in commercio e vendevano :) [sto ovviamente scherzando, dovrei fare ricerche in merito per saperlo con certezza].

Scherzo a parte, quello che affermi (cioé che senza d20 non sarebbe uscita l'ambientazione di Lone Wolf): non lo puoi sapere con certezza.

Però fino ad allora non è uscito niente, mentre invece con d20 è uscito, e di questo sono più che certo :D Non possiamo sapere neanche il contrario comunque (e quindi che sarebbe uscito qualcosa con un altro regolamento, e ancor meno che questo fantomatico regolamento sarebbe stato più adatto). ;-)

Purtroppo quando è uscito i librigame di Lupo Solitario erano fuori stampa da un pezzo :)

Ad ogni modo la mia risposta che tu citi non tiene conto del mio primo post:

Anche io sarei favorevole ad una licenza più aperta, alla fine mi ha dato anche la possibilità di giocare in una delle ambientazioni che più mi piacciono: il Magnamund di Lupo Solitario

Se una licenza più aperta porta alla costruzione di più giochi, anche con lo stesso sistema, a me fa piacere, a maggior ragione se l'ambientazione mi è molto cara ;-)

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Mi spiace Thondar, ma prima della licenza open, non si sentiva nemmeno vociferare circa un gioco di ruolo su Lupo Solitario

pensare che senza licenza tutte le case editrici sarebbero state a guardarsi negli occhi penso non sia molto realistico.

Il problema è che paragonate quello che è uscito in d20 a... nulla. Se non ci fosse stata la licenza non ci sarebbe questo o quello...

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la stessa cosa si può fare tranquillamente con la 4a
No, al contrario si può fare SOLO con la quarta. Con le altre edizioni si tratta della ricerca di un nuovo incantesimo e prevede le sue regole.

Jettolo, ho solo precisato la cosa. Ho capito quello che intendevi. ;)

Forse ho troppo ristretto la citazione, ma intendo che D&D 4 è molto narrativo, più delle altre edizioni. Era in questo che dissentivo, non sulla parte dopo.

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pensare che senza licenza tutte le case editrici sarebbero state a guardarsi negli occhi penso non sia molto realistico.

Il problema è che paragonate quello che è uscito in d20 a... nulla. Se non ci fosse stata la licenza non ci sarebbe questo o quello...

E non ti pare di fare costruzioni sul nulla anche a te? "Se non ci fosse stata la licenza ci sarebbe stato questo e quello perché le case editrici non sarebbero rimaste a guardarsi negli occhi". :) Non abbiamo la palla di cristallo, e, proseguendo sul mio esempio, prima del d20 Lupo Solitario non è mai stato adattato a gioco di ruolo (nemmeno nei suoi momenti di apice come vendite). Questo vuol dire qualcosa evidentemente. L'OGL ha dato l'opportunità a molti di mandare alle stampe manuali con ambientazioni, che senza probabilmente non avremmo visto, dato il traino forte fornito da D&D al d20 system in quel periodo.

Poi se uno voleva farsi un sistema nuovo e basarci un'ambientazione poteva farlo lo stesso, o no? Non mi pare che dopo D&D 3.0 non siano usciti altri giochi di ruolo con sistemi non d20. L'OGL ha dato semplicemente opportunità a chi voleva stampare un'ambientazione ma non aveva gli strumenti per costruirsi un sistema ex novo, di poter far stampare un manuale. Dare opportunità in più è una cosa negativa? Da quando? o_O

PS: Per quel che riguarda poi nello specifico Lupo Solitario, avrebbe avuto senso stamparlo unicamente come ambientazione o costola di D&D (e il d20 system fungeva perfettamente a questo perché lo accomunava al D&D allora in circolazione), visto e considerato che nacque come l'ambientazione di D&D di quando ci giocava Joe Dever.

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proseguendo sul mio esempio, prima del d20 Lupo Solitario non è mai stato adattato a gioco di ruolo (nemmeno nei suoi momenti di apice come vendite).
Magari proprio per quello non erano interessati... Guarda che prima della OGL non esisteva solo D&D, come già detto, sarebbe uscito ugualmente ma con un sistema diverso. Magari con sistema d10, come i libri insegnano. ;)

Poi non so cosa usa, ma direi che avrebbero dovuto mantenere il sistema di perdita PF quando si usa la magia, qualcosa diverso dall'uso della magia di D&D.

Anche il combattimento, si basa su differenza di prestazione e non di tiro contro CA in modo puro.

Dare opportunità in più è una cosa negativa? Da quando? o_O
Da quando escono le peggio cose, che rendono il gioco un porcile. Perché dire "non voglio questo, questo e quest'altro" è possibile, ma l'immagine del gioco è quello che creano anche gli altri su cui non hai controllo.

PS: Per quel che riguarda poi nello specifico Lupo Solitario, avrebbe avuto senso stamparlo unicamente come ambientazione o costola di D&D (e il d20 system fungeva perfettamente a questo perché lo accomunava al D&D allora in circolazione), visto e considerato che nacque come l'ambientazione di D&D di quando ci giocava Joe Dever.
La prossima volta che lo vedo in ufficio lo femo e gli chiedo conferma. A me il sistema della magia dei libri non sembra assolutamente simile a D&D, qualcosa che mi sembra improbabile come affermazione.

Proprio tu contraddici: se avrebbe avuto senso stamparlo come ambientazione (che poi dobbiamo vedere quanto le due compagnie lo avrebbero permesso: il marchio è troppo importante per farlo sembrare una cosa legata a D&D), perché hanno fatto un nuovo gioco?

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  • Amministratore

Arrows:

Dever developed the world of Magnamund from 1975 to 1983 as a setting for his Dungeons and Dragons campaigns. Originally called "Chinaraux", the world consisted of only northern Magnamund. The Kai lords are like "psionic rangers with special powers bestowed upon them by their gods". An individual book took 9 weeks to write, with three for mapping and plotting, and then 6 weeks of writing the story, creating an average of 12 entries per day.

Io ho la sensazione che in questa discussione ci stiamo andando a infilare in una strada senza uscita. Capisco che per ora non c'è molto da discutere riguardo alla 5e, ma cerchiamo di non perderci in discussioni tanto per.

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Personalmente credo che a prescindere dal tipo di licenza dovrebbe cambiare l'ottica di DND. Mi spiego: per come lavora la wotc che ama sfornare manuali su manuali la cosa preferibile sarebbe creare un X numero di manuali (i meno possibili) con la quale spiega solo le meccaniche e fornisce alcuni dati di mostri,ecc e dove spiega come implementare il regolamento nelle ambientazioni. Così da un lato la wotc potrebbe sfornare ambientazioni a iosa (e forse farle anche coerenti con le vecchie edizioni-vedi fr) e in più offre la possibilità di creare un "substrato" di setting, anche esterni alla wotc, più o meno validi ma che si appoggiano esplicitamente alle loro regole.

Secondo me il fatto che cerca di "mischiare" setting e regole crea solo confusione sia negli acquirenti che nelle varie collane di riviste che gli ruotano attorno. Darksun, FR, Eberon, Lupo solitario, e tante altre che sono uscite sia sulle riviste che da altre case editrici porta un mucchio di regole che a volte possono cozzare.. Perchè tanto vale non prendersi "l'onere" di fare direttamente tutte le regole e lasciare la parte dei setting in altri manuali?

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  • Amministratore

Dire che tutto quello che si è prodotto negli ultimi 10/15 anni sia merito della licenza OGL a mio parere è una sciocchezza.

Negli anni ottanta esistevano decine e decine di gdr senza alcuna licenza OGL.

Che poi alcune case editrici abbiano visto la possibilità di fare soldi grazie alla licenza OGL e allo sfruttamento del regolamento di D&D quello è un altro discorso.

Quando a metà 1999 la WotC annunciò la licenza essa non fu accolta affatto bene. Molti ritenevano che avrebbe appiattito il mercato dei GdR su un tipo di gioco e regolamento D&D-style. Divertente vedere che dopo 13 anni i giocatori si lamentano se l'OGL non c'è.

Altra sciocchezza è pensare che D&D 3a Edizione abbia avuto successo per via della licenza OGL.

Come già detto in altri topic la congiuntura che si è venuta a creare in quel preciso momento storico avrebbe fatto vendere D&D anche se avessero ristampato la 2a Edizione cambiano dieci righe. Oltre a quello va riconosciuto alla WotC di allora di avere fatto un'ottima campagna marketing.

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Dire che tutto quello che si è prodotto negli ultimi 10/15 anni sia merito della licenza OGL a mio parere è una sciocchezza.

Negli anni ottanta esistevano decine e decine di gdr senza alcuna licenza OGL.

Che poi alcune case editrici abbiano visto la possibilità di fare soldi grazie alla licenza OGL e allo sfruttamento del regolamento di D&D quello è un altro discorso.

Quando a metà 1999 la WotC annunciò la licenza essa non fu accolta affatto bene. Molti ritenevano che avrebbe appiattito il mercato dei GdR su un tipo di gioco e regolamento D&D-style. Divertente vedere che dopo 13 anni i giocatori si lamentano se l'OGL non c'è.

Altra sciocchezza è pensare che D&D 3a Edizione abbia avuto successo per via della licenza OGL.

Come già detto in altri topic la congiuntura che si è venuta a creare in quel preciso momento storico avrebbe fatto vendere D&D anche se avessero ristampato la 2a Edizione cambiano dieci righe. Oltre a quello va riconosciuto alla WotC di allora di avere fatto un'ottima campagna marketing.

Senza nulla togliere agli altri utenti, questo mi sembra il post più sensato della discussione.

Vi ricordate le ludoteche dei primi anni '90? Esistevano centinaia di giochi di ruolo. Gran parte dei quali formata da un singolo manuale, che conteneva un'ambientazione e un set di regole ad hoc. Eventualmente, due o tre manuali accessori. Spesso si trattava di roba poco più che home made, stampata in piccole tirature.

Paragonando quella situazione a dieci anni dopo, alla prima metà dei 2000, quella "biodiversità" era stata spazzata via dall'OGL. Almeno nelle ludoteche: si trovavano giochi OGL, White Wolf, Cyberpunk e poco altro. Gli scaffali dominati da una distesa disordinata di manuali di diversi regolamenti sono un ricordo antico.

Il mercato è stato appiattito per davvero, dall'OGL. Appiattito tantissimo.

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  • Amministratore

Personalmente credo che a prescindere dal tipo di licenza dovrebbe cambiare l'ottica di DND. Mi spiego: per come lavora la wotc che ama sfornare manuali su manuali la cosa preferibile sarebbe creare un X numero di manuali (i meno possibili) con la quale spiega solo le meccaniche e fornisce alcuni dati di mostri,ecc e dove spiega come implementare il regolamento nelle ambientazioni. Così da un lato la wotc potrebbe sfornare ambientazioni a iosa (e forse farle anche coerenti con le vecchie edizioni-vedi fr) e in più offre la possibilità di creare un "substrato" di setting, anche esterni alla wotc, più o meno validi ma che si appoggiano esplicitamente alle loro regole.

Alcuni commenti sparsi:

- La WotC dovrebbe fare più avventure, e possibilmente farle meglio. Questo è un aspetto che va sicuramente riconosciuto a Paizo. Non dico che tutto quello che ha fatto la Wizards faccia schifo, ma di sicuro i prodotti memorabili o comunque buoni delle ultime due edizioni sono pochi (Città della Regina Ragno, Red Hand, le ultime avventure 4e) e tutto il resto sono dungeon crawl supergenerici, che hanno il loro posto nel gioco ma non riescono a veicolare al meglio quello che si può fare con un sistema.

- Le ambientazioni sono sempre una lama a doppio taglio. Ad esempio, si dice che uno dei motivi per cui la TSR stava fallendo è che aveva troppe ambientazioni fuori contemporaneamente in competizione tra loro. Se pubblichi un'ambientazione troppo dettagliata crei una barriera per i nuovi giocatori; se pubblichi troppo poco (diciamo uno/due manuali per setting come la 4e) sei costretto a lasciare troppe cose solo abbozzate. D'altra parte, storicamente D&D è pieno di ambientazioni, e in qualche forma penso che le rivedremo tutte o quasi, visto che sono state una delle cose più richieste in questi anni.

- Il modello di pubblicazione dei manuali è anche quello una bella gatta da pelare. Il fatto è che si potrebbe pubblicare di meno (basta vedere quanti giochi ci sono in giro con un solo manuale), ma anche lì se pubblichi troppo poco crei scontento in una parte del pubblico - è successo in questi mesi con la 4e, ma è successo anche con la White Wolf (che nell'ultimo anno è passata solo ai pdf e tutti ne piangono la morte, si è tirata su solo per l'edizione speciale di Vampiri), con Shadowrun (stessa situazione)... Tano più che se l'edizione sarà modulare come dicono, non avremo di sicuro meno manuali, anzi è probabile che ne avremo di più...

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