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Dubbio: tecniche e ambientazione


lepracauno

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Salve,

mi è venuto in mente un piccolo cruccio...

spesso ai PG si permette di acquisire talenti solo per arrivare a una cdp o per essere più letali ma raramente, e questa è esperienza personale, quasi mai per motivi di interpretazione o legati alla ambientazione...

e così si giustificano talenti senza capo ne coda solo perchè al pg fa figo...

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Principali partecipanti

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francamente, i talenti dei pg li vedo prendere all'80% per ottimizzazione e al 20% per figaggine... e mi va bene così.

Dipende poi cosa intendi tu con talenti senza ne capo ne coda.

Ho visto ladri/maghi vigliacchi con il talento Craven... e ci stava dentro benissimo, sia come personaggio che come ottimizzazione.

Ho visto guerrieri nemici della magia con il talento Mage Slayer... e ci stava benissimo, sia come personaggio che come ottimizzazione...

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si ma quanti nel bel mezzo di una avventura scelgono talenti che concernano poco con l'avventura in corso?

e allora esce il talento X soltanto perchè al livello13 può essere qualche cdp...

anche l'ottimizzazione, quanto può essere corretta? è giusto che il PG si potenzi sempre in ogni occasione?

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lepracauno, capisco benissimo cosa intendi dire, ma non sono d'accordo

anzi, per la precisione, il tuo ragionamento è valido IN TEORIA, ma è completamente impraticabile, ora provo a spiegare perchè, spero di scegliere bene le parole

tu hai parlato di talenti, ma in realtà il ragionamento è estensibile a tutto: abilità, caratteristiche, classi di prestigio, incantesimi, famigli, punti vita, insomma tutto.

posso francamente capire che siano comiche scene come:

- ho ucciso 50 goblin, ora so nuotare

- ho ucciso 50 goblin, ora conosco il piano dei sogni e faccio il planar shepherd

- ho ucciso 50 goblin, ora sono più saggio

- ho ucciso 50 goblin, ora ho un famiglio viso spettrale

- eccetera, questi sono esempi un po grossolani ma è per far capire

come dicevo, il fatto che passando di livello il pg ottiene cose che non c'entrano un beato niente con ciò che ha fatto finora è sicuramente poco ruolistico

MA questo è d&d, il sistema a livelli funziona così, ogni gioco con i livelli funziona così

esistono giochi senza livelli: in quei sistemi usando un'abilità essa si alza, non usandola invece no; quindi migliorano solo le cose che effettivamente il pg usa, e non c'è un "livello generico del personaggio". puoi giocare a uno di questi giochi, lo faccio anch'io

per fare come dici tu bisognerebbe in pratica cambiare tutto il sistema di gioco, e, insomma, si fa prima a giocare a un altro gioco

rispetto la tua opinione, anzi non solo la rispetto, ma idealmente la condivido pure: ma praticamente è impossibile da realizzare

ciò che posso consigliare è che il master ponga magari un veto su alcuni talenti o cdp o incantesimi o famigli o altro che ritiene troppo "fuori trama", ma che siano pochissime cose, perchè creare un background e poi sviluppare il pg come piace è il succo della bellezza del gioco

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effettivamente il sistema a livelli funziona a gradini..non ci avevo pensato...

ma se si permettesse di usare quel determinato talento solo dopo aver preso un periodo di pausa?

a livello di regole non cambiarebbe nulla, solo l'interpretazione ne gioverebbe no?

Certo, ma tieni conto che "si assume" che i pg già si allenino. Nel senso, un guerriero, nei momenti di pausa (voglio dire, non starà ogni secondo a sterminare goblin, no?) si alleni con le sue armi, il mago studi, e così via. Sicuramente, alcuni talenti potresti richiedere un addestramento, è consigliato anche dal manuale, ma altri potrebbero non essere adatti. Ad esempio, ira extra: se combatto uso l'ira, e non ho bisogno di addestrarmi, se non ho mai combattuto prima di prenderlo, beh, potrei scorpire di essere più resistente della media e di poter mantenere la mia frenesia a lungo. Quindi, la tua proposta ha un senso, ma dovresti valutarla talento per talento.

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in generale sono d'accordo.... purtroppo come fatto notare D&D è impraticabile con il concetto di allenamento secondo la logica... a meno che non si giochi una campagna divisa in parti dove ogni parte equivale ad un "passaggio di livello" con una certa pausa tra una e l'altra......

in alcune campagne risulta effettivamente impossibile.

è pur vero che i personaggi si allenano nei momenti di pausa, come è anche vero che in effetti non è sempre "logicamente" applicabile specialmente nei primi livelli dove il gap è minore.

io personalmente immagino la cosa in modo differente......

come dm ho sempre chiesto ai miei giocatori cosa hanno intenzione di far fare ai loro pg e immagino che abbiano il loro percorso già fatto... semplicemente con l'esperienza e il tempo mettono in pratica cio' per cui si sono già allenati e al passaggio di livello sanno come usarlo profiquamente... certo non puo' essere "logicamente" applicato a tutto..... ma purtroppo fatto in modo differente D&D diventanta ingiocabile imho

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Si può anche usare un metodo "ibrido" per aggiudicare livelli, gradi, talenti, eccetera...

Il PG deve specificare in che classe si sta "allenando" mentre sta ancora accumulando punti esperienza per passare di livello... La scelta fatta non potrà essere cambiata fino al successivo passaggio di livello (si potrebbe dare la possibilità di cambiare fintantochè i PE accumulati non siano più di metà del necessario a passare al livello successivo)...

Una volta passato di livello, il PG può spendere PA direttamente solo nelle abilità che ha effettivamente usato durante l'ultimo livello (anche fallendo miseramente), mentre i rimanenti potrà metterli in abilità per cui si dovrà allenare (sfruttando le regole opzionali per l'addestramento)...

Si può concedere di acquisire direttamente gradi nelle abilità di classe di una nuova classe di cui si è appena acquisito il 1° livello (simulando l'addestramento mirato durante l'acquisizione dell'ultimo livello)...

Per i talenti si possono concedere direttamente quelli per cui il PG ha dichiarato di allenarsi prima di passare di livello (avendone già i requisiti), altrimenti servirà addestramento mirato come per i PA (vale anche qui quanto detto riguardo alle nuove classi)...

Per gli incrementi di caratteristica vale quanto detto per i punti abilità: si possono aumentare direttamente le caratteristiche "primarie" del personaggio, ovvero quelle che regolano le sue principali capacità di classe (anche di una eventuale nuova classe) oppure quelle per cui di razza riceve un bonus, mentre per aumentare le altre serve addestramento mirato (addestramento più difficile e costoso per le caratteristiche per cui di razza riceve un malus)...

In ogni caso, il personaggio non potrà passare al livello successivo (ovvero non guadagnerà PE oltre quelli necessari a passare di livello) finchè non avrà speso tutti i PA, acquisito tutti i talenti e applicato gli incrementi rimanenti...

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si ma quanti nel bel mezzo di una avventura scelgono talenti che concernano poco con l'avventura in corso?

e allora esce il talento X soltanto perchè al livello13 può essere qualche cdp...

anche l'ottimizzazione, quanto può essere corretta? è giusto che il PG si potenzi sempre in ogni occasione?

è una scelta che perlopiù resta al giocatore. come già detto non si può pretendere che tutti i miglioramenti di avanzamento di livello siano sempre coerenti con quello che nella pratica viene fatto in gioco. Poi sta allo stile di gioco della campagna e al gusto dei singoli giocatori, magari, avere un'attenzione nello scegliere talenti e abilità principalmente in base a quello che si è praticato. Ma trovo tendenzialmente sbagliato che sia un'imposizione del DM.

L'ottimizzazione credo che sia un sacrosanto diritto di ogni giocatore e che rivesta (in giochi come D&D) uno fra i principali aspetti stimolanti e gratificanti del gioco. Questo vale e dovrebbe essere dunque permesso negli stili più diversi dato che comunque "ottimizzare" non significa automaticamente un approccio esclusivamente gamista, dozzinale, incoerente e poco elevato dal punto di vista interpretativo o narrativo.

Quello a cui semmai si potrebbe fare più attenzione, per dare più rilievo all'ambientazione, da parte del DM, è una scelta dei manuali da permettere, una scelta delle CdP e dei requisiti per potervi accedere che non siano solo "tecnici" ma anche ambientativi (vuoi diventare arciere arcano? devi trovare in gioco un maestro elfico in grado di insegnarti questa rara arte!). Lo stesso potrebbe applicarsi a certi talenti.

Quindi la questione non è: "è giusto e corretto che il PG punti sempre al potenziamento"? dipende infatti dal gusto del giocatore e dallo stile in cui si gioca. Se al giocatore piace potenziare il suo PG è giusto e normale che lo faccia. Se lo stile di gioco scelto è più coerente-realistico-narrativo allora è possibile che il DM voglia intervenire per mettere dei paletti nelle scelte e deviarle verso una costruzione che valorizzi maggiormente quanto avviene "in game".

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è una scelta che perlopiù resta al giocatore. come già detto non si può pretendere che tutti i miglioramenti di avanzamento di livello siano sempre coerenti con quello che nella pratica viene fatto in gioco. Poi sta allo stile di gioco della campagna e al gusto dei singoli giocatori, magari, avere un'attenzione nel scegliere talenti e abilità principalmente in base a quello che si è praticato. Ma trovo tendenzialmente sbagliato che sia un'imposizione del DM.

L'ottimizzazione credo che sia un sacrosanto diritto di ogni giocatore e che rivesta (in giochi come D&D) uno fra i principali aspetti stimolanti e gratificanti del gioco. Questo vale e dovrebbe essere comunque permesso negli stili più diversi dato che comunque "ottimizzare" non significa automaticamente un approccio esclusivamente gamista, dozzinale, incoerente e poco elevato dal punto di vista interpretativo o narrativo.

Quello a cui semmai si potrebbe fare più attenzione, per dare più rilievo all'ambientazione, da parte del DM, è una scelta dei manuali da permettere, una scelta delle CdP e dei requisiti per potervi accedere che non siano solo "tecnici" ma anche ambientativi (vuoi diventare arciere arcano? devi trovare in gioco un maestro elfico in grado di insegnarti questa rara arte!). Lo stesso potrebbe applicarsi a certi talenti.

Quindi la questione non è: "è giusto e corretto che il PG punti sempre al potenziamento"? dipende infatti dal gusto del giocatore e dallo stile in cui si gioca. Se al giocatore piace potenziare il suo PG è giusto e normale che lo faccia. Se lo stile di gioco scelto è più coerente-realistico-narrativo allora è possibile che il DM voglia intervenire per mettere dei paletti nelle scelte e deviarle verso una costruzione che valorizzi maggiormente quanto avviene "in game".

concordo... normalmente come DM lascio piena libertà di razze allineamneto e classi. Al massimo do' delle linee guida su cosa potrebbe essere utile per la campagna.... poi se nessuno ha una particolare abilità che serve.... cavolacci suoi....

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Ma l'idea dell'ibrido di Mad Master?

diventa un pò più lento tutto ma renderebbe il gioco da un certo punto di vista più rilassante... o sbaglio?

Considerate che D&D l'ho giocato per anni e per un buon periodo l'ho considerato ottimo (sarà per i giocatori e le avventure) ma conoscendo altri giochi ho visto alcuni limiti che non mi piacevano..

Da tempo mi piacerebbe rimetterci mano ma per creare qualcosa di "umile" e semplice. e i talenti/passaggio di livello diventano un cruccio...

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Ma l'idea dell'ibrido di Mad Master?

diventa un pò più lento tutto ma renderebbe il gioco da un certo punto di vista più rilassante... o sbaglio?

Considerate che D&D l'ho giocato per anni e per un buon periodo l'ho considerato ottimo (sarà per i giocatori e le avventure) ma conoscendo altri giochi ho visto alcuni limiti che non mi piacevano..

Da tempo mi piacerebbe rimetterci mano ma per creare qualcosa di "umile" e semplice. e i talenti/passaggio di livello diventano un cruccio...

Beh, piuttosto, scusa, fai così: usa il sistema a pallini di Cthulhu (d100, naturalmente) :)

Nel senso, quando giudichi che i tuoi pg abbiano usato in maniera determinante un'abilità, o che l'abbiano usata abbastanza a lungo, gli fai mettere un pallino accanto all'abilità. Al passagigo di livello, i punti abilità che prendono li possono spendere liberamente nelle abilità pallinate, e si dovrano addestrare se vogliono spendere punti nelle altre. Ovviamente, ad ogni livello si resetta :)

Per i talenti, devi davvero guardare caso per caso se è adatto un addestramento o meno.

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Io per tutti i talenti che non si trovano nel manuale del giocatore, dopo averli approvati (non faccio usare per intero altri manuali), richiedo che i pg trovino qualcuno che gli insegni. Questo deve succedere prima che prendano il talento, oppure, se mi specificano che vogliono quel talento in particolare ma non hanno nessuno che glielo insegni sul momento, gli faccio prendere il talento ma lo lascio "dormiente" fino a quando non trovano un istruttore.

Idem per alcune abilità, se non hanno mai preso gradi...

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richiedo che i pg trovino qualcuno che gli insegni. Questo deve succedere prima che prendano il talento, oppure, se mi specificano che vogliono quel talento in particolare ma non hanno nessuno che glielo insegni sul momento, gli faccio prendere il talento ma lo lascio "dormiente" fino a quando non trovano un istruttore.

E' lo stesso metodo che uso io come Master, anche se per alcuni talenti "comuni" lascio che i miei PG li prendano e basta.

Per le classi di prestigio (o il multiclassamento in generale), secondo me il discorso diventa un po' più complicato.. In fondo è una cosa che va a toccare l'essenza stessa di un pg: in questo caso cerco di incastrare in tutti i modi l'evoluzione dello stesso nella trama per far sì che appaia la più naturale possibile.

Vorrei aggiungere che, per inciso, approvo lo stesso comportamento anche da giocatore: nell'ultima campagna che ho giocato col mio stregone Stilgar, il Master mi ha fatto aspettare il verificarsi di uno specifico evento prima di farmi accedere alla cdp del Dracolexi: ci sono entrato con tre livelli di ritardo rispetto alle previsioni, ma dato che il Master è riuscito a dare una svolta interessantissima alla trama e all'evoluzione del mio pg alla fine non ho sentito più di tanto il delay.. anzi, ne sono rimasto pienamente soddisfatto.

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