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Discordanze tra tempo reale e tempo di gioco


Ilyanor

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Buongiorno a tutti, questo è un dubbio che mi è venuto in mente leggendo il precedente post di Manfred.. La questione che vorrei sottoporvi è molto semplice: il mio party mediamente sale di livello ogni 5-6 sessioni ciascuna di 3-4 ore, il che più o meno significa un livello ogni mese e mezzo/due, mentre nello scorrere del tempo del gioco sarà passata piu o meno una settimana, nella quale abbiamo raccolto tutta una serie di informazioni importanti per la nostra avventura investigativa ed ucciso qualke mostro... Bè ecco, in game io interpreto un elfo di circa 120 anni che fino ad ora per tutto questo tempo se n'e stato al calduccio nella sua bella accademia di magia ed ora in meno di due tre settimane di tempo fantasy salirà di 3-4livelli ed andando avanti cosi probabilmente raggiungerà i livelli epici in meno di un anno, anche se nel tempo reale sicuramente saranno passati piu di due anni.. Ecco volevo sapere se mai qualcuno di voi si era mai posto il problema di questo paradosso.. Può un PG diventare un semidio in meno di un anno? Voi master come gestite la situazione?

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in genere si danno ai pg dei periodi di "vacanza", in cui possono gestire eventuali proprietà, creare oggetti magici, riposarsi etc. A discrezione si può ruolare o meno queste situazioni o semplicemente saltarle(esempio: il DM ai giocatori"dopo aver ucciso il drago rosso che infestava la montagna dei nani, vi prendete un paio di mesi di meritato riposo, che utilizzate anche per vendere il tesoro del drago"). Tra l'altro quanto ho detto è citato anche nel manuale del master

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Ottima e bella domanda. :-)

Come master ti direi che più i miei PG salgono di livello, più le avventure che fanno sono ovviamente “importanti”, per il mondo che li circonda.

Questo però va di pari passo anche con il “rientrare naturalmente nella società e vita di tutti i giorni per i stessi PG”.

Mi spiego meglio.

Al primo livello, i PG probabilmente sono in un villaggio, la loro vita è piuttosto centrata sull’andare a scoprire cose nuove, a fare avventure, e la loro base di operazioni, beh, il villaggio, naturalmente.

Con il progredire dei livelli, i PG dovrebbero (o almeno è cosi che la gioco) conoscere più gente (e non solo andare a fare uccidi-uccidi nel dungeon), e quindi, anche più luoghi.

Cominciano, insomma, a conoscere il mondo.

Conoscendo sempre di più gradualmente il mondo, e diventandone sempre di più attori principali (o comunque, importanti), dovrebbe essere naturale, per loro, DEFINIRE la propria posizione in questo mondo.

Un guerriero LB potrebbe per esempio decidere di dare una mano ulteriore a questo mondo, e non solo fare l’eroe: potrebbe costruire un castello, e pacificare una zona mostruosa e selvaggia, per il bene della popolazione.

Un mago potrebbe decidere di avere bisogno di ricercare una determinata magia, o creare oggetti magici, per essere meglio preparato a tutte le nuove insidie del mondo.

Un chierico potrebbe volere occuparsi sempre di più della direzione della sua Chiesa, nel paese.

Tutte queste cose prendono tempo. Il tempo di cui parli. Costruire un castello potrebbe prendere 1-2 anni, creare oggetti magici potrebbe richiedere quests particolari e lunghe per ottenere un materiale leggendario necessario alla costruzione, ecc.

Quando i PG, appunto, anche aiutati o invogliati dal Master, iniziano a trovare la propria dimensione nel mondo (e cioè, non sono più semplici eroi mandati a destra e a manca per risolvere problemi decisi dagli altri, ma ANZI, loro partecipano, con le loro scelte, a crearle, queste scelte), allora i tempi saranno rallentati.

Non sarà strano, a questo punto, sentire dire, dal DM, la seguente frase:

“Questo mese passa senza problemi.

La gente del vostro villaggio non sembra molto contenta dal vostro nuovo sistema di tassazione, ma l’edificazione della nuova chiesa è chiaramente ben apprezzata, quindi l’umore sembra buono.

Alcune nuove reclute si sono presentate per l’arruolamento nell’esercito, per la maggiore parte giovani …

(…)

Il vostro compagno mago ha finito la ricerca della sua prima magia, mentre voi state ricevendo i risultati delle ricerche di miniere nei vostri dintorni, dai vostri esperti, quando un giorno, arriva uno strano individuo alle vostre porte ….”

In sintesi: se c’è coinvolgimento, dalla parte dei PG, nella vita del mondo, i tempi si rallentano naturalmente con i livelli.

La 3.5 ha tempi molto più brevi, è vero, della 2ed, anche regolisticamente parlando.

Ma per dirti, noi, in 2ed, abbiamo messo 20 anni IN GAME per arrivare dove siamo ora (al livello 30).

Però, i primi 10 livelli, diciamo, sono passati molto in fretta (forse 1 anno in game).

Le cose si sono rallentate quando i giocatori hanno cominciato a partecipare attivamente alla vita del mondo (cosa che avviene quando si comincia ad essere importanti)-

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Buongiorno a tutti, questo è un dubbio che mi è venuto in mente leggendo il precedente post di Manfred.. La questione che vorrei sottoporvi è molto semplice: il mio party mediamente sale di livello ogni 5-6 sessioni ciascuna di 3-4 ore, il che più o meno significa un livello ogni mese e mezzo/due, mentre nello scorrere del tempo del gioco sarà passata piu o meno una settimana, nella quale abbiamo raccolto tutta una serie di informazioni importanti per la nostra avventura investigativa ed ucciso qualke mostro... Bè ecco, in game io interpreto un elfo di circa 120 anni che fino ad ora per tutto questo tempo se n'e stato al calduccio nella sua bella accademia di magia ed ora in meno di due tre settimane di tempo fantasy salirà di 3-4livelli ed andando avanti cosi probabilmente raggiungerà i livelli epici in meno di un anno, anche se nel tempo reale sicuramente saranno passati piu di due anni.. Ecco volevo sapere se mai qualcuno di voi si era mai posto il problema di questo paradosso.. Può un PG diventare un semidio in meno di un anno? Voi master come gestite la situazione?

nella campagna che sto giocando i miei giocatori hanno personaggi che hanno fatto "metà" del cammino (10 livelli) in 6 mesi di gioco (non reale) calcolando poi che hanno fatto circa 3 mesi di viaggi da un territorio all'altro senza che accadesse nulla di che i mesi si riducono a 3.

il problema è paradossale fino a un certo punto...... il problema vero e proprio sta in D&D in generale e nell'assegnazione dei PX e nel sistema di salita di livello (imho il gap tra un livello ed un'altro è troppo breve)

poi dipende anche da chi masterizza..... e dal tipo di campagna.

del resto se un personaggio in 3 mesi non ha fatto altro che sconfiggere nemici almeno una volta al giorno ci sta ure che diventi forte in breve

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Bè, elayne mi trovo in completo accordo con te.. Sicuramente fino al livello 10-12 si salirà rapidamente, ed è proprio questo il punto sul quale mi trovavo a riflettere.. Ovviamente in seguito il Pg inizierà a diventare "Qualcuno" e sicuramente trascorrerà più tempo nelle varie faccende politiche.. Noi quindi come parziale soluzione a questo problema stiamo giocando una campagna a GreyHawk, dove i pg importanti sono già di di dodicesimo livello per esempio, cosi da non aspettare anni di gioco per intervenire a piene mani nei vari intrighi, guerre, alleanze, trattati della mitica Città delle Gilde..:-D

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Dipende dai casi: l'avventura della Città della Regina Ragno, ad esempio, si sviluppa su un massimo di 100 giorni in game, e fa salire i personaggi di 8 livelli, bene o male (portandoli dal 10° al 18°).

Non vedo particolari problemi in questo (l'importante è non pensare al realismo, caratteristica decisamente vacante in D&D), ma nulla vieta al DM di mettere delle pause tra le varie avventure, per dare ai pg il tempo di farsi una vita.

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Ma figurati Larin, anche la mia avventura è una specie di avventura a tempo perchè devo ritrovare un mio amico scomparso prima che venga ucciso.. Il punto è: perchè mai un mago elfo (nel mio caso) che per più di un secolo è sempre stato fermo in citta a svolgere semplici lavori di accademia in 100 giorni riesce a divenire un semidio?? Dove le troverà mai tutte queste energie... So bene che da regole la cosa è pienamente fattibile, volevo delle "dritte" per l'interpretazione :-D

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Ma figurati Larin, anche la mia avventura è una specie di avventura a tempo perchè devo ritrovare un mio amico scomparso prima che venga ucciso.. Il punto è: perchè mai un mago elfo (nel mio caso) che per più di un secolo è sempre stato fermo in citta a svolgere semplici lavori di accademia in 100 giorni riesce a divenire un semidio?? Dove le troverà mai tutte queste energie... So bene che da regole la cosa è pienamente fattibile, volevo delle "dritte" per l'interpretazione :-D

perchè è come nel lavoro reale....

io sono informatico..... e ti assicuro che ho imparato + in 6 mesi di pratica che in tre anni di corsi e teoria

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Ecco volevo sapere se mai qualcuno di voi si era mai posto il problema di questo paradosso.. Può un PG diventare un semidio in meno di un anno? Voi master come gestite la situazione?

Volendo sono modi di giocare ed uno può trovare una situazione del genere accettabile. Nelle edizioni precedenti i tempi erano molto più lunghi, specie agli alti livelli e permettevano di vivere la vita del pg, partecipando a varie campagne, non ad una sola. C'erano anche regole per regnare, allungando notevolmente i tempi. Nella 3° i 13 incontri necessari per passare di livello mi stanno decisamente stretti, considerando anche che in un giorno (non tutti i giorni) si dovrebbero fare 4 incontri per far tornare gli EL (per chi se lo chiedesse i 10 incontri della 4° mi stanno ancora più stretti, nonostante possa diluirli maggiormente).

La soluzione fondamentalmente è quella già detta: inframmezzare con periodi di pausa e dare meno px.

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forse io sono fissato con i tempi del gioco e in parte capisco il dubbio..

penso che in parte il problema nasca dal fatto che la salita ai livelli è misurata su scala umana.

tecnicamente un elfo dovrebbe apprendere le cose un pò più lentamente vista la durata della sua vita.. in fondo per rappresentar questo danno dei punti in più alla creazione di un umano ma secondo me non basta..

ma è solo un opionione..

avrei sempre voluto mettere una home rules per i punti esperienza per tutte le razze che non siano umani ma non l'ho mai completata..

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Ma figurati Larin, anche la mia avventura è una specie di avventura a tempo perchè devo ritrovare un mio amico scomparso prima che venga ucciso.. Il punto è: perchè mai un mago elfo (nel mio caso) che per più di un secolo è sempre stato fermo in citta a svolgere semplici lavori di accademia in 100 giorni riesce a divenire un semidio?? Dove le troverà mai tutte queste energie... So bene che da regole la cosa è pienamente fattibile, volevo delle "dritte" per l'interpretazione :-D

Come già stato detto, i tempi di crescita di D&D sono pensati su scala umana. Infatti, in un sistema come questo gli elfi (e tutte le altre razze longeve) passano per incredibilmente stupide: un umano ci mette una ventina d'anni per diventare un mago, mentre ad un elfo serve più di un secolo.

Tarare la crescita delle singole razze in base al loro ciclo vitale e cercare di mantenere una sorta di equilibrio vorrebbe dire conferire grandi poteri alle razze longeve, ma anche grandi quantità di PE necessarie per livellare.

Forse era così in 1° edizione? Boh...

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Buongiorno a tutti, questo è un dubbio che mi è venuto in mente leggendo il precedente post di Manfred.. La questione che vorrei sottoporvi è molto semplice: il mio party mediamente sale di livello ogni 5-6 sessioni ciascuna di 3-4 ore, il che più o meno significa un livello ogni mese e mezzo/due, mentre nello scorrere del tempo del gioco sarà passata piu o meno una settimana, nella quale abbiamo raccolto tutta una serie di informazioni importanti per la nostra avventura investigativa ed ucciso qualke mostro... Bè ecco, in game io interpreto un elfo di circa 120 anni che fino ad ora per tutto questo tempo se n'e stato al calduccio nella sua bella accademia di magia ed ora in meno di due tre settimane di tempo fantasy salirà di 3-4livelli ed andando avanti cosi probabilmente raggiungerà i livelli epici in meno di un anno, anche se nel tempo reale sicuramente saranno passati piu di due anni.. Ecco volevo sapere se mai qualcuno di voi si era mai posto il problema di questo paradosso.. Può un PG diventare un semidio in meno di un anno? Voi master come gestite la situazione?

Semplice: io faccio passare i pg quando lo decido. I miei giocatori non sanno nemmeno cosa siano i px. A parte questo, da giocatore, l'avanzamento di livello l'ho sempre vissuto ocme un normale cammino evolutivo, che può avvenire ben più rapidamente con la pratica (come dice giustamente DTM). Ad esempio, ti sei mai chiesto perchè tutti i sacerdoti o queasi dei templi, anche molto anziani, in genere sono pg di massimo 5° livello? A meno che tu non stia giocando in FR, dove il livello di magia è più elevato che in altri setting, di norma anche un eventuale patriarca, non supera il 10° livello. Mentre gli avventurieri superano e raggiungono questo limite. Inoltre è notorio che gli elfi sono inutili :-p

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Può un PG diventare un semidio in meno di un anno? Voi master come gestite la situazione?

Considera anche che i PG non sono proprio gente normale, sono dotati di grandi capacità molto superiori alla media.

Già il fatto che le loro caratteristiche medie sono più alte di 10 li distingue fin dal primo livello come esseri eccezionali.

Quello che un PG fa in un anno per un popolano può richiedere un'intera vita, è giusto perché stiamo parlando di persone speciali, con una marcia in più.

"Uno su cento ha le qualità per diventare avventuriero di primo livello" dice il manuale del master.

E di questi quanti ne muoiono prematuramente?

Chi raggiunge il decimo livello è già iper-selezionato, non è roba da comuni mortali.

Se fino all'inizio dell'avventura non ha fatto niente di speciale vuol dire solamente che non si era ancora dedicato a scoprire tutte le sue potenzialità.

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