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[Graphic Novels] Discussione: quali come e perché


Messaggio consigliato

Io capisco che fumetto posa sembrarvi dispregiativo, ma allora chiamatele "Novelle grafiche" oppure, come fanno altri autori di queste stesse graphic novel, "Storie a fumetti"; evidentemente loro, gli autori, non lo percepiscono come dispregiativo il termine fumetto ;-)

Rinnovo:

che lavoro fai?

Il sales assistant

AHHH ...il commesso

no, il mio job profile è quello dl sales assistant ma faccio anche da advisor per trovare le giuste location per i breefing e gli shop durante gli stage a cui partecipiamo con i manager.

...

...

...

AHHH...il commesso

:lol:

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Bhe ragazzi Nausicaa è stata ristampata in un formato scelto dall'autore senza ribaltamento e color seppia... Compreso il famoso volumetto numero 24 (se non ho fatto una gaffe) e cioè quello che i fans della prima serie si dovevano scaricare da internet (a 56 k in quell'anno ARRRGGGGGGG!!!!)

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Bhe ragazzi Nausicaa è stata ristampata in un formato scelto dall'autore senza ribaltamento e color seppia... Compreso il famoso volumetto numero 24 (se non ho fatto una gaffe) e cioè quello che i fans della prima serie si dovevano scaricare da internet (a 56 k in quell'anno ARRRGGGGGGG!!!!)

Il famoso volumetto numero 23 che la conclude, stampato in pochissime copie e distribuito poco e male per via della Granata Press già sull'orlo del fallimento, di cui una copia è appunto sul mio scaffale :-p

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Scusate se le ho chiamate in un modo che non vi aggrada, ma anche voi provate a non fermarvi sulla forma, bensì sul contenuto.

Dopotutto io vivo a Londra da quattro anni, qui le ho conosciute e così le chiamo.

Ripeto: non fermiamoci davanti a bazzeccole per fare un po' di polemica gratuita.

Grazie^^

In questa definizione rientrano TUTTI i manga.

Scusa, mi sono espresso male: intendo alcuni numeri che rientrano in un unico volume.

In quel volume una storia dall'inizio alla fine^^

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Graphic novel? BUAHAHHAHAHA

Mi piacciono, ma io continuo a chiamarle storie a fumetti. Mi sembra un tentativo di elevare lo status del genere per differenziarsi da topolino. Un po' come chiedere ad uno che lavoro fai e quello risponde l'assistente scolastico...sempre bidello rimani.

Così come esiste la buona e la cattiva letteratura esistono le cattive e le buone storie a fumetti.

Prima di scrivere questo intervento mi sono documentato, per non essere crocifisso. So di essere in buona compagnia, anche di autori affermati che odiano tale definizione del loro lavoro.

Comunque la si pensi, sono dei bei lavori, ci sono delle opere pregevoli e dei capolavori.

E cerchiamo di essere meno esterofili che diamine :lol:

secondo me invece non è un definizione così strampalata. In inglese novel significa romanzo.

Ci sono i fotoromanzi che raccontano una storia con le fotografie, di certo non si parla di "album fotografico". Allo stesso modo credo che se la storia è autoconclusiva, compiuta e di buon livello, la denominazione di "romanzo grafico" è azzeccata, insomma c'è una distinzione di categoria tra un "300" e ratman...

edit:

Direi di si, anche se come 300 in origine è stato pubblicato in più volumi.

per quello che ne so, molte delle gn citate in precedenza sono state pubblicate in più volumi in origine, per esempio V for vendetta

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secondo me invece non è un definizione così strampalata. In inglese novel significa romanzo.

Ci sono i fotoromanzi che raccontano una storia con le fotografie, di certo non si parla di "album fotografico". Allo stesso modo credo che se la storia è autoconclusiva, compiuta e di buon livello, la denominazione di "romanzo grafico" è azzeccata, insomma c'è una distinzione di categoria tra un "300" e ratman...

ti rispondo ma poi chiudo perché altrimenti saky si arrabbia :-D

Contesto due sole cose. Primo ( e non è ovviamente riferito a saky che VIVE in un paese di lingua anglosassone e parla inglese 24 ore al giorno): la solita mania degli italiani di chiamare le cose con termini stranieri, soprattutto inglesi, perché è più figo e le cose sembrano più importanti se chiamate in inglese.

Secondo: no, tra ratman e e 300 c'è la stessa differenza che ci può essere tra " i miei ultimi 40 anni" di Marina put.ttana Lante della rovere e "guerra e pace", sono entrambi romanzi. Che poi il primo non valga la carta su cui è scritto è un altro paio di maniche, ma sono entrambi romanzi così come ratman e 300 sono entrambi fumetti.

Bel romanzo, cattivo romazo, bel fumetto , cattivo fumetto.

Ci tengo a precisare che non mettevo in relazione ratman al romanzo di cacca succitato....ratman mi piace :-D

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ti rispondo ma poi chiudo perché altrimenti saky si arrabbia :-D

Contesto due sole cose. Primo ( e non è ovviamente riferito a saky che VIVE in un paese di lingua anglosassone e parla inglese 24 ore al giorno): la solita mania degli italiani di chiamare le cose con termini stranieri, soprattutto inglesi, perché è più figo e le cose sembrano più importanti se chiamate in inglese.

Secondo: no, tra ratman e e 300 c'è la stessa differenza che ci può essere tra " i miei ultimi 40 anni" di Marina put.ttana Lante della rovere e "guerra e pace", sono entrambi romanzi. Che poi il primo non valga la carta su cui è scritto è un altro paio di maniche, ma sono entrambi romanzi così come ratman e 300 sono entrambi fumetti.

Bel romanzo, cattivo romazo, bel fumetto , cattivo fumetto.

Ci tengo a precisare che non mettevo in relazione ratman al romanzo di cacca succitato....ratman mi piace :-D

guarda, sui termini inglesi siamo anche d'accordo, ma per fare un altro parallelismo giusto per farti capire cosa intendo: Smallville e Superman Returns parlano dello stesso tizio. Smallville è fatto da attori in carne ossa, ci sono regia, produttori ecc ecc, un sacco di effetti speciali, e si vede in tv come un film. E' un film oppure in questo caso si può chiamarlo in un altro modo?

Secondo me per i fumetti è la stessa cosa.

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A me sembra che vi state incartando... GENERALMENTE con questo termine in italia si intende un fumetto dai toni più "adulti" che non è adatto ad essere serializzato in edicola se non con formati particolari che ricordano leditoria dei libri.

Ovviamente in questa classifica rientrano un po' tutti i generi ma noi si cerca, per discutere, quei fumetti che danno un qualcosa di più...

Ratman è un bellissimo fumetto ma a parte i collezionisti un utente medio dopo averlo letto lo dimentica. Maus no....

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L'ho letto diversi anni fa, riprendendolo fuori solo di recente per prestarlo a Balder, ma dico Wolverine: Snikt. Ricordo di averne adorato i disegni (di Tsutomu Nihei) e la scarsità di dialoghi.

edit: leggo solo ora che originariamente Snikt è stato pubblicato in 5 numeri successivi. In Italia è disponibile in un unico volume, della serie 100% Marvel, se non ricordo male. A ogni modo, chiedo scusa se non rientra dei parametri, resta a mio parere la sua ottima qualità.

edit 2:

[...]and in some cases bound collections of previously published comic book series [...]

Rientra, rientra. :-)

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A ogni modo, chiedo scusa se non rientra dei parametri, resta a mio parere la sua ottima qualità.

E' un fumetto? Si! Allora rientra nella categoria ;-)

Singolare il fatto che si faccia difficoltà a capire che cosa sia una graphic novel rispetto al resto...forse perché è solo un fumetto? :-D

Non comprendo la difficoltà a denominare i vari tipi di fumetto così come si fa in letteratura. Esistono i romanzi, i racconti, le poesie, saggi e ognuno di essi può essere sottocategorizzato in romanzo rosa, romanzo per adulti, romanzo storico, ad esempio. Costa così tanta fatica, se proprio si sente la necessità di sottocategorizzare e discriminare tra un "tipo" e un altro ad aggiungere alle definizioni già esistenti (e in italiano) la parola "a fumetti"?

Romanzo storico a fumetti o romanzo d'amore a fumetti, o saggio a fumetti non vi piace?

Maus io lo definirei come "romanzo storico a fumetti", se proprio non riuscissi a non categorizzarlo a tutti i costi.

Che novel si traduca come "romanzo" o come "novella" o come "racconto" non importa, aggingete "grafica" se proprio fumetto vi risulta dispregiativo.

Io continuo a pensare che è per "elevare" ed "autoelevarsi" (e perché si ha paura di essere categorizzati come infantili) che si preferisca proclamare (in inglese che fa più figo) graphic novel invece di un fumetto... :lol:

Adesso la smetto perché altrimenti Saky si arrabbia veramente, anche per la quantità abnorme di virgolette che ho messo. :-)

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Ringrazio Saky per avermi permesso di conoscere un genere di opere che non avrei mai immaginato potessero piacermi. Ho letto Watchmen proprio in seguito a questo topic e mi appresto a leggere Sandman ;-)

Resto dubbioso su quelli più classici dei Supereroi (tipo Civil War), nel senso che essendo completamente a digiuno temo di non poterli apprezzare al meglio.

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Ringrazio Saky per avermi permesso di conoscere un genere di opere che non avrei mai immaginato potessero piacermi. Ho letto Watchmen proprio in seguito a questo topic e mi appresto a leggere Sandman ;-)

Resto dubbioso su quelli più classici dei Supereroi (tipo Civil War), nel senso che essendo completamente a digiuno temo di non poterli apprezzare al meglio.

Alcune (soprattutto le raccolte di numeri regolari) possono perdere molto se non si conoscono i protagonisti. Però molte altre (quasi tutte quelle di Batman, ad esempio, o The Man Without Fear) sono invece quasi slegate dall'universo in cui vengono ambientate.

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  • 3 settimane dopo...

Il Mantova Comics & Games mi ha fatto venir voglia di riprendere in mano questo topic.

Daredevil - Il Diavolo Custode (Kevin Smith - Joe Quesada)

Kevin Smith (sì, quello di Clerks e Dogma) riprende in mano un supereroe che all'inizio del 2000 sembrava non aver più molto da dire e ne tira fuori una storia indimenticabile, un mix incredibilmente riuscito di azione supereroistica e psicologia dei personaggi (soprattutto una intrigante dimensione cattolica del buon diavolo rosso). La storia vede la vita personale di Matt Murdock farsi sempre più complessa quando gli è affidato un bambino che minaccia di essere l'anticristo. Quesada firma un capolavoro, aiutato anche da inchiostratori e coloristi d'eccezione.

The Life and Times of Scrooge McDuck (Don Rosa)

Probabilmente IL capolavoro della letteratura Disney. Don Rosa, allievo, discepolo, erede di Carl Barks, prende un povero paperotto della Scozia rurale e ne narra le avventure che lo porteranno a diventare il papero più ricco del mondo! Un'epopea lunga un mezzo secolo, che porterà un Paperone sempre meno giovane e sempre più in gamba in giro per tutto il mondo, Far West, Sud Africa, Indonesia, Klondike! Imperdibile.

Justice (Alex Ross - Jim Krueger - Doug Braithwaite)

Alex Ross firma copertine, disegni e anche storia di questo capolavoro, protagonista la sua amata Justice League della Silver Age. Tutti, ma proprio tutti i supercattivi del mondo ricevono una visione: il mondo cadrà vittima di catastrofi naturali e i supereroi saranno impotenti. Inizia così quella che pare una riabilitazione di massa, che porterà Lex Luthor e tutti i suoi pari a progettare una via di salvezza per l'umanità. Ma la Justice League non si fida... Storia possente, epica, eccellente sia dal punto di vista della trama che da quello dei disegni.

Gotham Central (AA. VV.)

40 numeri regolari raccolti in diversi volumi, in Italia per ora edito solo il primo. Un piccolo gioiellino noir, storie poliziesche con protagonisti i tutori della legge di Gotham City, che devono far fronte alla corruzione del loro sistema, alla necessità di collaborare di nascosto con un vigilante come Batman e ovviamente ai supercriminali che impazzano per la città. Poca scena, tanta, tanta sostanza per un fumetto ambientato ai margini dell'universo DC.

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Allora... potete chiamarle come volete, Graphic novel, romanzi a fumetti... rimangono comunque Storie.

La particolarità di questo mezzo comunicativo sta nell'emancipazione non solo del fumetto in se, ma dell'autore e del suo rapporto con il lettore.

Non è più la consegna settimanale o mensile di una storia già collaudata (albetti o strisce che siano) ma la volontà di un autore di raccontare una storia fatta e finita.

Con un inizio, un mezzo e una fine ben delineati, che trasportino chi legge in un universo ben preciso per un certo lasso di tempo, senza promettere nessun sequel, nessun appuntamento a venire. Solo una storia e la volontà di raccontarla.

A mio parere perché ciò possa avvenire la Storia in questione deve essere bella e suggestiva e, soprattutto, deve trasmettere qualcosa.

I confini della definizione "Graphic novel" sono estremamente mobili, ma alla base del concetto, secondo me, rimane comunque la validità della storia raccontata e l'eliminazione della serialità e della ripetitività caratteristiche classiche del fumetto "popolare" e meno (che orrore) "alto."

Esistono solo Storie, belle o brutte.

“Blankets” di Craig Thompson

"Pillole blu" Peeters

"Ghost World" e "ice haven" di Daniel Clowes

"Solanin" e "What a Wonderful World " di Inio Asano

Eisner in generale

"Maus" Spiegelman

"Persepolis" Satrapi

"hanno ritrovato la macchina" Gipi

"Pasticca" e "Grenuord" di Francesca Ghermandi

Le storie singole di Toppi

Tutto di Jiro Taniguchi

E tanta altra roba.

Ah, così, "Civil War" non è una Graphic Novel.

Secondo me almeno (:

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“Blankets” di Craig Thompson

"Pillole blu" Peeters

"Ghost World" e "ice haven" di Daniel Clowes

"Solanin" e "What a Wonderful World " di Inio Asano

Eisner in generale

"Maus" Spiegelman

"Persepolis" Satrapi

"hanno ritrovato la macchina" Gipi

"Pasticca" e "Grenuord" di Francesca Ghermandi

Le storie singole di Toppi

Tutto di Jiro Taniguchi

E tanta altra roba.

Ah, così, "Civil War" non è una Graphic Novel.

Secondo me almeno (:

Ti posso chiedere quali di questge sono in liungua italiana? Non ho potuto non notare che abbiamo i gusti simili. :-D

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