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Una vittoria macchiata...


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Cari nuovi amici del forum voglio condividere con voi una mia esperienza e chiedervi cosa ne pensate.

Io e il mio gruppo ci siamo cimentati in una avventura molto difficile. Verso la fine è arrivato lo scontro finale con un gruppo di pg malvagi con a capo una guardia nera.

Prima di cominciare a combattere, io e la guardia nera abbiamo dato la nostra parola che nessuno dei nostri compagni avrebbe interferito nel nostro duello, compresi i potenziamenti degli incantatori: erano ammessi solo i nostri incantesimi

e che il mio drago d'argento(sono di 14° livello e il mio drago è di taglia grande non è così improbabile) potesse combattere solo con il suo drago rosso (uguale al mio come taglia).

Stabilito questo è iniziato il combattimento. Il mio gruppo è stato fantastico e abbiamo avuto la meglio purtroppo però un mio compagno è morto,anche il mio drago si è battuto bene ma anch'esso ha perso la vita.

I compagni della guardia nera sono morti tutti e i miei compagni sono rimasti a guardare l'esito del duello fra bene e male.

La guardia nera era superiore a me ma potevo competere benissimo fatto sta che dopo un duello tremendo,la guardia nera ha il sopravvento e mi uccide.

Lo ammetto ho commesso degli errori grossolani che mi ha complicato la vita di brutto se li evitavo sarebbe andato tutto bene: fatto è che sono morto.

Sembra tutto finito quando il master mi dice che a un tratto mi rialzo poichè a mia insaputa il mio incantatore mi ha lanciato un incantesimo(non ricordo il nome ma fidatevi esiste e funziona c'è sul manuale, nessuna invenzione)che mi riporta in vita con un quarto dei miei punti ferita.

La guardia nera, vedendomi tornare in vita così, mi accusa di essere venuto meno alla mia parola, che il mio onore è macchiato e indignato fa per andarsene.A questo punto dovevo scegliere tra il mio orgoglio e il mio onore di cavaliere e lasciarlo andare o il dogma della mia divinità che dice di non lasciare scampo ai malvagi.ho optato per quest'ultimo ho attaccato e l'ho ucciso.

Ho vinto ma come?é la prima volta che non sono soddisfatto di una vittoria.

Il mio onore è macchiato!

Ritengo di aver fatto la cosa giusta e se tornassi indietro lo rifarei ma ho l'amaro in bocca e molto pure!!

Paladini e non cosa ne pensate?Chi avrebbe fatto diversamente?

p.s. prego a tutti di non indagare sul come abbia fatto tornare in vita sul drago ecc. questo è un quesito SOLO DI ROLE PLAYING

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Al di là di alcune brutture grammaticali sparse (:-p ADC Regna Sovrano...), tipo "che se li evitavo mi permettavano di vincere ", nonchè una certa ostilità verso la punteggiatura, devo ammettere di non essere d'accordo con il tuo agire nella situazione di cui parli. Il castare un incantesimo del genere è un'intromissione di quelle che volevi fossero evitate, quindi tu, a rigore, hai perso il duello già per questo aiuto. Suppongo che l'incantesimo avesse un tiro salvezza, il che viene tradotto con "il tuo PG sapeva di avere questa protezione magica a disposizione e l'ha accettata". Il fatto di essere stato mazzuolato è secondario, non sta tanto lì la tua sconfitta, quanto nel tuo successivo uccidere la guardia nera: ok farsi resuscitare, ma uccidere il tuo avversario in quel modo (specie dopo che lui stava lasciando il campo) non mi pare nè onorevole nè cavalleresco, dunque non è un agire da paladino.

Io, personalmente, mi sarei dichiarato sconfitto e me ne sarei andato.

Ovviamente, il tutto è da leggersi rigorosamente IMHO...

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una precisazione: quando la guardia nera se ne stava andando indignato dal mio comportamento, io l'ho richiamato al combattimento,dicendo che il mio onore non è più importante della fede,e che avevo il dovere di ucciderlo nonostante tutto.

A questo lui ha impugnato la sua arma di nuovo e ci siamo scontrati.

NON l'ho colpito a tradimento alle spalle.

Mea culpa per non aver detto prima questo importantissimo particolare scusate tutti!!!

Suppongo che l'incantesimo avesse un tiro salvezza, il che viene tradotto con "il tuo PG sapeva di avere questa protezione magica a disposizione e l'ha accettata".

IMHO...

No io non sapevo niente il master mi ha detto che nella foga del combattimento non mi sono accorto dell'incantamento che non aveva bisogno di alcun tiro salvezza.

comunque ho già chiesto di guardare SOLO l'aspetto del role playing

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Ho sempre avuto un'avversione particolare per i paladini e per coloro che usano la fede invece del cervello (ogni riferimento a fatti cose o persone reali è puramente voluto), e che quindi spesso si fanno dei trip spazio-temporali come questo...

Io quando gioco evito accuratamente i Legali, una sola volta ho giocato un NB, diversamente tra CN e CB, mai diverso.

Per me il tuo atteggiamento "legalissimo" è molto "paladinesco", io avrei deciamente optato per qualche "aiuto" e me ne sarei fregato alla grandissima.

Ma non sono un paladino né mi piacerebbe esserlo...

Il mio giudizio sul tuo comportamento: hai fatto bene, e averlo fatto nero (:mrgreen:) avresti dovuto anche infierire, giusto per vendicare il draghetto!

Saluti

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Io dopo essere stato resuscitato,o quello che ti è successo,avrei detto una cosa del genere piu o meno cosi:

"Ci vedremo domani,stessa ora(anche se gli orologi non ce stanno),stesso posto,soli.... "

Cosi da poterlo riafforontare senza alcun favoritismo,poi non so il contesto e se era una cosa possibile..

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Secondo me invece ti sei comportato giustamente, se tu avessi lasciato andare la guardia nera probabilmente avrebbe seminato morte e distruzione. Se non eri consapevole dell'incantesimo va bene così, non è colpa tua! E poi non l'hai attaccato a tradimento ma lo hai gentilmente invitato a combattere di nuovo.... Alla fine me sembra che tu abbia agito bene.

L'unico problema è che queste arole sono dette da uno che non ha mai giocato per più di una settimana un legale buono

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Mhm, seguire il proprio onore, o le leggi imposte dalla divinità? Che bel dilemma, da paladino mi sono trovato più volte in questo problema... Che fare? Beh, io ho sempre optato per l'onore; questa situazione l'avrei risolta bloccando tutto il combattimento (con un tiraccio in diplomazia) e dicendogli che ci saremmo visti da soli, in certo luogo...

Comunque non ti giudico per come è finita, piuttosto in-game fai un bel discorsone al tuo compagno e una bella giornata di preoccupazione distaccato dal mondo..... Così rendi almeno l'idea del combattimento interiore che hai subito e del tuo stato d'animo... non dimenticare i dovuti onori (anche se malvagia, era pur sempre un combattente leale...) ai caduti... :cool:

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Cari nuovi amici del forum voglio condividere con voi una mia esperienza e chiedervi cosa ne pensate.

Io e il mio gruppo ci siamo cimentati in una avventura molto difficile. Verso la fine è arrivato lo scontro finale con un gruppo di pg malvagi con a capo una guardia nera.

Prima di cominciare a combattere, io e la guardia nera abbiamo dato la nostra parola che nessuno dei nostri compagni avrebbe interferito nel nostro duello, compresi i potenziamenti degli incantatori: erano ammessi solo i nostri incantesimi

e che il mio drago d'argento(sono di 14° livello e il mio drago è di taglia grande non è così improbabile) potesse combattere solo con il suo drago rosso (uguale al mio come taglia).

Stabilito questo è iniziato il combattimento. Il mio gruppo è stato fantastico e abbiamo avuto la meglio purtroppo però un mio compagno è morto,anche il mio drago si è battuto bene ma anch'esso ha perso la vita.

I compagni della guardia nera sono morti tutti e i miei compagni sono rimasti a guardare l'esito del duello fra bene e male.

La guardia nera era superiore a me ma potevo competere benissimo fatto sta che dopo un duello tremendo,la guardia nera ha il sopravvento e mi uccide.

Lo ammetto ho commesso degli errori grossolani che mi ha complicato la vita di brutto se li evitavo sarebbe andato tutto bene: fatto è che sono morto.

Sembra tutto finito quando il master mi dice che a un tratto mi rialzo poichè a mia insaputa il mio incantatore mi ha lanciato un incantesimo(non ricordo il nome ma fidatevi esiste e funziona c'è sul manuale, nessuna invenzione)che mi riporta in vita con un quarto dei miei punti ferita.

La guardia nera, vedendomi tornare in vita così, mi accusa di essere venuto meno alla mia parola, che il mio onore è macchiato e indignato fa per andarsene.A questo punto dovevo scegliere tra il mio orgoglio e il mio onore di cavaliere e lasciarlo andare o il dogma della mia divinità che dice di non lasciare scampo ai malvagi.ho optato per quest'ultimo ho attaccato e l'ho ucciso.

Ho vinto ma come?é la prima volta che non sono soddisfatto di una vittoria.

Il mio onore è macchiato!

Ritengo di aver fatto la cosa giusta e se tornassi indietro lo rifarei ma ho l'amaro in bocca e molto pure!!

Paladini e non cosa ne pensate?Chi avrebbe fatto diversamente?

p.s. prego a tutti di non indagare sul come abbia fatto tornare in vita sul drago ecc. questo è un quesito SOLO DI ROLE PLAYING

Dipende se nel dogma della tua divinità è anche incluso il rispetto di un codice d'onore (che in tal caso sarebbe paritario al dogma di distruggere i malvagi) e quindi avendo in ogni modo infranto il dogma del tuo dio, l'unica soluzione sarebbe stata appellarsi alla "bontà" del tuo nemico e ripetere la sfida oppure darti il colpo di grazia.

Altrimenti, se nel dogma della tua divinità non c'è la difesa di un codice d'onore, probabilmente hai fatto una scelta corretta, anche se probabilmente migliore sarebbe stata quella di lasciarlo andare dicendogli che avresti regolato i conti con lui e dal giorno seguente iniziare a dargli la caccia.

Ad ogni modo, sia nella via che hai seguito tu, sia in quella che ho proposto adesso, saresti stato un paladino decaduto fino ad ammenda fatta...

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Non penso fosse possibile un'altro scontro tra me e la guardia nera,comunque avevo paura che, lasciandolo andare,non rispettavo il dogma della mia divinità e di finire quella mssione non da paladino...Ho preferito la fede in parole povere.
fino ad adesso l'unica cosa che non hai rispettato e` la grammatica italiana :-p

a parte questo al limite potevi fare come goku e curarlo un po' prima di continuare lo scontro.

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si non sono rinomato per scrivereal pc correttamente ma vi assicuro che i temi li faccio meglio...

comunque, per quello che mi è successo, sono convinto che ho fatto la cosa giusta,

alla fine un paladino non è un giustiziere che lavora per se stesso agisce per volere di un dio, sono dell'opinione che prima di tutto viene il mio dio e la mia fede...non dico che l'onore non è importante anzi tutt'altro ma se devo scegliere tra l'uno e l'altro bè...avete capito cosa scelgo

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avresti potuto obbligare il tuo compagno a lanciare lo stesso identico incantesimo sulla guardia nera (anche se probabilmente ne aveva preparato un solo, ma vabbeh). In alternativa potevi lasciare scegliere alla guardia nera un aiuto di pari efficacia (una cura ad esempio come detto precedentemente).

Il problema è che nel momento stesso in cui hai accettato il duello secondo quelle regole hai di fatto messo l'onore al di sopra del tuo dovere oppure hai peccato di eccessiva sicurezza.

Se fossi un Samurai dovresti fare Harakiri, ma sei un paladino e i paladini non si suicidano. Comunque nessuno è perfetto, neanche i paladini, e quindi il tuo pg da questa esperienza dovrebbe trarre un insegnamento e cioè che se ritiene che sconfiggere il male venga sopra di tutto anche sopra il proprio onore non dovrebbe più accettare sfide di questo genere.

Perchè decaduto? Non mi sembra che abbia commesso un errore così grave da farlo decadere....

Concordo. cito dall'srd

A paladin who ceases to be lawful good, who willfully commits an evil act, or who grossly violates the code of conduct loses all paladin spells and abilities

L'atto di per sè non è malvagio, se lo fosse allora l'idea di un caotico buono non avrebbe senso. E' però un violazione del codice di condotta, su questo siamo d'accordo. resta da chiarire se è una violazione grossolana o meno. Secondo me considerando tutta la situazione, non lo è.

comunque, per quello che mi è successo, sono convinto che ho fatto la cosa giusta,

alla fine un paladino non è un giustiziere che lavora per se stesso agisce per volere di un dio, sono dell'opinione che prima di tutto viene il mio dio e la mia fede...non dico che l'onore non è importante anzi tutt'altro ma se devo scegliere tra l'uno e l'altro bè...avete capito cosa scelgo

Se questa è la convinzione del tuo personaggio l'errore è stato accettare la sfida. In futuro non può più dire: "Ok combatterò con te ad armi pari senza l'aiuto di nessuno... ma ti avverto il mio credo mi impone di ucciderti con ogni mezzo..."

sarebbe veramente comico XD

Citazione:

Originalmente inviato da Dusdan

fino ad adesso l'unica cosa che non hai rispettato e` la grammatica italiana

a parte questo al limite potevi fare goku e curarlo un po' prima di continuare lo scontro.

Citazione:

Originalmente inviato da Aerys II

Quotissimo.

Questo sì che è italiano! XD

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Naturalmente il codice di condotta è stato violato, lo riconosco. Il problema è come;sono stato costretto a farlo,c'era il rischio di compiere un'infrazione ben più grave,non ho violato il codice perchè mi andava di farlo,avevo le spalle al muro.

La punizione deve esserci quando c'è la volontà di fare certe azioni quando se ne può fare benissimo a meno,secondo me non potevo fare altro, quindi non c'era volontà in quello che ho fatto:ho DOVUTO farlo...

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Secondo me, senza arrivare al limite di far decadere il paladino, il master dovrebbe inventarsi un modo per far far un po' di "penitenza" al paladino che ha, seppur in maniera non grave, violato il suo codice. Potebbe essere una quest da svolgere gratuitamente (con l'onere per il paladino di convincere il resto del gruppo a "lavorare" gratis) o un piccolo pellegrinaggio a certi specifici templi della divinità per riacquistare l'onore, etc. Fino al completamento della stessa sarebbe il caso di dare una piccola penalità al paladino stesso (qualcosa di simbolico) tipo che uno dei poteri si affievolisce un po': ad es. si potrebbe affievolire la salute divina permettendo al paladino di prendersi il raffreddore o qualche sciocchezzuola dal genere.

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avresti potuto obbligare il tuo compagno a lanciare lo stesso identico incantesimo sulla guardia nera (anche se probabilmente ne aveva preparato un solo, ma vabbeh). In alternativa potevi lasciare scegliere alla guardia nera un aiuto di pari efficacia (una cura ad esempio come detto precedentemente).

Il problema è che nel momento stesso in cui hai accettato il duello secondo quelle regole hai di fatto messo l'onore al di sopra del tuo dovere oppure hai peccato di eccessiva sicurezza.

A chi, come MIR The Great, gli fosse sfuggito, il problema di Godric è un altro.

Il problema è il fatto che, dopo aver dato la sua parola alla guardia nera di non usare nessun incantesimo se non i propri, come qui riportato

Prima di cominciare a combattere, io e la guardia nera abbiamo dato la nostra parola che nessuno dei nostri compagni avrebbe interferito nel nostro duello, compresi i potenziamenti degli incantatori: erano ammessi solo i nostri incantesimi

ha accettato il combattimento convinto di aver tenuto fede alla parola data mentre, a sua insaputa, il suo amico incantatore lo ha aiutato (e anche pesantemente) lanciandogli un incantesimo che lo rimetteva in piedi una volta morto.

Suppongo che se Godric fosse venuto a sapere per tempo di questo incantesimo avrebbe fatto in modo o di spegnere l’incantesimo o di fare sì che la guardia nera ricevesse un aiuto di pari efficacia, ma il problema è che Godric NON LO SAPEVA, come qui riportato.

Sembra tutto finito quando il master mi dice che a un tratto mi rialzo poichè a mia insaputa il mio incantatore mi ha lanciato un incantesimo(non ricordo il nome ma fidatevi esiste e funziona c'è sul manuale, nessuna invenzione)che mi riporta in vita con un quarto dei miei punti ferita.

Indubbiamente questo suo amico l’ha fatto per il suo bene, forse perché ha capito che lo scontro non era alla pari, ma questo aiuto ha de facto fatto venir meno il paladino alla parola data, almeno agli occhi della guardia nera.

Il paladino non ha commesso nessuna colpa per il semplice fatto che non era consapevole di essere “fuori” dalle regole del combattimento.

Per essere colpevoli in casi del genere bisogna che:

1 . Il paladino sia a conoscenza del fatto di commettere una mancanza

2 . La volontà, nonostante la (1), di commetterla

In questo caso manca la prima delle due.

Il fatto poi che la guardia nera ti abbia detto che tu hai macchiato il tuo onore è di secondaria importanza.

Quello di cui secondo me un paladino si deve preoccupare è la "limpidezza" della sua anima di fronte al suo Dio, non di fronte a una guardia nera.

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