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Lucretia Mejias Oyarzabal Entrata nel negozio saluto Lilene e poi rimango in silenzio mentre avviene la contrattazione .

George Drake Mi trovo ad acconsentire alla richiesta di Loup, anche se specifico quanto la mia capacità investigativa sia stata la conseguenza di eventi fortuiti. Tuttavia, non posso proprio fare a meno di continuare a indagare: voglio scoprire meglio quale rottura ci sia stata tra la corte Sidhe e Dahut, considerando la lunga prigionia della avventata principessa di Ys: possibile che si tratti solo della antica perdita della città? In ogni caso, dovrò arrangiare un qualche scusante per proseguire la mia permanenza in Bretagna, poiché dovrei tornare oltremanica a svolgere qualche affare in sospeso.

Yskandr "Mia signora, è necessario che vi mostriate più... accattivante e accogliente", faccio presente a Eunice: "Vogliamo che i nostri ospiti si 'sciolgano' e il vostro fascino è un'arma estremamente potente". So che non la diverte giocare più di tanto alla ammaliante seduttrice, ma dobbiamo giocarci il tutto per tutto e, perciò, insisto sulla questione dell'arma. "Io, giustamente, non sono nulla per queste persone e Violette dovrà essere manipolata da Mantonero, quindi dobbiamo presentare una facciata attraente, mentre le nostre complici attuano le loro malie". In ogni caso, mentre dico ciò, non posso fare a meno di cercare qualche bel viso, di uomo o donna, che possa essere interessato al raro sorriso di uno sconosciuto mezzosangue.

Korshek "Siamo pronti ad affrontare una minaccia del genere? Per quanto la nostra stessa natura ci renda i più adatti a uno scontro simile, la maggior parte di noi ha poca esperienza di scontri diretti, figuriamoci con un nemico simile...", faccio presente, preoccupato.

Talien "Credo sia bene che noi non interveniamo, Taylor, ma se il sacerdote vuole farlo, non vedo perché Gottri dovrebbe opporsi, visto che si dichiara innocente con tanta veemenza da apparire quasi colpevole", dico, gettando un pizzico nemmeno troppo velato di malizia nelle mie parole. DM

Graeme "Uh... va bene", mi dirigo alla lavagna, il mio quaderno dall'aria terribilmente vissuta stretto in pugno. Mentre cammino getto uno sguardo verso Kanna e sorrido: nonostante tutto, gli esercizi di matematica li abbiamo poi fatti, e pure bene. Penso anche alle volte in cui mamma mi ha incoraggiato, fermandosi mentre suonava, per ricordarmi che la musica è matematica. Perciò, comincio a tracciare segni e numeri, confortato dal fatto che, almeno per oggi, sono pronto. Parto timido, ripetendo a voce quanto mandato a memoria di teoria, e poi svolgo i primi due esercizi con sempre maggiore sicurezza e velocità.

Per il momento procediamo in tre, sperando che Albedo torni 😉 Aspetterò ancora un pò, poi magari cercheremo un ulteriore giocatore. Se riusciamo poi a continuare in cinque tanto meglio 🙂

Mulinate un'ultima volta le vostre armi spargendo a destra e a manca resti di corpi redivivi. All'unanimità, o quasi, decidete di dirigervi all'armeria, e ci vuole un ultimo colpo della magia di Neldor per farvi divorare una volta per tutte la distanza fra voi e la porta. Lo spirito infuocato del druido vi teletrasporta direttamente davanti l'uscio, lasciando dietro di voi una scia di fuoco che divora le carni degli zombie, sciogliendoli definitivamente. Molti di loro, però, scampati per miracolo all'inferno, si riversano su di voi, trascinandosi a terra con le mani e con le unghie, pur tuttavia risultando troppo lenti per procurarvi un vero e proprio pericolo. Nel frattempo,i rumori al piano di sopra non solo si intensificano, ma sembrano addirittura avvicinarsi a grande velocità. Il portone è a due metri dalle scale, che ora sembrano vibrare per i passi pesanti che scuotono il soffitto. Persino uno zombie, che stava strisciando proprio su quelle scale, sembra perdere l'equilibrio, scivolando rovinosamente al suolo. E' Zarkov ad armeggiare con la porta. Impiega solo un istante ad aprire l'uscio, e ci vuole solo un attimo in più perché tutti voi varchiate la soglia. E' in quel preciso momento che sentite una sorta di violento "crack" provenire proprio dal piano si sopra, con conseguente esplosione di schegge che si riversano in ogni dove. In quell'esatto frangente, proprio quando chiudete la porta dietro le vostre spalle, sentite un ulteriore ruggito, un verso disumano che vi scuote le membra. Siete in salvo, per ora, ma è chiaro che qualcuno, dall'altra parte, stia dando la caccia alla vostra carne viva. Davanti a voi si snoda un corridoio che fa il paio a quello precedente. E' l'ala opposta dalla quale siete venuti, lunga almeno una decina di metri prima che volti verso destra. Riuscite a vedere tre porte, due a destra e una a sinistra, distanti circa tre o quattro metri da voi. Al contrario del corridoio precedente, questo sembra piuttosto in ordine: vedete chiazze di sangue né pezzi di carne ad ornare le pareti, decisamente diverso dal macabro scenario precedente. Tuttavia, l'olezzo ed il tanfo di morte permeano ancora le vostre narici. Come la stanza precedente, sembra che anche quell'ambiente ne sia saturo. Zarkov

Dumaas Mi esibisco in un teatrale inchino appena entrati nella bottega, ma lascio che sia Nash a prendere parola. Piuttosto, mi avvicino al bancone ed inizio a guardarmi un pò intorno, alla ricerca di qualcosa che possa stuzzicare il mio interesse. Non sono propriamente un tipo a cui servono armi, di sicuro non armature. Linene, tuttavia, sembra essere piuttosto fornita. Appoggio il gomito sul bancone mentre tamburello con le dita sulla superficie di legno, quindi spazio con lo sguardo distrattamente da un punto all'altro del negozio.

Krul Faccio un passo avanti, affiancando il ragazzo che dovrebbe essere Therai. Guardo il sacerdote, fissandolo negli occhi, poi indico la folla che impugna mannaie e coltelli. La zizzania serpeggia già nel tuo culto, a quanto pare. Guarda tu stesso. scuoto il capo. Vi coprite di belle parole, sacerdote...ma la violenza verbale contro una persona è sullo stesso piano di quella fisica. Te lo chiedo un'ultima volta. Tornatevene a casa. Vivienne non se ne andrà, non perché lo dite voi.

Izzquen "Iz" Hunzrin Con Z'ress

Mark O'Connor Narratore Rientro in classe un po' prima del suono della campanella, volendo evitare qualsiasi tipo di problema con Fleur. Mi sono calmato rispetto a poco fa e non sono più furioso come durante l'ora di informatica. Vada quindi a sedermi al mio posto, guardando i miei compiti con sconforto: ho provato a farli, ma il risultato lascia a desiderare. Fortunatamente, non sono io il sacrificio scelto dalla strega: guardo Graeme con compassione, facendogli un piccolo cenno di incoraggiamento.

Angbroda Belgermir Finisco di strizzare l'ultimo coboldo e getto ciò che resta a terra... poi alle parole di Gallindam osservo meglio la porta... Immagino sia chiusa dall'interno , perciò... voi che siete dentro aprite ed uscite che vi portiamo alla fortezza...dico con un tono di voce decisamente più basso del solito...

Shihab e'Ravaan Proviamo ad avvicinarci. Ma facciamo attenzione: non sappiamo cosa sia successo di preciso al figlio del sacerdote. Dico ai miei compagni, concordando con Darhum e Uwais. Guardo quindi la nostra guida Forse è meglio che tu ci attendi a distanza di sicurezza.

Gallindam Mentre getto a terra gli "strumenti" usati per spegnere la paglia, sentita la voce dell'elfo alzo lo sguardo su di lui. Non mi sorprendo troppo per la sua calma sebbene lo osservi con molta attenzione. Provo a sbirciare dietro di lui se si avvicina qualcun altro quindi mi rivolgo all'elfo mantenendo la medesima calma e cercando di usare un tono di voce non troppo alto. "Ci manda il vostro governatore. Possiamo portarvi al sicuro, ma dovete fare in fretta e soprattutto in silenzio." dico "Ci sono guardie dentro? Avete delle provviste da portare con voi? Qualcuno di voi è in grado di combattere?" quindi mi rivolgo ad Angbroda "Puoi provare ad aprire la porta che appena pronti li facciamo uscire?"

Ok. Andiamo avanti, perché tanto mi sembra che il gigante non possa offrirci granché, a questo punto.

@MasterX, devo contarti o no nella campagna?

Deciso il piano d'azione, percorrete a ritroso il corridoio, per poi prendere i cadaveri degli orchi e portarli verso il basilisco. È un lavoro disgustoso, in particolare il corpo dell'orchessa che ha subito le "cure" di Vishaad, al punto che potete ben vedere Fei impallidire e fermarsi più volte, trattenendo a stento un conato di vomito Alla fine, accatastate i cadaveri a portata d'olfatto del mostro, e lo osservate annusare l'aria mentre si sveglia. Il basilisco si muove lento verso i corpi, annusando con attenzione la carne degli orchi, e dopo un momento inizia a mangiare con schiocchi e rumori vari dalle fauci, accompagnati dal suono di ossa spezzate e carne smembrata L'animale continua nel suo pasto, senza avervi notato in apparenza

Ottimo, se comprate anche una pozione di levitazione vi offriamo due campioni di profumo omaggio! Dice l'alchimista, con tono da venditore ambulante Ma maestro, non abbiamo profumo replica Vav, sorpresa, mentre inizia ad allineare le pozioni richieste sul tavolo. Alzakhar scuote la testa, borbottando qualcosa sul sarcasmo Ad ogni modo, roba incendiaria non la ho pronta. Che ne dicano i villici, cerco di non produrre sostanze pericolose, almeno intenzionalmente; comunque, ecco a voi: due pozioni per farvi amici gli animali, una per parlare con loro, e una per duplicare le proprie dimensioni. Occhio che la prima va spalmata addosso, non ingerita, gli effetti collaterali non sono piacevoli se non si ha una latrina nelle vicinanze Dopo aver preso le pozioni, vi dirigete verso il bosco dove Eril ha incontrato i lupi. Vi inoltrate tra gli alberi, senza trovare tracce evidenti degli animali, e passa molto tempo prima che sentiate un deciso fruscio tra le fronde, segno che qualcosa di molto grosso sta correndo nella vostra direzione

Ok ho sentito Roberto girandogli il link di questo articolo, conferma che la tabella degli esiti viene da Forged in the Dark,avevi ragione!

Ragazzo, come ti chiami? dice il sacerdote, avanzando verso Therai con fare calmo e soprattutto, a me pare che tu stia cercando in tutti i modi di mettere zizzania. Capisco che non segui il mio culto, ma ti ho già spiegato le nostre intenzioni e le nostre motivazioni, se il tuo piano è di far arrabbiare queste persone e poi "difenderti", allora credo che mi "difenderò" prima io a queste parole la folla si placa, e la maggior parte fa un passo indietro rispetto al sacerdote. Vedete anche le guardie mettere mano alle armi con più evidenza, e stringersi l'un l'altro a formare un piccolo muro di scudi davanti alla porta della locanda

A che distanza si trova la strega da noi, indicativamente?

Heller Rimango in silenzio, senza poi molto da aggiungere a quanto detto dai miei compagni. La faccenda della stella mi incuriosisce e non poco, ma continuo a pensare che potrebbe esserci una trappola o fin troppe cose non dette In silenzio, sfioro il mio simbolo sacro per cercare possibili abomini intorno a noi Credo che, in parte, tutto questo nasca da un grosso errore di comunicazione. Vede, lei conosce l’ogre alle sue spalle, ma la gente del villaggio l’ha preso come l’avanguardia di un’invasione orchesca, ecco perché siamo qui. Lei giustamente vuole un risarcimento per le creature morte, ma le faccio di nuovo presente che occupa abusivamente una galleria di proprietà del villaggio, in definitiva, tenendo conto della nostra legittima difesa, lei è un passetto più nel torto di noi. Detto questo, la mia domanda è: lasciando da parte gli esperimenti, lei sarebbe disponibile ad una soluzione pacifica e diplomatica?

Alex (monaco mezzelfo) Batte sempre lì: "ancora con questa storia del risarcimento? è colpa tua che non li hai tenuti legati! noi ci siamo solo difesi." Poi guardo un attimo gli altri per capirne le intenzioni e proseguo: "Ma devo dire che mi hai proprio incuriosito con la leggenda delle stelle viventi" E aggiungo: quante consorelle siete? State cercando la stessa stella o stelle diverse?

Almar A me andava bene anche prima annuisco appena ora direi di muoverci